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title: "Aberto Asor Rosa in Massimo Cacciari, Prva ocena"
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<!-- Quando, all'incirca un anno fa, questa rivista fu pensata e voluta, una
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precisa previsione di classe ne ispirava la genesi e le motivazioni.
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Certo, nessuno avrebbe potuto allora presagire nei particolari ciò che
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sarebbe accaduto in Europa e nel mondo nei mesi successivi:
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dall'esplosione della violenza studentesca alla Francia alla
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Cecoslovacchia. Tuttavia, qualcosa c'era che c'indusse a credere
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possibile e necessario un organo di riflessione teorica come questo. La
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catena di lotte operaie, che ininterrottamente avevano scosso l'Europa
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dal 1960 in poi, costringendo il capitale ad un affannoso inseguimento e
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a paurose convulsioni, -- mai un momento di stasi, mai un periodo di
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effettivo controllo ed equilibrio, -- rendeva facile e fondato il nostro
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convincimento che la situazione si sarebbe sviluppata in nuovi, più
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avanzati livelli di scontro e che la stessa maturazione delle forze
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politiche soggettivamente impegnate nella lotta avrebbe conosciuto un
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processo di rapida accelerazione. Il tentativo di dare un contributo di
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orientamento e di ripensamento a quanti fossero spinti dentro questo
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processo dai movimenti materiali della lotta di classe ha dato origine a
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*Contropiano*. Una certa dose di distacco, l'aspirazione a guardar
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lontano, il convincimento che anche la pausa di riflessione giova alla
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lotta, -- ma insieme il senso preciso delle situazioni reali in
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movimento, il desiderio di seguire da vicino il tracciato tortuoso e
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difficile dello scontro di classe, la volontà di battere la risposta
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capitalistica anche al livello della polemica più contingente ed
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immediata, -- tutto ciò costituiva fin dall'inizio il programma di
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*Contropiano*. -->
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> Ko je bila, pred približno enim letom, ta revija zamišljena in smo se za
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> njo odločili, je njen nastanek in nagibe navdahnila natančna razredna
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> napoved. Seveda nihče ni mogel natančno predvideti, kaj se bo v
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> naslednjih mesecih zgodilo v Evropi: izbruh študentskega nasilja od
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> Francije do Čehoslovaške. Vseeno pa nas je nekaj napeljevalo verjeti, da
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> je organ teoretske refleksije, kot je ta, mogoč in nujno potreben. Niz
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> delavskih bojev, ki so od leta 1960 neprestano pretresali Evropo in
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> silili kapital v besno gonjo in strahovite krče -- nikoli trenutka miru,
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> nikoli obdobja učinkovitega nadzora in ravnovesja -- je olajšala in
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> utemeljila naša prepričanja, da se bo situacija razvila v nove,
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> naprednejše ravni spopada in da se bo samo dozorevanje političnih sil,
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> ki so subjektivno vpete v boj, hitro pospešilo. Poskus, da bi tistim, ki
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> so jih v ta proces potisnila materialna gibanja razrednega boja,
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> prispevali orientacijo in premislek, je botroval nastanku *Contropiana*.
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> Določena mera distance, prizadevanja k daljnovidnosti, prepričanje, da
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> je tudi premor za refleksijo koristen za boj -- toda hkrati natančen
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> smisel za dejanske razmere v gibanju, želja natančno slediti zaviti in
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> težavni poti razrednega spopada, volja premagati kapitalistični odgovor
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> tudi na ravni najbolj nenujnih in neposrednih polemik --, vse to je od
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> začetka predstavljalo program *Contropiana*.
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<!-- Oggi l'accumulo enorme delle esperienze, la necessità di una critica
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radicale dei programmi, l'esigenza di uno sconvolgimento fecondo nelle
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situazioni organizzative finora dominanti, la volontà di saldare
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finalmente insieme lotta e teoria, soluzioni tattiche e quadro
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strategico, fanno di questi nostri propositi iniziali un punto di
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partenza, che noi consideriamo validissimo e già in parte verificato, ma
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che va precisato, approfondito ed allargato. Perciò ci sembra necessario
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fissare in questo momento lo "stato" delle questioni, che ci stanno
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davanti, per non saltare al di là di tappe necessarie, come tutti
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talvolta siamo tentati di fare, ma per non restare allo stesso tempo
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ancorati (o per non ritornare) a vecchie forme di discorso e di lotta,
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-- come taluni fanno. Non c'è dubbio, intanto, che la "dimensione",
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dentro la quale ci muoviamo, ha subito *ormai* un profondo cambiamento.
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Una crosta s'è rotta nella situazione politica della classe operaia
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dell'Europa occidentale. Francia e Cecoslovacchia, -- nella
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straordinaria diversità ed anzi contraddittorietà delle rispettive
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esperienze, -- concorrono però a formare il piano unitario, su cui si
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collocano le nuove proposte: rottura del sistema sovietico e massiccia
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ricomparsa della classe operaia europea sul fronte rivoluzionario sono
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fatti per l'appunto di diversa natura e diversamente valutabili, ma
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ambedue operanti infine all'allargamento e alla radicalizzazione sul
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piano internazionale dello scontro tra capitale e lavoro. Fuor da ogni
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precipitoso ottimismo, c'è da dire però che *un'epoca storica volge al
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termine ed un'altra, faticosamente e dolorosa mente, se ne apre*. Ciò
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che sta emergendo in questi ultimi mesi (ma sulla base di una lunga
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stratificazione di lotte, che già negli anni passati noi avevamo cercato
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d'individuare e di ricostruire teoricamente) è un nuovo livello politico
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dello scontro di classe, è una più ampia, profonda, oggettivamente
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verificabile possibilità di generalizzazione del potenziale
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rivoluzionario esistente. Il senso di questo mutamento ci trova
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preparati, ma nello stesso tempo ci esalta. Al nodo fondamentale di
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problemi che questo passaggio comporta noi pensiamo si debbano dedicare
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da questo momento in poi le forze di ciascuno di noi. Quella crosta
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infatti si è rotta, ma al di sotto di essa non troviamo l'ordine d'un
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sistema chiuso, di un'"istituzione" bell'e fatta e solo da raccogliere,
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per sostituirla a quelle esistenti. Troviamo una situazione di classe
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molteplice e contraddittoria, ribollente di possibilità e di forza, che
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aspetta d'essere conosciuta teoricamente e ricostruita
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organizzativamente, perché ne nasca ciò che essa già oggi sembra
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indicarci e proporci, -- il processo di costruzione dell'alternativa
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rivoluzionaria. *Perciò* rifiutiamo, consapevolmente rifiutiamo di
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bloccare il nostro discorso intorno ad un'ipotesi esclusiva.
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L'esplosione di classe si è manifestata a diversi livelli, ed ha
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investito diversi livelli. Le forme dell'esperienza sono, se non
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contraddittorie fra di loro, però estremamente complesse, e spesso il
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loro giusto uso politico è ancora subordinato ad un corretto processo di
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analisi, che è da fare. Proprio perché il compito strategico
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fondamentale consiste essenzialmente per noi nella capacità di far
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convergere *tutti* i livelli dell'esperienza di classe verso un *unico*
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punto di rottura, proprio per questo oggi ci sembra necessario non
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partire dal presupposto che tale convergenza sia già scontata e che il
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problema sia solo quello molto semplice di praticarla politicamente. Lo
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stesso discorso vale per le forze della sinistra operaia organizzata.
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Qui, fuori ma anche all'interno dei vecchi confini ufficiali del
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movimento operaio, è fenomeno innegabile e inarrestabile la crescita dei
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settori disponibili al corretto recupero di una prospettiva di classe.
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Senza dubbio non va sottovalutata l'altra faccia del fenomeno, -- quella
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che negativamente si manifesta con la difficoltà di dare un asse comune
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e un orientamento unitario a quanti troppo spesso, e dalle più diverse
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direzioni, presumono di avere per sé e da sé già scoperto la chiave
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della vicenda rivoluzionaria in Europa. La verità, -- verità che tutti
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dovremmo onestamente riconoscere, -- è che ancora oggi la situazione
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reale di classe è assai più avanzata di quanto le istituzioni del
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movimento operaio riescano ad esprimere (e con i partiti e i sindacati
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ci permettiamo di mettere in questo caso, per un senso di rispetto verso
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la situazione com'è, anche i gruppi minoritari). Come per un'esplosione,
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-- ma non certo senza fondati motivi, -- la contestazione
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anticapitalistica esprime prepotentemente da sé una serie infinita di
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forze soprattutto giovani e poi subito dopo le separa e le contrappone.
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In questo non c'è tanto, o non soltanto, l'espressione di una
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preesistente carenza d'indicazioni teoriche e politiche: c'è anche
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quella specifica, quasi spontanea (in realtà consapevolissima) forma di
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"rigetto", con cui il sistema riesce a difendersi, *dividendo i suoi
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avversari*. Ebbene, noi cerchiamo di muoverci in direzione esattamente
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contraria a questa. L'ipotesi, su cui si fonda *Contropiano*, è che la
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molteplicità di forze anticapitalistiche e rivoluzionarie (forze
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direttamente di classe, innanzi tutto), oggi disperse, possano essere
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avvicinate e indirizzate verso un *blocco* futuro su basi *comuni*, che
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probabilmente non potrà coincidere con nessuno degli organismi oggi
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esistenti, così come sono, pur non potendo ignorare, nel suo sviluppo
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teorico e nel suo pratico farsi, né le realtà della classe in movimento
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né le realtà organizzative già date. Quest'intento (od ipotesi) non
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deriva del resto da un calcolo astratto delle forze oggi in campo e
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neanche da un improbabile tentativo di metterle semplicemente in
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equilibrio fra loro. La stessa complessità della situazione di classe
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dovrebbe secondo noi aiutare ad uscire chiunque da una visione
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eccessivamente unilaterale del lavoro teorico e politico in questo
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momento. Guardando nei movimenti della classe, non in noi stessi o nella
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nostra innata predisposizione a far gruppo, possiamo individuare linee
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di comportamento valide; e in questo momento è la spinta di classe a
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suggerirci che non può esservi iniziativa che funzioni senza una
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basilare preoccupazione di *unità*, senza lo sforzo di dare persino alla
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ricerca teorica un compito di avvicinamento, di omogeneizzazione e di
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fusione. -->
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> Ogromna kopica izkušenj, nujnost radikalne kritike programov, potreba po
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> plodnem preobratu organizacijskih razmer, ki so prevladovale doslej,
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> želja, da bi končno združili boj in teorijo, taktične rešitve in
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> strateški okvir so danes izhodišča našim začetnim predlogom, ki jih
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> smatramo za ustrezne in delno že preverjene, vendar jih je treba še
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> natančneje določiti, poglobiti in razširiti. Zato se nam v tem trenutku
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> zdi nujno določiti "stanje" vprašanj, ki so pred nami, ne da bi
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> preskočili nujno potrebnih korakov, kot nas včasih zamika, a da hkrati
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> ne bi ostali zasidrani (ali se k njim vrnili) v starih oblikah razprav
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> in boja -- kot to nekateri počnejo. Obenem ni dvoma, da se je
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> "dimenzija" znotraj katere se *sedaj* gibljemo, temeljito spremenila.
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> Skorja politične situacije delavskega razreda zahodne Evrope je počila.
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> Francija in Čehoslovaška -- v izredni raznolikosti in celo
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> protislovnosti njunih izkušenj -- tekmujeta v oblikovanju enotnega plana
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> znotraj katerega se umeščajo novi predlogi: zlom sovjetskega sistema in
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> množični ponovni pojav evropskega delavskega razreda na revolucionarni
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> fronti sta dejstvi vsekakor različne narave, ki jih je mogoče različno
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> vrednotiti, vendar oba na koncu delujeta na razširitev in radikalizacijo
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> spopada med kapitalom in delom na mednarodni ravni. Brez kakršnega koli
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> prenagljenega optimizma je treba povedati, da *se eno zgodovinsko
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> obdobje izteka, drugo pa se naporno in boleče odpira*. To, kar se je
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> pojavilo v zadnjih mesecih (vendar na podlagi dolge stratifikacije
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> bojev, ki smo jo že v minulih letih poskušali opredeliti in teoretsko
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> rekonstruirati), je nova politična raven razrednega spopada, je širša,
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> globlja in objektivno preverljiva možnost posplošitve obstoječega
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> revolucionarnega potenciala. Pred občutkom te spremembe smo se znašli
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> pripravljeni, toda istočasno nas povzdiguje. Od tega trenutka dalje mora
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> vsak od nas posvetiti vse svoje sile temeljnemu vozlišču problemov, ki
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> ga ta prehod prinaša. Skorja dejansko je počila, vendar pod njo ne
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> najdemo reda zaprtega sistema, predpripravljene "institucije", ki jo je
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> potrebno zgolj prevzeti, da bi nadomestila te obstoječe. Najdemo
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> večplastno in protislovno razredno situacijo, ki prekipeva od možnosti
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> in sile, ki čaka, da jo teoretično spoznamo in organizacijsko
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> rekonstruiramo, da bi nastalo to, kar se zdi, da se že danes nakazuje in
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> predlaga -- proces konstrukcije revolucionarne alternative. *Zato*
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> zavračamo, zavestno zavračamo, našo razpravo zavreti znotraj ene
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> izključne hipoteze. Razredna eksplozija se je pojavila na različnih
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> ravneh in zadeva različne ravni. Oblike izkustva so, če že ne
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> protislovne med sabo, pa skrajno kompleksne, in pogosto je njihovo
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> pravilna politična raba še vedno podrejena pravilnemu analitičnemu
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> procesu, ki ga je potrebno opraviti. Prav zato, ker je temeljna
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> strateška naloga za nas v bistvu v tem, da smo sposobni *vse* ravni
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> razredne izkušnje zbližati k *eni* točki zloma, se nam danes zdi nujno,
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> da ne izhajamo iz predpostavke, da je to zbliževanje že samoumevno in da
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> je težava zgolj v tem, da ga politično prakticiramo. Enako velja za sile
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> organizirane delavske levice. Pri tem je, zunaj in tudi znotraj starih
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> uradnih meja delavskega gibanja, porast sektorjev, ki so naklonjeni
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> pravilni obnovi razredne perspektive, neizpodbiten in neustavljiv pojav.
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> Nedvomno ne smemo podcenjevati druge plati tega pojava -- ta, ki se
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> negativno kaže v tem, da stežka določimo skupno os in enotno usmeritev
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> tistih, ki prepogosto in iz najrazličnejših smeri domnevajo, da so že
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> sami odkrili ključ revolucionarne zgodbe v Evropi. Resnica -- resnica,
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> ki bi jo vsi morali odkrito priznati -- je, da je že danes dejanske
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> razredna situacija precej bolj napredna kot jo institucije delavskega
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> gibanja uspejo izraziti (in k strankam in sindikatom si v tem primeru,
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> iz spoštovanja do situacije kot je ta, dovolimo vključiti tudi
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> manjšinske skupine). Kot pri eksploziji, tudi antikapitalistični protest
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> iz sebe pretirano izrazi neskončen niz predvsem mladih sil in jih nato
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> takoj loči ter zoperstavi med sabo. Pri tem ne gre toliko, ali ne gre
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> zgolj, za izraz predobstoječega pomanjkanja teoretskih in političnih
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> indikacij: gre tudi za tisto specifično, skoraj spontano (v resnici zelo
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> zavestno) obliko "zavračanja" s katero se sistem uspe ubraniti z
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> razdvajanjem svojih nasprotnikov. No, poskušamo se gibati v ravno
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> nasprotno smer od te. Hipoteza, na kateri temelji *Contropiano*, je, da
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> je mnogotere antikapitalistične in revolucionarne sile (neposredno
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> razredne sile, predvsem), ki so danes razpršene, zbližati in usmeriti v
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> prihodnji *blok* na *skupnih* osnovah, ki verjetno ne bo mogel sovpadati
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> z nobenim od obstoječih organizmov, kakršni so danes, pri čemer ne mogel
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> zanemariti, v svojem teoretskem in praktičnem razvoju, niti realnosti
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||||
> razreda v gibanju niti že dane organizacijske realnosti. Ta namera (ali
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> hipoteza) ne izhaja iz abstraktnega izračuna sil, ki so danes v igri,
|
||||
> niti iz nezanesljivega poskusa, da bi jih preprosto enačili med seboj.
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||||
> Sama kompleksnost razredne situacije bi morala po našem mnenju vsakomur
|
||||
> pomagati, da se izogne preveč enostranskem pogledu na teoretsko in
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||||
> politično delo v tem trenutku. S pogledom v razredna gibanja, ne v nas
|
||||
> same ali v našo prirojeno nagnjenost k grupiranju, lahko prepoznamo
|
||||
> veljavne usmeritve vedenja; in v tem trenutku nam razredni nagon nalaga,
|
||||
> da ne more biti nobene pobude, ki bi delovala brez osnovne skrbi za
|
||||
> *enotnost*, brez prizadevanja celo teoretskim raziskavam naložiti nalogo
|
||||
> združevanja, homogenizacije in zlitja.
|
||||
|
||||
<!-- Tutto ciò, del resto, -- questo modo di procedere, intendiamo dire, --
|
||||
non dovrebbe stupire. Dal quadro brevemente tracciato non esce infatti
|
||||
niente di più che la riconferma di un punto fondamentale del nostro
|
||||
programma teorico. Il cammino che noi seguiamo e intendiamo ancora
|
||||
seguire è quello che va dalla comprensione e valutazione dei movimenti
|
||||
di classe alla comprensione e valutazione della società capitalistica
|
||||
nel suo complesso. Questo è ciò che chiamiamo "scienza operaia". Ad onta
|
||||
degli strilli d'indignazione, che ci hanno dedicato i recensori borghesi
|
||||
e quelli comunisti ufficiali, -- i quali evidentemente almeno in questo
|
||||
concordano, nel ritenere che esista una disposizione neutrale alla
|
||||
conoscenza, di cui le parti avverse possono ciascuna per suo conto far
|
||||
l'uso che vogliono, -- noi continueremo a pensare che il punto di vista
|
||||
della classe operaia sulla società capitalistica comporti già in sé,
|
||||
ogni qual volta viene formulato correttamente, un chiaro, totalmente
|
||||
demistificato processo di descrizione dell'oggetto da conoscere e
|
||||
un'altrettanto chiara indicazione a trasformare quella conoscenza in
|
||||
azione, -- in *rovesciamento* della realtà esistente, in *prassi di
|
||||
organizzazione rivoluzionaria*. Che non si può conoscere, dunque, senza
|
||||
pensare la conoscenza per l'azione; e che la conoscenza per l'azione non
|
||||
può riproporsi come strumento d'individuazione corretta dell'oggetto,
|
||||
senza mettersi dal punto di vista della classe *totalmente alienata*, --
|
||||
la classe operaia. Di tutto ciò ovviamente non c'è stata data delega da
|
||||
nessuno, per il semplice motivo che in questo campo meno che in ogni
|
||||
altro vale il principio della delega. La delega, se di delega appunto si
|
||||
può parlare, ce la siamo presi da soli mettendoci *in* un campo *contro*
|
||||
l'altro. Se c'è un termine, con cui potremmo definire questo
|
||||
atteggiamento, esso è: responsabilità. Responsabilità di militanti e di
|
||||
ricercatori verso la classe, che abbiamo scelto come la nostra, *e che
|
||||
dunque è la nostra*. -->
|
||||
|
||||
> Vse to, konec koncev, -- ta način ravnanja, želimo reči -- ne bi smelo
|
||||
> presenečati. Iz tega kratko orisanega okvirja pravzaprav ne izhaja nič
|
||||
> drugega kot ponovna potrditev temeljne točke našega teoretskega
|
||||
> programa. Pot, ki ji sledimo in ji nameravamo še vedno slediti je ta, ki
|
||||
> vodi od razumevanja in vrednotenja razrednih gibanj k razumevanju in
|
||||
> vrednotenju kapitalistične družbe v svoji celoti. To je čemur pravimo
|
||||
> "delavska znanost". Kljub ogorčenim vzklikom, ki jih namenjajo buržoazni
|
||||
> in uradni komunistični recenzenti -- ki se očitno strinjajo vsaj v tem,
|
||||
> da obstaja neka nevtralna dovzetnost do spoznanja, ki jo lahko nasprotni
|
||||
> strani uporabljata po lastni presoji, kakor želita --, bomo še naprej
|
||||
> menili, da stališče delavskega razreda do kapitalistične družbe že samo
|
||||
> po sebi nosi jasen, popolnoma demistificiran proces opisa predmeta
|
||||
> spoznanja in prav tako jasno nakazuje na preoblikovanje tega spoznanja v
|
||||
> dejanje -- s *prevratom* obstoječe realnosti, s *prakso revolucionarne
|
||||
> organizacije*. Da torej ni mogoče vedeti, brez da bi mislili na znanje
|
||||
> za delovanje; in da se znanje za delovanje ne more ponuditi kot
|
||||
> instrument pravilne opredelitve predmeta, ne da bi se postavilo na
|
||||
> stališče *popolnoma odtujenega* razreda -- delavskega razreda. Povsem
|
||||
> očitno je, da nas za to nihče ni pooblastil, in sicer iz preprostega
|
||||
> razloga, ker na tem polju princip pooblaščanja velja manj kot na katerem
|
||||
> koli drugem. Pooblastilo, če o pooblastilu sploh lahko govorimo, smo
|
||||
> prevzeli mi sami in se postavili *v* en tabor *proti* drugemu. Če
|
||||
> obstaja izraz s katerim lahko opredelimo to držo, je to: odgovornost.
|
||||
> Odgovornost militantov in raziskovalcev do razreda, ki smo ga izbrali za
|
||||
> našega *in ki zato je naš*.
|
||||
|
||||
<!-- È persino ovvio che, pur partendo da queste salde premesse, da esse non
|
||||
scaturisca né una totale omogeneità dei contributi presentati né una
|
||||
meccanica applicazione dell'impostazione teorica né un'automatica
|
||||
corrispondenza dei risultati alle intenzioni. Tutto ciò non può esserci,
|
||||
e forse è bene, è opportuno che non ci sia. Ci richiamiamo al senso di
|
||||
alcune nostre frasi precedenti. Di fronte a noi sì apre un campo immenso
|
||||
di possibilità pratiche e teoriche, d'iniziative politiche, di lotte e
|
||||
di valutazioni delle lotte. Anche per noi si pone il problema, che è di
|
||||
tutti, di tenere il passo con la realtà in rapido movimento. Noi
|
||||
abbiamo, com'è noto, un'enorme fiducia nella nostra fedeltà ad un
|
||||
metodo, che affonda direttamente le sue radici nelle lezione marxiana.
|
||||
Ma, come pochi altri, -- ed anche questo è ben noto, ed anche questo ci
|
||||
viene rimproverato come l'altro ed opposto difetto, -- abbiamo sempre
|
||||
curato che la riflessione costantemente anticipasse l'esperienza, sempre
|
||||
tenendo l'occhio e *da lontano* al continuo manifestarsi del nuovo:
|
||||
forse persino colpevoli qualche volta di aver spiccato il salto troppo
|
||||
al di la della situazione presente (ma non senza poi aver ricevute
|
||||
qualche confortante conferma della validità delle nostre ipotesi). Oggi
|
||||
ci sembra che il compito nostro si esprima nella capacità di raccogliere
|
||||
il maggior numero possibile d'indicazioni e d'ipotesi serie,
|
||||
correttamente fondate, senza preoccuparci tanto della loro presente
|
||||
contraddittorietà (laddove questa si manifesti), quanto della loro
|
||||
convergenza futura. È, ripetiamo, la stessa mossa situazione di classe a
|
||||
livello europeo a suggerirci questo atteggiamento. All'interno di quelle
|
||||
coordinate teoriche, che abbiamo indicato e cui non sapremmo certo
|
||||
rinunciare, si apre un campo *problematico* di ricerche, nel quale il
|
||||
confronto e la relativa discordanza dei risultati non sono da
|
||||
respingere, bensì da favorire e da ricercare come l'espressione di una
|
||||
realtà politica e di classe in continua trasformazione, ricca di
|
||||
possibilità diverse, *tutte da scoprire*. Sarà un'impresa difficile, lo
|
||||
riconosciamo, ma l'unica da tentare, perché in nessun modo possiamo
|
||||
accettare che *Contropiano* torni ad essere la "rivista di gruppo" di
|
||||
tipo tradizionale, i cui esiti appaiono scontati in partenza. Chi crede
|
||||
di poter ridurre oggi, soprattutto al livello della ricerca
|
||||
teorico-politica, l'intera iniziativa e l'intero discorso entro gli
|
||||
schemi ristretti di una soluzione precostituita, commette un errore già
|
||||
commesso. Il problema se mai, -- e non ce ne nascondiamo gli ostacoli,
|
||||
-- è quello di far quadrare l'irrinunciabile rigore dell'impostazione
|
||||
teorica con la ricchezza e la varietà dei contributi presentati. Ma è,
|
||||
per l'appunto, un problema di tipo tecnico-politico, che va
|
||||
immediatamente ricollegato a quello sui contenuti e i temi della
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rivista. -->
|
||||
|
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> Povsem očitno je, da, čeprav izhajamo iz trdnih izhodišč, iz njih ne
|
||||
> sledi niti popolna homogenost predstavljenih prispevkov, niti mehanska
|
||||
> uporaba teoretskega pristopa, niti avtomatsko ujemanje med rezultati in
|
||||
> nameni. Vsega tega ne more biti in morda je dobro in pravilno, da ne.
|
||||
> Prikličimo pomene nekaterih naših prejšnjih stavkov. Pred nami se odpira
|
||||
> ogromno polje praktičnih in teoretskih možnosti, političnih pobud, bojev
|
||||
> in vrednotenj bojev. Tudi mi imamo težavo, ki jo imajo vsi, biti v
|
||||
> koraku s hitro premikajočo realnostjo. Znano je, da smo prepričani v
|
||||
> našo zvestobo metodi, ki izhaja neposredno iz marksovskega nauka. Toda,
|
||||
> kot malokdo drugi, -- tudi to je dobro znano in tudi to se očita kot
|
||||
> druga in nasprotna napaka -- smo vedno skrbeli, da je refleksija nenehno
|
||||
> predvidela izkušnjo, vedno smo *z razdalje* opazovali nenehno
|
||||
> pojavljanje novega: morda smo včasih bili celo krivi, da smo naredili
|
||||
> prevelik skok onkraj sedanje situacije (vendar ne brez, da ne bi po tem
|
||||
> prejeli kakšne tolažilne potrditve o veljavnosti naših hipotez). Danes
|
||||
> se zdi, da se naša naloga izraža v sposobnosti zbrati čim večje število
|
||||
> resnih, pravilno utemeljenih indikacij in hipotez, ne da bi se toliko
|
||||
> obremenjevali z njihovo sedanjo protislovnostjo (kjer se pojavlja), kot
|
||||
> ne z njihovim prihodnjim zbliževanjem. Ponavljamo, da tako držo narekuje
|
||||
> sam premik v razredni situaciji na evropski ravni. Znotraj teh
|
||||
> teoretskih koordinat, ki smo jih nakazali in ki se jim ne bi znali jasno
|
||||
> odreči, se odpira *problematično* raziskovalno polje, na katerem
|
||||
> soočenje in relativno nesoglasje rezultatov ni treba zavračati, prej
|
||||
> favorizirati in raziskovati kot izraz politične in razredne realnosti v
|
||||
> nenehnem preoblikovanju, bogate z različnimi možnostmi, ki jih je *vse
|
||||
> treba odkriti*. Zavedamo se, da bo to težak podvig, toda edini za
|
||||
> poskusiti, saj nikakor ne moremo sprejeti, da bi *Contropiano* obrnili k
|
||||
> tradicionalnem tipu "skupinske revije" v kateri se rezultati zdijo že z
|
||||
> začetka predvidljivi. Kdor verjame, da lahko danes, zlasti na ravni
|
||||
> teoretsko-političnih raziskav, vso pobudo in vso razpravo omeji znotraj
|
||||
> ozkih shem predpripravljenih rešitev, dela že storjeno napako. Problem,
|
||||
> če sploh -- in ne slepimo se pred ovirami --, je uskladiti nepogrešljivo
|
||||
> strogost teoretskega pristopa z bogastvom in raznolikostjo
|
||||
> predstavljenih prispevkov. Vendar gre pravzaprav za tehnično-politični
|
||||
> problem, ki ga je treba neposredno ponovno povezati s tem v vsebinah in
|
||||
> temah revije.
|
||||
|
||||
<!-- Due parole, anche se ai nostri occhi perfino ovvie, diventano dunque
|
||||
necessarie per comprendere il tipo d'impostazione tematica scelto per
|
||||
*Contropiano*. La nostra rivista affronta infatti un arco vastissimo
|
||||
d'interessi, come risulta evidente dal suo primo numero. Ciò avviene
|
||||
perché noi pensiamo che la risposta del punto di vista operaio debba
|
||||
rivelarsi efficace di fronte a qualunque livello delle "istituzioni"
|
||||
capitalistiche. Naturalmente è ben chiaro che in questo settore la
|
||||
rivista non può dare indicazioni positive, ma soltanto incentivi al
|
||||
rifiuto e alla negazione. Non intendiamo insomma ricostruire una
|
||||
sistematica cultura di classe operaia, -- operazione in cui non
|
||||
crediamo, e che ci sembrerebbe comunque offensiva, qualora la
|
||||
tentassimo, per la maturità politica e pratica della classe operaia in
|
||||
questione, -- bensì distruggere sistematicamente e fin dalle più lontane
|
||||
fondamenta (spesso, in verità, più significative e probanti dei suoi
|
||||
epigonici rappresentanti presenti) *la cultura di classe dell'avversario
|
||||
borghese*, che ci appare ancora tutt'altro che sconfitta ed inefficiente
|
||||
(soprattutto se l'intendiamo, come noi l'intendiamo, in quanto "sistema"
|
||||
di dominio intellettuale e di coercizione ideologica di una classe
|
||||
sull'altra). -->
|
||||
|
||||
> Par besed, četudi so nam očitne, je torej potrebnih za razumevanje
|
||||
> tipa tematskega pristopa, ki je bil izbran za *Contropiano*. Naša revija
|
||||
> dejansko naslavlja zelo širok razpon interesov, kar je razvidno že iz
|
||||
> njene prve številke. To je zato, ker menimo, da se mora odziv delavskega
|
||||
> stališča izkazati za učinkovitega ob soočenju na katerikoli ravni
|
||||
> kapitalističnih "institucij". Seveda je povsem jasno, da na tem področju
|
||||
> revija ne more dajati pozitivnih napotkov, temveč samo spodbude za
|
||||
> zavračanje in negacijo. Skratka, ne nameravamo rekonstruirati
|
||||
> sistematične kulture delavskega razreda -- operacija v katero ne
|
||||
> verjamemo in ki bi politični in praktični zrelosti zadevnega delavskega
|
||||
> razreda vsekakor bila žaljiva, če bi jo poskusili --, prej sistematično
|
||||
> in do najglobljih temeljev (v resnici pogosto pomembnejši kot bolj
|
||||
> dokazni kot današnji epigonski predstavniki) uničiti *razredno kulturo
|
||||
> buržoaznega nasprotnika*, ki se še vedno zdi vse prej kot poražena in
|
||||
> neučinkovita (še posebej, če jo razumemo kot "sistem" intelektualnega
|
||||
> gospostva in ideološke prisile enega razreda nad drugim).
|
||||
|
||||
<!-- C'è da chiedersi ora cosa va conservato e cosa mutato in questa
|
||||
impostazione. Anche in questo caso va conservato secondo noi lo spirito
|
||||
di fondo della scelta e precisato il modulo della sua applicazione. Non
|
||||
solo nel senso abbastanza ovvio e scontato (anche se di certo non
|
||||
facilmente realizzabile) di assicurare un più giusto equilibrio tra le
|
||||
parti o, se si vuole, una più corretta "gerarchia" tra gli interessi,
|
||||
che *Contropiano* affronta e mette in gioco. Ma soprattutto nel senso di
|
||||
riuscire a "rivelare" dall'interno la funzionalità di questa parte del
|
||||
discorso ai fini della formazione di un corretto punto di vista operaio
|
||||
sulla società capitalistica del suo complesso, -- *sulla società
|
||||
capitalistica come sistema di potere globalmente considerato* (economia,
|
||||
politica, ma anche organizzazione del consenso, controllo ideologico,
|
||||
mitologia culturale, ecc.). Chi abbia seguito con attenzione il revival
|
||||
ideologico, su cui s'è fondata buona parte della fortuna della sinistra
|
||||
non operaia negli ultimi anni, non può non comprendere l'effetto
|
||||
demistificante e chiarificatore, che questa parte del discorso è
|
||||
destinata ad avere; proprio per chi si proponga poi di sviluppare una
|
||||
corretta impostazione teorica e politica di classe. Si tratta in molti
|
||||
casi di non molto di più che d'un compito di pulizia e di risanamento
|
||||
(qualche volta, soltanto di sgombero delle fogne). Utile, però, se lo si
|
||||
considera nella prospettiva *di ciò a cui serve*. -->
|
||||
|
||||
> Zdaj se postavlja vprašanje, kaj je pri tem pristopu treba ohraniti in
|
||||
> kaj spremeniti. Tudi v tem primeru menimo, da je treba ohraniti osnovni
|
||||
> duh odločitve in natančno določiti obliko njene uporabe. Ne samo v
|
||||
> precej očitnem in vidnem smislu zagotavljanja ravnovesja med deležniki
|
||||
> ali, če želite, pravilnejše "hierarhije" interesov, ki jih naslavlja in
|
||||
> uvaja *Contropiano*. Ampak predvsem v smislu iz znotraj "razkriti"
|
||||
> funkcionalnost tega dela razprave za formacijo pravilnega delavskega
|
||||
> stališča do kapitalistične družbe v njeni celoti -- *do kapitalistične
|
||||
> družbe kot globalno upoštevanega sistema moči* (ekonomija, politika,
|
||||
> ampak tudi organizacija konsenza, ideološki nadzor, kulturna mitologija
|
||||
> itd.). Kdor je pozorno spremljal ideološki revival na katerem temelji
|
||||
> dobršen del bogastva nedelavske levice, ne more ne razumeti
|
||||
> demistifikacijskega in pojasnjevalnega učinka, ki ga ta del razprave
|
||||
> zasleduje; prav za tiste, ki nato predlagajo razviti pravilen teoretski
|
||||
> in politični razredni pristop. V mnogih primerih ne gre za nič več kot
|
||||
> čiščenje in saniranje (včasih samo za čiščenje kanalizacije). Vendar je
|
||||
> uporaben, če ga upoštevamo iz vidika *čemur služi*.
|
||||
|
||||
<!-- Una cosa è certa, comunque: *la rivista va fatta marciare verso una
|
||||
sempre più corretta e predominante impostazione storico-politica e
|
||||
teorico-politica*. Dagli impegni di lavoro avremo dunque, quando siano
|
||||
stati realizzati, una risposta più precisa a quanto in questo bilancio
|
||||
per ora è solo ripensato, abbozzato e infine riproposto all'attenzione
|
||||
dei lettori. Non abbiamo intanto difficoltà a riconoscere che questo
|
||||
secondo numero è, quanto alla tematica affrontata, solo lievemente
|
||||
modificato rispetto al primo. Il terzo rappresenterà invece una svolta
|
||||
nella direzione sopra indicata, e quella svolta la considereremo come
|
||||
definitiva per i compiti e i caratteri, che vogliamo attribuire a
|
||||
*Contropiano*. -->
|
||||
|
||||
> Ena stvar pa vsekakor je gotova: *revijo je treba napotiti k vedno
|
||||
> pravilnejši in bolj prevladujočem zgodovinsko-političnem in
|
||||
> teoretsko-političnem pristopu*. Na podlagi delovnih obveznosti, ko bodo
|
||||
> realizirane, bomo torej imeli bolj natančen odgovor na to kar je v tej
|
||||
> oceni za zdaj zgolj premišljeno, skicirano in na koncu ponovno
|
||||
> predlagano v obravnavo našim bralcem. Medtem pa nimamo težav prepoznati,
|
||||
> da se ta, druga številka, glede na naslovljeno tematiko, le rahlo
|
||||
> razlikuje od prve. Tretja pa bo nasprotno predstavljala obrat v zgoraj
|
||||
> navedeno smer in ta obrat smatramo kot dokončen za naloge in značaj, ki
|
||||
> jih želimo pripisati *Contropianu*.
|
|
@ -0,0 +1,59 @@
|
|||
---
|
||||
title: "Pier Vittorio Aureli, Architecture and Abstraction"
|
||||
...
|
||||
|
||||
Kaj ga zanima?
|
||||
|
||||
::: horizontal
|
||||
|
||||
> Cilj te knjige je brati vzpon in moč abstrakcije skozi materialne
|
||||
> odnose, ki omogočajo *design* in gradnjo arhitekture. Moj namen je
|
||||
> prikazati, da arhitektura ni abstraktna, ker ji manjkajo ornamenti in
|
||||
> je omejena na golo strukturo (kar je posledica abstrakcije, ne pa
|
||||
> vzrok), temveč zato, ker je *vsaka* forma arhitekture, ki je zasnovana
|
||||
> in zgrajena po *projektu*, sama po sebi abstrakcija, ki postane
|
||||
> konkretna. Konkretnost se pri tem ne nanaša le na materialnost
|
||||
> stavbe, temveč tudi -- in predvsem -- na njen proizvodni proces
|
||||
> [@aureli2023architecture, xx--xxi].
|
||||
|
||||
<!-- -->
|
||||
|
||||
> The aim of this book is to read the rise and the power of abstraction
|
||||
> through the material relations that make possible the design and
|
||||
> building of architecture. My intention is to demonstrate how
|
||||
> architecture is abstract not because it lacks ornamentation and is
|
||||
> reduced to its bare structure (which is a consequence of abstraction,
|
||||
> not the cause), but because *any* form of architecture that is
|
||||
> designed and built according to a project is in itself an abstraction
|
||||
> that becomes concrete. Concreteness here refers not only to the
|
||||
> materiality of a building but also -- and especially -- to its process
|
||||
> of production [@aureli2023architecture, xx--xxi].
|
||||
|
||||
:::
|
||||
|
||||
V prvem poglavju, pravi, bo ponudil "predzgodovino" pojma *projekt* kot
|
||||
tehnološke naprave, ki se je razvila iz izkušnje gradnje velikih
|
||||
struktur. Namerava preseči pojmovanje projekta kot zgolj arhitekturne
|
||||
ideologije "volje po formi" in ga umestiti v dinamiko razmerij moči
|
||||
znotraj družbene delitve dela, kot napravo nadzora in uvrednotenja.
|
||||
Poleg tega predlaga še definiciji pojma plana in planiranja.
|
||||
|
||||
V nadaljnjih poglavij obravnava trope arhitekturne abstrakcije od risbe,
|
||||
mreže, racionalizacije in forme.
|
||||
|
||||
---
|
||||
lang: sl
|
||||
references:
|
||||
########################################################################
|
||||
- type: book
|
||||
id: aureli2023architecture
|
||||
author:
|
||||
- family: Aureli
|
||||
given: Pier Vittorio
|
||||
title: "Architecture and abstraction"
|
||||
publisher-place: Cambridge, Mass.
|
||||
publisher: The MIT Press
|
||||
issued: 2023
|
||||
language: en
|
||||
# vim: spelllang=sl,en
|
||||
...
|
|
@ -0,0 +1,22 @@
|
|||
---
|
||||
title: Walter Benjamin, Avtor kot proizvajalec
|
||||
...
|
||||
|
||||
|
||||
---
|
||||
references:
|
||||
########################################################################
|
||||
- type: chapter
|
||||
id: benjamin2016avtor
|
||||
author:
|
||||
- family: Benjamin
|
||||
given: Walter
|
||||
title: "Avtor kot proizvajalec"
|
||||
container-title: "Usoda in značaj"
|
||||
publisher-place: Ljubljana
|
||||
publisher: Beletrina
|
||||
issued: 2016
|
||||
page: 81-96
|
||||
language: sl
|
||||
########################################################################
|
||||
...
|
|
@ -0,0 +1,190 @@
|
|||
---
|
||||
title: Marco Biraghi, L'architetto come intellettuale
|
||||
...
|
||||
|
||||
> Ta knjiga želi opredeliti pogoje, v katerih se je znašel današnji
|
||||
> arhitekt, prepoznati njegove omejitve in razumeti načine, kako jih je
|
||||
> mogoče premagati. Pri tem se jasno zaveda, da nikakor ni mogoče
|
||||
> predlagati obrata smeri, poenostavljene in nostalgične "vrnitve k
|
||||
> začetkom". Zgodovinske poti, naj bodo še tako vijugaste in na videz
|
||||
> (ali dejansko) ne preveč logične, so vedno in v vsakem primeru
|
||||
> neizpodbitne. Zato se je potrebno vprašati, potem ko smo ustrezno
|
||||
> raziskali profil in področje delovanja arhitektov iz daljne ali
|
||||
> bližnje preteklosti, ki so opravljali svojo vlogo intelektualcev,
|
||||
> kakšen je danes -- in še bolj, kakšen bi lahko bil *v
|
||||
> prihodnosti* -- pomen arhitekta, ki je sposoben preseči izvajanje
|
||||
> dodeljenih nalog, arhitekta, ki zna biti *aktivni* razlagalec
|
||||
> realnosti, ji napoveduje alternativne možnosti ali jo vsaj poskuša
|
||||
> postaviti v krizo [@biraghi2019larchitetto, 14-15].
|
||||
|
||||
<!--
|
||||
> Individuare le condizioni in cui l'architetto odierno si trova,
|
||||
> riconoscerne i limiti, cercare di comprendere i modi di un loro
|
||||
> possibile superamento, è quanto si prefigge il presente libro. A
|
||||
> partire dalla chiara consapevolezza che non è in ogni caso proponibile
|
||||
> alcuna inversione di rotta, alcun semplicistico e nostalgico "ritorno
|
||||
> alle origini". I percorsi della storia, per quantotortuosi e
|
||||
> apparentemente (o effettivamente) poco logici, sono sempre e comunque
|
||||
> incontrovertibili. Ciò su cui dunque è necessario interrogarsi, dopo
|
||||
> avere debitamente esplorato il profilo e il campo d'azione degli
|
||||
> architetti di un passato lontano o recente che hanno esercitato il
|
||||
> proprio ruolo di intellettuali, è quale sia il senso oggi -- e, ancora
|
||||
> piú, quale potrà essere il senso *in futuro* -- di un architetto
|
||||
> capace di andare oltre l'esecuzione di incarichi assegnati, un
|
||||
> architetto che sappia farsi interprete *attivo* della realtà,
|
||||
> prefigurando per essa possibilità alternative, o quantomeno cercando
|
||||
> di metterla in crisi [@biraghi2019larchitetto, 14-15].
|
||||
-->
|
||||
|
||||
# Arhitektura kot blago in arhitekt kot "dobavitelj"
|
||||
|
||||
> Kot smo že omenili, bistvo zadeve ni v "izvirnosti" vloge arhitektov
|
||||
> danes v primerjavi z vlogo, ki so jo imeli v preteklosti, niti v
|
||||
> ekscentričnosti njihovih projektov v primerjavi s "kanoničnostjo"
|
||||
> (resnično ali domnevno) projektov iz drugih zgodovinskih obdobij. Prav
|
||||
> tako ne gre za položaj, ki ga imajo arhitekti danes nasproti družbe, v
|
||||
> kateri delujejo. Dejansko vprašanje je, kakšen položaj imajo
|
||||
> arhitekti v aktualnih proizvodnih procesih. Ne gre torej za
|
||||
> subjektivni problem, temveč -- kot je že v tridesetih letih prejšnjega
|
||||
> stoletja dobro razumel
|
||||
> [[Walter Benjamin|benjamin_avtor_kot_proizvajalec]]
|
||||
> -- za problem *tehnike*. Z drugimi besedami, problem je, ali -- in v
|
||||
> kolikšni meri -- so današnji arhitekti z izvajanjem svoje vloge
|
||||
> "ustvarjalcev spektaklov" oziroma s prevzemanjem druge vloge sposobni
|
||||
> povzročiti "preobrazbo" proizvodnega aparata in ali -- in v kolikšni
|
||||
> meri -- mu zgolj "dobavljajo".
|
||||
>
|
||||
> Kot je pojasnil Benjamin sam,
|
||||
>
|
||||
> > ... gre pri dobavljanju materiala produkcijskemu aparatu, ne da bi
|
||||
> > tega obenem spreminjali v skladu z možnostmi, za skrajno sporen
|
||||
> > postopek, in sicer tudi takrat, ko je videti, da je snov, s katero
|
||||
> > se aparat oskrbuje, revolucionarne narave [@benjamin2016avtor, 88].
|
||||
>
|
||||
> V tem pogledu je "dobavitelj" produkcijskemu aparatu tisti, ki ga
|
||||
> zgolj ohranja ali kvečjemu obnavlja "od znotraj [...] po modi" in ga
|
||||
> zato pušča "kakršen je". Pomembno je, da Benjamin uporablja tudi
|
||||
> francoski izraz *routiniers* (tisti, ki se podrejajo navadi, ki
|
||||
> utrujeno ponavljajo že znano) za označevanje "dobaviteljev", torej
|
||||
> tistih, ki se odpovedujejo popravkom v sistemu proizvodnje. Temu
|
||||
> nasproti je postavljen *Produzent* (proizvajalec): ne le tisti, ki
|
||||
> proizvaja (ali bolje, ki enostavno re-producira), temveč tisti, ki
|
||||
> preoblikuje proizvodni aparat v tehničnem smislu.
|
||||
>
|
||||
> Vprašanje, ki si ga je treba zastaviti na tej točki, je: ali lahko
|
||||
> sodobni arhitekti s svojimi posegi preoblikujejo proizvodni aparat, v
|
||||
> katerega so vpeti [@biraghi2019larchitetto, 32-33]?
|
||||
|
||||
# Vloga arhitekta intelektualca
|
||||
|
||||
> Začetek zgodovine moderne arhitekture naj bi po mnenju številnih
|
||||
> raziskovalcev sovpadal z zasnovo kupole Santa Maria del Fiore Filippa
|
||||
> Brunelleschija. Znana afera povezana z zaključkom florentinske
|
||||
> katedrale, ki bi tradicionalno bila rešena z uporabo lesenih opažev
|
||||
> (reber), a v tem primeru, zaradi velikih dimenzij prostora, ki bi ga
|
||||
> bilo treba obokati, niso bile uporabne, je za Brunelleschija postala
|
||||
> priložnost, da ne le uporabi svoje konstrukcijsko znanje, ki je plod
|
||||
> neposrednega študija antike, temveč tudi "prvič potrdi in zagovarja
|
||||
> 'strokovnost' arhitekta proti ohlapnem 'magisteriju' rokodelca,
|
||||
> prednost tehnične invencije pred izvedenostjo obrti". Ne gre le za
|
||||
> "kategorično zahtevo": v razlikovanju med momentom projekta in
|
||||
> momentom izvedbe gre tudi za razlikovanje med "svobodno" in
|
||||
> "mehanično" dejavnostjo in s tem za prevzem naloge organizacije in
|
||||
> vodenja družbe s strani izobraženega posameznika. Gre za rojstvo
|
||||
> intelektualca kot aktivnega subjekta in spekulativne figure
|
||||
> [@biraghi2019larchitetto, 37].
|
||||
|
||||
> Pomenljivo Antonio Manetti, prvi Brunelleschijev biograf, poudarja
|
||||
> predvsem njegov velik in čudovit "intelekt". Intelekt, ki zagotovo ne
|
||||
> deluje izolirano in za svoje "delovanje" potrebuje druge, hkrati pa
|
||||
> sebe in svoje delovanje postavlja na povsem drugo raven, kot jo
|
||||
> zasedajo njegovi sogovorniki. Ni naključje, da vse njegove biografije
|
||||
> ne pozabijo poročati -- čeprav v različnih različicah -- o
|
||||
> emblematični epizodi: leta 1430 se je po protestu zidarjev ["maestri
|
||||
> di cazzuola"] zaradi napornega in nevarnega dela na kupoli odločil, da
|
||||
> jih odpusti in nadomesti z lombardskimi delavci, le da jih je pozneje
|
||||
> vse (razen enega) znova zaposlil za nižjo plačo. To je najbolj jasen
|
||||
> prikaz dejstva, da se premoč intelektualnega človeka izvaja v terminih
|
||||
> moči poveljevanja in nadzora, hkrati pa dobi tudi konotacije, ki ga ne
|
||||
> ne ločujejo toliko po nalogi ali vlogi kot po pripadnosti *razredu*.
|
||||
> To kar epizoda naglo izpostavi -- tako kot celoten Brunelleschijev
|
||||
> poseg v Santa Maria del Fiore -- je "tema moderne družbene delitve
|
||||
> dela" [@biraghi2019larchitetto, 37-38].
|
||||
|
||||
|
||||
V svojem pregledu vlog, ki jih skozi novoveško zgodovino privzema
|
||||
arhitekt-intelektualec,
|
||||
[[Marco Biraghi|biraghi_larchitetto_come_intellettuale]]
|
||||
opomni na "afero", ki za številne arhitekturne zgodovinarje označuje
|
||||
začetek moderne arhitekture: izgradnja florentinske katedrale in zasnova
|
||||
kupole
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||||
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||||
> ki bi tradicionalno bila rešena z uporabo lesenih opažev (reber), a v
|
||||
> tem primeru zaradi velikih dimenzij prostora, ki bi ga bilo treba
|
||||
> obokati, niso bile uporabne, je za Brunelleschija postala priložnost,
|
||||
> da ne le uporabi svoje konstrukcijsko znanje, ki je plod neposrednega
|
||||
> študija antike, temveč tudi "prvič potrdi in zagovarja 'strokovnost'
|
||||
> arhitekta proti ohlapnem 'magisteriju' rokodelca, prednost tehnične
|
||||
> invencije pred izvedenostjo obrti" [@biraghi2019larchitetto, 37].
|
||||
|
||||
V tem primeru začetek moderne arhitekture ni opredeljen v formalnih,
|
||||
oblikovnih ali tehničnih, kriterijih, temveč začetek označuje
|
||||
vzpostavitev arhitektov v njihovi družbeni distinkciji, kot
|
||||
intelektualcev in vodilnih figur na gradbišču. Na to, kakšen značaj bo
|
||||
nova "premoč" intelekta imela, nakazuje epizoda iz leta 1430, ko
|
||||
Brunelleschi zidarje, ki so stavkali zaradi napornega in nevarnega dela
|
||||
na kupoli, odpusti le da jih nazadnje spet zaposli za nižje plačilo. Pri
|
||||
tem ni ključna osnovna interpretacija, da se avtonomija arhitekta izvaja
|
||||
v terminih komande in nadzora, temveč objektivni značaj
|
||||
Brunelleschijevega izuma. Rešitev zasnove kupole na način, da je ni
|
||||
potrebno pred gradnjo centrirati ter med gradnjo podpirati, ker je na
|
||||
vsaki stopnji izgradnje samostoječa in samouravnalna, odpravi
|
||||
privilegije mojstrov saj se ne zanaša več na njihovo tradicionalno
|
||||
vednost, prav tako pa lažje prenese zaustavitve del in menjave delovnih
|
||||
ekip. Učinkovanje arhitekture je v tem primeru pravzaprav neodvisno od
|
||||
strokovnih, umetniških ali političnih interesov arhitekta in z njimi
|
||||
sovpada le slučajno.
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||||
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---
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||||
lang: sl
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references:
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########################################################################
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||||
- type: book
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||||
id: biraghi2019larchitetto
|
||||
author:
|
||||
- family: Biraghi
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||||
given: Marco
|
||||
title: "L'architetto come intellettuale"
|
||||
publisher-place: Torino
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||||
publisher: Einaudi
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||||
issued: 2019
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||||
language: it
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########################################################################
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||||
- type: chapter
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||||
id: benjamin2016avtor
|
||||
author:
|
||||
- family: Benjamin
|
||||
given: Walter
|
||||
title: "Avtor kot proizvajalec"
|
||||
container-title: "Usoda in značaj"
|
||||
publisher-place: Ljubljana
|
||||
publisher: Beletrina
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||||
issued: 2016
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||||
page: 81-96
|
||||
language: sl
|
||||
########################################################################
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||||
- type: book
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||||
id: battisti1981brunelleschi
|
||||
author:
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||||
- family: Battisti
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||||
given: Eugenio
|
||||
title: "Filippo Brunelleschi"
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||||
publisher-place: New York
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||||
publisher: Rizzoli
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||||
issued: 1981
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||||
language: en
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||||
# vim: spelllang=sl,en,it
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...
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||||
title: "Friedrich Engels, Ludwig Feuerbach in konec klasične nemške filozofije"
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...
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Engels o Marxovih enajstih tezah o Feuerbachu:
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||||
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||||
> To so beležke, ki bi jih bilo treba pozneje izdelati, napisane v
|
||||
> naglici, nikakor ne namenjene za tisk, toda neprecenljive vrednosti
|
||||
> kot prvi dokument, v katerem je genialna kal novega svetovnega nazora
|
||||
> [@engels1945ludwig, 4].
|
||||
|
||||
Kako odpraviti neko filozofijo:
|
||||
|
||||
> Heglova šola se je razkrojila, toda Heglove filozofije ni nihče
|
||||
> kritično obvlada. Strauss in Bauer sta pobrala iz nje vsak po eno
|
||||
> stran in sta ju polemično obrnila drugo proti drugi. Feuerbach je
|
||||
> sistem razbil in ga meni nič tebi nič zavrgel. Toda z neko filozofijo
|
||||
> še nisi opravil, če jo kratkomalo proglasiš za napačno. In tako
|
||||
> ogromnega dela, kakor je Heglova filozofija, ki je tako silno vplivala
|
||||
> na duhovni razvoj vsega naroda, nisi mogel odstraniti na ta način, da
|
||||
> si ga meni nič tebi nič ignoriral. Treba jo je bilo "odpraviti" v
|
||||
> njenem lastnem smislu, to se pravi v tem smislu, da si kritično uničil
|
||||
> njeno obliko, toda rešil novo vsebino, ki jo je ta filozofija
|
||||
> ustvarila [@engels1945ludwig, 14].
|
||||
|
||||
|
||||
|
||||
> Vse, kar spravlja ljudi v gibanje, mora skoz njihovo glavo; toda zelo
|
||||
> je odvisno od okoliščin, kakšno obliko bo dobilo v njihovi glavi.
|
||||
> Delavci se nikakor niso pomirili s kapitalističnim strojnim obratom,
|
||||
> odkar ne razbijajo več, kakor še leta 1848 ob Renu, strojev kratko in
|
||||
> malo na drobne kose [@engels1945ludwig, 42].
|
||||
|
||||
|
||||
Fetiš kapitala: D -- D' [gl. kapital3 440]
|
||||
|
||||
> Boj zatiranega razreda proti vladajočemu postane nujno političen boj,
|
||||
> je to boj predvsem proti političnemu gospostvu tega razreda; zavest o
|
||||
> zvezi tega političnega boja z njegovo ekonomsko osnovo pa otopeva in
|
||||
> se lahko povsem izgubi. Kjer pa je sami udeleženci tega boja ne izgube
|
||||
> popolnoma, pa jo skoraj vedno izgube zgodovinopisci ... TODO
|
||||
> [@engels1945ludwig, 46]
|
||||
|
||||
|
||||
Strogatsky tezko je biti bog
|
||||
|
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---
|
||||
lang: sl
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references:
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||||
########################################################################
|
||||
- type: book
|
||||
id: engels1945ludwig
|
||||
author:
|
||||
- family: Engels
|
||||
given: Friedrich
|
||||
title: "Ludwig Feuerbach in konec klasične nemške filozofije"
|
||||
title-short: "Ludwig Feuerbach"
|
||||
publisher-place: Ljubljana
|
||||
publisher: Cankarjeva založba
|
||||
issued: 1945
|
||||
language: sl
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||||
# vim: spelllang=sl
|
||||
...
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|
@ -0,0 +1,141 @@
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||||
title: "Sérgio Ferro, Dessin/chantier"
|
||||
---
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||||
## Gradbišče
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||||
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||||
Posebno pozornost namenja makroekonomski vlogi "zaostalosti" gradbene
|
||||
industrije (ki je vzporejena tudi produktivni vlogi "zaostalosti"
|
||||
periferije).
|
||||
|
||||
|
||||
Gradbišče zaseda posebno mesto znotraj družbene produkcije. Glede na
|
||||
način produkcije gre za manufakturo, ki je jasno razločena tako od obrti
|
||||
kot velike industrije: od obrti je različno po svoji naprednejši delitvi
|
||||
dela, od velike industrije je različno po tem, da svojih delnih operacij
|
||||
ne prenaša na stroje. Občasno uporablja industrijske produkte kot so
|
||||
materiali, sestavi in nebistveni stroji, a temeljna značilnost gradbišča
|
||||
ostaja v uporabi žive delovne sile [@ferro2016dessin, 94].
|
||||
|
||||
V manufakturi je razmeroma več delovne sile kot v veliki industriji.
|
||||
Organska kompozicija kapitala (razmerje med deležem variabilnega
|
||||
kapitala -- vrednost delovne sile -- in deležem konstantnega kapitala --
|
||||
vrednost poslopja, materiala, orodja -- v kolikor je določena s tehnično
|
||||
kompozicijo istega) je v manufakturi nižja kot v industriji. Če
|
||||
vzamemo, da samo variabilni kapital ustvarja presežno vrednost,
|
||||
manufaktura kapitalu zagotavlja izdatnejši del presežne vrednosti v
|
||||
primerjavi z industrijo. Kljub temu, da je zaostala, je manufaktura
|
||||
ekonomsko donosnejša v primerjavi z veliko industrijo. Razlika se
|
||||
zakrije v procesu izravnave profitnih stopenj različnih panog
|
||||
[gl. @marx1973kapital3, 175-195; ali @heinrich2013kritika, 153-158].
|
||||
Ferro temu doda, da zgodovinsko tako imenovani "zaostali" sektorji s
|
||||
svojo višjo presežno vrednostjo podpirajo "napredne" sektorje
|
||||
[@ferro2016dessin, 95].
|
||||
|
||||
Po Ferru je posledica te lastnosti manufakture, posebej gradbene
|
||||
dejavnosti, daljnosežna. Ne samo, da presežna vrednost proizvedena v
|
||||
gradbeništvu vzdržuje splošno profitno mero, temveč služi kot vir
|
||||
akumulacije kapitala in
|
||||
|
||||
> je ena glavnih naprav -- skupaj z monopolnim sistemom, kolonializmom
|
||||
> in imperializmom --, ki jih kapital uporablja v borbi proti njegovi
|
||||
> najhujši nočni mori: neizogibnemu tendenčnemu padanju profite mere s
|
||||
> stalnim napredovanjem produktivnih sil [@ferro2016dessin, 95].
|
||||
|
||||
<!--
|
||||
is one of the main devices -- together with monopoly, colonialism,
|
||||
imperialism, etc. -- used by capital to fight against its worst
|
||||
nightmare: the inevitable tendency of the rate of profit to fall with
|
||||
the constant advance of the productive forces [@ferro2016dessin, 95].
|
||||
-->
|
||||
|
||||
S tem makroekonomskim ogrodjem (poenostavljenim) Ferro pravi, da je
|
||||
se industrializacija gradbišča (kar ne vključuje prefabrikacije) ne bo
|
||||
zgodila, saj bi pomenila ekonomsko katastrofo.
|
||||
|
||||
|
||||
> Gradbena manufaktura tako ostaja manufaktura z marginalnimi
|
||||
> izboljšavami, kot jih na primer omogočijo napredki v informacijski
|
||||
> tehnologiji.
|
||||
|
||||
<!--
|
||||
Building manufacture tends therefore to remain a manufacture, with
|
||||
marginal improvements, such as those made possible by information
|
||||
technology. The features of this method of production inexorably
|
||||
determine the professional practice of architects and other agents in
|
||||
charge of the prescriptions, particularly those related to design. Such
|
||||
determinations are structural and, in our capitalist regime, mostly not
|
||||
dependant on the will and position of these professionals
|
||||
[@ferro2016dessin, 95-96].
|
||||
-->
|
||||
|
||||
## Načrt
|
||||
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||||
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||||
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||||
---
|
||||
lang: sl
|
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references:
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########################################################################
|
||||
- type: book
|
||||
id: lloyd2016industries
|
||||
editor:
|
||||
- family: Lloyd Thomas
|
||||
given: Katie
|
||||
- family: Amhoff
|
||||
given: Tilo
|
||||
- family: Beech
|
||||
given: Nick
|
||||
title: "Industries of architecture"
|
||||
publisher-place: London
|
||||
publisher: Routledge
|
||||
issued: 2016
|
||||
language: en
|
||||
########################################################################
|
||||
- type: chapter
|
||||
id: contier2016anintroduction
|
||||
author:
|
||||
- family: Contier
|
||||
given: Felipe
|
||||
title: "An introduction to Sérgio Ferro"
|
||||
container-title: "Industries of architecture"
|
||||
editor:
|
||||
- family: Lloyd Thomas
|
||||
given: Katie
|
||||
- family: Amhoff
|
||||
given: Tilo
|
||||
- family: Beech
|
||||
given: Nick
|
||||
publisher-place: London
|
||||
publisher: Routledge
|
||||
issued: 2016
|
||||
page: 87-93
|
||||
language: en
|
||||
########################################################################
|
||||
- type: chapter
|
||||
id: ferro2016dessin
|
||||
author:
|
||||
- family: Ferro
|
||||
given: Sérgio
|
||||
title: "Dessin/chantier: an introduction"
|
||||
title-short: "Dessin/chantier"
|
||||
container-title: "Industries of architecture"
|
||||
editor:
|
||||
- family: Lloyd Thomas
|
||||
given: Katie
|
||||
- family: Amhoff
|
||||
given: Tilo
|
||||
- family: Beech
|
||||
given: Nick
|
||||
translator:
|
||||
- family: Agarez
|
||||
given: Ricardo
|
||||
- family: Kapp
|
||||
given: Silke
|
||||
publisher-place: London
|
||||
publisher: Routledge
|
||||
issued: 2016
|
||||
page: 94-105
|
||||
language: en
|
||||
# vim: spelllang=sl spell
|
||||
...
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|
@ -0,0 +1,880 @@
|
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||||
title: "Franco Fortini, Dve avantgardi"
|
||||
...
|
||||
|
||||
<!-- 1\. Riprendendo un motivo di Lukács si può dire che la cosiddetta
|
||||
avanguardia storica è fondata sul ripudio della categoria della
|
||||
mediazione. L'atteggiamento avanguardistico nasce, si sa, col
|
||||
Romanticismo, da un senso molto vivo della contraddizione e del
|
||||
conflitto. Contraddizione e conflitto che in alcuni intellettuali
|
||||
europei diventarono acutissimi quando la rivoluzione rousseauiana e
|
||||
giacobina si chiarì madre della borghesia filistea. I nodi
|
||||
dell'avanguardia storica compaiono ad ogni stretta di sviluppo delle
|
||||
società industrializzate, almeno a partire dall'età napoleonica. -->
|
||||
|
||||
> 1\. Če povzamemo Lukácsev motiv, lahko rečemo, da tako imenovana
|
||||
> zgodovinska avantgarda temelji na zavračanju kategorije mediacije.
|
||||
> Avantgardistična drža nastane, se ve, z Romantiko iz živahnega občutka
|
||||
> protislovja in konflikta. Protislovje in konflikt, ki sta se pri
|
||||
> nekaterih evropskih intelektualcih zelo zaostrila, ko se rousseaujevska
|
||||
> in jakobinska revolucija razjasni kot mati filistrskega meščanstva.
|
||||
> Vozlišča zgodovinske avantgarde se pokažejo ob vsaki stiski razvoja
|
||||
> industrializiranih družb, vsaj od napoleonske dobe dalje.
|
||||
|
||||
<!-- Quella contraddizione ignora la dialettica: è giustapposizione o
|
||||
alternanza polare fra soggettività assoluta e assoluta oggettività, fra
|
||||
irrazionalità astratta – ossia rifiuto del momento discorsivo,
|
||||
dialogico, comunicativo, a favore dell'associazione, della memoria
|
||||
involontaria e del sogno – e astratta razionalità, ossia conoscibilità
|
||||
per via discorsiva, nella particolare accezione naturalistica e
|
||||
positivistica dell'idea di "ragione". L'avanguardia si rifugia in uno o
|
||||
nell'altro estremo o li vive simultaneamente, in un modo ben conosciuto
|
||||
da tutta la tradizione mistica. Proverbiali, in proposito, i passi del
|
||||
*Primo manifesto surrealista*. -->
|
||||
|
||||
> To protislovje spregleda dialektiko: gre za sklop ali polarno izmenjavo
|
||||
> med absolutno subjektivnostjo in absolutno objektivnostjo, med
|
||||
> abstraktno iracionalnostjo in abstraktno racionalnostjo, torej
|
||||
> spoznavnostjo na diskurziven način, v posebnem naturalističnem in
|
||||
> pozitivističen smislu ideje "razuma". Avantgarda se zateka v eno ali
|
||||
> drugo skrajnost ali pa ju istočasno živi, na dobro poznan način vsej
|
||||
> mistični tradiciji. V tem pogledu so pregovorni odlomki iz *Prvega
|
||||
> nadrealističnega manifesta*.
|
||||
|
||||
<!-- In un opuscolo polemico di R. Barthes (*Critique et vérité*, Parigi
|
||||
1966) m'avviene di leggere definite "stupide" tutte "le opposizioni
|
||||
estetico-morali fra un uomo organico, impulsivo, automatico, informe,
|
||||
bruto, oscuro, ecc. e una letteratura volontaria, lucida, nobile,
|
||||
gloriosa a forza di costrizioni espressive... perché l'uomo
|
||||
psicanalitico non è geometricamente divisibile", eccetera. Anche senza
|
||||
far intervenire la psicanalisi, si può ricordare che quella opposizione
|
||||
"stupida" può essere superata solo per via dialettica; altrimenti non
|
||||
capisco che cosa mai possano essere quei *avers* e quei *revers* mobili
|
||||
dell'uomo (nozione che Barthes riprende da Lacan) "di cui il linguaggio
|
||||
trasmuta continuamente le parti". L'antitesi razionalità-irrazionalità,
|
||||
lo sappiamo tutti che è esaltata dalla cultura borghese ma non risolta
|
||||
dall'avanguardia se non nella simultaneità dei contrari. Continuiamo
|
||||
quindi ad impiegarla proprio perché allude ad una ben precisa eredità
|
||||
storica; è uno dei punti nei quali l'avanguardia non ha certo superato
|
||||
in nulla la cultura che credeva combattere. -->
|
||||
|
||||
> V polemičnem pamfletu R. Barthesa (*Critique et vérité*, Pariz 1966)
|
||||
> sem slučajno prebral, da so vsa "estetsko-moralna nasprotja med
|
||||
> organskim, impulzivnim, avtomatskim, brezobličnim, surovim, mračnim
|
||||
> itd. človekom ter voljno, lucidno, plemenito, slavno literaturo, zaradi
|
||||
> izraznih omejitev opredeljena kot "neumna" ... ker psihoanalitični
|
||||
> človek ni geometrično deljiv" in tako dalje. Tudi brez vmešavanja
|
||||
> psihoanalize se lahko spomnimo, da je to "neumno" nasprotje mogoče
|
||||
> preseči le dialektično; sicer ne razumem, kaj sploh so lahko ta premična
|
||||
> *avers* in *revers* človeka (pojma, ki ju Barthes prevzame od Lacana),
|
||||
> "katerega dele jezik nenehno transmutira". Vsi vemo, da antitezi
|
||||
> racionalnost-iracionalnost meščanska kultura povzdiguje, a avantgarda ne
|
||||
> razrešuje, če ne v sočasnosti nasprotij. Nadaljujmo torej z njuno
|
||||
> uporabo prav zato, ker se navezujeta na zelo natančno zgodovinsko
|
||||
> dediščino; gre za eno od točk v kateri avantgarda zagotovo ni v ničemer
|
||||
> presegla kulture, proti kateri je verjela, da se bori.
|
||||
|
||||
<!-- 2\. Quel movimento di fuga si voleva antagonistico ad una società e a
|
||||
una cultura che nella maggior parte delle proprie manifestazioni
|
||||
sociali, economiche e politiche voleva ancora credere possibili tutte le
|
||||
mediazioni, soprattutto in nome della storia e del progresso e che
|
||||
accettava la dilacerazione solo come "aroma spirituale", nell'ordine dei
|
||||
sentimenti e del dover essere. La cultura egemone voleva credere
|
||||
possibili le mediazioni reali; detto altrimenti, negava la divisione di
|
||||
classe. In questo senso la prima e maggiore avanguardia, quella dei
|
||||
solitari annunciatori ottocenteschi della tempesta, poté parere
|
||||
profetica dei conflitti, delle rivoluzioni e dei massacri del nostro
|
||||
secolo. Tuttavia la dilacerazione di tipo borghese-positivistico, fra
|
||||
razionalismo scientifico e struggimento decadentistico, fra "prosa"
|
||||
democratica e "sogno" aristocratico-simbolista, aveva ancora largo
|
||||
margine di sopravvivenza, fra la fine dell'Ottocento e l'inizio del
|
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Novecento e in questo senso (ma solo in questo) l'avanguardia storica
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del primo decennio del secolo è davvero scherno e rottura, si pone
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contro i termini di quel dissidio, li deride, smaschera la realtà di un
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accordo profondo... e, in non pochi casi, si prepara a sostituirlo. Non
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dimentichiamo che l'idea di progresso (riformista) e di trasformazione
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(anche rivoluzionaria) doveva essere ripugnante alle avanguardie
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storiche o almeno a gran parte di esse. Se non lo fu (come nel caso dei
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cubofuturisti russi) si trattò di un vitale equivoco, che gli eventi
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successivi si premurarono di chiarire, anche sanguinosamente; dovuto
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all'apparente parallelismo fra il momento distruttivo della rivoluzione
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politica e quello degli artisti e degli scrittori di avanguardia. -->
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> 2\. To ubežno gibanje je želelo biti sovražno družbi in kulturi, ki je v
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> večjem delu svojih družbenih, ekonomskih in političnih izrazov še vedno
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> želela verjeti v možnost vseh mediacij, predvsem v imenu zgodovine in
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> napredka, in ki je sprejemala raztrganje samo kot "spiritualno aromo" v
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> redu občutij in najstva. Hegemona kultura je želela verjeti v možnost
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> realnih mediacij; drugače rečeno, zanikala je razredno delitev. V tem
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> smislu lahko prvo in največjo avantgardo, tisto od osamljenih
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> napovedovalcev nevihte iz 19\. stoletja, označimo za preroško za
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> spopade, revolucije in poboje našega stoletja. Kakor koli,
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||||
> meščansko-pozitivistično raztrganje, med znanstvenim racionalizmom in
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||||
> dekadentnim hrepenenjem, med demokratično "prozo" in
|
||||
> aristokratsko-simbolističnimi "sanjami", je še vedno imelo široke
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> možnosti preživetja, med koncem 18\. stoletja in začetkom 19\. in v tem
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||||
> smislu (a le v tem) je zgodovinska avantgarda prvega desetletja stoletja
|
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> resnično zasmehovanje in prelom, postavlja se proti pogojem tega
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> nesoglasja, se jim posmehuje, razkriva realnost globokega soglasja ...
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> in se, nemalokrat, pripravlja, da ga nadomesti. Ne pozabimo, da sta
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||||
> morali biti ideji (reformističnega) napredka in (tudi revolucionarne)
|
||||
> spremembe za zgodovinsko avantgardo, ali vsaj za njen večji del,
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> odvratni. Če ni bilo (kot v primeru ruskih kubofuturistov), je šlo za
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||||
> bistven nesporazum, katerega so nadaljnji dogodki poskrbeli razjasniti,
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||||
> celo s krvjo; zaradi očitne vzporednice med destruktivnim momentom
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> politične revolucije in umetnikov ter pisateljev avantgarde.
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<!-- 3\. Ora accade che una delle caratteristiche elementari delle società di
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nuovo capitalismo (quali si sono venute manifestando insieme allo
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sviluppo tecnologico ed economico nel corso degli ultimi quindici anni
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ma che, come in Usa, si rivelavano alla pupilla socioculturale assai
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||||
prima e cioè immediatamente alla vigilia e durante la seconda guerra)
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sia *la tendenza ad attenuare o a far scomparire da gran parte delle
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proprie espressioni ideologiche ogni possibilità di impiego della
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categoria della mediazione* nonché la dimensione e il senso medesimo del
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moto storico. (Non a caso una larga parte del pensiero cattolico sembra
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essere divenuto, per sopravvivere, l'erede e il difensore del superstite
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umanesimo). L'universo tecnico-scientifico, le codificazioni
|
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cibernetiche, la razionalizzazione produttiva, le tecniche della
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||||
previsione, tutto quel che si ispira alla logica di tipo matematico, va
|
||||
perfettamente d'accordo con l'etica dei consumi e della imprevidenza,
|
||||
con la liberazione degli istinti, con l'assurdità permanente, eccetera.
|
||||
La negazione anarchica è tornata, come puntualmente previsto, a fiorire
|
||||
sul medesimo ceppo della potenza produttiva e dell'ordine (anche
|
||||
militare) neocapitalistico. Non si tratta di un processo nuovo; è
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||||
l'esaltazione di un processo durato per tutto il nostro secolo. Il
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||||
silenzio ormai di rigore per ciò di cui "non si può parlare" –
|
||||
l'incomunicabile e ineffabile della vita – avviva, anche nel ghigno e
|
||||
nel sarcasmo, quel "senso del mistero" che il vecchio umanista
|
||||
napoletano, all'inizio della seconda guerra mondiale, considerava fonte
|
||||
di ogni sciagurato irrazionalismo. L'avanguardia impronunciabile è
|
||||
l'altra faccia della chiacchiera di massa. La saldatura fra
|
||||
neoavanguardia e ordine borghese-capitalistico diventa organica ed
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||||
esplicita dopo essere stata, per l'avanguardia storica, solo implicita e
|
||||
indiretta. -->
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> 3\. Zdaj sledi, da je ena od osnovnih značilnosti družb novega
|
||||
> kapitalizma (ki se kažejo skupaj s tehnološkim in ekonomskim razvojem
|
||||
> zadnjih petnajstih let, a so se, tako kot v ZDA, družbeno-kulturni
|
||||
> zenici razkrile že veliko prej, tik pred drugo vojno in med njo) *težnja
|
||||
> po utišanju ali zakrivanju iz večjega dela svojih ideoloških izrazov
|
||||
> vsako možnost uporabe kategorije mediacije*, kaj šele razsežnost in sam
|
||||
> smisel zgodovinskega gibanja. (Ne naključno se zdi, da je velik del
|
||||
> katoliške misli, da bi preživel, postal dedič in zagovornik preživetega
|
||||
> humanizma). Tehnično-znanstveni univerzum, kibernetične kodifikacije,
|
||||
> produktivna racionalizacija, tehnike napovedovanja, vse kar navdihuje
|
||||
> matematična logika se popolnoma ujema z etiko konsumpcije in
|
||||
> nepredvidljivosti, z osvoboditvijo instinktov, s stalno absurdnostjo, in
|
||||
> tako dalje. Anarhična negacija se je vrnila točno kot je bilo
|
||||
> napovedano, da bi zacvetela na istem deblu produktivne moči in
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||||
> neokapitalističnega (tudi vojaškega) reda. Ne gre za nov proces; gre za
|
||||
> poveličevanje procesa, ki traja celo naše stoletje. Zdaj stroga tišina o
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||||
> čemer "ni mogoče govoriti" –– poraja, celo v posmeh in sarkastično, ta
|
||||
> "občutek skrivnosti", ki ga je stari neapeljski humanist, na začetku
|
||||
> druge svetovne vojne, smatral za vir vsakega nesrečnega iracionalizma.
|
||||
> Neizrekljiva avantgarda je druga plat množičnega klepetanja. Spajanje
|
||||
> med neoavantgardo in meščansko-kapitalističnega reda postane organsko in
|
||||
> nedvoumno potem, ko je bila za zgodovinsko avantgardo le implicitno in
|
||||
> posredno.
|
||||
|
||||
<!-- 4\. Le forme fondamentali dell'avanguardia storica sono insomma
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||||
diventate, oggi, semplici strumenti espressivi, meri moduli al servizio
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||||
dell'espressione e della comunicazione odierna. Nelle forme letterarie
|
||||
della nuova avanguardia non riesco a scorgere novità sostanzialmente
|
||||
diverse da quelle elaborate dalle avanguardie europee nei primi
|
||||
trent'anni del secolo. (Non direi certo la stessa cosa per le arti
|
||||
plastiche e per la musica). O meglio, una novità ci sarebbe, c'è, ed è
|
||||
fondamentale; e l'aveva programmaticamente intuita, una dozzina d'anni
|
||||
fa, Sanguineti, quando – riprendendola da Cézanne – mi scriveva una
|
||||
frase che avrebbe poi ripetuta più volte, anche se, direi, l'ha in
|
||||
seguito contraddetta per necessità di propaganda fide: e cioè che si
|
||||
dovesse fare dell'avanguardia un'arte durevole come quella dei musei.
|
||||
Esattamente quel che allora capivo male e che ora vengo dicendo: la sola
|
||||
diversità reale della neoavanguardia da quella storica consiste, quando
|
||||
consiste, nell'uso quasi esclusivamente ironico e "classicheggiante" del
|
||||
materiale iconografico, verbale e psichico che nella maggiore
|
||||
avanguardia storica era spesso ancora "tragico" e di diretta discendenza
|
||||
romantica. -->
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||||
|
||||
> 4\. Temeljne forme zgodovinske avantgarde so, na kratko, danes postale
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||||
> preprosti izrazni instrumenti, zgolj moduli v službi današnjega izraza
|
||||
> in komunikacije. V literarnih formah nove avantgarde ne morem zaznati
|
||||
> novosti, ki bi se bistveno razlikovale od tistih, ki jih je evropska
|
||||
> avantgarda razvila v prvih tridesetih letih stoletja. (Zagotovo ne bi
|
||||
> rekel iste stvari za likovno umetnost ali glasbo). Ali bolje, novost, ki
|
||||
> bi bila, je, in je temeljna; in bila je programsko zaznana, pred ducat
|
||||
> leti, Sanguineti, ko mi je napisal frazo, ki jo je pozneje večkrat
|
||||
> ponovil, čeprav, bi rekel, ji je dalje oporekal za potrebe razširjanja
|
||||
> vere: in torej, da je treba narediti iz avantgarde trajno umetnost kot
|
||||
> to iz muzejev. Prav to sem takrat slabo razumel in kar zdaj pravim:
|
||||
> edina realna razlika med neoavantgardo in zgodovinsko avantgardo je,
|
||||
> kadar je, v skoraj izključno ironični in "klasicistični" uporabi
|
||||
> ikonografskega, verbalnega in psihičnega materiala, ki je v večini
|
||||
> zgodovinskih avantgard bil še pogosto "tragičen" in neposredno
|
||||
> romantičnega izvora.
|
||||
|
||||
<!-- Mi spiego, risparmiandomi di ripetere una dimostrazione troppe volte
|
||||
svolta: se il potere di "denuncia" nell'espressione artistica
|
||||
d'avanguardia è diminuito fino a sussistere solo per i pagi, per le zone
|
||||
culturalmente sottosviluppate; se gli stessi apologeti dell'avanguardia
|
||||
sono costretti a postulare una sorta di automatica rinascita del potere
|
||||
d'opposizione per entro l'integrazione (ma non si tratta forse della
|
||||
forza di contestazione implicita in *qualsiasi* opera d'arte?) questo
|
||||
accade, appunto, perché la dimensione "tragica" dell'avanguardia (il suo
|
||||
aspetto catastrofico-agonico) ha perduto e perde rilevanza a favore del
|
||||
momento "ironico" (parodia, scherno, dissacrazione). Quest'ultimo è in
|
||||
netta, per non dire assoluta, prevalenza: non solo in tutte le forme di
|
||||
"poesia visiva" o di ritaglio ma nella grande maggioranza delle
|
||||
composizioni in verso e in prosa che si fondano su l'impiego della
|
||||
"frase fatta" o della microcitazione. Tutte le forme di letteratura
|
||||
sarcastica, umoristica, patafisica, lunatica, di beffa, di epigramma, di
|
||||
sconsacrazione del linguaggio comunicativo e persuasivo (accuratamente
|
||||
ispirate alle antologie bretoniane dell'"humour nero") hanno avuto da
|
||||
noi, e negli ultimi anni, uno sviluppo ignoto alle età precedenti; la
|
||||
cabarettistica e la canzonetta polemica, questi generi che ancora venti
|
||||
anni fa erano da noi quasi sconosciuti, sembrano divenute tranquille
|
||||
istituzioni democratiche (come stanno per esserlo il controllo delle
|
||||
nascite e il divorzio...) Quella sembra insomma essere la provincia,
|
||||
voglio dire il *domaine*, della recente avanguardia. -->
|
||||
|
||||
> Naj pojasnim, brez zapravljanja ponavljanja že prevečkrat izvedene
|
||||
> predstavitve: če se je moč "denunciacije" v umetniškem izrazu avantgarde
|
||||
> zmanjšala do mere, da obstaja le za pagi, za kulturno nerazvita območja;
|
||||
> če so isti apologeti avantgarde prisiljeni predpostavljati nekakšen
|
||||
> avtomatski preporod moči opozicije zaradi integracije (toda ali ni to
|
||||
> morda moč oporekanja implicitna v *kateremkoli* umetniškem delu?) se to
|
||||
> zgodi prav zato ker "tragična" dimenzija avantgarde (njen
|
||||
> katastrofično-agonijski vidik) je izgubila in izgublja pomembnost v prid
|
||||
> "ironičnemu" momentu (parodije, posmeha, zaničevanja). Slednje je v
|
||||
> očitni, da ne rečem v absolutni, prevladi: ne samo v vseh formah
|
||||
> "vizualne poezije" ali izrezkov, temveč tudi v veliki večini kompozicij
|
||||
> v verzu ali prozi, ki temeljijo na uporabi "besednih zvez" ali
|
||||
> mikrocitatov. Vse forme sarkastične, humoristične, patafizične,
|
||||
> lunatične, posmehljive, epigramske literature skrunjenja komunikativnega
|
||||
> in prepričevalnega jezika (skrbno navdihnjene z bretonskimi antologijami
|
||||
> "črnega humorja") so pri nas in v zadnjih letih imele razvoj neznan
|
||||
> prejšnjim dobam; kabaretistika in polemična popevka, te žanri ki pred
|
||||
> dvajsetimi leti so bila pri nas skoraj neznani, se zdijo da so postale
|
||||
> mirne demokratične institucije (kot bosta nadzor rojstva in ločitev...)
|
||||
> To se zdi, skratka, da je provinca, hočem reči *domena*, nedavne
|
||||
> avantgarde.
|
||||
|
||||
<!-- In questa seconda metà del secolo le successive ondate delle
|
||||
avanguardie, da quella espressionista, imagista, futurista e Esprit
|
||||
Nouveau, a quella dadaista e surrealista, eccetera fino a quelle degli
|
||||
anni più recenti, si sono sovrapposte, erodendo e svuotando molte delle
|
||||
forme che hanno tuttavia accompagnato il nostro secolo, voglio dire la
|
||||
narrativa del "realismo critico" e la poesia postsimbolista. Ma entro il
|
||||
1930 tutto questo era già compiuto, con l'opera di Charlot, Picasso,
|
||||
Klee, Mondrian, Kandinskij; di Proust, Joyce, Kafka, Musil; e con la
|
||||
maggior parte dell'opera di Brecht, Breton, Eluard. Le opere e i
|
||||
creatori che sono venuti dopo, ossia nell'ultimo trentennio, non hanno
|
||||
probabilmente nulla da invidiare alle opere e ai creatori del primo
|
||||
trentennio del secolo. Ma molto hanno da invidiare invece i
|
||||
raggruppamenti. Quelli furono non soltanto strumenti di guerra
|
||||
letteraria ma vere officine di forme. -->
|
||||
|
||||
> V tej drugi polovici stoletja zaporedni valovi avantgard, ta od
|
||||
> ekspresionistov, imagistov, futuristorv in Espirit Nouveau, dadaistov in
|
||||
> nadrealistov, in tako dalje do tistih iz zadnjih let, se prekrivajo,
|
||||
> spodkopavajo in izpraznjujejo številne forme, ki so kakorkoli spremljale
|
||||
> naše stoletje, hočem reči pripoved o "kritičnem realizmu" in
|
||||
> postsimbolični poeziji. Toda do 1930 je bilo vse to že opravljeno, z
|
||||
> deli Charlota, Picassa, Kleeja, Mondriana, Kandiskega; Prousta, Joyca,
|
||||
> Kafka, Musila; in z večjim delom del Brechta, Bretona, Eluarda. Dela in
|
||||
> ustvarjalci, ki so nastali po tem, torej v zadnjih tridesetih letih,
|
||||
> verjetno nimajo kaj zavidati delom in ustvarjalcem prvih trideset let
|
||||
> stoletja. Toda nasprotno pa imajo veliko za zavidati skupine. Te so bile
|
||||
> ne samo instrumenti literarne vojne, ampak prave delavnice form.
|
||||
|
||||
<!-- 5\. Cases è tornato recentemente sul tema dell'avanguardia dicendone
|
||||
l'esperienza "valida e significativa in quanto ha messo il dito sul
|
||||
punto dolente, sulla inadeguatezza dell'eredità umanistica a comprendere
|
||||
l'istanza del presente, sull'abisso che si scava sotto i piedi della
|
||||
civiltà". Ma questo "gesto" dell'avanguardia – come d'altronde Cases
|
||||
medesimo rammenta – va interpretato con la vecchia (anzi millenaria,
|
||||
direbbe l'immancabile imbecille) voce di Lukács: "Quanto più genuine e
|
||||
profonde queste esperienze, tanto più decisamente spezzano quell'unità
|
||||
concreta e sensibile che è la premessa, il fondamento di ogni creazione
|
||||
estetica". Vale a dire: l'esperienza valida e significativa
|
||||
dell'avanguardia storica consiste nell'aver spezzato, insieme col
|
||||
fondamento della creazione *estetica*, il velo che impediva di scorgere
|
||||
l'abisso; consiste nell'aver chiesto imperiosamente la propria fine
|
||||
medesima, il proprio superamento nella prassi sovversiva e
|
||||
rivoluzionaria. Altrimenti, che senso può avere "mettere il dito sul
|
||||
punto dolente"? Se l'eredità umanistica ci ha ingannati, illudendoci di
|
||||
poterne entrare stabilmente in possesso quando, invece, quel possesso
|
||||
ormai o è di tutti o non è di nessuno, la polemica avanguardistica
|
||||
contro quella eredità in tanto è valida in quanto ratifica, e non
|
||||
soltanto a parole, la fine della istituzione poetica e artistica (nella
|
||||
società borghese-capitalistica, va da sé). -->
|
||||
|
||||
> 5\. Cases se je pred kratkim vrnil k temi avantgarde in dejal, da je
|
||||
> bila njena izkušnja "veljavna in pomembna v kolikor je pokazala na
|
||||
> bolečo točko, na neustreznost humanistične dediščine za razumevanje
|
||||
> zahtev sedanjosti, na brezno, ki se koplje pod nogami civilizacije".
|
||||
> Toda to "gesto" avantgarde – kot drugje opozarja tudi sam Cases – je
|
||||
> treba interpretirati s starim (celo tisočletnimi, bi rekel neizogiben
|
||||
> imbecil) besedami Lukácsa: "Bolj kot so te izkušnje pristne in globoke,
|
||||
> bolj odločilno prekinjajo to konkretno in čutno enotnost ki je premisa,
|
||||
> temelj vsake estetske stvaritve". To pomeni: veljavna in pomenljiva
|
||||
> izkušnja zgodovinske avantgarde je v razbitju, skupaj s temeljem
|
||||
> *estetske* stvaritve, tančico, ki je preprečevala uvideti brezno; je v
|
||||
> ukazovalni zahtevi svojega konca, svojega preseganja v subverzivni in
|
||||
> revolucionarni praksi. Kaj je sicer smisel "pritiskanja na bolečo
|
||||
> točko"? Če humanistična dediščina nas je prevarala, nas preslepila da
|
||||
> lahko stabilno posedujemo, medtem ko, to posestvo je vedno ali od vseh
|
||||
> ali od nikogar, avantgardna polemika proti tej dediščini v celoti je
|
||||
> veljavna v kolikor potrdi, in ne samo z besedo, konec pesniške in
|
||||
> umetniške institucije (v meščansko-kapitalistični družbi, seveda).
|
||||
|
||||
<!-- Ma non questa la via tenuta dalla cosiddetta nuova avanguardia; che anzi
|
||||
proprio in questo o solo in questo, ripeto, si differenzia realmente
|
||||
dalla precedente. Come ho già detto, la novità è nella rinuncia alla
|
||||
oltranza e alla trasgressione pratica. Nella misura in cui taluni
|
||||
rappresentanti dell'avanguardia italiana ricalcano le orme di Breton,
|
||||
finiscono con l'accettare inevitabilmente (ma in misura ovviamente
|
||||
aggravata dal tempo intermesso) quel compromesso fra l'azione
|
||||
surrealista e il poema che fu *felix culpa* dei migliori "fedeli
|
||||
d'amore" dei primi gruppi e misera caduta di molti epigoni. Né vale gran
|
||||
che il loro oltranzismo politico, inoffensivo nella misura in cui non
|
||||
tocca, né in teoria né in pratica, i veri problemi di fondo del mondo di
|
||||
oggi ma li usa come mero ornamento della propria parenesi. Molto più
|
||||
coerenti, fra gli avanguardisti, quelli che istituzionalizzano lo
|
||||
scherno e la fatuità e si collocano a "destra". Costoro hanno, mi
|
||||
sembra, correttamente concluso (Cases lo nega e certo anch'io lo nego
|
||||
per l'avanguardia storica *ma lo ritengo vero per gli ultimi giunti*)
|
||||
che l'avanguardia è "un semplice assestamento dell'arte all'epoca della
|
||||
tecnica"; hanno capito che le scoperte dei nonni vanno sistematicamente
|
||||
applicate come un sistema di segni relativamente innovatore, ma senza
|
||||
più pretendere di travalicare, di andare oltre la istituzione
|
||||
letterario-artistica. Va aggiunto che, da questo punto di vista, le più
|
||||
recenti tendenze del formalismo strutturalista (R. Barthes), proprio
|
||||
accentuando l'idea che la letteratura (ma anche la critica e più in
|
||||
genere le scienze umane) non sia che funzione del linguaggio, anzi
|
||||
proprio restaurando i valori della "retorica" di tipo
|
||||
classico-medievale, aiutano a smascherare il doppio giuoco
|
||||
dell'estremismo neosurrealista e si costituiscono, come di fatto sono,
|
||||
guardie del corpo di un formalismo che nella sua essenza nominalistica è
|
||||
ben "tradizionale" e che può benissimo accogliere in sé tanto il
|
||||
*collage* di puro spasso, quanto il racconto di logica paradossale,
|
||||
quello di amplificazione barocca, la poesia neoorfica o elettronica,
|
||||
ecc. -->
|
||||
|
||||
> Toda to ni pot, ki jo je nova avantgarda vzela v obzir; nasprotno prav v
|
||||
> tem ali samo v tem, ponavljam, se realno razlikuje od prejšnje. Kot sem
|
||||
> že rekel, novost je v odpovedi od skrajnosti in od praktičnega
|
||||
> prestopka. V meri v kateri nekateri predstavniki italijanske avantgarde
|
||||
> sledijo Bretonovim stopinjam, zaključijo z neizogibnim sprejetjem (toda
|
||||
> v meri ) tistega kompromisa med nadrealističnim dejanjem in pesmijo, ki
|
||||
> je bil *felix culpa* najboljših *zvestih ljubezni* prvih skupin in
|
||||
> žalosten propad mnogih epigonov. Ni veliko veredno, da njihova politična
|
||||
> skrajnost, neškodljiva v meri v kateri se ne dotika, ne v teoriji ne v
|
||||
> praksi, pravih problemov v temelju današnjega sveta, ampak jo uporablja
|
||||
> zgolj kot ornament lastni parenezi. Veliko bolj koherentni, med
|
||||
> avantgardisti, ki institucionalizirajo posmeh in brezobzir in se
|
||||
> postavljajo na "desno". Te ljudje, se mi zdi, so pravilno zaključili
|
||||
> (Cases to zanika in jasno tudi jaz to zanikam za zgodovinsko avantgardo
|
||||
> *toda to imam za resnično za zadnje prišleke*), da je avantgarda
|
||||
> "preprosta prilagoditev umetnosti dobi tehnike"; so dojeli, da je treba
|
||||
> odkritja starih staršev sistematično uveljaviti kot relativno inovativen
|
||||
> sistem znakov, toda brez pretvarjanja, da presegajo literarno-umetniško
|
||||
> institucijo. Treba je dodati da, iz tega stališča, bolj nedavne tendence
|
||||
> strukturalističnega formalizma (R. Barthes), prav z poudarjanjem ideje,
|
||||
> da literatura ni drugega kot funkcija jezika,
|
||||
> literarno-umetniško institucijo. Dodati je treba, da so s tega vidika
|
||||
> najnovejše težnje strukturalističnega formalizma (R. Barthes) s
|
||||
> poudarjanjem ideje, da je literatura (pa tudi kritika in nasploh
|
||||
> humanistične vede) le funkcija jezika, in z obnavljanjem vrednot
|
||||
> klasično-srednjeveške "retorike" pomagajo razkriti dvojno igro
|
||||
> neosurrealističnega ekstremizma in se konstituirajo, kot dejansko so,
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> telesni stražarji formalizma, ki je v svojem nominalističnem bistvu zelo
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> "tradicionalen" in ki lahko v sebi zelo dobro sprejme tako *kolaž* čiste
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> zabave kot zgodbo paradoksalne logike, zgodbo baročne amplifikacije,
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> neorfično ali elektronsko poezijo itd.
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<!-- Detto più sinteticamente: il salto storico fra l'avanguardia 1905-30 e
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quella odierna (italiana) è – contrariamente ad un luogo del linguaggio
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corrente – il salto da una fase "aperta" della espressione (e della
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lotta sociale) ad una fase – in Europa – "chiusa". -->
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Povedano bolj na kratko: zgodovinski preskok med avantgardo 1905-30 in
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današnjo (italijansko) avantgardo je – v nasprotju z mestom v sedanjem
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jeziku – preskok iz "odprte" faze izražanja (in družbenega boja) v – v
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Evropi - "zaprto" fazo.
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<!-- 6\. *E lo riportavo nella stalla silenziosa.* Questo noto verso di
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Sanguineti, che si riferisce ad una *consistente coda! frigida frusta!
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oh muscolo! oh pugno! penetrante* mi pare possa essere inteso, via dalla
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sua metafora genitale, come allegorico della vicenda dell'avanguardia.
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Il "pugno penetrante" è stato riportato nella stalla. Cioè nei termini
|
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della istituzione. Personalmente, ritengo utilissima la stalla; e la
|
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coscienza della stalla. E, ripeto, qui sta, quando stia, la differenza
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sola fra le avanguardie d'una volta e le nuove. Ossia: *le nuove non
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sono avanguardie*. Sono gruppi letterati che s'arrangiano come possono,
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sono scrittori che ce la fanno e scrittori che non ce la fanno, geniali
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o sciocchi, mediocri o bravi, ecc. Naturalmente, come lettore o come
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critico, faccio conto dei vari autori che negli ultimi dieci anni hanno
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scritto nei modi delle avanguardie; e per alcuni di quelli o per alcune
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opere loro faccio anche gran conto. Anzi tutta l'operazione, penso, è
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stata utile. Meglio: assolutamente benefica, un aggiornamento
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tecnologico; una introduzione di nuove macchine che può aver colto di
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sorpresa i sindacalisti letterari abituati al vecchio stile di
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agitazioni liriche ma che fa sorgere nuovi problemi, ad un livello più
|
||||
avanzato; i problemi che vengono dopo il benessere, quelli del *cafard
|
||||
après la fête*. Dove invece penso non si debba né rispetto né
|
||||
considerazione è, in genere, per le razionalizzazioni, le
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||||
ideologizzazioni, le attività pseudocritiche. È proprio il contrario di
|
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quel che di solito si sente dire da chi pregia l'intelligenza ideologica
|
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e critica delle avanguardie nostre ma guarda con sospetto i testi
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"creativi": questi hanno talvolta interesse e spesso anche vita – che è
|
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dir molto – mentre la chincaglieria critico-ideologica è quasi sempre di
|
||||
un livello pauroso per rozzezza, eclettismo, letture di accatto e,
|
||||
spesso, semplice imbonimento o ignoranza. La disinvoltura di non pochi
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trattatisti delle neoavanguardie sarebbe una virtù se non fosse della
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||||
specie di quella di cui dispongono i cani, privi notoriamente di ogni
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umano rispetto e d'ogni timidezza nell'attraversare una camera da letto
|
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o ardente o una sala di concerto o anatomica: vale a dire, l'innocenza.
|
||||
E certo fa un po' pietà rammentare che non pochi di costoro avevano già
|
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denunciato, anni or sono, la manovra dei sozzi vecchi
|
||||
dell'*establishment*, volta a circuirli e ucciderli con la dolcezza.
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Doveva essere. Inghiottiti dalle sabbie mobili, levano ergotando i loro
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||||
titoli di successione e pensano a quando erano più giovani e un po' meno
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editi. -->
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6\. *Odpeljal sem ga nazaj v tihi hlev.* Ta znani Sanguinetijev verz, ki
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govori o *doslednem repu! frigidnem biču! o mišici! o pesti!
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||||
prodirajoči, se* mi zdi, da ga je mogoče razumeti, če odmislimo njegovo
|
||||
genitalno metaforo, kot alegorijo afere avantgarde. "Pronicljiva pest"
|
||||
je bila vrnjena v hlev. To pomeni v okviru institucije. Osebno menim, da
|
||||
je hlev zelo koristen; in zavest o hlevu. In, ponavljam, tu je, ko je,
|
||||
edina razlika med starimi in novimi avantgardami. To pomeni, da *novi
|
||||
niso avantgarda*. To so literarne skupine, ki se trudijo po svojih
|
||||
najboljših močeh, to so pisatelji, ki jim uspe, in pisatelji, ki jim ne
|
||||
uspe, ne glede na to, ali so odlični ali neumni, povprečni ali dobri in
|
||||
tako naprej. Seveda kot bralec ali kritik upoštevam različne avtorje, ki
|
||||
so v zadnjih desetih letih pisali v avantgardnem slogu, in za nekatere
|
||||
od njih ali za nekatera njihova dela imam tudi velik pomen. Menim, da je
|
||||
bila celotna operacija koristna. Boljše: absolutno koristno, tehnološka
|
||||
posodobitev; uvedba novih strojev, ki so morda presenetili literarne
|
||||
sindikaliste, vajene starega sloga lirske agitacije, a ki sprožajo nove
|
||||
probleme na naprednejši ravni; probleme, ki pridejo po dobrem počutju,
|
||||
probleme *cafard après la fête*. Po drugi strani pa menim, da nismo
|
||||
dolžni ne spoštovanja ne upoštevanja, in sicer na splošno za
|
||||
racionalizacije, ideologizacije, psevdokritične dejavnosti. To je ravno
|
||||
nasprotno od tega, kar običajno slišimo od tistih, ki hvalijo ideološko
|
||||
in kritiško inteligenco naših avantgard, na "ustvarjalna" besedila pa
|
||||
gledajo z nezaupanjem: ta so včasih zanimiva in pogosto celo živa - kar
|
||||
veliko pove -, medtem ko so kritično-ideološke smeti zaradi grobosti,
|
||||
eklekticizma, poceni branja in pogosto preprostega šumenja ali neznanja
|
||||
skoraj vedno na zastrašujoči ravni. Nonšalantnost kar nekaj
|
||||
neoavantgardnih obdelovalcev bi bila vrlina, če ne bi bila tiste vrste,
|
||||
ki jo imajo psi, ki jim manjka vsakršnega človeškega spoštovanja ali
|
||||
sramežljivosti, ko prečkajo spalnico, kurilnico, koncertno dvorano ali
|
||||
anatomsko sobo: to je nedolžnost. In seveda je malo škoda, če se
|
||||
spomnimo, da jih je kar nekaj že pred leti obsodilo manever umazanih
|
||||
starcev *establišmenta, ki jih je* želel obkrožiti in ubiti s
|
||||
sladkostjo. Moralo je biti. V tekočem pesku dvignejo svoje nasledstvene
|
||||
nazive in se spomnijo, ko so bili mlajši in malo manj objavljeni.
|
||||
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||||
<!-- 7\. È bene rammentare che oggi non esiste nessuna differenza sostanziale
|
||||
fra la cultura di massa e quella di élite. Non o non soltanto per la già
|
||||
esistente omogeneità fra i produttori di questa e di quella, così come
|
||||
fra i rispettivi destinatari; ma per la similarità delle strutture. -->
|
||||
|
||||
7\. Dobro se je zavedati, da danes ni bistvene razlike med množično in
|
||||
elitno kulturo. Ne ali ne samo zaradi že obstoječe homogenosti med
|
||||
proizvajalci tega in onega ter med njihovimi naslovniki, temveč tudi
|
||||
zaradi podobnosti struktur.
|
||||
|
||||
<!-- In questo senso credo giusta la direzione di indagine proposta da
|
||||
Barthes: che prevede omologhe, ad una analisi ravvicinata, le assise
|
||||
profonde della cosiddetta "cattiva letteratura" o "letteratura di massa"
|
||||
e quella della cosiddetta "buona letteratura"; a cominciare dalle
|
||||
avanguardie. Questo non significa, naturalmente, che la distinzione
|
||||
apparente possa sparire; essa è troppo necessaria all'industria. Né che
|
||||
i passaggi, gli imprestiti linguistici dall'uno all'altro settore
|
||||
abbiano particolare valore o debbano destare speciali paure o allarmi.
|
||||
Si è in presenza di una ambiguità che solo la prassi, cioè l'uso, può
|
||||
risolvere. Dire che, in Occidente almeno, la distinzione fra letteratura
|
||||
e cultura di élite e quella di massa non esiste, può essere usato
|
||||
infatti per affermare che le distinzioni di classe sono o in via di
|
||||
scomparsa o in via di essere introiettate, sì che in ognuno di noi
|
||||
conviverebbero ormai il padrone e il servo, il capitalista e lo
|
||||
sfruttato, il produttore e il consumatore di subcultura; e questo uso
|
||||
reazionario dell'indistinzione omette di fatto il vero argomento e cioè
|
||||
che non sitratta affatto di separare o di riunire o di mescolare i
|
||||
messaggi provenienti dalla cosiddetta cultura di massa da e con quelli
|
||||
provenienti dall'altra e "alta", bensì di osservare in quale contesto,
|
||||
in quale "cultura" preformata, in quale tessuto di valori vadano a
|
||||
intervenire. Che equivale a ricordare la impossibilità, per l'unica
|
||||
cultura esistente per noi (quella del capitalismo), di produrre una
|
||||
pedagogia non incoerente e, al tempo stesso, a ribadire la identità –
|
||||
già vissuta dalle rivoluzioni sovietica e cinese – fra rivoluzione
|
||||
socialista e pedagogia generalizzata, di tutti mediante tutti; unica
|
||||
"cultura di massa" autentica se mai una ve ne fu. -->
|
||||
|
||||
V tem smislu menim, da je smer raziskovanja, ki jo je predlagal Barthes,
|
||||
pravilna: predvideva namreč, da so globoke osi tako imenovane "slabe
|
||||
literature" ali "množične literature" in tako imenovane "dobre
|
||||
literature" ob natančni analizi homologne; začenši z avantgardo. To
|
||||
seveda ne pomeni, da lahko navidezno razlikovanje izgine; za industrijo
|
||||
je preveč potrebno. To tudi ne pomeni, da imajo prehodi, jezikovni
|
||||
prenosi iz enega sektorja v drugega kakšno posebno vrednost ali da bi
|
||||
morali vzbujati poseben strah ali zaskrbljenost. Soočamo se z
|
||||
dvoumnostjo, ki jo lahko razreši le praksa, torej uporaba. Če rečemo, da
|
||||
vsaj na Zahodu razlika med elitno in množično literaturo in kulturo ne
|
||||
obstaja, lahko dejansko trdimo, da razredne razlike izginjajo ali pa se
|
||||
uvajajo, tako da v vsakem od nas zdaj sobivajo gospodar in hlapec,
|
||||
kapitalist in izkoriščani, proizvajalec in potrošnik subkulture; in ta
|
||||
reakcionarna uporaba razlikovanja pravzaprav izpušča pravi argument, ki
|
||||
je, da sploh ne gre za to, da bi ločili, združili ali pomešali
|
||||
sporočila, ki prihajajo iz tako imenovane množične kulture, od in s
|
||||
tistimi, ki prihajajo iz druge, "visoke" kulture, temveč za to, da
|
||||
opazujemo, v kakšnem kontekstu, v kateri vnaprej oblikovani "kulturi", v
|
||||
kakšno tkivo vrednot posegajo. To pomeni, da se moramo spomniti, da za
|
||||
edino kulturo, ki za nas obstaja (kultura kapitalizma), ni mogoče
|
||||
ustvariti pedagogike, ki ne bi bila neskladna, in hkrati ponovno
|
||||
potrditi identiteto – ki sta jo že izkusili sovjetska in kitajska
|
||||
revolucija – med socialistično revolucijo in splošno pedagogiko vseh
|
||||
skozi vse; edino pristno "množično kulturo", če je kdaj obstajala.
|
||||
|
||||
<!-- Una più attenta considerazione dello svolgimento delle forme e delle
|
||||
espressioni letterarie nel resto del mondo avrebbe forse dovuto
|
||||
suggerire una diversa politica ai promotori delle neoavanguardie
|
||||
italiane. Si ha l'impressione che della neoavanguardia la mediazione
|
||||
editoriale abbia offerto al pubblico una griglia o una chiave
|
||||
interpretativa erronea o distorta. Fenomeno, questo, che non ha però
|
||||
luogo soltanto in Italia, come testimoniano certe impressionanti, per
|
||||
sostanziale vacuità ed eclettismo, tavole rotonde pubblicate da riviste
|
||||
francesi o tedesche sui problemi dell'avanguardia o del romanzo o della
|
||||
nuova poesia. Si ha l'impressione che la volontà di aggiornamento, di
|
||||
adeguamento, di sprovincializzazione sia stata sbagliata non nella sua
|
||||
meta ma nei suoi mezzi; mezzi, appunto, esclusivamente volontaristici.
|
||||
Per forza – si diceva una volta a Firenze – non si fa nemmeno l'aceto.
|
||||
Si è creduto di potersi adeguare ad una condizione – ossia al portato,
|
||||
al repertorio delle avanguardie storiche – senza capire che questo
|
||||
poteva essere fatto solo a condizione di cancellare, come nell'età di
|
||||
mezzo dicevano facesse il leone, le proprie tracce con la coda, ossia
|
||||
senza creare "movimenti". Le esigenze editorial-mercantili premevano, è
|
||||
chiaro, perché si seguisse la via del rumore, del "movimento", del
|
||||
"gruppo"; e allora si è stati costretti ad escogitare o riesumare tutte
|
||||
le teorie (surrealiste e dadà) che mescolavano azione ed espressione,
|
||||
gesto e parola, eccetera, aggirandole con la nozione di opera aperta, di
|
||||
poesia visiva o tecnologica, con le esposizioni, le serate ed altre
|
||||
manifestazioni di attivismo. Senza avvedersi che – ormai in tutto il
|
||||
mondo – era avvenuta una capitale dislocazione: da una parte le
|
||||
innovazioni formali delle avanguardie erano divenute di repertorio e
|
||||
quindi le nuove espressioni potevano tranquillamente accettare prima di
|
||||
nascere (invece di fingere di subirlo fra grida e gesticolazioni) quel
|
||||
mercato-museo o museo-mercato che è il loro fin dai tempi di Omero;
|
||||
dall'altro le azioni-opere avevano trovate altre forme, erano divenute
|
||||
comportamenti di massa o almeno di larghi strati delle popolazioni
|
||||
occidentali, nel costume *beatnik*, nel neoanarchismo politico,
|
||||
relativamente irraggiungibili da parte di chi voglia, nonostante tutto,
|
||||
continuare a considerarsi "scrittore" o "artista". Alcuni, certo, quel
|
||||
ritardo e quell'errore lo avevano inteso; e, scostandosi dai più fatui e
|
||||
"caldi", sono andati presto cercando una specialistica freddezza. Ma la
|
||||
gradevole *image* della neoavanguardia locale non poteva essere buttata
|
||||
via tanto facilmente. Era un marchio di fabbrica, un distintivo, era
|
||||
costato buone lire. D'altronde, se nel nostro paese, certi equivoci sono
|
||||
così a lungo intrattenuti ciò accade, è noto, per via dello sviluppo
|
||||
ineguale, della scalarità della nostra economia. Non serve che libri e
|
||||
riviste circolino per ogni parte della penisola, il periodico di
|
||||
avanguardia stampato a Chieti o Treviso o il dibattito culturale
|
||||
sull'avvenire della lingua letteraria tenuto al Circolo Salvemini di
|
||||
Mazara del Vallo o alla Casa della Cultura di Rovereto si situano in un
|
||||
contesto così diverso da quello delle città cosiddette maggiori,
|
||||
adempiono a così diverse funzioni, da finire – ad opera di quelle forze
|
||||
che, proprio nella provincia e nei centri minori, sono spesso più
|
||||
intelligenti, preparate e generose delle altre – col ricevere una
|
||||
giustificazione ed un significato che in sé non avrebbero; anche per
|
||||
lacontinua indolente presenza di posizioni retrive e non soltanto
|
||||
arretrate. Così, finché resterà da battere un circolo, una associazione
|
||||
o una galleria d'arte, i rappresentanti di commercio della letteratura
|
||||
tecnologica, neodadà, visiva, elettronica o come volete, avranno lavoro
|
||||
da svolgere, giovani liceali da promuovere e conturbare, signore da
|
||||
scandalizzare, degni sacerdoti da conquistare ("Siano riconosciute dalla
|
||||
Chiesa le nuove tendenze artistiche adatte ai nostri tempi",
|
||||
Costituzione pastorale *Gaudium et spes*, par. 62). -->
|
||||
|
||||
Natančnejši razmislek o razvoju literarnih oblik in izrazov v drugih
|
||||
delih sveta bi moral zagovornikom italijanske neoavantgarde morda
|
||||
predlagati drugačno politiko. Občutek je, da je uredniško posredovanje
|
||||
neoavantgarde javnosti ponudilo napačno ali izkrivljeno mrežo ali
|
||||
interpretacijski ključ. Ta pojav pa se ne dogaja samo v Italiji, kar
|
||||
dokazujejo nekatere impresivne okrogle mize o problemih avantgarde,
|
||||
romana ali nove poezije, ki jih objavljajo francoske ali nemške revije.
|
||||
Človek ima občutek, da je bila volja po posodobitvi, prilagoditvi,
|
||||
deprovincializaciji napačna ne pri cilju, temveč pri sredstvih; sredstva
|
||||
so bila dejansko izključno voluntaristična. Seveda – tako so rekli v
|
||||
Firencah – ne moreš narediti niti kisa. Verjeli smo, da se lahko
|
||||
prilagodimo nekemu stanju – to je dediščini, repertoarju zgodovinske
|
||||
avantgarde -, ne da bi razumeli, da je to mogoče le pod pogojem, da z
|
||||
repom izbrišemo svoje sledi, kot je to v srednjem veku počel lev, to je
|
||||
brez ustvarjanja "gibanj". Jasno je, da je uredniško-merkantilistična
|
||||
potreba po tem, da bi šla po poti hrupa, "gibanja", "skupine", zato smo
|
||||
bili prisiljeni izumiti ali ekshumirati vse teorije (nadrealistične in
|
||||
dadà), ki so mešale akcijo in izraz, gesto in besedo itd., in jih
|
||||
zaobiti s pojmom odprtega dela, vizualne ali tehnološke poezije, z
|
||||
razstavami, večeri in drugimi manifestacijami aktivizma. Ne da bi se
|
||||
zavedali, da se je po vsem svetu že zgodil kapitalski premik: po eni
|
||||
strani so formalne novosti avantgard postale repertoar, zato so lahko
|
||||
novi izrazi mirno sprejeli, še preden so se rodili (namesto da bi se med
|
||||
kričanjem in gestikulacijami pretvarjali, da trpijo), tisti trg-muzej
|
||||
ali muzej-trg, ki jim pripada že od Homerjevih časov; po drugi strani pa
|
||||
so akcije-dela našle druge oblike, postale so množično vedenje ali vsaj
|
||||
vedenje velikih slojev zahodnega prebivalstva, v *beatniški* preobleki,
|
||||
v političnem neo-anarhizmu, relativno nedosegljive za tiste, ki se kljub
|
||||
vsemu želijo še naprej imeti za "pisatelja" ali "umetnika". Nekateri so
|
||||
seveda razumeli to zamudo in napako; in ker so se odvrnili od bolj
|
||||
blaznih in "vročih", so kmalu začeli iskati specializirano hladnost.
|
||||
Toda prijetne *podobe* lokalne neoavantgarde ni bilo mogoče tako zlahka
|
||||
zavreči. To je bila blagovna znamka, oznaka, stala je veliko denarja. Po
|
||||
drugi strani pa je znano, da so v naši državi nekateri nesporazumi tako
|
||||
dolgo obstajali zaradi neenakomernega razvoja in neenakomernosti našega
|
||||
gospodarstva. Knjige in revije ni treba razširjati po vseh delih
|
||||
polotoka; avantgardna revija, ki jo natisnejo v Chietiju ali Trevisu,
|
||||
ali kulturna razprava o prihodnosti knjižnega jezika v Circolo Salvemini
|
||||
v Mazara del Vallo ali v Kulturnem domu v Roveretu se nahajajo v
|
||||
kontekstu, ki je tako drugačen od konteksta tako imenovanih velikih
|
||||
mest, in opravljajo tako različne funkcije, da na koncu – z delom tistih
|
||||
sil, ki so prav v provincah in manjših centrih pogosto pametnejše,
|
||||
pripravljene in velikodušnejše od drugih
|
||||
- dobijo utemeljitev in pomen, ki ju same po sebi ne bi imele; tudi
|
||||
zaradi stalne indolentne prisotnosti nazadnjaških in ne le
|
||||
nazadnjaških stališč. Dokler bo torej obstajal krožek, združenje ali
|
||||
umetniška galerija, bodo komercialni predstavniki tehnološke literature,
|
||||
neodadaistične, vizualne, elektronske ali kakršne koli že, imeli delo,
|
||||
mladi srednješolci delo, ki ga bodo spodbujali in vznemirjali, gospe
|
||||
delo, ki ga bodo vznemirjale, dostojni duhovniki delo, ki ga bodo
|
||||
osvajali ("Naj Cerkev prepozna nove umetniške smeri, prilagojene našemu
|
||||
času", Pastoralna konstitucija *Gaudium et spes,* par. 62).
|
||||
|
||||
<!-- 8\. Mi raccontava qualche anno fa Viktor Sklovskij che quando erano
|
||||
tornati, in Unione Sovietica, l'interesse e gli studi per il formalismo
|
||||
nella critica letteraria (di cui egli era stato, come tutti sanno, uno
|
||||
dei maggiori promotori negli anni venti, fra Rivoluzione, Guerra Civile
|
||||
e Nep), vari più di lui giovani studiosi avevano riscoperto, per così
|
||||
dire, quei metodi di lavoro, non senza l'appoggio di tecniche recenti,
|
||||
di apparecchiature elettroniche e di formule matematiche. Sì che, in
|
||||
occasione – credo di rammentare – d'un pubblico dibattito a Mosca
|
||||
affollato di studenti, dopo l'intervento d'uno di questi neoformalisti,
|
||||
richiesto Sklovskij di parlare avrebbe detto: "Sono lieto di certe
|
||||
conferme. I nostri antenati, gli Sciti, solevano sempre due volte
|
||||
deliberare, se la materia era di grande momento: la prima da ebbri, la
|
||||
seconda a mente sgombra. Ebbene, voi state ripetendo da sobri quel che
|
||||
noi, venticinque anni fa, abbiamo detto, per la prima volta, da
|
||||
ubriachi". -->
|
||||
|
||||
8\. Pred nekaj leti mi je Viktor Sklovskij povedal, da je, ko sta se v
|
||||
Sovjetski zvezi obudila zanimanje za formalizem v literarni kritiki (za
|
||||
katerega je bil, kot vsi vedo, eden glavnih promotorjev v dvajsetih
|
||||
letih, med revolucijo, državljansko vojno in Nepom) in njegovo
|
||||
preučevanje, nekaj mladih znanstvenikov, več kot on, tako rekoč na novo
|
||||
odkrilo te delovne metode, ne brez podpore najnovejših tehnik,
|
||||
elektronske opreme in matematičnih formul. Tako zelo, da je bil
|
||||
Sklovskij ob neki javni razpravi v Moskvi, polni študentov, po
|
||||
intervenciji enega od teh neoformalistov povabljen k besedi in je dejal:
|
||||
"Zadovoljen sem z nekaterimi potrditvami. Naši predniki, Skiti, so vedno
|
||||
razpravljali dvakrat, če je bila zadeva zelo pomembna: prvič, ko so bili
|
||||
omamljeni, drugič, ko so imeli trezno glavo. Trezno ponavljate to, kar
|
||||
smo pred petindvajsetimi leti prvič povedali, ko smo bili pijani.
|
||||
|
||||
<!-- Il gesto di questa battuta, insolente fino alla generosità, vale contro
|
||||
i nipoti delle avanguardie storiche. Tuttavia la sobrietà, se davvero
|
||||
praticata, ha i suoi meriti. Nel mondo formato dall'odierna industria,
|
||||
l'anima del vino non canta più nelle bottiglie, come ai tempi del poeta
|
||||
che per primo schernì l'uso della terminologia militare applicata alle
|
||||
lettere e alla politica. E in anni a noi vicini, la morte di Dylan
|
||||
Thomas per etilismo acuto parve ormai stranamente in ritardo sulla
|
||||
realtà e fuori tempo. Le droghe newyorkesi o californiane sono un
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fenomeno sociale prima che uno strumento di levitazione letteraria. *Vi
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lascia sobri? Si può leggere al mattino?*: con queste parole Brecht –
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che veniva, lui, dall'avanguardia storica ma per non restarci – ha
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lasciato un consiglio prezioso alle avanguardie nuove ed a noi. -->
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Gesta te šale, ki je drzna do velikodušnosti, se dobro drži proti vnukom
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zgodovinske avantgarde. Kljub temu ima treznost, če jo resnično
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izvajamo, svoje prednosti. V svetu, ki ga oblikuje današnja industrija,
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duša vina ne poje več v steklenicah, kot je pela v času pesnika, ki se
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je prvi posmehoval uporabi vojaške terminologije v pismih in politiki. V
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letih, ki so nam bila blizu, se je smrt Dylana Thomasa zaradi akutnega
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etilizma zdaj zdela nenavadno pozna in izven časa. Newyorške ali
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kalifornijske droge so družbeni pojav, preden postanejo instrument
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literarne levitacije. *Ali vas pusti trezne? Lahko berete zjutraj?* s
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temi besedami je Brecht – ki je prišel, on, iz zgodovinske avantgarde, a
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tam ni ostal – zapustil dragocen nasvet novi avantgardi in nam.
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<!-- *Quattro postille.* -->
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<!-- 1\. Dunque le due avanguardie sono una sola. Quella nuova sta alla
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precedente come... (l'adulto al giovane...?) Ma perché cercare ancora?
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Basta rammentare, come ho già detto, l'aumento dell'ironia, la
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diminuzione della gara (il rapporto mercato-museo non è nato di colpo,
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si è sviluppato lungo mezzo millennio almeno). Il delirio è diventato
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delirio di immobilità. Ma qui ci verrà chiesto come mai le forme
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dell'avanguardia storica abbiano avuta, in Italia, così scarsa fortuna.
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È questo un argomento importante perché rivelatore di molti equivoci.
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-->
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1\. Torej sta obe avantgardi eno. Novi je za prejšnjega kot... (odrasli
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za mladega...?) Toda zakaj bi iskali naprej? Dovolj je, da se spomnimo,
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kot sem že omenil, povečanja ironije, zmanjšanja konkurence (odnos med
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trgom in muzejem se ni rodil kar naenkrat, razvijal se je vsaj pol
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tisočletja). Delirij je postal delirij negibnosti. Toda tu se bomo
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vprašali, zakaj so imele oblike zgodovinske avantgarde v Italiji tako
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malo sreče. To je pomemben argument, saj razkriva številne nesporazume.
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<!-- Una risposta superficiale accuserebbe il ritardo dello sviluppo
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industriale. Ma le avanguardie russe? Quelle spagnole? I surrealisti
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bulgari, bosniaci, arabo sauditi, martinicani? Non c'è forza al mondo
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che negli anni trenta impedisca ad un gruppo di intellettuali di
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Bucarest o di Oviedo, di Cracovia o di Alessandria d'Egitto di godersi
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una proiezione dello *Chien Andalou* o di pubblicare una rivista di
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scritture automatiche e di saggi su Sade. La risposta è un'altra: le
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avanguardie storiche, a loro modo, in Italia una fortuna l'hanno avuta.
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Non sarà stata quella dissacrante e cinica o galante o perversa o
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rivoltosa; ma il futurismo non era stato soltanto Marinetti, era stato
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anche Palazzeschi e Ungaretti; e "Lacerba" è stata una rivista italiana.
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E anche più tardi, in certe formule del Novecento letterario. -->
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Površni odgovor bi krivdo za zamudo pripisal industrijskemu razvoju.
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Toda ruska avantgarda? Španci? Bolgarski, bosanski, savdski, martiniški
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nadrealisti? Na svetu ni sile, ki bi v tridesetih letih prejšnjega
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stoletja skupini intelektualcev iz Bukarešte ali Ovieda, iz Krakova ali
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Aleksandrije preprečila, da bi si ogledali film *Chien Andalou* ali
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izdali revijo avtomatskega pisanja in esejev o Sadu. Odgovor je drug:
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zgodovinske avantgarde so imele v Italiji na svoj način srečo. Morda ni
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bila zaničevalna, cinična, galantna, perverzna ali uporniška, toda
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futurizem ni bil le Marinetti, ampak tudi Palazzeschi in Ungaretti, in
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"Lacerba" je bila italijanska revija. In še pozneje, v nekaterih
|
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formulah literarnega Novecenta.
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<!-- 2\. Uno dei sofismi consueti agli apologeti dell'avanguardia d'oggi è di
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cominciare con scrupolose distinzioni fra avanguardie storiche e non
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storiche, fra questo e quel gruppo e tendenza e sottotendenza; salvo
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poi, nelle perorazioni, dimenticarsi di tutte queste belle cose e
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difender se stessi difendendo i bisnonni (che ne fanno benissimo a meno)
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anzi fruire del più stolto degli argomenti, quello della normale
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incomprensione che accompagna il nuovo e della sua inevitabile gloria,
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ecc. Stolto perché oblitera quanta parte di quel nuovo non è stato,
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spesso giustamente, mai compreso; e ricatta i presenti con
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inverificabili venturi. In questa materia anche i più intelligenti e
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spregiudicati cadono frequentemente nell'uso dell'argomento della
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novità: "ma come", si legge di frequente "questo è un argomento di
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trenta, di cinquanta anni fa" oppure "così si scriveva prima della
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guerra" e simili. Quale sia il pregiudizio di questo modo di parlare
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(non dirò: di ragionare, che sarebbe troppo) lo dovrebbe vedere
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chiunque. -->
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2\. Ena od običajnih sofistik apologetov današnje avantgarde je, da
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začnejo z natančnim razlikovanjem med zgodovinsko in nezgodovinsko
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avantgardo, med to in ono skupino ter med trendom in podtrendom; potem
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pa v svojih peroralnih razmišljanjih pozabijo na vse te lepe stvari in
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se branijo z obrambo svojih pradedov (ki jim gre zelo dobro tudi brez
|
||||
njih); nasprotno, uporabljajo najbolj neumne argumente, tiste o
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||||
običajnem nerazumevanju, ki spremlja novo in njegovo neizogibno slavo
|
||||
itd. Neumno, ker zabriše, koliko tega novega ni bilo – pogosto
|
||||
upravičeno – nikoli razumljenega; in izsiljuje sedanjost z nepreverljivo
|
||||
prihodnostjo. Neumno je, ker ne upošteva, koliko novega, pogosto
|
||||
upravičeno, ni bilo nikoli razumljeno, in ker izsiljuje sedanjost z
|
||||
nepreverljivimi prihodnostmi. Pri tem tudi najbolj pametni in
|
||||
brezobzirni pogosto uporabijo argument novosti: "ampak kako," pogosto
|
||||
beremo, "to je argument izpred tridesetih, petdesetih let" ali "tako je
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||||
bilo napisano pred vojno" in podobno. Kaj je predsodek tega načina
|
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govorjenja (ne bom rekel: utemeljevanja, to bi bilo preveč), bi moral
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||||
videti vsakdo.
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<!-- 3\. L'idea che – non già l'avanguardia ma – l'arte in generale sia una
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risposta alla trasformazione dei rapporti umani in cose (reificazione) e
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||||
quindi un modo di conservare o preservare l'immagine umana, sì che, come
|
||||
voleva Schiller, dalla copia si possa un giorno ricostruire l'originale,
|
||||
è, appunto, idea dell'età goethiana. E quel che sento chiamare talvolta
|
||||
momenti costitutivi e coesistenti dell'avanguardia, il momento
|
||||
eroico-patetico e il momento cinico, mi pare non siano altro che due
|
||||
vecchi luoghi deputati della cultura romantica: la tragedia e l'ironia.
|
||||
Certo trasformati, l'uno e l'altro, nel corso d'un secolo e mezzo ma non
|
||||
alterati davvero per quanto è della loro essenza: che è appunto di
|
||||
risposta ad una condizione fatta all'uomo in quanto merce. -->
|
||||
|
||||
3\. Ideja, da je – ne avantgarda, temveč umetnost na splošno – odziv na
|
||||
preoblikovanje človeških odnosov v stvari (reifikacija) in s tem način
|
||||
ohranjanja ali konserviranja človeške podobe, da bi, kot je želel
|
||||
Schiller, iz kopije nekoč lahko rekonstruirali izvirnik, je prav ideja
|
||||
Goetheve dobe. In to, kar včasih slišim imenovati konstitutivna in
|
||||
soobstoječa momenta avantgarde, junaško-patetski moment in cinični
|
||||
moment, se mi ne zdi nič drugega kot dva stara predstavnika romantične
|
||||
kulture: tragedija in ironija. V stoletju in pol so se tako eni kot
|
||||
drugi gotovo spremenili, vendar se v svojem bistvu niso zares
|
||||
spremenili, kar je natanko odziv na stanje, ki je bilo postavljeno
|
||||
človeku kot blagu.
|
||||
|
||||
<!-- 4\. In più d'una occasione, mi sembra, Sanguineti ha voluto stabilire un
|
||||
rapporto fra mercificazione ed avanguardia. Quest'ultima sarebbe
|
||||
relativa alle condizioni economiche in cui si sviluppa e giunge a
|
||||
maturazione la storia dell'arte borghese e, più precisamente, alle
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||||
relazioni economico-sociali quali si riflettono nel mercato artistico e
|
||||
nella pseudoclasse intellettuale. Ma proprio perché questa è una
|
||||
pseudoclasse, ci vien detto, non è possibile inferire alcun rapporto
|
||||
necessario fra classe e avanguardia, come sarebbe *provato* dalla
|
||||
mancanza di correlazione fra avanguardia e *posizioni politiche* dei
|
||||
suoi componenti. -->
|
||||
|
||||
4\. Zdi se mi, da je Sanguineti večkrat želel vzpostaviti razmerje med
|
||||
komodifikacijo in avantgardo. Slednje bi bilo povezano z ekonomskimi
|
||||
pogoji, v katerih se razvija in dozoreva zgodovina meščanske umetnosti,
|
||||
natančneje z ekonomsko-socialnimi odnosi, ki se odražajo na trgu
|
||||
umetnosti in v intelektualnem psevdo-razredu. Toda prav zato, ker gre za
|
||||
psevdo razred, nam pravijo, ni mogoče sklepati o nujnem razmerju med
|
||||
razredom in avantgardo, kar naj bi *dokazovalo* pomanjkanje korelacije
|
||||
med avantgardo in *političnimi stališči* njenih sestavnih delov.
|
||||
|
||||
<!-- In questo modo, con questo giuoco delle tre tavolette, il carattere di
|
||||
classe dell'avanguardia viene brillantemente dissolto proprio mentre con
|
||||
questa vistosa accentuazione delle relazioni economico-sociali ci si va
|
||||
dimostrando terribilmente "marxisti". -->
|
||||
|
||||
Na ta način, s to igro treh tablic, se razredni značaj avantgarde
|
||||
briljantno razblini, ravno ko se s tem spektakularnim poudarjanjem
|
||||
družbeno-ekonomskih odnosov izkaže, da smo strašno "marksistični".
|
||||
|
||||
<!-- Connotazione *di classe*, dovremmo saperlo, non corrisponde affatto a
|
||||
connotazione *politica*. L'esempio corrente della divergenza "politica"
|
||||
fra cubofuturismo russo e futurismo italiano significa soltanto che
|
||||
l'applicazione politica della ideologia dei due gruppi fu divergente
|
||||
(proprio secondo una equivocità tipica della *intelligencija*) ma non
|
||||
significa affatto che non vi fosse un'affinità profonda (o almeno che le
|
||||
affinità non vincessero sulle differenze) fra le ideologie artistiche e
|
||||
letterarie che ispiravano i due movimenti, le quali non erano poi altro
|
||||
che fiori dal ramo delle ideologie generali della borghesia europea,
|
||||
italiana o russa. -->
|
||||
|
||||
*Razredna* konotacija, kot moramo vedeti, nikakor ne ustreza *politični*
|
||||
konotaciji. Sedanji primer "političnega" razhajanja med ruskim
|
||||
kubofuturizmom in italijanskim futurizmom pomeni le, da se je politična
|
||||
uporaba ideologije obeh skupin razhajala (prav v skladu z dvoličnostjo,
|
||||
značilno za *inteligenco),* nikakor pa ne pomeni, da ni bilo globoke
|
||||
sorodnosti (ali da vsaj sorodnosti niso premagale razlik) med umetniško
|
||||
in literarno ideologijo, ki je navdihovala obe gibanji, ki sta bili
|
||||
zgolj cvetovi iz vej splošne ideologije evropskega, italijanskega ali
|
||||
ruskega meščanstva.
|
||||
|
||||
<!-- Ma su questo punto converrebbe non insistere. Da una parte si vuol porre
|
||||
l'avanguardia in rapporto con la mercificazione (altrimenti dove
|
||||
finirebbe il "marxismo"?) per non cadere nella palude
|
||||
dell'indifferenziata, astorica e cosmica "alienazione"; cara anch'essa
|
||||
all'avanguardia ma a quella di "destra". D'altra parte non si vuol
|
||||
rinunciare al gruzzolo di buona coscienza che ci viene dalle
|
||||
"neoavanguardie" dei paesi cosiddetti "socialisti"; non si vuol
|
||||
rinunciare al piacere di essere dalla parte della Rivoluzione e del
|
||||
Progresso... Un bel pasticcio, comunque. -->
|
||||
|
||||
Vendar bi bilo bolje, če pri tem ne bi vztrajali. Po eni strani hočemo
|
||||
avantgardo postaviti v razmerje s komodifikacijo (kam bi sicer prišel
|
||||
"marksizem"?), da ne bi padli v močvirje nediferencirane, ahistorične in
|
||||
kozmične "odtujitve", ki je prav tako draga avantgardi, vendar "pravi".
|
||||
Po drugi strani pa se ne želimo odreči dobri vesti, ki prihaja iz
|
||||
"neoavantgarde" tako imenovanih "socialističnih" držav; ne želimo se
|
||||
odreči užitku, da smo na strani revolucije in napredka ... Vsekakor pa
|
||||
je to lep nered.
|
|
@ -0,0 +1,571 @@
|
|||
---
|
||||
title: "Claudio Greppi in Alberto Pedrolli, Produkcija in načrtovanje prostora"
|
||||
...
|
||||
|
||||
<!-- 1\. Alcuni recenti sviluppi della pianificazione territoriale in
|
||||
Italia meritano di essere analizzati per documentare le tendenze del
|
||||
capitale nel campo delle localizzazioni (produttive e residenziali) e
|
||||
dei collegamenti (trasporti). La fase che attraversiamo sembra essere
|
||||
quella dei preparativi per l'assestamento dello sviluppo capitalistico
|
||||
nel territorio, cioè per l'integrazione fabbrica-territorio. -->
|
||||
|
||||
> 1\. Nekateri nedavni razvoji prostorskega načrtovanja v Italiji
|
||||
> terjajo analizo, da bi dokumentirali težnje kapitala na polju
|
||||
> prostorskih razporeditev (produkcijskih ter rezidenčnih) ter povezav
|
||||
> (promet). Zdi se, da smo sredi pripravljalne faze utrjevanja
|
||||
> kapitalističnega razvoja na ozemlju, torej sredi integracije
|
||||
> tovarne-ozemlja.
|
||||
|
||||
<!-- Questi preparativi sì svolgono principalmente in due direzioni: a)
|
||||
perfezionamento del meccanismo di pianificazione; b) ricerca della
|
||||
disponibilità delle aree. -->
|
||||
|
||||
> Te priprave se odvijajo predvsem v dveh smereh: a) v izpopolnjevanje
|
||||
> mehanizmov načrtovanja; b) v iskanje razpoložljivih zemljišč.
|
||||
|
||||
<!-- La cultura e la tecnica urbanistica subiscono contemporaneamente
|
||||
una profonda trasformazione adeguandosi di fatto al grado di sviluppo
|
||||
del capitalismo, cioè alle possibilità contingenti, storiche, di un suo
|
||||
intervento per l'organizzazione del territorio. -->
|
||||
|
||||
> Kultura in urbanistična tehnika trpita (hkrati) pod temeljitim
|
||||
> preoblikovanjem in prilagajanjem na dejstvo stopnje kapitalističnega
|
||||
> razvoja, torej na zgodovinsko pogojene možnosti njegovega poseganja v
|
||||
> organizacijo ozemlja.
|
||||
|
||||
<!-- Dalla fase in cui l'urbanistica è utilizzata come strumento
|
||||
puramente negativo di frantumazione della classe operaia, si passa alla
|
||||
fase in cui l'urbanistica e la pianificazione territoriale in genere
|
||||
diventano tecniche per l'integrazione del territorio nel piano del
|
||||
capitale. -->
|
||||
|
||||
> Od faze, v kateri se urbanizem uporablja kot čisto negativen
|
||||
> instrument za razbijanje delavskega razreda, preidemo v fazo, v kateri
|
||||
> urbanizem in ozemeljsko načrtovanje na splošno postaneta tehniki za
|
||||
> integracijo ozemlja v plan kapitala.
|
||||
|
||||
<!-- Nel primo caso, mentre rimangono inascoltati il grandi progetti di
|
||||
sistemazione globale della città perché estranei al grado di sviluppo
|
||||
delle forze produttive del capitale, incontrano vivo successo i miti
|
||||
della "città-giardino", dell'abitazione individuale, del "vicinato",
|
||||
della comunità di quartiere. L'urbanistica è nata infatti col preciso
|
||||
compito di rendere più facile la repressione delle tendenze
|
||||
rivoluzionarie, da quando il barone Haussmann trasformò la struttura
|
||||
medioevale di Parigi — troppo barricadiera — in un complesso funzionale
|
||||
alle esigenze di manovra di un grosso esercito poliziesco, fino alla
|
||||
odierna impostazione del problema della casa in funzione disgregatrice
|
||||
dei quartieri operai ormai ridotti ad agglomerati semirurali (si veda ad
|
||||
esempio l'involuzione subita dal concetto di quartiere dal primo
|
||||
razionalismo fino all'INA-Casa). -->
|
||||
|
||||
> V prvem primeru, medtem ko veliki projekti globalne ureditve mesta
|
||||
> ostajajo neuslišani, ker so tuji stopnji razvoja produktivnih sil
|
||||
> kapitala, so miti o "vrtnem mestu", individualni stanovanjski gradnji,
|
||||
> "soseski", sosedski skupnosti doživeli velik uspeh. Dejansko se je
|
||||
> urbanizem rodil prav z nalogo, da olajša zatiranje revolucionarnih
|
||||
> teženj, od časa, ko je baron Haussmann srednjeveško strukturo Pariza
|
||||
> -- preveč zabarikadirano -- preoblikoval v kompleks, funkcionalen za
|
||||
> potrebe manevriranja velike policijske vojske, do današnjega pristopa
|
||||
> k stanovanjskemu problemu kot razdiralni funkciji delavskih sosesk, ki
|
||||
> so se zreducirale na polkmečke aglomeracije (glej na primer involucijo
|
||||
> koncepta soseske od zgodnjega racionalizma do projekta INA-Casa).
|
||||
|
||||
<!-- Nel secondo caso, cioè nella fase del capitalista collettivo, la
|
||||
pianificazione territoriale si rende necessaria per risolvere i rapporti
|
||||
tra città e territorio, tra industria e agricoltura, o almeno per
|
||||
equilibrare le disfunzioni interne al processo di circolazione. Cosi al
|
||||
concetto ormai sorpassato di sviluppo urbano per nuclei satelliti
|
||||
autosufficienti, ancorato a una visione statica, tradizionale dei
|
||||
rapporti città-campagna, si sostituisce il concetto di *città-regione*
|
||||
come struttura comprensoriale che organizza la totalità del territorio
|
||||
per una sua maggiore funzionalità produttiva. Dietro questa concezione
|
||||
rimane sempre, come prima, il tentativo di integrare la forza-lavoro nel
|
||||
piano di sviluppo, questa volta non solo attraverso la repressione ma
|
||||
anche attraverso i canali delle istituzioni democratiche e delle
|
||||
"battaglie" dei partiti di massa. -->
|
||||
|
||||
> V drugem primeru, tj\. v fazi kolektivnega kapitalizma, postane
|
||||
> teritorialno načrtovanje nujno za rešitev razmerij med mestom in
|
||||
> ozemljem, med industrijo in kmetijstvom ali vsaj za uravnoteženje
|
||||
> notranjih disfunkcij procesa cirkulacije. Tako je zastareli koncept
|
||||
> razvoja mest s samozadostnimi satelitskimi središči, zasidran v
|
||||
> statični, tradicionalni viziji odnosov med mestom in podeželjem,
|
||||
> zamenjal koncept *mestne regije* kot okrožne strukture, ki organizira
|
||||
> celotno ozemlje organizira bolj produkcijsko funkcionalno. V ozadju te
|
||||
> zasnove ostaja, tako kot prej, poskus vključevanja delovne sile v
|
||||
> razvojni plan, tokrat ne le z represijo, temveč tudi prek
|
||||
> demokratičnih institucij in "bitk" množičnih strank.
|
||||
|
||||
<!-- L'insieme infrastrutturale che collega l'intero comprensorio e i
|
||||
comprensori tra loro, razionalizza i rapporti delle forze produttive in
|
||||
modo analogo alle tecniche di organizzazione aziendale. Al pari di
|
||||
queste anche la tecnica urbanistica segue il destino che il capitale le
|
||||
prepara, quando la utilizza e quando no, quando ne fa un pilastro
|
||||
dell'interesse generale e quando opera tranquillamente le proprie scelte
|
||||
scavalcando i piani e scandalizzando gli urbanisti. -->
|
||||
|
||||
> Infrastrukturni sklop, ki povezuje celotno okrožje in okrožja,
|
||||
> racionalizira razmerja med produktivnimi silami na podoben način kot
|
||||
> tehnike organizacije podjetij. Tako kot te tehnike tudi tehnike
|
||||
> urbanističnega načrtovanja sledijo usodi, ki jim jo pripravlja
|
||||
> kapital, ko jih uporablja in ko ne, ko jih naredi za steber splošnega
|
||||
> interesa in ko se mirno odloča po svoje, mimo načrtov in s škandalom
|
||||
> nad urbanisti.
|
||||
|
||||
<!-- Solo considerando la "città-regione" come proiezione del sistema di
|
||||
fabbrica sull'intero territorio è possibile rovesciarne la visione
|
||||
tecnicistica di forma spaziale aperta, dinamica, esigenza oggettiva di
|
||||
una società progredita e "libera dalle tecniche alienanti della società
|
||||
classista" (come scrivono alcuni giovani teorici). Del sistema di
|
||||
fabbrica la "città-regione" conserva tutta la sostanza burocratica, che
|
||||
vanifica sistematicamente i tentativi di razionalizzazione del
|
||||
territorio: è bene tener presente che i piani risultano sempre sfasati
|
||||
rispetto alla mobilità crescente imposta dal capitale a tutti i fattori
|
||||
della produzione; ed è anche per questo che accanto al tecnicismo, forma
|
||||
mistificata della scienza che prescinde dalla struttura di classe della
|
||||
società capitalistica, troviamo sempre l'utopia, l'incapacità operativa:
|
||||
sono questi i due poli entro cui si svolge attualmente l'attività
|
||||
critica e operativa degli architetti-urbanisti. -->
|
||||
|
||||
> Le z obravnavo "mestne regije" kot projekcije tovarniškega sistema na
|
||||
> celotno ozemlje je mogoče ovreči njeno tehnicistično vizijo odprte,
|
||||
> dinamične prostorske oblike, ki je objektivna zahteva napredne družbe,
|
||||
> "osvobojene od odtujitvenih tehnik razredne družbe" (kot pišejo
|
||||
> nekateri mladi teoretiki). "Mestna regija" ohranja vse birokratske
|
||||
> značilnosti tovarniškega sistema, ki sistematično onemogoča poskuse
|
||||
> racionalizacije ozemlja: Dobro se je zavedati, da so načrti vedno
|
||||
> izven faze naraščajoče mobilnosti, ki jo kapital vsiljuje vsem
|
||||
> proizvodnim dejavnikom, in tudi zato poleg tehnike, mistificirane
|
||||
> oblike znanosti, ki ne upošteva razredne strukture kapitalistične
|
||||
> družbe, vedno najdemo utopijo, operativno nesposobnost: to sta dva
|
||||
> pola, znotraj katerih se trenutno izvaja kritična in operativna
|
||||
> dejavnost arhitektov-urbanistov.
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<!-- 2\. La prima operazione che si sta compiendo in questa fase di
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preparazione è la ricerca della disponibilità di aree. Mentre per le
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localizzazioni industriali il problema è facilmente risolvibile, per
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l'abitazione occorrono al capitale strumenti giuridici nuovi. Infatti
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nel primo caso sì osserva che una industria può ancora spostarsi come
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vuole trovando sempre terreno a buon mercato se non gratuito e
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facilitazioni di ogni genere da parte delle pubbliche amministrazioni. È
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cosi che si realizza il decentramento, in verità senza grandi sacrifici.
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Non è il problema del costo delle aree che indirizza l'attenzione del
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capitale verso questo o quel terreno, ma tutto un altro tipo di
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considerazioni che rientrano nei criteri di pianificazione del
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territorio. -->
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> 2\. Prvi postopek, ki se izvaja v tej fazi priprave, je iskanje
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> razpoložljivih zemljišč. Medtem ko je za industrijske lokacije ta
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> problem enostavno rešljiv, pa za stanovanjsko gradnjo kapital
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> potrebuje nove pravne instrumente. V prvem primeru je dejansko mogoče
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> opaziti, da se lahko industrija še vedno giblje po svojih željah in
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> vedno najde poceni, če ne celo brezplačno, zemljišče in vse vrste
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> olajšav s strani javne uprave. Tako se doseže decentralizacija, v
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> resnici brez velikih žrtev. Ne gre za problem cene zemljišča, ki
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> usmerja pozornost kapitala na to ali ono zemljišče, temveč za vrsto
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> drugih vidikov, ki spadajo v merila teritorialnega načrtovanja.
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<!-- Invece le abitazioni, in particolare le abitazioni operaie, sono
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ancora localizzate dove possono, cioè dove trovano condizioni di mercato
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che lo permettono. Questa situazione rispecchia la presente fase di
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integrazione tra città e campagna, caratterizzata dall'afflusso
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giornaliero di masse operaie dalla provincia nelle città e
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dall'elefantiasi di tutto il sistema dei trasporti. Il costo dei terreni
|
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edificabili nelle città è una delle cause più dirette della mancanza di
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coordinamento delle localizzazioni. Avrà quindi notevoli conseguenze
|
||||
l'applicazione della nuova legge "per la formazione di piani per
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l'edilizia economica e popolare" (n. 167, aprile 1962). Questa si
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propone di bloccare le aree di espansione delle maggiori città per
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consentire una loro utilizzazione (sia da parte di privati che di enti
|
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pubblici) a costi non eccessivi. Anche se non tutte le intenzioni della
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||||
legge appaiono realizzabili (in particolare la possibilità per i comuni
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di espropriare il 50 % di queste aree al prezzo di mercato di due anni
|
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fa) la legge è interessante perché esprime due preoccupazioni: a) quella
|
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di agevolare l'attuale sviluppo fondato sulla piccola industria
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edilizia; b) quella di preparare il terreno al futuro intervento su
|
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larga scala dell'industria edilizia più evoluta. -->
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> Po drugi strani pa se stanovanja, zlasti delavska, še vedno nameščajo,
|
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> kjer je to mogoče, tj. kjer to omogočajo tržni pogoji. Ta položaj
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> odraža sedanjo fazo povezovanja med mestom in podeželjem, za katero
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> sta značilna vsakodnevni pritok množic delavcev iz provinc v mesta in
|
||||
> elefantiaza celotnega prometnega sistema. Stroški stavbnih zemljišč v
|
||||
> mestih so eden od najbolj neposrednih vzrokov za neusklajenost
|
||||
> lokacij. Uporaba novega zakona "o oblikovanju načrtov za gospodarska
|
||||
> in ljudska stanovanja" (št. 167, april 1962) bo zato imela precejšnje
|
||||
> posledice. Cilj tega zakona je zamrzniti območja širitve večjih mest,
|
||||
> da bi jih lahko uporabljali (zasebni in javni organi) po razumnih
|
||||
> cenah. Čeprav se vsi nameni zakona ne zdijo izvedljivi (zlasti
|
||||
> možnost, da občine razlastijo 50 % teh površin po tržni ceni izpred
|
||||
> dveh let), je zakon zanimiv, ker izraža dva interesa: a) olajšati
|
||||
> sedanji razvoj, ki temelji na mali gradbeni industriji; b) pripraviti
|
||||
> teren za prihodnje obsežne posege bolj razvite gradbene industrije.
|
||||
|
||||
<!-- Metà delle aree di espansione della città dovrebbero essere
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||||
espropriate dal Comune, per essere ricedute a basso prezzo e dotate dei
|
||||
servizi di urbanizzazione alle piccole imprese edilizie; l'altra metà è
|
||||
riservata all'intervento degli enti pubblici. Dal momento che questi
|
||||
coprono attualmente il 7 % appena dell'industria edilizia, è chiaro che
|
||||
queste aree sono per ora accantonate in vista della trasformazione
|
||||
tecnologica dell'industria edilizia. -->
|
||||
|
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> Polovico območij širitve mesta naj bi občina razlastila, jih po nizki
|
||||
> ceni predala malim gradbenim podjetjem in jih opremila z
|
||||
> urbanističnimi storitvami, druga polovica pa je rezervirana za
|
||||
> posredovanje javnih organov. Ker trenutno pokrivajo le 7 % gradbene
|
||||
> industrije, je jasno, da so ta področja za zdaj rezervirana za
|
||||
> tehnološko preoblikovanje gradbene industrije.
|
||||
|
||||
<!-- Questa è una delle vie che il capitalismo italiano sta seguendo per
|
||||
assicurarsi la disponibilità delle aree urbane: essa è al tempo stesso
|
||||
una premessa per la nuova fase di integrazione tra industria e
|
||||
agricoltura fondata sul controllo globale del territorio e di tutte le
|
||||
localizzazioni (tanto dell'industria che della forza-lavoro). -->
|
||||
|
||||
> To je eden od načinov, s katerimi italijanski kapitalizem zagotavlja
|
||||
> razpoložljivost mestnih območij, hkrati pa je to pogoj za novo fazo
|
||||
> povezovanja med industrijo in kmetijstvom, ki temelji na globalnem
|
||||
> nadzoru ozemlja in vseh lokacij (tako industrije kot delovne sile).
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||||
|
||||
<!-- È da notare che la legge n\. 167 non è frutto di "battaglie
|
||||
democratiche", ma dell'iniziativa diretta del ministro Sullo: è giunta
|
||||
inaspettatamente, e in un primo tempo nessuno ne capiva il significato.
|
||||
Anche per questo fatto si può interpretarla come esigenza della grande
|
||||
industria edilizia, senza neppure la mediazione di una politica
|
||||
riformista. Del resto la disponibilità di aree edificabili non avrebbe
|
||||
senso se non fosse seguita da un grosso salto tecnologico nella
|
||||
produzione delle abitazioni: questo sembra possibile oggi, data la
|
||||
grande disponibilità di capitale fornita dalla nazionalizzazione
|
||||
dell'industria elettrica e data anche la necessità di fronteggiare
|
||||
l'intervento massiccio dei metodi di prefabbricazione francesi (già
|
||||
introdotti, per esempio, a Milano per il piano di edilizia popolare).
|
||||
-->
|
||||
|
||||
> Opozoriti je treba, da zakon št\. 167 ni bil rezultat "demokratičnih
|
||||
> bitk", temveč neposredne pobude ministra Sulla: prišel je
|
||||
> nepričakovano in sprva nihče ni razumel njegovega pomena. To je še en
|
||||
> razlog, zakaj ga je mogoče razlagati kot zahtevo velike gradbene
|
||||
> industrije brez posredovanja reformistične politike. Po drugi strani
|
||||
> pa razpoložljivost gradbenih površin ne bi bila smiselna, če ji ne bi
|
||||
> sledil velik tehnološki preskok v proizvodnji stanovanj: to se zdi
|
||||
> danes mogoče zaradi velike razpoložljivosti kapitala, ki ga je
|
||||
> zagotovila nacionalizacija elektroenergetske industrije, in tudi
|
||||
> zaradi potrebe po obvladovanju obsežnega posega francoskih montažnih
|
||||
> metod (ki so jih na primer že uvedli v Milanu v okviru načrta za
|
||||
> socialna stanovanja).
|
||||
|
||||
<!-- 3\. Contemporaneamente all'esigenza di assicurarsi la disponibilità
|
||||
delle aree urbane per la grande industria edilizia, il capitale sembra
|
||||
essersi posta quella di configurare un nuovo meccanismo di
|
||||
pianificazione territoriale. Il livello di pianificazione più importante
|
||||
diviene quello *comprensoriale*, cioè quello intermedio tra il piano
|
||||
regionale e il piano regolatore comunale. Nella legislazione attuale
|
||||
esiste solo il piano intercomunale, reso assai difficoltoso
|
||||
nell'attuazione dal necessario consenso di tutti i Comuni interessati.
|
||||
Nella nuova legge urbanistica (elaborata dal ministro Sullo e
|
||||
successivamente presentata alla Camera dal gruppo comunista) si affronta
|
||||
invece decisamente il problema dei comprensori, la cui dimensione non è
|
||||
più legata alle unità amministrative e può efficacemente seguire le
|
||||
esigenze di assestamento dello sviluppo produttivo. Il comprensorio è lo
|
||||
strumento più interessante proposto dalla nuova legge, la quale per il
|
||||
resto (rapporti con la programmazione economica, disciplina
|
||||
dell'esproprio, ecc.) non è altro che l'adeguamento della legislazione
|
||||
italiana a quella degli altri paesi capitalistici. Anche se l'iniziativa
|
||||
del gruppo parlamentare comunista ritarderà sicuramente l'approvazione
|
||||
della legge Sullo (ora Sullo-Natoli), l'ipotesi di una suddivisione di
|
||||
tutto il territorio nazionale in comprensori non è avveniristica, perché
|
||||
di essa il capitale tiene già conto oggi quando affronta il problema
|
||||
delle nuove localizzazioni. -->
|
||||
|
||||
> 3\. Zdi se, da si je kapital hkrati s potrebo po zagotavljanju
|
||||
> razpoložljivosti mestnih območij za veliko gradbeno industrijo zadal
|
||||
> nalogo oblikovati nov mehanizem teritorialnega načrtovanja.
|
||||
> Najpomembnejša raven načrtovanja je raven *okrožja*, tj. vmesna raven
|
||||
> med regionalnim načrtom in občinskim prostorskim načrtom. V veljavni
|
||||
> zakonodaji je na voljo le medobčinski načrt, ki ga je zelo težko
|
||||
> izvajati zaradi potrebnega soglasja vseh zadevnih občin. Novi zakon o
|
||||
> prostorskem načrtovanju (ki ga je pripravil minister Sullo, nato pa ga
|
||||
> je poslanski zbornici predstavila komunistična skupina) pa odločno
|
||||
> rešuje problem okrožij, katerih velikost ni več vezana na upravne
|
||||
> enote in ki lahko učinkovito sledijo potrebam proizvodnega razvoja.
|
||||
> Okrožje je najzanimivejši instrument, ki ga predlaga novi zakon, pri
|
||||
> ostalih (odnosi z gospodarskim načrtovanjem, predpisi o razlastitvi
|
||||
> itd.) pa gre zgolj za prilagajanje italijanske zakonodaje zakonodaji
|
||||
> drugih kapitalističnih držav. Čeprav bo pobuda komunistične poslanske
|
||||
> skupine zagotovo odložila sprejetje zakona Sullo (zdaj Sullo-Natoli),
|
||||
> hipoteza o razdelitvi celotnega nacionalnega ozemlja na okrožja ni
|
||||
> futuristična, saj jo kapital že danes upošteva pri reševanju problema
|
||||
> novih lokalizacij.
|
||||
|
||||
<!-- La tecnica soccorre infatti questa tendenza del capitale con tutta
|
||||
l'ideologia della "città-regione", che trasforma in obiettivi
|
||||
democratici l'assestamento del capitale nel territorio e la soluzione
|
||||
razionale dei problemi delle abitazioni e dei trasporti. D'altra parte è
|
||||
lo sviluppo stesso del capitale che esclude la possibilità di un
|
||||
assestamento definitivo e di una soluzione razionale: per cui forse
|
||||
l'unica soluzione perfetta da un punto di vista capitalistico è quella
|
||||
delle *caravan-towns* americane, con le abitazioni operaie montate su
|
||||
ruote e disponibili in ogni momento in ogni punto del territorio. Al
|
||||
contrario sembra destinato al fallimento qualsiasi tentativo di
|
||||
soluzione "statica" dei rapporti industria-abitazione, come quello delle
|
||||
*news-towns* inglesi, dove l'integrazione fabbrica-territorio si è
|
||||
rivelata illusoria e il problema dei trasporti si è riproposto daccapo
|
||||
nei medesimi termini. -->
|
||||
|
||||
> Tehnologija to težnjo kapitala podpira s celotno ideologijo "mestne
|
||||
> regije", ki naselitev kapitala na ozemlju ter racionalno reševanje
|
||||
> stanovanjskih in prometnih problemov spreminja v demokratične cilje.
|
||||
> Po drugi strani pa je razvoj kapitala tisti, ki izključuje možnost
|
||||
> dokončne naselitve in racionalne rešitve, zato je morda edina popolna
|
||||
> rešitev s kapitalističnega vidika rešitev ameriških *caravan-towns* z
|
||||
> delavskimi stanovanji na kolesih, ki so kadar koli na voljo na katerem
|
||||
> koli delu ozemlja. Nasprotno se zdi, da je vsak poskus "statične"
|
||||
> rešitve razmerja med industrijo in stanovanji obsojen na neuspeh, kot
|
||||
> na primer v angleških *news-towns,* kjer se je povezovanje tovarne in
|
||||
> ozemlja izkazalo za iluzorno in se je prometni problem ponovno pojavil
|
||||
> pod istimi pogoji.
|
||||
|
||||
<!-- Analogamente sembrerebbe destinato al fallimento in Italia un piano
|
||||
di integrazione fabbrica-territorio (fondato sul decentramento
|
||||
industriale e sulle industrie-filtro nelle zone agricole), se ad esso
|
||||
non corrispondesse un meccanismo di controllo dei serbatoi di
|
||||
forza-lavoro in tutto il territorio, accanto all'eliminazione
|
||||
dell'antagonismo tra città e campagna e allo sviluppo capitalistico
|
||||
dell'agricoltura. -->
|
||||
|
||||
> Podobno se zdi, da bi bil načrt integracije tovarn in ozemelj (ki bi
|
||||
> temeljil na industrijski decentralizaciji in filtrirni industriji na
|
||||
> kmetijskih območjih) v Italiji obsojen na neuspeh, če ne bi ustrezal
|
||||
> mehanizmu za nadzor virov delovne sile na celotnem ozemlju, hkrati z
|
||||
> odpravo antagonizma med mestom in podeželjem ter kapitalističnim
|
||||
> razvojem kmetijstva.
|
||||
|
||||
<!-- La pianificazione territoriale viene in aiuto offrendo, attraverso
|
||||
il dimensionamento dei comprensori, la possibilità di determinare i
|
||||
successivi tempi di sviluppo delle localizzazioni industriali, in
|
||||
rapporto alle riserve di forza-lavoro, e lo sviluppo dell'agricoltura
|
||||
fondato sul ciclo produttivo della azienda capitalistica. -->
|
||||
|
||||
> Prostorsko načrtovanje priskoči na pomoč tako, da z določitvijo
|
||||
> velikosti okrožij omogoči, da se določi nadaljnji čas razvoja
|
||||
> industrijskih lokacij glede na rezerve delovne sile in razvoj
|
||||
> kmetijstva na podlagi proizvodnega cikla kapitalističnega podjetja.
|
||||
|
||||
<!-- La dimensione dei comprensori è importante per due ragioni: prima
|
||||
di tutto perché è funzionale all'attuale livello di sviluppo; la regione
|
||||
è troppo grande e il Comune è troppo piccolo, e tutti e due
|
||||
corrispondono soltanto a una geografia amministrativa e non produttiva.
|
||||
Attraverso il comprensorio si cerca quindi di superare 1 pericoli di una
|
||||
rigidità eccessiva del meccanismo di pianificazione, consentendo un
|
||||
certo margine di autonomia ai livelli più bassi di pianificazione
|
||||
(comunale) nel quadro di un controllo diretto del territorio da un punto
|
||||
di vista più ravvicinato di quello regionale. -->
|
||||
|
||||
> Velikost okrožij je pomembna iz dveh razlogov: prvič, ker je
|
||||
> funkcionalna glede na sedanjo raven razvoja; regija je prevelika,
|
||||
> občina pa premajhna, obe pa ustrezata le upravni in ne proizvodni
|
||||
> geografiji. Z okrožjem se torej poskuša premagati nevarnost prevelike
|
||||
> togosti mehanizma načrtovanja, pri čemer se najnižjim ravnem
|
||||
> načrtovanja (občinskim) omogoči določena mera avtonomije v okviru
|
||||
> neposrednega nadzora ozemlja z vidika, ki je bližji regionalnemu.
|
||||
|
||||
<!-- In secondo luogo la dimensione può essere direttamente dettata dal
|
||||
raggio di influenza di un'industria pilota o dell'azienda agricola
|
||||
capitalistica. Gli esempi si possono trovare facilmente nel caso dei
|
||||
poli di sviluppo del sud e delle aziende zootecniche il cui ciclo
|
||||
produttivo si estende dalle zone di pascolo alle industrie di
|
||||
trasformazione. -->
|
||||
|
||||
> Drugič, velikost je lahko neposredno odvisna od polmera vpliva pilotne
|
||||
> industrije ali kapitalistične kmetije. Primere lahko zlahka najdemo v
|
||||
> primeru južnih razvojnih poljan in živinorejskih kmetij, katerih
|
||||
> proizvodni cikel se razteza od pašnikov do predelovalne industrije.
|
||||
|
||||
<!-- In questi casi il rapporto tra piano territoriale e piano economico
|
||||
è immediato. Già adesso certi tentativi di pianificazione intercomunale
|
||||
in zone prevalentemente agricole (per esempio il piano del Trentino)
|
||||
hanno il carattere di piani economici veri e propri, anche se non ancora
|
||||
del tutto operativi. -->
|
||||
|
||||
> V teh primerih je povezava med prostorskim in gospodarskim načrtom
|
||||
> neposredna. Nekateri poskusi medobčinskega načrtovanja na pretežno
|
||||
> kmetijskih območjih (npr\. načrt Trentino) imajo že danes značaj
|
||||
> pravih gospodarskih načrtov, čeprav še ne delujejo v celoti.
|
||||
|
||||
<!-- Ma anche nel caso di piani puramente territoriali si ritrovano le
|
||||
caratteristiche attuali e future dell'assestamento geografico del
|
||||
capitale, e quindi indirettamente alcune linee di tendenza che servono a
|
||||
chiarire — in particolare — i nuovi rapporti tra industria e agricoltura
|
||||
e tra abitazione e produzione. -->
|
||||
|
||||
> Toda tudi v primeru povsem teritorialnih načrtov je mogoče najti
|
||||
> sedanje in prihodnje značilnosti geografske naselitve kapitala in s
|
||||
> tem posredno nekatere smernice, ki služijo za pojasnitev -- zlasti --
|
||||
> novih razmerij med industrijo in kmetijstvom ter med stanovanji in
|
||||
> proizvodnjo.
|
||||
|
||||
<!-- 4\. Dalle osservazioni fatte derivano alcune possibilità di lavoro.
|
||||
Prima di tutto la conoscenza dei metodi di integrazione del territorio
|
||||
da parte del capitale allarga il campo di verifica delle ipotesi di
|
||||
sviluppo formulate a livello dell'analisi di fabbrica. In questo caso si
|
||||
tratta di togliere di mezzo i miti tecnicistici (la "città-regione") che
|
||||
presentano la fabbrica puramente come fatto oggettivo su cui gravita un
|
||||
certo numero di lavoratori e che provoca una certa quantità di traffico.
|
||||
L'analisi non può partire dalla geografia per risalire al capitale, al
|
||||
contrario è solo attraverso l'analisi della produzione che si possono
|
||||
comprendere le cause di certe trasformazioni dell'assetto territoriale;
|
||||
il problema allora non è più quello di intervenire "democraticamente"
|
||||
nelle trasformazioni (cioè al livello della circolazione o del consumo):
|
||||
queste perdono il carattere di "obiettivi" autonomi, mentre restano
|
||||
strumenti teorici dell'azione politica che contrappone la classe operaia
|
||||
al capitale al livello della produzione. -->
|
||||
|
||||
> 4\. Iz zgornjih ugotovitev izhajajo številne delovne možnosti.
|
||||
> Poznavanje metod vključevanja ozemlja s kapitalom najprej razširi
|
||||
> polje preverjanja razvojnih hipotez, oblikovanih na ravni tovarniške
|
||||
> analize. V tem primeru se je treba znebiti tehničnih mitov ("mestna
|
||||
> regija"), ki predstavljajo tovarno zgolj kot objektivno dejstvo, na
|
||||
> katerem se zadržuje določeno število delavcev in ki povzroča določen
|
||||
> promet. Nasprotno, le z analizo proizvodnje je mogoče razumeti vzroke
|
||||
> za določene transformacije teritorialnega reda; problem ni več
|
||||
> "demokratično" poseganje v transformacije (tj\. na ravni obtoka ali
|
||||
> potrošnje): te izgubijo svoj značaj avtonomnih "ciljev" in ostanejo
|
||||
> teoretični instrumenti političnega delovanja, ki na ravni proizvodnje
|
||||
> nasprotujejo delavskemu razredu in kapitalu.
|
||||
|
||||
<!-- Il che non esclude che considerando il territorio come proiezione
|
||||
della fabbrica non si ritrovino alcune possibilità reali di intervento,
|
||||
alcune scelte alternative. Per esempio, mentre è del tutto illusorio il
|
||||
"contenuto antimonopolistico" di un piano territoriale (a meno che non
|
||||
sì voglia scoprirlo nella capacità di dare impulso allo sviluppo
|
||||
produttivo), la soluzione pratica di certi problemi può essere
|
||||
utilizzata per assorbire o al contrario per stimolare l'azione di
|
||||
classe. Per esempio non è affatto indifferente che le case per i
|
||||
braccianti vengano costruite sui poderi, o in piccoli nuclei, oppure in
|
||||
vaste concentrazioni operaie: nel primo caso — che si presenta per la
|
||||
quasi totalità dei braccianti toscani ex-mezzadri — il padrone mantiene
|
||||
un controllo diretto dell'operaio singolo e una possibilità illimitata
|
||||
di super-sfruttamento (produzione di plusvalore assoluto); nel secondo
|
||||
(il caso dei villaggi rurali tanto cari alle ideologie cattoliche) si
|
||||
mantiene una serie di valori e di miti che ostacola decisamente lo
|
||||
sforzo di ricomposizione unitaria della classe operaia agricola; questo
|
||||
sforzo trova invece un impulso dalla rivendicazione di condizioni di
|
||||
abitazione pari a quelle operaie, perché attraverso di essa si manifesta
|
||||
una volontà di autonomia e di deciso distacco dalla condizione del
|
||||
contadino. La disgregazione della classe operaia agricola, infatti, è
|
||||
legata alle preesistenze contadine una delle quali è l'abitazione
|
||||
(isolata o nel villaggio rurale). -->
|
||||
|
||||
> To pa ne izključuje dejstva, da obstajajo nekatere realne možnosti za
|
||||
> poseg, nekatere alternativne izbire, če upoštevamo ozemlje kot
|
||||
> projekcijo tovarne. Medtem ko je na primer "antimonopolna vsebina"
|
||||
> teritorialnega načrta povsem iluzorna (razen če jo želimo odkriti v
|
||||
> zmožnosti dajanja spodbude proizvodnemu razvoju), lahko praktično
|
||||
> reševanje nekaterih problemov služi za absorbiranje ali, nasprotno, za
|
||||
> spodbujanje razrednega delovanja. Na primer, nikakor ni nepomembno,
|
||||
> ali so hiše za delavce zgrajene na kmetijah, v majhnih jedrih ali v
|
||||
> velikih koncentracijah delavcev: v prvem primeru -- ki je značilen za
|
||||
> skoraj vse toskanske nekdanje najemniške delavce -- gospodar ohrani
|
||||
> neposreden nadzor nad posameznim delavcem in neomejeno možnost
|
||||
> superizkoriščanja (proizvodnja absolutne presežne vrednosti); V drugem
|
||||
> primeru (podeželske vasi, ki so bile tako drage katoliški ideologiji)
|
||||
> se je ohranila vrsta vrednot in mitov, ki so odločilno ovirali
|
||||
> prizadevanja za ponovno sestavo kmečkega delavskega razreda kot enote;
|
||||
> ta prizadevanja je po drugi strani spodbujala zahteva po stanovanjskih
|
||||
> pogojih, enakih tistim, ki jih imajo delavci, saj se je prek nje
|
||||
> kazala želja po samostojnosti in odločilni ločitvi od kmečkega stanja.
|
||||
> Razpad kmetijskega delavskega razreda je dejansko povezan s kmečkimi
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> predejavnostmi, med katerimi je stanovanje (osamljeno ali v podeželski
|
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> vasi).
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<!-- Un parallelo con la situazione operaia nell'industria non è
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||||
pensabile; nessun industriale nemmeno ai tempi di Engels ha mai preteso
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di tenere gli operai a dormire con le loro famiglie dentro la fabbrica,
|
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cosa che invece ha un senso nel caso dell'azienda agricola. Però anche
|
||||
per le abitazioni operaie esiste la possibilità di scegliere una
|
||||
tipologia edilizia piuttosto che un'altra: oggi si può riconoscere che
|
||||
gli unici esperimenti di urbanistica veramente rivoluzionari sono stati
|
||||
quelli dei quartieri-fortezza per gli operai costruiti sulla scia del
|
||||
movimento rivoluzionario europeo degli anni venti. Alle cannonate che
|
||||
piegarono la resistenza operaia nel Karl Marx Hof di Vienna la borghesia
|
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sostituisce in seguito le armi della penetrazione di valori privatistici
|
||||
piccolo borghesi e la disgregazione delle abitazioni operaie. La
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||||
risposta non può essere cercata altro che nella riaffermazione della
|
||||
abitazione collettiva come strumento di resistenza operaia contro la
|
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disgregazione.-->
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> Vzporednica s položajem delavcev v industriji je nepredstavljiva;
|
||||
> noben industrialec, niti v Engelsovem času, ni nikoli trdil, da
|
||||
> delavci spijo s svojimi družinami v tovarni, kar je smiselno v primeru
|
||||
> kmetije. Toda tudi pri delavskih stanovanjih obstaja možnost izbire
|
||||
> ene vrste stavbe pred drugo: danes lahko ugotovimo, da so bili edini
|
||||
> resnično revolucionarni poskusi na področju urbanizma delavske
|
||||
> trdnjave, zgrajene v okviru evropskega revolucionarnega gibanja v
|
||||
> dvajsetih letih 20\. stoletja. Buržoazija nato topove, ki so v
|
||||
> dunajskem dvorcu Karla Marxa zadušili delavski upor, zamenja z
|
||||
> orožjem, ki ga predstavlja prodiranje malomeščanskih zasebnih vrednot
|
||||
> in uničevanje delavskih stanovanj. Odgovor lahko najdemo le v ponovni
|
||||
> potrditvi kolektivnih stanovanj kot instrumenta delavskega upora proti
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||||
> dezintegraciji.
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||||
<!-- In questo senso si può anche parlare di "obiettivi intermedi" e di
|
||||
scelte alternative: sempre però soltanto in relazione al reale movimento
|
||||
di ricomposizione della classe nella fabbrica e nella azienda
|
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capitalistica senza il quale non solo quegli obbiettivi non hanno più
|
||||
senso perché sono delle pure astrazioni, ma rischiano concretamente di
|
||||
essere utilizzati per deviare la presa di coscienza della classe. Ci
|
||||
sembra cioè necessario indicare sempre, accanto a queste possibili
|
||||
scelte, anche la utilizzazione che ne può essere fatta o in funzione
|
||||
dell'integrazione della forza-lavoro nel capitale o in funzione della
|
||||
ricomposizione della classe: il contenuto politico sta nella
|
||||
utilizzazione e non negli obiettivi di per se stessi. Il collegamento
|
||||
tra fabbrica e abitazione può essere un elemento di maggiore coscienza o
|
||||
al contrario di mistificazione. -->
|
||||
|
||||
> V tem smislu lahko govorimo tudi o "vmesnih ciljih" in alternativnih
|
||||
> izbirah: vedno pa le v odnosu do dejanskega gibanja rekompozicije
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||||
> razreda v tovarni in kapitalističnem podjetju, brez katerega ti cilji
|
||||
> nimajo dosti smisla, saj so čista abstrakcija, ampak obstaja realna
|
||||
> nevarnost, da bodo uporabljeni za preusmerjanje zavesti razreda. Z
|
||||
> drugimi besedami, zdi se nam, da je treba ob teh možnih izbirah vedno
|
||||
> navesti, kako jih je mogoče uporabiti bodisi v funkciji vključevanja
|
||||
> delovne sile v kapital bodisi v funkciji rekompozicije razreda:
|
||||
> politična vsebina je v uporabi in ne v samih ciljih. Povezava med
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||||
> tovarno in domom je lahko element večje ozaveščenosti ali, nasprotno,
|
||||
> mistifikacije.
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||||
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||||
<!-- Infine si può osservare che queste proposte di lavoro comprendono
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||||
anche una possibilità di impiego culturale degli architetti al di fuori
|
||||
della professione integrata nel capitale. Attraverso la partecipazione
|
||||
al movimento di classe questi trovano il loro campo di ricerca:
|
||||
l'architettura dal punto di vista operaio, la progettazione delle nuove
|
||||
Karl Marx Hof in cui la struttura dell'abitazione collettiva è lo
|
||||
strumento di battaglia che la classe operaia e la cultura rivoluzionaria
|
||||
oppongono alle mistificazioni borghesi, cosi come a Vienna opponevano
|
||||
larghe muraglie e solide barricate ai cannoni borghesi.-->
|
||||
|
||||
> Nazadnje lahko opazimo, da ti predlogi delovanja vključujejo tudi
|
||||
> možnost kulturne zaposlitve arhitektov zunaj stroke, ki so vključeni v
|
||||
> kapital. S sodelovanjem v razrednem gibanju najdejo svoje raziskovalno
|
||||
> področje: arhitekturo z delavskega vidika, oblikovanje novega Karla
|
||||
> Marxa Hofa, v katerem je struktura kolektivnih stanovanj orodje boja,
|
||||
> ki ga delavski razred in revolucionarna kultura nasprotujeta
|
||||
> meščanskim mistifikacijam, tako kot so na Dunaju meščanskim topovom
|
||||
> nasprotovali velikim zidovom in trdnim barikadam.
|
||||
|
||||
---
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||||
references:
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||||
- type: article-journal
|
||||
id: greppi1963produzione
|
||||
author:
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||||
- family: Greppi
|
||||
given: Claudio
|
||||
- family: Pedrolli
|
||||
given: Alberto
|
||||
title: "Produzione e programmazione territoriale"
|
||||
container-title: "Quaderni rossi"
|
||||
volume: 3
|
||||
issued: 1963
|
||||
page: 94-101
|
||||
language: it
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...
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|
@ -0,0 +1,41 @@
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title: "Primož Krašovec, *Tujost kapitala*"
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...
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## Zgodovinska prelomnost kapitalizma
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## Tujost kapitala
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## Odmiranje razrednega boja
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||||
## Ideologija kot tehnologija
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||||
## Ksenokultura
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||||
lang: sl
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references:
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||||
- type: article-journal
|
||||
id: krasovec2017tujost
|
||||
author:
|
||||
- family: Krašovec
|
||||
given: Primož
|
||||
title: "Tujost kapitala"
|
||||
container-title: "ŠUM"
|
||||
issue: 7
|
||||
issued: 2017
|
||||
page: 747-775
|
||||
language: sl
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||||
########################################################################
|
||||
- type: book
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||||
id: krasovec2021tujost
|
||||
author:
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||||
- family: Krašovec
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||||
given: Primož
|
||||
title: "Tujost kapitala"
|
||||
publisher-place: Ljubljana
|
||||
publisher: Sophia
|
||||
issued: 2021
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language: sl
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||||
...
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|
@ -0,0 +1,600 @@
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title: |
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||||
Planiranje metropole: odnos teorija-praksa-tehnika v socialni politiki
|
||||
socialdemokracije med drugo in tretjo internacionalo
|
||||
author: Uroš Mikanovič
|
||||
date: 2023
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abstract: |
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||||
Področje zidave je v prvi tretjini dvajsetega stoletja bilo
|
||||
privilegirano področje planskih ideologij. Neproduktivnost podedovane
|
||||
geografije predindustrijskega in špekulativnega mesta, koncentracija
|
||||
primanjkljaja delavskih bivališč, temu odgovarjajoča politična,
|
||||
moralna in higienska nepokorščina proletariata ter tehnološka
|
||||
zaostalost gradbene industrije kapitalističnemu razvoju predstavljajo
|
||||
meje, ki jih ne more enostavno spontano preseči. Avantgarde
|
||||
modernističnega gibanja razdelajo arhitekturne in urbanistične
|
||||
programe, ki na obči ravni razrešujejo te probleme ter jih ponudijo
|
||||
industrialcem in lokalnim upravam. Na predavanju bo predstavljena
|
||||
epizoda socialdemokratskega upravljanja mest v obdobju Weimarske
|
||||
Nemčije in Rdečega Dunaja, ko razreševanje protislovij
|
||||
kapitalističnega mesta prvič postane poseben cilj organiziranega
|
||||
delavskega gibanja. Ogledali si bomo razvoj in zaključek poskusov
|
||||
integracije urbanističnega in gospodarskega planiranja v pogojih
|
||||
lokalno omejenih političnih uspehov nemške in avstrijske
|
||||
socialdemokracije; poskusov, ki so še danes mitološka referenca
|
||||
levičarskih programov stanovanjske preskrbe.
|
||||
lang: sl
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...
|
||||
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||||
# Planiranje metropole: odnos teorija-praksa-tehnika v socialni politiki socialdemokracije med drugo in tretjo internacionalo
|
||||
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||||
<!-- O čem govorimo? -->
|
||||
|
||||
Socialdemokratski arhitekturni in urbanistični poskusi v nemško govoreči
|
||||
srednji Evropi zasedajo posebno mesto v sodobni arhitekturni kulturi.
|
||||
Zaradi njihovega neposrednega političnega konteksta kot osrednje
|
||||
sredstvo socialne politike nemške socialdemokratske stranke v weimarskem
|
||||
obdobju (<!-- TODO: letnica -->) ali -- v nekoliko drugačni obliki,
|
||||
oziroma pod drugačnimi pogoji -- avstrijske socialdemokratske stranke v
|
||||
obdobju tako imenovanega Rdečega Dunaja (<!-- TODO: letnica -->) pa sta
|
||||
ti arhitekturni in urbanistični epizodi tudi redni referenci sodobnih
|
||||
evropskih socialističnih gibanj. Posebna pozornost, ali medvojnemu
|
||||
evropskemu arhitekturnemu modernizmu ali medvojnemu reformizmu, je
|
||||
zgodovinsko legitimna. Gre za obdobje profesionalizacije avantgardnih
|
||||
(arhitekturnih) umetniških gibanj in njihovega vstopa v nove gospodarske
|
||||
in politične institucije. To dejansko pomeni ustanovitev arhitekture v
|
||||
obliki, ki je dobršen del 20\. stoletja disciplini omogočala
|
||||
relativno avtonomen razvoj novih vlog in polj za uresničevanje lastnih
|
||||
programov. In hkrati gre za obdobje, ko zastopniki organiziranega
|
||||
delavskega gibanja prvič razdelajo politične prakse in instrumente boja
|
||||
z zemljiško rento, zadružnega upravljanja socialne stanovanjske gradnje
|
||||
in tehnološke prenove gradbenega obrata. S tem množična stanovanjska
|
||||
gradnja postane poseben cilj delavskega gibanja in še danes ostaja
|
||||
programski temelj evropskih levih strank. Kar pa sodobna angažirana
|
||||
arhitekturna kultura pri sklicevanju na evropsko modernistično tradicijo
|
||||
spregleda, so dejanski pogoji enotnosti političnih, gospodarskih in
|
||||
urbanističnih ciljev socialdemokratske arhitekture ter dejanska
|
||||
parcialnost projektov, ki so bili pod temi cilji izvedeni.
|
||||
|
||||
Pri osvetljevanju temeljnega trenutka socialdemokratskega upravljanja
|
||||
mest torej ne gre za enostavno ugotavljanje politične angažiranosti
|
||||
nemške arhitekturne avantgarde, temveč za razkrivanje ideoloških
|
||||
predpostavk ter strateških odločitev tako arhitekturne inteligence kot
|
||||
klasične socialdemokracije, ki so takšno sodelovanje omogočale in
|
||||
narekovale, ter dejanske rezultate ter učinke tega sodelovanja, ki so,
|
||||
za razliko od danes, takrat že bili tema tako tehničnih kot političnih
|
||||
polemik.
|
||||
|
||||
<!-- Tafurijeva teorija avantgarde in kontekst kritike medvojne
|
||||
socialdemokracije -->
|
||||
|
||||
Pri obravnavi se bomo zanašali na dela italijanskega arhitekturnega
|
||||
zgodovinarja Manfreda Tafurija, ki je s sodelavci v desetletju
|
||||
1970--1980 arhitekturo Weimarske republike in Rdečega Dunaja analiziral
|
||||
v sklopu širše raziskave koncepta arhitekturne avantgarde [kritiko
|
||||
(umetniške, intelektualne) avantgarde, kot zgodovinski pojav buržoazne
|
||||
kulture z začetki v renesansi, prvič razdela v @tafuri1968teorie;
|
||||
angleški prevod @tafuri1980theories; bolj osredotočena analiza vloge
|
||||
avantgard in modernističnega gibanja znotraj kapitalističnega razvoja v
|
||||
@tafuri1973progetto; slovenski prevod @tafuri1985projekt; zaključek
|
||||
cikla "kritike avantgarde", kjer so v posameznih poglavjih, med drugim,
|
||||
natančneje razdelana napredna arhitekturna in urbanistična gibanja treh
|
||||
ekonomskih programov, v @tafuri1980sfera; angleški prevod
|
||||
@tafuri1987sphere]. Po Tafuriju morajo umetniške avantgarde zaradi
|
||||
svoje nepopolne negacije lastne tradicije, kot buržoazna inteligenca,
|
||||
prehoditi krožno pot, na kateri si v svoji revolucionarni fazi
|
||||
nakopičijo ideološko prtljago, ki jih po doseženi "umetniški revoluciji"
|
||||
pusti razorožene in nepripravljene [@tafuri1980theories, 1-3].
|
||||
Natančneje, če govorimo o obdobju med vojnama, arhitekti in arhitektke
|
||||
svoje interese kot družbena skupina na ideološki ravni vežejo na takrat
|
||||
napredne politične in gospodarske programe. Evropski arhitekti in
|
||||
arhitektke svoje umetniške in tehniške programe opredelijo v terminih
|
||||
organiziranega delavskega gibanja in tako cilje razrednega boja
|
||||
opredelijo v povsem tehničnih ukrepih. Intervencijski modeli, ki jih je
|
||||
modernistična arhitektura pod temi cilji razvila, so imeli vprašljivo
|
||||
korist izven ozkega parlamentarnega obzorja nemške socialdemokracije.
|
||||
Področja, ki jih je modernistična arhitektura naslavljala --
|
||||
neproduktivnost podedovanega stanja v prostoru (predkapitalistični
|
||||
zemljiški odnosi ter vzorci zidave), večanje in koncentracija
|
||||
stanovanjskega primanjkljaja, temu odgovarjajoča politična, moralna in
|
||||
higienska nevarnost urbanega proletariata ter tehnološka zaostalost
|
||||
gradbene industrije --, so predstavljala predvsem zgornje meje
|
||||
reprodukcije kapitala [gl\. @tafuri1985projekt, 69 in dalje]. Za
|
||||
Tafurija je pri modernistični arhitekturi, urbanizmu in oblikovanju
|
||||
ključno razumeti njihovo vlogo pri substitucionizmu, ki je razredni boj
|
||||
proletariata zamenjal za tehnološki napredek. Pri tem naj v zadnji
|
||||
instanci ne bi šlo za nič drugega kot integracijo delavskega boja v
|
||||
*kapitalistični razvoj* kot njegov konstruktivni dejavnik. Zanj je
|
||||
zgodovina modernistične arhitekture zgodovina preoblikovanja sredstev
|
||||
distribucije in potrošnje, vseh aspektov človeškega obstoja, po podobi
|
||||
kapitala. Na podlagi tega kapital razdela tudi lastne anticiklične
|
||||
instrumente za obvladovanje svojih kriz ter s tem napravi posredovanja
|
||||
napredne inteligence odvečno. Vodilna vloga arhitekture na področju
|
||||
mesta je s tem presežena, svojo novo neaktualnost, h kateri je sama
|
||||
prispevala, pa čuti kot posebno krizo:
|
||||
|
||||
> Odkritje njihovega zatona kot dejavnih ideologov, ugotovitve o
|
||||
> ogromnih tehnoloških možnostih, ki se lahko uporabijo pri
|
||||
> racionalizaciji mesta in teritorija, ki vsakodnevno spodbujajo njihove
|
||||
> napore, zastarevanje posebnih metod projektiranja, še preden se lahko
|
||||
> preverijo v dejanskosti, porajajo za arhitekte tesnobno klimo, ki na
|
||||
> obzorju ponuja vpogled na zelo konkretno ozadje, največjo nesrečo, ki
|
||||
> se je bojijo: zaton "profesionalnosti" arhitekta in njegovo uvrstitev,
|
||||
> brez poznoromantičnih zadržkov, v programe, v katerih je ideološka
|
||||
> vloga arhitekture kar najmanjša [@tafuri1985projekt, 112].
|
||||
|
||||
Tafuri svojo kritiko prvič razdela v tekom šestdesetih letih 20\.
|
||||
stoletja, v dobi neoavantgard in povojnih arhitekturnih humanizmov, ki
|
||||
so želeli funkcije modernistične arhitekture obnoviti v navezavi na nove
|
||||
protagoniste povojne Evrope oziroma znotraj socialne države. Zaradi
|
||||
omejujočih zaključkov glede usod zgodovinskih avantgard in dvoma v
|
||||
sodobne arhitekturne aktivizme sicer priznanega arhitekturnega
|
||||
zgodovinarja znotraj arhitekturne kulture spremljajo zadržki glede
|
||||
njegovega kulturnega pesimizma ter zgodovinskega ali ekonomskega
|
||||
determinizma [za razgrnitev problema, ki ga tafurijanska diagnoza
|
||||
predstavlja arhitekturi, ter resen poskus njenega preseganja gl\.
|
||||
@ceferin2016niti, 57-75]. Toda impulz takšne historizacije
|
||||
modernistične arhitekture ne izhaja iz stroge problematike strokovne ali
|
||||
umetniške avtonomije arhitekture, temveč iz razprave o razmerju med
|
||||
delavskim gibanjem in kapitalističnim planiranjem [gl\.
|
||||
@corna2016thinking, pogl\. 1]. Njen zgodovinski kontekst je, kot smo
|
||||
omenili, Evropa, oziroma, Italija po letih povojne obnove, ko je v
|
||||
središču politične razprave nadzorovan ekonomski razvoj in je nujnost
|
||||
kapitalističnega planiranja, tudi zaradi zahtev ZDA glede porabe
|
||||
sredstev iz Programa za obnovo Evrope, samoumevna. Pobudo in sredstva
|
||||
določanja značaja dolgoročnega razvojnega načrta je obvladovala takratna
|
||||
italijanska krščanska demokracija. Kritika nestrankarske levice, zbrane
|
||||
okoli revije *Classe operaia* in kasneje okoli revije *Contropiano* [ta
|
||||
revija je izvorni kontekst spisov, ki bodo kasneje razširjeni v
|
||||
kanonične učbenike arhitekturne zgodovine, gl\. @tafuri1969peruna;
|
||||
@tafuri1970lavoro; @tafuri1971socialdemocrazia;
|
||||
@tafuri1971austromarxismo] je bila, da sta takšne koordinate planiranja
|
||||
nekritično sprejeli tudi italijanski socialistična in komunistična
|
||||
stranka. Pragmatični obrati in taktike iskanja "italijanske poti k
|
||||
socializmu", ki so jih dodatno okrepili tudi notranja in zunanja
|
||||
politika Sovjetske zveze sredi 50\. let, naj bi teoretske predpostavke
|
||||
strank uradnih predstavnic delavskega gibanja o racionalnosti
|
||||
modernizacije in vloge države v gospodarstvu vse bolj zbližale s
|
||||
keynesijansko politiko italijanske krščanske demokracije [gl\.
|
||||
@wright2002storming, 5-15].
|
||||
|
||||
Tem teoretskim predpostavkam ni sledil določen del italijanskih delavcev in,
|
||||
kar je za nas zanimivo, določen del italijanske tehnične inteligence.
|
||||
|
||||
Pri tej razdelavi kritike kapitalističnega planiranja je zanimiva
|
||||
zastopanost arhitektov in sorodnih profesionalcev, ki delujejo na
|
||||
področju umeščanja v prostor in prostorskega planiranja. To je mogoče
|
||||
pripisati vlogi, ki so jo znotraj institucij kapitalističnega planiranja
|
||||
imeli, in razočaranju z rezultati tega planiranja [za različne vloge, ki
|
||||
jih je arhitekturna inteligenca imela znotraj kapitalističnega
|
||||
planiranja ter kako se je na podlagi teh razvilo tudi tafurijansko
|
||||
arhitekturno zgodovinopisje in kritika gl\. @galimberti2022images]. Na
|
||||
eni strani kot tehnični kader, ki jih je zaposloval napredni tovarnar
|
||||
Olivetti tudi pri načrtovanju humanega tovarniškega mesta. Na drugi
|
||||
kot javni uslužbenci pri načrtovanju in izvajanju stanovanjskih
|
||||
programov ali programov urbanizacije juga države.
|
||||
Ravno stanovanjsko vprašanje, kot socialna politika in dejavnost
|
||||
gradbene industrije, je spodkopavalo teoretske predpostavke o
|
||||
racionalnosti kapitalističnega planiranja in reformizmu kot zadovoljivi
|
||||
in vzdržni socialistični strategiji.
|
||||
|
||||
Tafurijevo pozornost do arhitekturne epizode socialdemokracije v času
|
||||
Weimarske republike in Rdečega Dunaja je treba gledati tudi v tej luči,
|
||||
kot političnoteoretsko intervencijo v svoj strokovni in politični milje,
|
||||
ki je optimizem svoje volje trošil na repu buržoazne ideologije. To je
|
||||
na omejujočem horizontu pojmovanja socialistične politike kot socialne
|
||||
politike in družbenega napredka kot kapitalističnega razvoja.
|
||||
|
||||
Ker je, tudi zaradi okoljske krize in zaostrovanja mednarodnih trgovskih
|
||||
odnosov, vprašanje industrijske politike z dolgoročnimi cilji spet
|
||||
legitimno vprašanje znotraj zahodnih buržoaznih strank in ker tako
|
||||
angažirana arhitektura kot sodobna levica v to potencialno obnovo
|
||||
projekta modernizacije projicirata svoje politične in strokovne cilje,
|
||||
se nam zdi vredno vrniti se k Tafurijevi analizi Weimarske in Dunajske
|
||||
socialdemokracije. Pogledali bomo ideološke predpostavke nemških
|
||||
umetniških avantgard in arhitekturnega modernističnega gibanja, ki so
|
||||
vzdrževale poroko med arhitekturno inteligenco in socialno politiko.
|
||||
Dalje bomo pogledali razvoj orodij takšne politike v pogojih po
|
||||
stabilizaciji weimarske ekonomije. Pogledali bomo učinkovanje teh
|
||||
orodij na primeru arhitektov osredotočenih na socialno gradnjo v Berlinu
|
||||
in Frankfurtu ter njihovo razočarano samokritiko. Obdobje Rdečega
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Dunaja bomo, zaradi političnih in arhitekturnih specifik, obravnavali
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ločeno.
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## Delo brez kapitala: od razprave o svetih in podružbljanju do ekonomske demokracije
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<!-- *Arbeitsrat* in *Sozialisierung* -->
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Na tem mestu ne moremo slediti vsem razlikam v držah, ki so jih različne
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nemške umetniške avantgarde od začetka stoletja do po koncu prve
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svetovne vojne zavzemale do vprašanja revolucije in konkretnih
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političnih dejanj po njej [glede tega gl\. @tafuri1987ussrberlin; prav
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tako gl\. @fowkes2023theshock]. Za vse pa velja zvezanost z izkušnjo
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metropole, to je z mestom industrializiranega kapitalizma:
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> Osvoboditi doživljanje šoka od vsakega avtomatizma, utemeljiti na tej
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> izkušnji vizualne kodekse in kodekse delovanja, ki so jih posodile že
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> utrjene značilnosti kapitalistične metropole -- hitro spreminjanje,
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> organizacija in sočasnost komunikacij, pospešena izraba, eklekticizem
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> -- reducirati strukturo umetniške izkušnje na čisti predmet (boleča
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> metafora predmeta--blaga), vključiti občinstvo, ki je združeno v
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> deklarirani medrazredni in *zato* protiburžoazni ideologiji: to so
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> naloge, ki so jih v celoti kot svoje prevzele avantgarde v 20\. st\.
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>
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> Ponavljamo: v njihovi celoti, ne glede na vse razlike med
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> konstruktivizmom in protestno umetnostjo. Kubizem, futurizem, dada,
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> De Stijl [@tafuri1985projekt, 54].
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Presnavljanje iracionalnosti kapitalistične produkcije kot se izraža v
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urbanem prostoru in naslavljanje politično nejasno opredeljenega
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občinstva je po Tafuriju skupna tema vseh umetniških avantgard in
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njihova temeljna značilnost.
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Nujnost in možnost politične konkretizacije njihovega delovanja
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spodbudita revoluciji v Rusiji in Novembrska revolucija v Nemčiji. Ob
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katastrofi vojne so nemški intelektualci hitro prevzeli perspektivo
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"novega sveta", ki jo je ustvaril pojav ljudskih množic kot političnega
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protagonista, kot nov teren delovanja, kjer bo mogoče obnoviti pomen
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intelektualnega dela [@tafuri1987ussrberlin, 121]. Sklicevanje na
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Novembrsko revolucijo je neposredno -- vizualni umetniki in arhitekti
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ustanovijo na primer *Novembergruppe* in po vzoru vojaških in delavskih
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svetov tudi umetniški, *Arbeitsrat für Kunst* (AfK) --, a njihovi
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programi ostajajo politično generični (v manifestu *Novemberguppe* tako
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lahko beremo, da se ne opredeljuje niti kot razred, niti kot stranka,
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temveč kot človeška bitja, ki želijo s svojim delom prispevati k
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skupnemu dobremu) in so konkretneje razdelani v tistih točkah, kjer
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pričakujejo tesnejše sodelovanje znotraj institucij [gl\. na primer
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manifeste in programe *Novembergruppe*, *Bauhausa* in *Arbeitsrat für
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Kunst* v @benson2002between, 204-208].
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Navezovanje avantgardnih skupin na politiko sicer ni enoznačno za vse
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struje, a po političnih porazih manjšinske SPD, KPD in gibanja svetov se
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krha njihova transgresivna drža. Tako se na primer *AfK* leta 1919 po
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volilnem neuspehu manjšinske SPD, s katero so bili povezani, distancira
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od politike. Soustanovitelj *AfK*, arhitekt Bruno Taut odstopi in
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njegovo mesto prevzame Walter Gropius, ki prepriča socialdemokratsko
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vlado v Sachsen-Weimar, da ustanovi šolo uporabnih umetnosti, ki bo
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znana kot *Bauhaus* [@fowkes2023theshock, 68-69]. Uresničevanje
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programov umetniških avantgard se bo moralo zgoditi v navezavi z
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večinsko SPD.
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Pomembno vlogo v tej smeri bo imel arhitekt in urbanist Martin Wagner,
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ki se leta 1919 včlani v SPD in se vključi v razpravo o svetih in
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podružbljanju. "Kot urbanist in arhitekt, ki se odziva na ekonomske
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implikacije vsake pobude v odnosu do preoblikovanja fizičnega reda, je
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bil Wagner eden vodilnih znotraj nemške arhitekturne kulture, ki se je
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eksperimentalno boril za dokončno 'politizacijo tehnike'."
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[@tafuri1987sozialpolitik, 200] Kot mestni arhitekt leta 1919 projektira 500
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stanovanj Grosssiedlung Lindenhof, kjer poskuša s standardizacijo
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gradnje odpraviti pavze in neproduktivne stroške. S svojim besedilom
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"Die Sozialisierung der Baubetriebe" neposredno vstopi v razpravo o
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delavskih svetih s popolnim planom podružbljanja gradbene industrije
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[Angleški prevod v @wagner1987thesocialization].
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V uvodu svoj prispevek predstavi kot praktično dopolnilo doslej zgolj
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teoretskih načrtov iz Erfurtskega programa in iz Kautskijevega
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*Richtlinien für ein sozialistisches Aktionsprogramm*. Pravzaprav začne
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s kritiko socialdemokracije, da v vseh teh letih ni pripravila
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praktičnega načrta za podružbljanje gradbenega sektorja, da ni čas za
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besede, temveč so potrebna dejanja za rešitev tehnično-organizacijskih
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problemov, preden Nemčijo doleti kaos iz Rusije
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[@wagner1987thesocialization, 235-236]. Cilj socialdemokratskih
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političnih posegov na področje gradbene industrije je seveda zagotovitev
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socialne stanovanjske gradnje. Značilnosti gradbene industrije pa
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predstavljajo poseben organizacijski problem: gradnja se izvaja na
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mestu; je specializirana in različne vključene obrti niso konsolidirane;
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novogradnja je sezonska; gradbeni delavci so mobilna delovna sila;
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deluje po naročilu in ne more kopičiti zalog; omejena in usmerjena je na
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lokalni trg [@wagner1987thesocialization, 247]. Wagner problematiko
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vidi skozi prizmo usklajevanja racionalizacije delovnih procesov,
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delavske participacije in akumulacije kapitala.
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Subvencioniranje zasebnih izvajalcev je -- poleg očitnih problemov, ki
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jih predstavlja stavkovni val in val ustanavljanja delavskih svetov --
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nevzdržno, saj se pri značilni strukturno nizki organski sestavi
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gradbenega kapitala pritiski na plače v večji meri prenesejo v stroške
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gradnje, ki bi jim potem morali slediti dodatni javni izdatki.
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[@wagner1987thesocialization]
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Prav tako je za Wagnerja neustrezna tudi nacionalizacija ali
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komunalizacija gradbenega sektorja. Nacionalizacija je primerna, pravi,
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samo za industrije, kjer sta proizvodnja in prodaja dosegle maksimalno
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mero zveznosti in racionalizacije, da bi lahko prenesli birokratizacijo
|
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teh procesov. Prav tako pa za takšno upravljanje nemški delavci, po
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Wagnerju, še niso pripravljeni. [@wagner1987thesocialization, 237-238]
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Zanj je nujno sistem zasebnih odgovornosti, zmogljivosti in odločitev
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posameznih obratov zaščititi pred birokratizacijo, ki bi jo
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"parlamentarizacija" upravljanja preko nacionalizacije prinesla.
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Za Wagnerja je največ potenciala v Kautskijevem najbolj dvoumnem
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predlogu ustanavljanja združb gradbenih delavcev. Zanimivo je, da
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se Wagner, da bi bolje razdelal to idejo, spusti v
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zgodovino srednjeveških gradbenih delavnic, *Bauhütten*. Tu poudari, da
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je šlo za sodelovanje na podlagi delovne etike, ki so jo sodobna
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industrijska razmerja spodkopala, kar spodbuja konflikt med delavci in
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upravo.
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Wagnernerjev predlog previdnega podružbljanja gradbene industrije
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ohranja konkurenco med posameznimi gradbenimi obrati in prosto določanje
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višine mezd. Primerna organizacijska forma posameznega podružbljenega
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gradbenega obrata je, pravi, podobna delniški družbi. Sestavljajo jo
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uprava sestavljena iz arhitektov, tehnikov, upravljavcev, ki projektira
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zgradbe in vodijo projekte. Lokalni svet sestavljen iz predstavnikov
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zaposlenih na gradbišču in uprave. Ta skrbi za organizacijo na
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gradbišču. Predsedstvo, ki skrbi za letne proračune, določa plače in
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kosovne mezde, odpušča in zaposluje ... Sindikat, ki združuje funkcije,
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||||
ki so pred podružbljanjem v domeni sindikata, združenja delodajalcev,
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||||
javnih servisov. Ta organ je zadolžen za arbitražo in za deljenje
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presežkov med deležnike.
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Zanimivo je, da je v tej razdelani organizacijski shemi predvidenih več
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vzvodov za nadzorovanje oziroma pomirjanje zahtev članstva oziroma
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delavcev. Edini predviden vzvod delavskih zahtev je predviden v
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lokalnem svetu, ki je podrejen sindikatu in ni stalen organ. Zanimivo
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je tudi, da je predviden in vgrajen (zaradi značilnosti gradbene
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industrije) dvotirni sistem delavcev: stalnih in začasnih. Pravice
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začasnih delavcev so bolj omejene, ker nimajo dolgoročnega interesa v
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firmi. Delež presežkov, ki pripada začasnim delavcem, bi se, predvidi
|
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Wagner, lahko plačeval prek davkov socialni blagajni.
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Ti mehanizmi, od omejevanja potencialnih terjatev s strani delavcev, do
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konkurence med posameznimi podružbljenimi obrati, naj bi zagotavljali
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ustrezno cenovno dostopnost izgrajenih stanovanj. Pod Wagnerjevimi
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pogoji naj bi bilo zagotovljeno, da bi se gradnja racionalizirala, plače
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pa bi ostale dovolj nizko, da ne bi višale najemnin izgrajenih
|
||||
stanovanj. Podružbljanje kot ga zagovarja Wagner, pravi Tafuri, je bolj
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instrument, zaupan sindikalnemu menedžmentu, da upravlja z delovno silo,
|
||||
kot pa da upravlja s cilji produkcije na strani delavskega razreda.
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[@tafuri1987sozialpolitik, 201] Sklicevanje na bratstvo in delovno etiko
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v srednjeveških *Bauhütte* je ideološko dopolnilo temu.
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Wagner leta 1919 ustanovi prvi berlinski Soziale Bauhütte. Leta 1920
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ustanovi združenje socialnih gradbenih zadrug (*Verband sozialer
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Baubetriebe*). To so praktični koraki k uresničevanju njegove sheme.
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Od populizma umetniških avantgard, njihovega generičnega poziva za
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poenotenje umetnosti in ljudstva, zmede glede menedžerskih vlog v
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delovnem procesu, do Wagnerjevega predpostavke etičnega zavezništva med
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||||
tehnično inteligenco in delavci, Tafuri označi za nostalgijo po delu
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brez kapitala, ki odgovarja tudi tisti taktiki socialdemokracije, ki se
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je izogibala neposredni konfrontaciji z nemškim kapitalom in se zapletla v
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||||
ohranjanje buržoazne demokracije.
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Po letu 1923, po stabilizaciji ekonomije, se spopad med delom in
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kapitalom prenese na spopad med "socialnim" sektorjem, ki ga upravljata
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sindikalna konfederacija ADGB in SPD, ter industrijo.
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Reforma nemške centralne banke, davčna reforma in vstop ameriškega
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kapitala, ki so del tako imenovanega *Dawesovega plana*, da se umiri
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inflacijo, krizo okupacije Porurja ter zagotovi nemško sposobnost
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plačevanja reparacij okrepi nemške industrijske kartele. Posredno pa
|
||||
zagotovi tudi finance za izvajanje weimarske stanovanjske politike.
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Pravi temelj weimarske socialne politike je bil namreč nadzor
|
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stanovanjskega trga s programom državnih posojil gradbenim podjetjem in
|
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zadrugam. Zakon o državnih posojilih neprofitnim gradbenim družbam
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(*Gemeinnützige Baugesellschaften*) je sprejel že pruski deželni zbor
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leta 1918, tak zakon je bil sprejet tudi na federalni ravni oktobra
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istega leta -- torej še pred revolucijo. Toda do leta 1924 je edina
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||||
politika, ki dejansko odgovarja na stanovanjsko vprašanje, omejitev
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rasti najemnin v času inflacije. Šele februarja 1924 nov nepremičninski
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||||
davek (*Hauszinssteuer*), ki je ciljal na lastnike nepremičnin, ki jim
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je inflacija odplačala dolgove -- zagotovi dovolj sredstev, da se
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||||
izvajanje zakona iz leta 1918 lahko začne.
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Pred tem se morajo obstoječe *Bauhütte* nekoliko reorganizirati, saj so
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do sredstev stanovanjskega programa upravičene le, če se znebijo
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delavskega razpolaganja z dobičkom.
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ADGB ustanovi DEWOG, ki se v stanovanjsko preskrbo vključi kot
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demokratičen naročnik, lastnik in upravljavec stanovanj. Kapital mu
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zagotavljajo vključene potrošniške zadruge in sindikati. Deluje na
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državni ravni, ima 11 hčerinskih družb, ki delujejo v posameznih mestih.
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Delavsko gibanje, po zakonu o financiranju javnih stanovanj in
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reorganizaciji zadružnih struktur, upravlja z dobršnim delom
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stanovanjskega sektorja in uživa skoraj monopol. Na drugi strani, na
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primer dobavitelji gradbenega materiala, ostajajo zasebna podjetja.
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Pravzaprav vsi sektorji, ki so odvisni od gradbene industrije in
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stanovanjske preskrbe -- kot je promet --, ampak niso podružbljeni, se
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lahko pospešeno razvijajo na tej podlagi in v veliki meri cene izdelkov
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in storitev teh industrij posredno tudi določajo "socialnost"
|
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weimarske stanovanjske politike.
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Nov okvir, ki ga vzpostavlja DEWOG -- kompaktno upravljanje in
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potegovanje za dozdevno predvidljive in stalne finančne tokove -- organe
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delavskega razreda dokončno spremenijo iz političnih organizacij v nabor
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storitev. Prav tako se mora zdaj razviti stroga tehnika izvajanja teh
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storitev. Arhitekti kot so Wagner, Ernst May in Bruno Taut so
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poklicani, da izpeljejo to novo tehnično-intelektualno vlogo in v letih
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1924--1929 razvijejo najznačilnejši arhitekturni izraz
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socialdemokracije.
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## Novi Frankfurt
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SPD župan Landmann bo leta 1925 poklical arhitekta Ernsta Maya, da
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prevzame tehnično-organizacijsko vlogo v novih načrtovalskih strukturah,
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ki so jih spodbudile nove možnosti javnega financiranja.
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Specifične tehnike, ki jih ti arhitekti razvijejo se ne tičejo zgolj
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organizacije gradbenega obrata, organizacije gradbišča, racionalizacije
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delovnega procesa gradnje -- kot je to takrat domet Wagnerjevih
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predlogov -- ampak se tičejo same standardizacije razporeditev, dimenzij
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in zasnove bivalnih prostorov. Izgradnjo spremljajo publikacije in tudi
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filmi o pravilni uporabi stanovanj in opreme, o obnašanju novega
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človeka.
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Ampak vse te nove tehnike, tako imenovani *Existenzminimum*, poskus
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določitve minimalnih uporabnih in sprejemljivih dimenzij stanovanjskih
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||||
prostorov, in prefabrikacija se vseeno izkažejo za nezadostna orodja, ko
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se cene gradbenih materialov lahko prosto določajo.
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||||
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Stroški gradnje in oskrbovanja *Praunheima*, kot še kakšnega projekta,
|
||||
so previsoki, da bi bili dostopni nižjim slojem. Ob določitvi
|
||||
minimalnih standardov se mora zagnati tudi program podstandardne
|
||||
gradnje, da se zagotovi predvidoma začasne kapacitete za tiste, ki jim
|
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standard socialdemokratskih socialnih stanovanj ni dostopen. V merilu
|
||||
celotne stanovanjske krize industrializirajoče Nemčije in Frankfurta to
|
||||
sicer ni znaten pojav, ampak zgolj za demonstracijo protislovja v
|
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socialdemokratskih programih: nove tehnike gradnje privedejo tudi do
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nove skupine brezdomnih, to je bivših obrtnikov vezanih na gradbeno
|
||||
dejavnost, ki so postali tehnološki višek.
|
||||
[@tafuri1987sphere, 211-213]
|
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Ta *Existenzminimum* bo kasneje kmalu deležen še največ samokritike s
|
||||
strani modernističnih arhitektov. Ne nujno zato, ker bi bil surovo
|
||||
določen prenizko. Ampak, ker ni niti finančno zares utemeljen saj
|
||||
stroški izgradnje ne rastejo linearno ob večanju kvadrature.
|
||||
|
||||
Ampak kritika in razočaranje nad eksperimenti razvijejo že tisti, ki so
|
||||
jo pomagali oblikovati.
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||||
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Hilberseimer, profesor na Bauhausu, bo napisal teoretsko kritiko taktike
|
||||
umeščanja naselij na obrobje mest in taktiko izoliranih uresničenih
|
||||
enklav »demokratične ekonomije«, da naivno obravnavajo »metropolo« kot
|
||||
nekaj, čemur se enostavno lahko izogneš. Teoretizira o metropoli kot
|
||||
produktivni sili, ki ne pozna centralizacije ali decentralizacije, ker
|
||||
je enakomerno zajela ves teritorij. Zanesljivi urbanistični posegi v
|
||||
takšno realnost so mogoči le skozi centralno planiranje, ki presega
|
||||
nacionalne meje.[@tafuri1987sphere, 219]
|
||||
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||||
Ta kritika se je potrjevala tudi v realnosti. Siedlungi so brez nenehnih
|
||||
javnih izdatkov ostajali nerentabilni, generirali pa so razvoj
|
||||
storitvenega sektorja v starih jedrih, ki je višal dohodke iz rent v
|
||||
mestih, dodatno centraliziral populacijo in tako dalje, se pravi
|
||||
ustvarjal stanovanjsko krizo na novo.
|
||||
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||||
Tudi Wagner bo 1931 izstopil iz SPD in spisal dolgo kritiko socialdemokratske
|
||||
zemljiške politike. Krivdo bo sicer pripisal povsem osebnim napakam
|
||||
posameznikov. Tudi bo razočaran ugotavljal, da so mestna uprave doslej
|
||||
bile le »nočni čuvaj potratnemu sistemu«, da je urbanistično načrtovanje
|
||||
v Nemčiji farsa, da je zaenkrat UN možno le v Sovjetski zvezi, saj nam je
|
||||
Rusija pokazala, da urbanistično načrtovanje ne more biti nič drugega
|
||||
kot gospodarsko planiranje.[@tafuri1987sphere, 224-225]
|
||||
|
||||
Razpad sistema bo sovpadal s poročilom Ernsta Maya iz Sovjetske zveze.
|
||||
Skupaj s celotno frankfurtsko ekipo, tako imenovano *Mayevo brigado*, je
|
||||
bil povabljen za dobo treh let v Sovjetsko zvezo, da pripravi krovne
|
||||
urbanistične načrte za 20 mest. Do konca prvega leta, na primer, je imel
|
||||
nalogo izvesti stanovanja, mesto za 700.000 ljudi.
|
||||
|
||||
Weimarski arhitekti so na podlagi zapoznele ugotovitve iz lastne
|
||||
izkušnje cenili nekaj, kar je bilo v Sovjetski zvezi samoumevno:
|
||||
prostorska politika, načrtovanje prostorskega razvoja ne more biti
|
||||
osnovano samo na socialnih servisih, ampak zahteva tudi planiranje
|
||||
industrije, narekovanja produkcije, produkcijskih ciljev.
|
||||
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||||
Še ena prednost sovjetske situacije je nacionalizacija zemlje, weimarske
|
||||
mestne oblasti so zemljo kupovale od lastnikov (kar je ali vodilo v
|
||||
slabo prostorsko politiko ali negospodarnost).
|
||||
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||||
## Kontinuitete Rdečega Dunaja
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Enotna obravnava Weimarja in Dunaja glede na arhitekturne razlike med
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njima se ne zdi neposredno upravičena. Skupaj jih obravnavamo, ker
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||||
imata enotno ideološko podlago, razlike pa izhajajo iz različnih usod
|
||||
nemških in avstrijskih revolucionarnih gibanj tik po vojni. Razlike so
|
||||
torej kontingentne. Zaključiti z Rdečim Dunajem je pomembno prav tako
|
||||
zato, ker bolj neposredna kontinuiteta današnje dunajske stanovanjske
|
||||
politike z obdobjem Rdečega Dunaja informira sodobne mitologije
|
||||
stanovanjskih socialnih politik. Skupaj jih obravnavamo, ker lahko tako
|
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dobimo bolj celostno sliko odnosa med tehniko in politiko ter hkrati
|
||||
naslovimo cel blok socialdemokratskih mitologij.
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||||
Ideološke predpostavke Weimarske republike in Rdečega Dunaja so si na
|
||||
osnovni ravni zelo podobne. Pri obojih se tekom dogajanj po prvi
|
||||
svetovni vojni kažejo kot zadržek do boljševizma in znotraj tega zadržka
|
||||
kot previdno manevriranje znotraj buržoazne demokracije. Prav tako si
|
||||
delijo zmedo glede menedžerskih in delavskih vlog v svetih, socializem
|
||||
razumejo kot delovno etiko [povzemamo po @tafuri1971austromarxismo].
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||||
Razlika je v situaciji v kateri se znajdejo SPÖ oziroma Dunaj v razmerju
|
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do ostale države in Nemčije.
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Dunaj kot mesto je bilo ob koncu vojne odrezano od zaledja, do katerega
|
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je sploh razvil svojo industrijsko funkcijo. Že v času imperija je
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||||
velik del funkcij Dunaja bil simbolen, reprezentančen. Z izgubo zaledja
|
||||
in z ustanovitvijo republike Dunaj postane skoraj dvojno nefukcionalen.
|
||||
Upanje avstromarksistov, da pride do združitve Avstrije in Nemčije se ne
|
||||
uresniči in tako ostane mesto izolirano znotraj lastne države, odrezano
|
||||
od mreže socialdemokratskih lokalnih uprav v Nemčiji.
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||||
Zanimivo je kako se takšna izolacija kaže v tehnikah, ki stanovanjski
|
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arhitekturi Rdečega Dunaja dajejo izraz. Vojna zajame Dunaj ravno v
|
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času obsežne špekulativne prenove in širitve mesta ob sprostitvi
|
||||
zemljišč, ki jih je nekoč zasedalo obzidje. Pri strukturi brezposelnih
|
||||
po vojni gre tako predvsem za gradbene delavce. Stanovanjski program
|
||||
Rdečega Dunaja zato načrtno zavira tehnološki napredek gradbene
|
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industrije in vpliva na arhitekturni stil, tudi v etične namene, tako,
|
||||
da ta zaposli čim večji del manualnega dela. Ob istih ideoloških
|
||||
predpostavkah klasične socialdemokracije tako dobimo arhitekturno
|
||||
alternativo visokemu modernizmu Weimarja. Tipologija, ki jo razvije
|
||||
Rdeči Dunaj je tako dokaj regresivna, gre za obodne stavbne bloke, masivne konstrukcije iz opeke.
|
||||
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||||
Zaradi izolacije in zapuščine predvojne špekulacije je tehnična
|
||||
inteligenca, ki je na voljo, da prevzame tehnični vidik naloge
|
||||
socialdemokratskega programa, sestavljena predvsem iz konzervativnejših
|
||||
arhitektov, ki projekte obravnavajo kot formalni problem. Ker SPÖ tako
|
||||
ali tako ne more ponuditi konkretnejših rezultatov kot simbolnih
|
||||
priznanj, sodelovanje med nemodernističnimi arhitekti in simbolno
|
||||
politiko samoupravljanja reprodukcije delavcev privede do nekakšnih
|
||||
ekspresivnih delavskih palač, ki pa, kot stavbni bloki, ostajajo
|
||||
izolirani od mesta, kot otoki realiziranih regresivnih utopij [tehnično
|
||||
regresivnost Dunajskega stanovanjskega modela kritizira tudi Martin
|
||||
Wagner na gradbeni konferenci na Dunaju, njegovo poročilo je v
|
||||
@tafuri1980vienna, 228-231].
|
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||||
Preoblikovanje SPÖ v sistem storitev se v primerjavi z weimarsko SPD zdi
|
||||
bolj izsiljena pozicija.
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\*\*\*
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Kar je nenazadnje kritika površnih sklicevanj na tradicije
|
||||
socialdemokratskega upravljanja in načrtovanja mest ne more ponuditi
|
||||
zaključka, ki bi bil politično neposredno uporaben. Lahko pa v
|
||||
razmislek izpostavi točke kjer je primerjava sodobnih reformističnih
|
||||
prizadevanj na področju mesta s to tradicijo zdaj smiselna.
|
||||
|
||||
Najprej je treba omeniti, da *osnovna* oblika javne stanovanjske
|
||||
preskrbe, ki prevladuje kot legalna in legitimna politična možnost v
|
||||
sodobnih evropskih liberalnih demokracijah -- naj se ta izvaja kot
|
||||
javna subvencija na mestu potrošnje, ali kot javno financiranje gradnje --
|
||||
ne predstavlja kvalitativne razlike s politično ali tehnično inovacijo
|
||||
socialdemokratskega upravljanja mest. Tako sta ji skupni tudi
|
||||
protislovja, ki izhajajo iz omejevanja razrednega interesa na socialno
|
||||
politiko ob nedotaknjenih razmerjih v produkciji. Finančna nevzdržnost
|
||||
socialnih programov ob nedotaknjenem trgu vodi v postopno prelaganje
|
||||
stroškov na potencialne upravičence -- tako je na primer zgodovina dunajske
|
||||
stanovanjske politike po drugi svetovni vojni zgodovina uvajanja
|
||||
instrumentov financiranja iz lastnih sredstev upravičencev ali
|
||||
aktivacije zasebnega kapitala, prav tako pa v splošnem ta trend viden v
|
||||
redefiniciji neprofitne najemnine v stroškovno najemnino, ki naj pokrije
|
||||
storitev gradbenika kot kapitalističnega obrata.
|
||||
|
||||
Ne moremo enostavno destilirati pozitivne zapuščine nemške in avstrijske
|
||||
klasične socialdemokracije. Ne moremo pa mimo dejstva, da rezultati
|
||||
stanovanjskih in arhitekturnih programov klasične socialdemokracije v
|
||||
primerjavi z današnjimi skromnimi razdelavami socialnih programov
|
||||
predstavljajo razumen bazen mitologij za sodobno levico. Kompleksno
|
||||
součinkovanje uradnega delavskega gibanja med drugo in tretjo
|
||||
internacionalo, ki je imelo konkretno povezavo z zahtevami ene strate
|
||||
delavskega razreda in tehnične inteligence, in objektivnimi zahtevami
|
||||
nemškega kolektivnega kapitala je rezultiralo v "sistemu kompromisov",
|
||||
kjer vsaj nekakšno delovanje je bilo mogoče.
|
||||
|
||||
Temeljna razlika med stanovanjskim vprašanjem med vojnama in tekom
|
||||
povojne obnove ter danes je, da se je stanovanjsko vprašanje med vojnama
|
||||
in po drugi svetovni vojni izražalo predvsem kot stanovanjski
|
||||
primanjkljaj. Danes ta primanjkljaj ni tako izrazit. Če je
|
||||
socialdemokratski stanovanjski program propadal na izogibanju poseganja
|
||||
v razmerja v industriji in zemljiški lastnini, so danes, ob manku
|
||||
objektivnih teženj kapitala po množični stanovanjski gradnji, toliko
|
||||
pomembnejša. Nekoliko cinično^[a vendar gre za klasični nauk, gl\.
|
||||
Engels, "O stanovanjskem vprašanju"] bi lahko sodobno enostavno
|
||||
sklicevanje na zapuščino klasične socialdemokracije stanovanjskem
|
||||
vprašanju odsvetovali na podlagi tega, da stanovanjskega vprašanje ne
|
||||
odpre niti "na staro", kaj šele na novo.
|
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# vim: spelllang=sl spell
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||||
title: Il socialismo realizzato e la crisi delle avanguardie
|
||||
author: Manfredo Tafuri
|
||||
date: 1971
|
||||
--
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||||
|
||||
Non esiste analisi seria delle vicende delle avanguardie artistiche
|
||||
nella Russia sovietica che possa prescindere dal legare la storia di
|
||||
quelle avanguardie a quella della «scuola formalista», nata dalla
|
||||
convergenza dei due gruppi di ricerca linguistico-letteraria di
|
||||
Pietroburgo e di Mosca.
|
||||
|
||||
Se esiste infatti una chiave di volta capace di spiegare le aporie
|
||||
interne alla vicenda dell'avanguardia artistica nella Russia sovietica,
|
||||
questa è esattamente l'analisi del dibattito che si accentra, ancor
|
||||
prima della Rivoluzione di Ottobre, intorno alle tesi dell'*Opojaz*[^1].
|
||||
Ciò che è in gioco, sin dall'apparire delle prime indagini critiche di
|
||||
Šklovskij, Jakobson, Vinogradov o Eichenbaum, è infatti la
|
||||
*funzionalità* dell'arte, in quanto costruzione dotata di leggi e
|
||||
strutture affatto specifiche nel contesto istituzionale in cui il
|
||||
linguaggio fonda la sua genesi. Se è vero – come ha scritto
|
||||
Eichenbaum[^2], – che il gruppo iniziale dei formalisti tendeva a
|
||||
«emancipare la parola poetica dalle tendenze filosofiche e religiose che
|
||||
avvincevano sempre più i simbolisti», è anche vero che quel tanto
|
||||
insistere sul carattere convenzionale, artificioso, sovrapersonale
|
||||
dell'arte, non ha altro scopo che isolare l'oggetto poetico in un
|
||||
laboratorio anatomico, per indagare, nell'autonomia assoluta della sua
|
||||
interna struttura evolutiva, i modi di funzionamento delle istituzioni
|
||||
linguistiche[^3].
|
||||
|
||||
E' a questo punto che l'innesto dell'analisi formale sul tronco delle
|
||||
avanguardie storiche diviene problematico. La parola-oggetto di
|
||||
Chlébnikov, la poesia urbana di Majakovskij, la tensione antiestetica di
|
||||
Burljuk e Kručënyck, la disgregazione de i nessi sintattici e la
|
||||
«riduzione al fonema» dei futuristi in genere, o al puro segno e al
|
||||
materiale-segno, di un Malevič o di un Tatlin – si pensi all'elenco
|
||||
degli «strumenti per la rigenerazione della lingua» con cui si apre il
|
||||
manifesto del 1913[^4] – sono, contemporaneamente, conferma degli
|
||||
strumenti analitici usati dai membri dell'Opojaz e contestazione della
|
||||
loro universalità.
|
||||
|
||||
Il dissidio si rivela in tutta la sua ampiezza quando l'avanguardia
|
||||
sceglie di legare il proprio destino al farsi della Rivoluzione
|
||||
d'Ottobre. Quando essa, in altre parole, sceglie come propria la
|
||||
dimensione della «progettazione», quando trasforma – in letteratura come
|
||||
in poesia, in architettura, in pittura o nel cinema – la propria
|
||||
negazione in proposta costruttiva, quando sceglie insomma di scendere
|
||||
sul piano della storia.
|
||||
|
||||
E' tale scelta soggettiva, che vede il realizzarsi dell'avanguardia come
|
||||
omologo del «realizzarsi del socialismo», che segna, sin dal '17, le
|
||||
tappe di una vicenda storica su cui si è recentemente avuto modo di
|
||||
costruire analisi critiche altamente mistificate. E' da questa stessa
|
||||
scelta che dovremo ripartire per ripercorrere i momenti di una vicenda
|
||||
che è ora di far uscire dal mito.
|
||||
|
||||
In quanto critica all'istituzione linguistica, le tesi dell'Opojaz non
|
||||
possono che confermare, anzi storicizzare al livello più alto, la
|
||||
struttura stessa delle discipline artistiche. Proprio perché il suo
|
||||
sforzo è tutto concentrato nel trovare le vie di una massima efficienza
|
||||
nell'organizzazione del materiale linguistico, proprio perché il suo
|
||||
mettere fra parentesi tutte le questioni relative alla *genesi* dei
|
||||
linguaggi e ai significati da essi convogliati è funzionale a tale
|
||||
ricerca di leggi assolutamente «specifiche», il lavoro svolto dai
|
||||
seguaci del «metodo formale» ottiene due effetti complementari:
|
||||
|
||||
a) rovescia per intero le artificiose tesi circa la *politicità*
|
||||
dell'avanguardia, omogeneizzando tecniche e articolazioni strutturali
|
||||
futuriste a quelle dello stesso passato che i *budetljane* aggredivano
|
||||
accanitamente[^5];
|
||||
|
||||
b) indica una nuova condizione del lavoro intellettuale, riducendo
|
||||
quest'ultimo all'uso coerente ed efficiente di un materiale linguistico
|
||||
in sé indifferente all'elaborazione che di esso dovrà fare il *tecnico
|
||||
delle combinazioni formali*. Che è come dire consegnare – con un atto di
|
||||
*realpolitik* culturale non sappiamo quanto cosciente – tutta la
|
||||
responsabilità della *scelta dei materiali* (= la struttura dei
|
||||
significati) al «committente politico». (Il che è già abbastanza
|
||||
esplicito nelle risposte di Šklovskij alle accuse di parte marxista).
|
||||
|
||||
Tale scelta, dal nostro punto di vista, ha un chiaro significato. L'arte
|
||||
– scrive Šklovskij[^6] – «non è una cosa, non è un materiale, ma un
|
||||
rapporto di materiali: e, come ogni rapporto, anche questo è di grado
|
||||
zero. E' quindi indifferente la scala di misurazione dell'opera, il
|
||||
valore aritmetico del denominatore, importante è il loro rapporto. Le
|
||||
opere giocose, tragiche, universali o da camera, le contrapposizioni di
|
||||
un mondo a un altro o di un gatto a una pietra sono uguali tra loro».
|
||||
|
||||
Ma questa è esattamente la base teorica della riduzione del «materiale»
|
||||
a se stesso operata dai controrilievi di Tatlin, o dai *Merzbilden* di
|
||||
Schwitters. (L'accostamento non è casuale: si confrontino le immagini
|
||||
fotografiche superstiti del Merzbau di Hannover con quelle relative alla
|
||||
decorazione del *Café Pittoresque* eseguita nel 1917 da Georgiy Yakulov,
|
||||
Rodčenko e Tatlin)[^7]. L'oggetto al suo grado zero è il materiale puro.
|
||||
Lo scontro fra i materiali è già applicazione della legge dello
|
||||
«straniamento» (il *ready-made* di Duchamp ne è d'altronde la
|
||||
quint'essenza), e in un controrilievo o in un *Merz* l'artista è proprio
|
||||
quell'«istigatore nella rivolta delle cose» di cui parla lo stesso
|
||||
Šklovskij nel caratterizzare la tecnica dello «spostamento semantico» in
|
||||
Tolstoj[^8].
|
||||
|
||||
Nasce già, a questo punto, una difficoltà. Fino a quando l'artista guida
|
||||
la «rivolta delle cose» – la majakovskijana *rivolta degli oggetti* –
|
||||
diviene almeno problematico passare dallo straniamento alla produzione:
|
||||
lo «straniamento» specifico di una «cultura dei materiali», come quella
|
||||
di Tatlin, è, oggettivamente, *straniamento dalla produzione*.
|
||||
|
||||
«La gente che viene dal mare – scriverà Šklovskij per spiegare il
|
||||
significato dello straniamento semantico[^9] – s'abitua talmente al
|
||||
rumore delle onde che non lo sente più. Allo stesso modo raramente
|
||||
udiamo le parole che pronunciamo. Noi ci guardiamo ma non ci vediamo
|
||||
più. La nostra percezione del mondo si è inaridita e dissolta ed è
|
||||
rimasta soltanto un puro e semplice riconoscere».
|
||||
|
||||
Il comportamento quotidiano va quindi «corretto» dall'arte. Va, anzi,
|
||||
negato nella sua opacità e nella sua opacità e nella sua afona
|
||||
omogeneità. La «folla urbana» di Baudelaire o la Cura esistenziale di
|
||||
Heidegger sono viste esplicitamente come i prodotti negativi della
|
||||
«condizione» tecnologica. Ed è conseguente, a tale lettura idealizzata
|
||||
della reificazione prodotta dal dominio crescente dei rapporti
|
||||
capitalistici di produzione, il tentativo di rispondere con una astratta
|
||||
tecnica di formalizzazione.
|
||||
|
||||
Lo «straniamento semantico» è così identificato da Eichenbaum come la
|
||||
ragione stessa dell'esistenza dell'arte: questa non ha altro compito
|
||||
specifico che «sottrarsi all'uso quotidiano».
|
||||
|
||||
«L'automatismo quotidiano nell'uso della parola – egli osserva[^10] –
|
||||
lascia inutilizzate masse di *nuances* sonore, semantiche e sintattiche,
|
||||
che trovano nell'arte letteraria il loro luogo specifico. La danza si
|
||||
costruisce su movimenti che non hanno nulla a che fare con i gesti
|
||||
abituali. *Se l'arte utilizza il quotidiano, è solo come un materiale in
|
||||
un'interpretazione imprevista, o sotto una maschera accentuatamente
|
||||
deformata* (il grottesco)»[^11].
|
||||
|
||||
Lo straniamento semantico, il divorzio fra segno e significato, la
|
||||
creazione di sistemi di segni capaci di indurre significati inediti, si
|
||||
rivelano quindi, alla fine, strumenti di lotta contro l'universo
|
||||
reificato del «quotidiano». L'appropriazione del mondo tecnologico o
|
||||
dei mezzi di comunicazione di massa ha quindi una seconda faccia: poiché
|
||||
quell'appropriazione avviene mediante una *distorsione* (il *priëm*,
|
||||
l'artificio dei formalisti) e poiché l'obiettivo ultimo di essa è il
|
||||
raggiungimento delle «verità» celate dall'universo mercificato, il
|
||||
percorso labirintico attraverso la forma, proposto da avanguardie e
|
||||
Opojaz, si pone come tentativo di recupero dell'autenticità perduta.
|
||||
|
||||
La *creazione di forma* come terra promessa della vittoria soggettiva
|
||||
sull'alienazione, dunque: questo è ciò che i formalisti teorizzano,
|
||||
questo è il *contenuto* latente delle loro analisi «scientifiche».
|
||||
|
||||
Ma è chiaro che un tale rovesciamento della negazione romantica
|
||||
dell'universo tecnologico, nello stesso momento in cui dichiara
|
||||
l'autonomia dell'arte dalla vita, in cui asserisce la necessità di
|
||||
spezzare le associazioni abituali, di rendere *strano* l'abituale,
|
||||
rivela anche la sua doppia faccia:
|
||||
|
||||
a) da un lato si pone come accettazione della realtà tecnologica e delle
|
||||
sue leggi fondamentali;
|
||||
|
||||
b) d'altro lato assume quella realtà solo e unicamente come *materiale
|
||||
da deformare*, da assoggettare, da restituire carico dei suoi *valori
|
||||
perduti*.
|
||||
|
||||
Ma ciò pone problemi pressoché insolubili: il Costruttivismo sovietico
|
||||
oscillerà perpetuamente fra un'architettura *estranea al quotidiano* –
|
||||
le ricerche di Mel'nikov e dei Golosov – e un'architettura in dialettica
|
||||
*positiva* con esso: le ricerche di Ginzburg, principalmente, o di
|
||||
Burov.
|
||||
|
||||
D'altronde, lo stesso Šklovskij aveva già affermato che «la creatività,
|
||||
anche quella artistico-rivoluzionaria, è tradizionale. Una infrazione al
|
||||
canone è possibile solo quando il canone esiste, l'atto blasfemo
|
||||
presuppone una religione non ancora morta. Esiste una 'Chiesa' dell'arte
|
||||
nel senso di una congregazione di coloro che la sentono. Questa chiesa
|
||||
ha il proprio canone, creato dalla progressiva stratificazione delle
|
||||
eresie. Preoccuparsi di fondare un'arte collettiva è altrettanto inutile
|
||||
quanto far pratiche perché il Volga si getti nel Caspio»[^12].
|
||||
|
||||
In un primo tempo, quindi, fra il 1919 e il '25, quando gli analisti
|
||||
dell'Opojaz indagano sulle opere di Majakovskij, di Puni o di Tatlin, il
|
||||
loro sforzo principale è nel dimostrare il legame del tutto arbitrario e
|
||||
artificioso istituito dalle avanguardie fra arte e politica. Šklovskij
|
||||
dice, della torre di Tatlin, che è «un monumento fatto di ferro, di
|
||||
vetro e di rivoluzione»[^13], ma solo in quanto la «rivoluzione» si è
|
||||
estraniata da se stessa, per divenire, come il ferro e il vetro,
|
||||
*materiale* linguistico. Con un significativo mutamento di rotta, nel
|
||||
'23 Osip Brik è costretto a definire cosa l'Opojaz offre alla
|
||||
«costruzione culturale del proletariato», asserendo che al «poeta
|
||||
tecnico del suo lavoro... creatore del linguaggio al servizio della sua
|
||||
classe», è necessaria una conoscenza scientifica delle leggi della
|
||||
produzione artistica «al posto di una rivelazione mistica dei misteri
|
||||
della creazione», mentre contemporaneamente Arvàtov si incarica di
|
||||
mediare Produttivismo e metodo formale, dando a quest'ultimo
|
||||
contrassegni marxisti[^14].
|
||||
|
||||
Per il LEF, costituitosi appunto nel '23, il compito dell'artista non è
|
||||
che una sperimentazione di «laboratorio», compiuto da «operai che
|
||||
eseguono una ordinazione sociale»[^15] – almeno nell'accezione di
|
||||
sinistra offerta ora al «lavoro sulla parola»: e tale «costruzione della
|
||||
vita» (*ziznestroenie*), attuata per mandato sociale, sfocia nella più
|
||||
assoluta conferma della stabilità e immutabilità del Linguaggio come
|
||||
istituzione.
|
||||
|
||||
Tutta l'analisi dell'evoluzione morfologica alla scienza delle strutture
|
||||
segniche, tutta l'analisi della loro genesi al partito: su questo
|
||||
compromesso concorderanno sia Eichenbaum che Arvàtov e Lunačarskij. Ma
|
||||
ciò significa dare per scontata, e da entrambi i versanti,
|
||||
l'inattaccabilità delle Istituzioni formali.
|
||||
|
||||
Un dare per scontato che ha fini immediati opposti, ma che possono anche
|
||||
convergere. Per i formalisti – siano essi i membri dell'Opojaz che più
|
||||
tardi gli architetti dell'Asnova e dell'Aru – si tratta di salvaguardare
|
||||
un'area minima di assoluto controllo sulla disciplina; per la critica di
|
||||
parte «marxista» si tratta di finalizzare il permanere delle ideologie,
|
||||
nelle loro diverse espressioni tecniche, alla generale restaurazione
|
||||
ideologica operante nell'URSS dopo il '24[^16].
|
||||
|
||||
Non casualmente, quindi, Šklovskij può affermare che il Futurismo,
|
||||
riempiendo lo spazio tra le rime con «chiazze di sonorità transazionali
|
||||
o metanoiche» porta a consapevolezza «l'opera dei secoli»[^17].
|
||||
|
||||
L'isolamento della parola-oggetto, la distorsione e lo slittamento
|
||||
semantico, la disgregazione dei nessi logico-sintattici, la distruzione
|
||||
dei canoni ritmici e metrici, la tecnica dello «straniamento», non sono
|
||||
– per i teorici del formalismo – strumenti specifici delle avanguardie,
|
||||
ma criteri validi in generale per l'attività di configurazione
|
||||
artistica. In tal modo essi distruggono spietatamente l'ntera base
|
||||
teorica del Futurismo e delle avanguardie, facendo di queste ultime solo
|
||||
movimenti il cui compito storico è riportare alle sue schematiche e nude
|
||||
leggi il lavoro letterario, reso, in tale opera di riduzione alla sua
|
||||
struttura primaria, trasparente e del tutto leggibile nella specificità
|
||||
dei suoi attributi[^18].
|
||||
|
||||
L'alleanza tra scuola formale e Futurismo è quindi del tutto ambigua. In
|
||||
realtà i formalisti avanzano la più radicale contestazione dei miti e
|
||||
delle pretese «politiche» del Futurismo di sinistra. Fra Tolstoj e
|
||||
Majakovskij non esiste opposizione: esiste per loro solo un diverso modo
|
||||
di articolare – su differenti «materiali» – tecniche del tutto affini se
|
||||
non coincidenti[^19].
|
||||
|
||||
Indirettamente il formalismo compie una demistificazione che – se
|
||||
condotta fino in fondo e con mutati obiettivi – avrebbe potuto assumere
|
||||
i connotati di una vera e propria «critica dell'ideologia» nel senso
|
||||
rigorosamente marxista del termine. E' inutile chiedersi perché ciò non
|
||||
sia accaduto: la risposta è tutta nella falsa alternativa sorta fra
|
||||
scuola formale ed «estetica marxista». Avanzando una teoria marxista
|
||||
sull'arte, ignorando che da un punto di vista di classe non si dà altra
|
||||
possibilità che di una critica marxista alle istituzioni linguistiche,
|
||||
si aprirà la via a quella che sarà l'ambigua integrazione del formalismo
|
||||
analitico nei metodi di produzione della forma[^20].
|
||||
|
||||
La poetica dell'oggetto, infatti, è nello stesso tempo una rinuncia e un
|
||||
tentativo di dominio sul reale. Riconoscendo che l'universo delle
|
||||
*cose*, nella sua brutale realtà, non è più sottoponibile ad
|
||||
un'esperienza soggettiva che possa dominarlo con un progetto di
|
||||
razionalità globale, le avanguardie europee avevano concluso il lungo
|
||||
dibattito dell'epoca romantica sulla scoperta kantiana della
|
||||
inconciliabilità fra l'*anima* e le *cose*. Anche il disegno dialettico
|
||||
hegeliano era stato mandato in frantumi dal *pensiero negativo*
|
||||
dell'avanguardia: Futurismo, Espressionismo e Dada concordano nel
|
||||
sottrarsi alla sintesi positiva delle contraddizioni esibendo queste
|
||||
ultime come tali[^21].
|
||||
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||||
Le avanguardie sovietiche in particolare – parallelamente alle
|
||||
esperienze collaterali del Bauhaus – tendono a fondare un nuovo tipo di
|
||||
dominio su un reale riconosciuto come contraddittorio, non
|
||||
assoggettabile ad alcun *a priori* formale: ma per fare questo debbono
|
||||
riconoscere che non è più il soggetto a fondare la realtà, ma è
|
||||
quest'ultima a fondare il soggetto. «Noi poeti futuristi – è scritto
|
||||
nel manifesto *La parola come tale[^22] – ben più che alla Psiche diamo
|
||||
valore alla Parola, bistrattata senza pietà dai nostri predecessori. Noi
|
||||
vogliamo vivere della parola più che della nostra esperienza». Il che
|
||||
non è affatto in contrasto con il manifesto «rumorista» di Russolo
|
||||
(1913), e giustamente le esperienze dei rumoristi italiani sono state
|
||||
messe in relazione alle prime ricerche di Dziga Vertov[^23]. Le
|
||||
*Kino-Pravda* di Vertov (cui collabora, dalla tredicesima in poi,
|
||||
Rodčenko) assumono come *materiale* da riorganizzare attraverso la
|
||||
manipolazione degli *intervalli* e del montaggio lo spettacolo della
|
||||
città di massa, o avvenimenti distanti nello spazio, in cui l'azione
|
||||
collettiva in quanto realtà nuova venga scoperta, nelle sue *verità*
|
||||
nascoste, dalla legge dello straniamento[^24].
|
||||
|
||||
Anche qui l'esperienza soggettiva è fondata a partire dal riconoscimento
|
||||
della sua impotenza di fronte agli oggetti che lo stesso soggetto ha
|
||||
posto dinanzi a sé, che il soggetto ha creato, e che gli si ripresentano
|
||||
come estranei. I controrilievi tatliniani, le «favole geometriche» di El
|
||||
Lisickij, le *Kino-Pravda* di Vertov, sono tentativi di *gestire la
|
||||
propria alienazione*; così come i planiti di Malevič erano tentativi di
|
||||
sublimare l'alienazione cosmica. «La psicologia – scrive Vertov[^25] –
|
||||
impedisce all'uomo di essere esatto come un cronometro, frustra la sua
|
||||
ambizione di apparentarsi alle macchine. Da noi non c'è ragione perché
|
||||
l'arte del movimento non consacri tutta la sua attenzione all'uomo
|
||||
futuro piuttosto che all'uomo attuale. E' vergognoso che, contrariamente
|
||||
alle macchine, gli uomini non si sappiano comportare. Ma cosa fare, se
|
||||
il comportamento impeccabile dell'elettricità ci tocca più che il
|
||||
disordine della gente attiva o l'ozio pedante di quella passiva... Noi
|
||||
escludiamo per il momento l'uomo come oggetto di ripresa filmica, dato
|
||||
che, questi è incapace di dirigere i propri movimenti. La nostra strada
|
||||
è di partire dal sedicente cittadino per pervenire all'uomo elettrico
|
||||
compiuto, attraverso la poesia delle macchine».
|
||||
|
||||
E' esattamente, la strada opposta – nonostante le apparenze superficiali
|
||||
– a quella dell'*Esprit Nouveau*. L'uomo deve *farsi macchina* per
|
||||
estinguere la propria colpa di fronte all'universo della produzione da
|
||||
lui creato ma non dominato. Ma deve farsi macchina, principalmente, per
|
||||
pagare cos1 il proprio scotto alla legge della produzione incessante,
|
||||
della produzione per la produzione.
|
||||
|
||||
«Mettere a nudo l'anima della macchina, *far amare la macchina
|
||||
all'operaio, far amare il trattore al contadino, far amare la locomotiva
|
||||
al meccanico*» [^26].
|
||||
|
||||
Con questi assiomi Dziga Vertov rivela il fine ultimo dell'avanguàrdia
|
||||
fattasi produttiva. E' il collettivo, la classe, ora, che è chiamata a
|
||||
*farsi macchina*, a identificarsi con la produzione. Il Produttivismo è si
|
||||
un progetto di avanguardia: ma è progetto di conciliazione fra Capitale
|
||||
e Lavoro, operato con la riduzione della forza-lavoro a ingranaggio
|
||||
obbediente e muto della macchina complessiva [^27].
|
||||
|
||||
Il progetto iniziale del Suprematismo o della scuola formale – il
|
||||
recupero di un lavoro intellettuale opportunamente distanziato e
|
||||
differenziato da quello produttivo – regge sempre meno dal '25 in poi:
|
||||
lo dimostrano non solo le parole e i films di Vertov, ma anche, e
|
||||
principalmente, le crisi di Šklovskij ed Eichenbaum, con le quali lo
|
||||
Erlich fa iniziare, giustamente, il dissolvimento del formalismo[^28].
|
||||
|
||||
D'altra parte sarebbe errato dar fede per intero alle pretese
|
||||
scientifiche del formalismo stesso nella sua fase più rigorosa. Anche
|
||||
quell'ostinato e polemico scavare nelle strutture prime della forma,
|
||||
senz'altro obiettivo apparente che la dimostrazione della fondamentale
|
||||
tautologicità dell'arte, era a sua volta un «progetto» artistico. La
|
||||
distanza dell'analista dall'opera non era che un pretesto: fissando un
|
||||
perimetro rigoroso per il proprio scavo analitico, il formalismo
|
||||
progettava in realtà il recupero di una *qualità* specifica per il lavoro
|
||||
intellettuale, dando coraggiosamente per scontata l'inutilità di
|
||||
quella stessa qualità di fronte alla realtà della produzione.
|
||||
|
||||
E' ciò che avviene anche nella vicenda culturale dei paesi occidentali.
|
||||
Ma le difficoltà, nella Russia sovietica, vengono accentuate proprio dal
|
||||
fatto che la dialettica interna al lavoro intellettuale e il suo
|
||||
scontro con il lavoro tutto omogeneizzato, astratto, *senza qualità*,
|
||||
direttamente produttivo, insistono sul *dato* insopprimibile della
|
||||
Rivoluzione del '17.
|
||||
|
||||
Šklovskij, Eichenbaum, Tret'jakòv non riescono a convincere se stessi
|
||||
della correttezza del loro «aureo» progetto di recupero di una qualità
|
||||
intellettuale. Il metodo formale, dal '25 in poi, *vuole* inserirsi nella
|
||||
produzione come per espiare un complesso di colpa. La letteratura viene
|
||||
ora spinta a farsi *literatura fakta*, «fattografia», secondo l'espressione
|
||||
dei formalisti: esattamente come per Rodčenko, la pittura deve farsi
|
||||
produzione, o, come per Ginzburg, l'architettura deve farsi strumento
|
||||
«sociale». Per tutta l'avanguardia sovietica, come per Dziga Vertov, il
|
||||
campo da cui trarre i materiali primari della nuova arte produttiva è la
|
||||
*banalità quotidiana*.
|
||||
|
||||
«Noi consideriamo elemento essenziale dell'arte oggi – scrive Tret'jakòv[^29] –
|
||||
il movimento dei fattografi. Respingiamo decisamente le affermazioni
|
||||
sprezzanti di certi compagni del LEF: "Vorrete forse considerare *lefista*
|
||||
ogni reportucolo di giornale, ogni ragazzino che sa scattare qualche
|
||||
foto?" Ma è aristocraticismo estetico. La massa dei fotografi dilettanti
|
||||
le migliaia di reporter e di corrispnndenti operai, nonostante la loro
|
||||
bassa qualifica e il loro rigore, sono "fattografi" potenziali. Si deve
|
||||
cercare di migliorare la loro qualifica, e per ogni autentica
|
||||
socializzazione dell'arte costoro valgono più di qualsiasi pittore o
|
||||
letterato qualificato, intento a lavorare in senso progressivo, una
|
||||
volta pentito e dopo aver rinnegato il proprio passato».
|
||||
|
||||
La *qualità* sperimentata nel lavoro puro sulla forma deve ora entrare nei
|
||||
processi di «socializzazione»: il rifiuto verbale dell'aristocrazia
|
||||
culturale è tutto funzionale alla polemica ormai ingaggiata
|
||||
dall'intellettuale con se stesso.
|
||||
|
||||
Il banale quotidiano ha la sua *forma* specifica nel giornalismo: non a
|
||||
caso il progetto dei Vesnin per la «Pravda» o la grafica di El Lisickij
|
||||
assumono dal *collage* cubista (con la mediazione della ricerca
|
||||
tatliniana) la degradazione della forma e la sua identificazione con la
|
||||
materia. «Quando diciamo che il romanzo sarà sostituito dal giornale –
|
||||
scrive Šklovskij[^30] – non intendiamo dire che sarà sostituito da singoli
|
||||
articoli. No, è la rivista stessa a rappresentare una determinata forma
|
||||
letteraria, com'era ben chiaro all'epoca in cui nacque il giornalismo
|
||||
inglese, quando si sentiva in modo cosi lampante il redattore come
|
||||
autore». Ma subito dopo la «fattografia» è presentata come medium. di
|
||||
«creazione collettiva», di funzione-collaborazione, secondo la
|
||||
tradizione più ortodossa delle avanguardie storiche: «trovare il punto
|
||||
di vista essenziale, capace di spostare il materiale e di offrire al
|
||||
lettere la possibilità di ricostruirlo, ecco un procedimento molto più
|
||||
organico di qualsiasi paragone, che ben raramente riesce a raggiungere
|
||||
il proprio fine».
|
||||
|
||||
«Lo sviluppo della "letteratura del fatto" non deve seguire una
|
||||
direttrice capace di avvicinarlo alla grande letteratura, bensì una
|
||||
divergente, e una delle condizioni essenziali è la lotta contro
|
||||
l'aneddoto tradizionale che contiene in sé, allo stato embrionale, tutte
|
||||
le qualità e tutti i vizi del vecchio metodo estetico»[^31].
|
||||
|
||||
Non sappiamo fino a che punto Šklovskij o Tret'jakòv si accorgessero,
|
||||
nel '29, che la loro scoperta della «fattografia» non era che la
|
||||
riduzione aggiornata del programma Produttivista del '20, certo apparso
|
||||
alle loro orecchie, a suo tempo, come vaniloquio dilettantistico[^32].
|
||||
|
||||
«L'arte collettiva del presente è la vita costruttiva»: nelle parole di
|
||||
Rodčenko e della Stepanova, in tutto aderenti alle idee di Tatlin,
|
||||
riecheggia l'utopia positiva delle avanguardie del primo dopoguerra,
|
||||
dalla *Novembergruppe* al De Stijl. E del resto, lo strumento più
|
||||
elementare di quelle avanguardie – la riduzione, del «materiale» formale
|
||||
al puro segno, al puro oggetto, come risposta alla scoperta della
|
||||
reificazione dell'oggetto in seno all'universo mercificato della
|
||||
produzione – è anche lo strumento principe del Costruttivismo russo; in
|
||||
tutta la gamma delle sue specificazioni.
|
||||
|
||||
La «*rivolta delle cose*», questo tema che, nella tradizione dell'angoscia
|
||||
borghese è esperienza e prefigurazione di un mondo completamente
|
||||
dominato da quel simbolo del *negativo* che è, per la falsa coscienza
|
||||
intellettuale, la merce, si presenta ribaltato nelle ricerche delle
|
||||
avanguardie sovietiche. L'Opojaz aveva ridotto scientificamente l'arte a
|
||||
progetto di relazioni specifiche fra puri segni, fra elementari oggetti.
|
||||
Il *Vešč* di Ehrenburg e di El Lisickij, l'astrazione geometrica di
|
||||
Ladovskij e dei Vesnin, l'oggetto come prodotto, di Rodčenko o del
|
||||
Metfak, le immagini virtuali di Dziga Vertov o di Ejzenstejn, le «cose
|
||||
di Majakovskij, possono ora ripartire da quelle analisi, utilizzandole
|
||||
positivamente, re inserendo le in un'ideologia della produzione che
|
||||
rovesci la sospensione di giudizio compiuta dal formalismo circa la
|
||||
propria collocazione politica.
|
||||
|
||||
La «riduzione all'oggetto» tuttavia, non è, per il Formalismo, una
|
||||
conseguenza diretta della sua analisi scientifica. Essa è piuttosto la
|
||||
conseguenza di un compromesso. Trasformare una tecnica di indagine in
|
||||
un metodo costruttivo della forma, rovesciare nella produzione la
|
||||
medesima teoria che aveva rivelato le aporie delle avanguardie
|
||||
produttiviste, ribaltare il valore «negativo» dell'analisi formale in
|
||||
teoria «positiva»: questo è l'equivoco cui il gruppo dell'Opojaz in gran
|
||||
parte e l'ala «sinistra» dell'arte sovietica nella sua totalità non
|
||||
riusciranno a sfuggire, dal '25 in poi. Si noti ancora una volta la
|
||||
singolare omogeneità di funzioni storiche e di comportamenti che lega
|
||||
fra loro avanguardie negative (Espressionismo e Dada) e formalismo
|
||||
russo. La «riduzione all'oggetto» è il termine ultimo della loro
|
||||
dissacrazione: anche se per le prime si tratta di un risultato ottenuto
|
||||
tramite l'*autodegradazione* dell'attività artistica, e per il secondo di
|
||||
un estremo tentativo di «salvarsi l'anima». Dada non «si traduce» in De
|
||||
Stijl, la Negazione non si rovescia in Positivo attraverso un qualche
|
||||
magico reagente. L'aporia dell'avanguardia è tutta qui: nel non saper
|
||||
trovare altri strumenti per denunciare il proprio processo di
|
||||
mercificazione, la propria incomunicabilità, che in un atto
|
||||
comunicativo, anche se ridotto a pura testimonianza di se stesso, a puro
|
||||
segnale. Negando la possibilità della comunicazione, l'avanguardia
|
||||
rappresenta e rivela la «miseria» di una tipica utopia borghese: la
|
||||
scoperta, cioè, che non è più dato altro Valore che il tendere verso
|
||||
valori ineffettuali, irraggiungibili, privi di senso. Anche il
|
||||
formalismo aveva distrutto – e scientificamente, per giunta – ogni
|
||||
illusione circa il significato della comunicazione. Eichenbaum o
|
||||
Šklovskij hanno un bell'attribuire agli «specialisti del compromesso» -
|
||||
primo fra tutti Arvàtov – la responsabilità del dissolversi della teoria
|
||||
scientifica della forma in banali artifici. La banalizzazione del
|
||||
formalismo è già insita nel suo disperato tentativo di autorecuperarsi
|
||||
alla *produzione*[^33].
|
||||
|
||||
«L'unità dell'opera letteraria – scrive Tynjanov nel '24[^34] – non consiste
|
||||
nella perfetta simmetria delle componenti, bensì... nella loro
|
||||
integrazione dinamica... La forma dell'opera letteraria va intesa
|
||||
dinamicamente». La «somma degli artifici», in cui nel '21 Šklovskij
|
||||
riconosceva il principio cardine del processo formale, si presenta ora
|
||||
come un tutto, un sistema, una struttura. Intorno al '25 Eichenbaum
|
||||
scopre che nella linea di confine tra fonetica e semantica esiste la,
|
||||
sintassi: la legge dello straniamento dovrà ora insistere su un
|
||||
recuperato concetto di totalità della forma. Solo che si tratta di una
|
||||
forma instabile, di una struttura che ha sempre meno a che fare con uno
|
||||
stabilizzato «principio di ragione»: di una forma, insomma, che è
|
||||
piuttosto un tendere verso una razionalità progettante. E' esattamente
|
||||
il medesimo processo che si rivela nella vicenda delle avanguardie
|
||||
figurative: si pensi al passaggio dalla pura «cultura dei materiali»,
|
||||
perpetuata da Ladovskij nel Vchutemas, alle prime esperienze dei Vesnin
|
||||
nel '23, a quel «manifesto» di sintesi positiva che è Lo stile e
|
||||
l'epoca, scritto da Ginzburg nel '24.
|
||||
|
||||
L 'uso di una tecnica di analisi come supporto di una metodologia di
|
||||
progettazione (letteraria o architettonica che questa sia ) è già nel
|
||||
Tatlin dei Controrilievi; ma è con la costituzione del LEF' che nella
|
||||
Russia sovietica avviene qualcosa che solo molto più tardi avverrà
|
||||
nell'Occidente capitalista. Facendo funzionare in senso produttivo
|
||||
l'analisi formale, tutto il contenuto demistificante della sua analisi
|
||||
viene annullato. La sua inquietante contestazione del Futurismo risulta
|
||||
neutralizzata:. la scoperta della distanza ineliminabile dell'arte dalla
|
||||
vita, della fatale estraneità dell'arte alla «bandiera che sventola
|
||||
sopra la cittadella»[^35], è fatta funzionare come forza» trainante di
|
||||
un'ideologia. L'analisi formale si cala tutta all'interno della
|
||||
struttura, del processo di formazione, dei congegni di articolazione
|
||||
delle poetiche che ne ereditano, quindi, il lascito «positivo».
|
||||
|
||||
L'arte costruzione della vita, preconizzata dal LEF, può cos1 assorbire
|
||||
in sé tutti gli apporti di movimenti oggettivamente antitetici.
|
||||
|
||||
Il messaggio lanciato nel '23 a futuristi, costuttivisti, produttivisti
|
||||
e Opojaz è estremamente significativo[^36].
|
||||
|
||||
L'artista «tecnico del suo Javoro» agganciato allo studio delle «leggi
|
||||
scientifiche della produzione poetica» può ora recuperare il formalismo
|
||||
come affossatore delle tradizioni della letteratura borghese e come
|
||||
rivèlatore delle leggi della produzione poetica, mentre si profila. una
|
||||
nuova utopia, quella dell'arte proletaria come creazione della società
|
||||
proletaria[^37].
|
||||
|
||||
Il carattere tutto accessorio e sovtastrutturale delle tesi
|
||||
formalistiche circa la riduzione della progettazione alla.pura
|
||||
organizzazione si rivela compiutamente nel momento in cui non può più
|
||||
essere sottaciuto il predicato specifico di quella generica
|
||||
«organizzazione».
|
||||
|
||||
Rovesciare tutta la tematica della «morte dell'arte» nell'ideologia del
|
||||
lavoro, funzionalizzare come stimòlo verso il rinnovamento dei mezzi e
|
||||
delle tecniche di p roduzione la scoperta marxiana dei connotati di
|
||||
classe delle Istituzioni e delle discipline, affermare declsamente un
|
||||
possibile uso di cla.s se più insidioso quanto più raffinato l'ideologia
|
||||
del «soçialismo realizzato» a quella dell'organizzazione (tettonica,
|
||||
fattura, costruzione): questi i compiti che il 10 gruppo di Lavoro dei
|
||||
Costruttivisti (1920) e il loro massimo teorico, A. Gan, si assumono in
|
||||
proprio[^38].
|
||||
|
||||
Sarebbe però errato considerare chiusa, dal '20 in poi, la partita
|
||||
dell'àvanguardia: questa ha solo spostato in là i propri obiettivi.
|
||||
L'estraneità delle istituzioni borghesi al destinò del proletariato
|
||||
rende legittima la dichiarazione di morte al feticismo dei Valori
|
||||
artistici, dà un fondamento < politico» al tradizionale ruolo
|
||||
distruttivo delle avanguardie storiche. La guerra alle «verità eterne e
|
||||
incorruttibili»[^39] è solo il polo dialettico della ricostruzione, tutta
|
||||
ideologica, del ruolo sovrastorico delle discipline: dove il cambiamento
|
||||
di segno da queste assunto non trova. altra giustificazione che quella
|
||||
etica.
|
||||
|
||||
In luogò della classe, il proleta.riato unico arbitro del proprio
|
||||
destino; in luogo delle contraddizioni ineliminabili insite nella
|
||||
gestione operaia del Capitale, l'esaltazione dell'organizza zione
|
||||
socialista; in luogo della rivelazione dell'oggettivo funzionamento
|
||||
della Russia sovietica come momento di crisi del Capitale
|
||||
internazionale, abbiamo l'assunzione dell'ttobre proletario come momento
|
||||
di palingenesi universale, di epifania etica. Attribuendo al
|
||||
proletariato il compito storico di reintegrare l'Uomo a se stesso e al
|
||||
suo ambiente sociale, il recupero di un l avoro risacralizzato in quanto
|
||||
non più ' alienato si traduce direttamente nell ideologia
|
||||
dell'organizzazione, nel Piano. Né conta qualcosa l'osservazione dei
|
||||
«diplomatici sovietici della cultura» in Occidente – Ehrenburg ed El
|
||||
Lisicki, non casualmente attaccati sia da Arvàtov che da Gan[^40] circa
|
||||
la coincidenza delle linee gènerali di sviluppo capitalisti che e
|
||||
sovietiche verso l'rganizzazione della produzione e la sua
|
||||
pianificazione[^41].
|
||||
|
||||
Solo il socialismo realizzato ammette il Piano come espressione organica
|
||||
del colloquio mistico fra le masse e il nuovo universo tecnologico: solo
|
||||
in esso quel colloquio può significare la nuova verità della «raggiunta»
|
||||
fine della divisione sociale del lavoro. La «città comunista» – Gan lo
|
||||
dichiara esplicitamente, e dopo di lui lo ripeteranno fino
|
||||
all'saurimento El Lisickij e tutti i tecnici europei impegnati nella
|
||||
costruzione reale di quella città, da Hannes Meyer ad Hans Schmidt 4 2 -
|
||||
è il luogo specifico della manifestazione sociale del Piano, come la
|
||||
«città borghese» è il luogo delle contraddizioni soggettivistiche e
|
||||
dell'anarchia della produzione».
|
||||
|
||||
L'Organizzazione è pronta ora a divenire il campo specifico su cui
|
||||
l'intellettuale può fonaare le proprie speranze di riscatto e di
|
||||
sopravvivenza; né manca chi, come Kusner, portando fino in fondo
|
||||
l'deologia costruttivista, individua nel mito dell'rganizzazione la fine
|
||||
del «feticismo della tecnica»[^43].
|
||||
|
||||
L'immagine della produzione come celebrazione della socialità del
|
||||
lavoro, dunque. Produttivismo e Costruttivismo, ereditando, dal '23
|
||||
aleno, tutte le aspirazioni troricate del Suprematismo, indicano le vie
|
||||
del rovesciamento del momento col lettivo nell'organizzazione di un
|
||||
lavoro produttivo in cui la classe operaia sia esplicitamente chiamata a
|
||||
riconoscersi completamente. Il macchinismo celebrativo della torre di
|
||||
Tatlin del '19, i garages e i clubs operai di Mel'ikov dal '25 al '30, i
|
||||
progetti urbanistici di Lavinskij, di Varentsov e dell'RU – pensiamo
|
||||
alla planimetria di Autostroi (1930), in cui Lavrov, Popo e Krutikov
|
||||
sembrano tradurre in segno planimetrico reiterato l'equilibrio dinamico
|
||||
di alcuni famosi Controrilievi tatliniani[^44], – sono le tappe di un
|
||||
progressivo sganciarsi dalla realizzazione di quello stesso piano
|
||||
sociale che l'rganizzarsi dellé fcirme si assume il compito di
|
||||
comunicare metaforicamente. (L'avvertimento di Maj akovskij agli
|
||||
studenti del Vchutemas è veramente sintomatico al riguardo, cosi come lo
|
||||
è la narrazione autobiografica. della Semenova sul ruolo del
|
||||
produttivismo «astratto» in seno alle scuole di architettura) 4'.
|
||||
|
||||
Non vorremmo che si interpretassero le nostre osservazioni come una
|
||||
scontata critica rivolta al carattere puramente propositivo, simbolico,
|
||||
«non realistico», delle correnti eredi dello spiritualismo suprematista
|
||||
e dell'ccezione costruttivista offerta da Gabo e Pevsner. In realtà è
|
||||
proprio il formalismo dei membri dell'ASNOVA, di Mel'ikov, dei Golosov,
|
||||
di Leonidov, a segnare con maggiore chiarezza storica le tappe
|
||||
successive in cui si realizza il «dover essere» dell'vanguardia.
|
||||
|
||||
Notiamo anzitutto un fenomeno solo in apparenza paradossale. In nome
|
||||
dell'autonomia della costruzione formale Tatlin aveva duramente
|
||||
criticato il programma di addobbo monumentale delle città promulgato da
|
||||
Lenin nel 1918. Nel '19 Tatlin stesso elabora il proprio «monumento»,
|
||||
dimostrando involontariamente quale fosse lo sbocco logico delle teorie
|
||||
produttivistiche sui materiali; nello ste::ro tempo, le avanguardie
|
||||
danno il meglio di sé nel teatro, nello spettacolo di massa, nella
|
||||
propaganda urbana: il ribaltamento «produttivo» dell'«arte» sulla città
|
||||
diviene la soluzione «naturale» della emblematica della tecnica e delle
|
||||
implicazioni libertarie ad essa attribuite. L'ideologia dello sviluppo
|
||||
si cala nell'p pello al lavoro sociale, all'integrazione della classe
|
||||
nel piano di sviluppo, all'identificazione della classe nello sviluppo.
|
||||
Lo stesso Lenin aveva confermato la necessità per la classe di
|
||||
considerarsi estranea agli strumenti di valorizzazione del Capitale
|
||||
fisso. La NEP aveva sancito implicitamente l'insopprimibilità
|
||||
dell'opposizione dei diretti interessi di classe al pur \ necessario
|
||||
sviluppo degli strumenti e dei metodi di produ- zione.
|
||||
|
||||
Non cogliere la dialettica insita nella NEP e scegliere come proprio
|
||||
campo di lavoro l'organizzazione dei modi di produzione – come ideologia
|
||||
pura per i formalisti, come ambiguo compromesso fra ideologia e tecnica
|
||||
di intervento settoriale per gli architetti dell'OSA – fa tutt'uno, per
|
||||
gli intellettuali sovietici, con il travisamento del progetto leninista
|
||||
rivolto a non annullare la classe nel piano, a liberare, anzi, il
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potenziale di lotta della classe stessa, nell'autonomia della propria
|
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estraneità allo stesso capitale sociale dentro al quale essa funge come
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elemento trainante.
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La doppia faccia del lavoro produttivo – tutto dentro allo sviluppo e
|
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contemporaneamente in lotta contro di esso viene annullata dall'deologia
|
||||
che identifica classe e Piano. E' proprio questo, infatti, che
|
||||
Ehrenburg, El Lisickij o i Vesnin indicano con il loro immediato
|
||||
implicare il proletariato nel progetto di «liberazione collettiva» da
|
||||
realizzare con lo sviluppo pianificato. Non a caso gli architetti
|
||||
«radicali» tedeschi, olandesi o cecoslovacchi, potranno vedere nella
|
||||
Russia sovietica il paese dell'utopia realizzata, il luogo eletto
|
||||
dell'rganizzazione dello sviluppo, il campo di applicazione specifico in
|
||||
cui è possibile attuare ' il sognato recupero di un lavoro intellettuale
|
||||
riscattato nel suo ruolo di guida – etica e tecnica a un tempo – della
|
||||
Civilisation machiniste[^48].
|
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||||
Il saggio di Vitezslav Prochazka, pubblicato in questo stesso volume,
|
||||
documenta ampiamente la tensione ideale verso l'universo dell'umanesimo
|
||||
socialista», tipico delle avanguardie progressiste cecoslovacche, da
|
||||
Leva Fronta in poi. Ma forse, ancor più dell'opera. dei gruppi tedeschi
|
||||
e ceki, è il pro getto elaborato d a Berlage per i l mausoleo di Lenin (
|
||||
1 924 ) ad esibire uno spaccato concettuale di tale identificazione
|
||||
dell'URSS, da parte della cultura radicale, come il luogo specifico
|
||||
della fratellanza. universale, del riscatto miilenario dalla
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||||
oppressione. Il progetto. di Berlage non a caso si struttura intorno a
|
||||
due alti fari, che ripetono il motivo del precedente progetto di
|
||||
«Pantheon dell'manità» (1915), elaborato come accorato appello
|
||||
umanitario contro la «barbarie» della prima guerra mondiale4 1
|
||||
|
||||
Lenin come incarnazione del recupero dell uomo totale e del riscatto
|
||||
del, «lavoro», dunque: il corpo di fabbrica laterale, echeggiante con la
|
||||
sua copertura a sheds ' un edificio industriale, è esplicito nella sua
|
||||
allegoria del lavoro sublimato. L'intera attesa messianica di un futuro
|
||||
liberatorio, che agita la cultura olandese della fine dell'800 e del
|
||||
primo ventennio del '90 0, con tutto if suo bagaglio di teorie
|
||||
teosofiche mistiche e anarchiche, sembra, con il progetto di Berlage,
|
||||
aver trovato un oggetto concreto. capace di soddisfare quell'attesa. Fra
|
||||
il mausoleo berlagiano, la Stadtkrone di Taut, la cattedrale del futuro
|
||||
di Feininger e le «città della pace» di Kampffmeyer, C. Klein e
|
||||
Schmidt-Rottluff, le differctPze soo – al di là delle forme – solo
|
||||
marginali.
|
||||
|
||||
L'oscillare ambiguo tra l'autoconfinamento nell'deologia e il diretto
|
||||
intervento nell'invenzione di forme socialiste di vita dal '28 in poi si
|
||||
tratterà dell'invenzione della città socialista – caratterizza il
|
||||
dibattito architettonico nel periodo della NEP.
|
||||
|
||||
Ma il continuo insistere sul ruolo della letteratura o del cinema come
|
||||
contributi all'organizzazione e alla «costruzione delle coscienze», o su
|
||||
quello dell'architettura e della città come immagini sociali di una
|
||||
pianificazione possibile, rivela a ben vedere una profonda inquietudine.
|
||||
|
||||
Il ruolo dell'ideologia e dell'utopia, dal periodo della NEP in poi, non
|
||||
può più essere mis tificato. Quanto più l'rchitettura salva se stessa
|
||||
come disciplina, quanto più tenta la salvaguardia del proprio ruolo
|
||||
istituzionale, tanto più essa gettualità del prodotto di massa e, il
|
||||
destino del tecnico che ne guida il ciclo di produzione vengono legati
|
||||
insieme, in modo non dissimile a quanto faranno Benjamin e Dorner ' 2.
|
||||
Non solo rispetto alle condizioni reali dell'industria sovietica degli
|
||||
anni '20, ma anche nei confronti della situazione storica più generale
|
||||
dell'organizzazione produttiva, quell'invocazione, quella scelta
|
||||
soggettiva di proletarizzazione, appare l'ultima prefigurazione
|
||||
possibile del Geist borghese. Se ora la Totalità è il proletariato, se è
|
||||
questa la classe che porta a compimento la filosofia dialettica tedesca
|
||||
- è il tema costante, del resto, delle pagine più mistificanti di Engels
|
||||
e del giovane Lukàcs se è solo nel processo di costruzione
|
||||
dell'niverso socialista che sembra darsi il nuovo, unico Valore,
|
||||
allora non rimane che scavalcare i tempi, scongiurare il momento
|
||||
dell'estinzione reale, oggettiva, del lavoro intellettuale e della sua
|
||||
trasformazione in lavoro tecnico produttivo, anticipare con una scelta
|
||||
soggettiva esattamente questo momento: scegliere insomma la propria
|
||||
proletarizzazione per poterne gestire completamente i modi, la
|
||||
qualità, i fini generali.
|
||||
|
||||
Che è come dire, per il lavoro intellettuale, mantenere inalterato il
|
||||
proprio ruolo di coscienza del mondo, di anticipatore profetico, di
|
||||
gestore dei fini etici dell'mrianità ( ora, nell'URSS, dell'umanità
|
||||
liberata dalla Rivoluzione d'Ottobre). E' difficile non vedere in tale
|
||||
scelta, chiarissima in tutti i documenti delle avanguardie sovietiche,
|
||||
il pieno esplicarsi del ruolo specifico dell'ideologia borghese nel
|
||||
senso più pieno del termine. Né ci faremo ingannare, in tale
|
||||
riconoscimento ( come tanta parte della critica occidentale e sovietica
|
||||
recente ), dal fatto che quell'ideologia insista ora su uno spazio
|
||||
storico cambiato di segno. Si può seguire agevolmente il processo
|
||||
storico delle ideologie artistiche sovietiche nella duplice vicenda che
|
||||
fra il '28 e il '30 segna l'estinzione dei ruoli soggettivi datisi dai
|
||||
due gruppi dei Razionalisti raccolti nell'OSA e intorno alla rivista
|
||||
«SA» e dei Formalisti – non solo i membri dell'ARU, l1' ''. anche, e
|
||||
principalmente, Mel'nikov e Leonidov.
|
||||
|
||||
Di fronte al tema della riorganizzazione delle città, Ginzburg o
|
||||
Sabsovic non possono rispondere – come, del resto, Ochitovic o Barse -
|
||||
che con proposte d'invenzione soggettiva di «città socialiste»: sarà
|
||||
Kaganovic, nella sua relazione al Plenum del c.c. del 15 giugn'o 1931 a
|
||||
ricordare come non esista spazio colmabile mediante prefigurazioni
|
||||
soggettivé, nella gestione dell'conotnia socialista[^53]. L'intervento
|
||||
degli architetti ed urbanisti stranieri, dal '29 in poi, si rivela così
|
||||
come frutto di una scelta politica conseguente. La gestione
|
||||
socialdemocratica della città, sperimentata in Germania dà! '24 in -
|
||||
poi, può essere ora utilizzata come utile supporto tecnico allo sviluppo
|
||||
regionale fissato dal primo piano quinquennale. Gli sbocohi – che avrà
|
||||
il lavoro di May, di Hannes e Kurt Meyer, di Hebebrand, di Stam, di
|
||||
Schmidt, nell'Unione Sovietica', saranno studiati in modo
|
||||
particolareggiato in questo stesso volume e pertanto possiamo per ora
|
||||
tralasciarne l'analisi. Ai nostri fini è sufficiente sottolineare che è
|
||||
proprio nel loro presentarsi come puri tecnici del Pi!tno, forniti del
|
||||
mio, nimo ideologico ammissibile (o meglio, capaci di dare una veste
|
||||
tutta. tecnica al loro minimo di ideologia ), che May o Schmidt
|
||||
rivelano, storicamente, il reale volto sòvJ,:astrutturale del dibattito
|
||||
interno ai gruppi di ricerca russi.
|
||||
|
||||
Sovrastrutturalità che potrà avere ancora, certo, un suo ruolo: come
|
||||
propaganda. E non ' si è mai data propaganda che abbia. scelto
|
||||
autonomamente gli oggetti di cui co.p.sigliare la fruizione. Alla luce
|
||||
di tali considerazioni acquista 'un. nuovo significato quello che. è
|
||||
stato acutaente chiamato il «recu7 pero del Suprematismo» da parte
|
||||
-delle ' avanguardie russe tra il '27 e il '33 54
|
||||
|
||||
Nel '27 Aleksei Gari, il più accariitQ lassertore, nel '22, dell'
|
||||
estinziqne dell'arte, scrive – e proprio su «SA» – le sue «Note su
|
||||
azimir Malevié», in cui il consueto attacco ai formalisti e alla ASNOV
|
||||
A, si, traduce. in un, progetto di recupero, delle «composizioni.
|
||||
suprematiste astratte» come promotrici di «un nuovo atteggiamento
|
||||
psicològico-percettivo di fronte alle mass.e – volumetrico-spaziaIi»[^55].
|
||||
|
||||
Nello stesso tempo – tra il '27 e il '28 Mel'ikov, e dal '27 al '33
|
||||
Leonidov – i Formalisti portano al massimo compimento la poetica dello
|
||||
«straniamento semantico» dell'ggetto, letto – in chiave neosuprematista
|
||||
- non come oggetto-modulo di produzione o di serie, bensì come oggetto
|
||||
autonomo inserito in una serie definibile solo in termini ' dir
|
||||
linguaggio, di articolazione geometrica. Dal planita e dal Proun,
|
||||
piattaforme di passaggio all'rchitettura e alla produzione, produzione
|
||||
e architettura riapprodano, con loro, a planiti e Proun «realizzati»,
|
||||
ma non per questo meno programmatici.
|
||||
|
||||
Basterebbe intraprendere una compiuta analisi strutturale degli
|
||||
assemblages geometrici melnikoviani per scoprire quanto la tecnica del
|
||||
montaggio sia per essi non tanto e non solo metafora della catena di
|
||||
produzione, quanto piuttosto proposta di recupero di una qualità
|
||||
all'interno di questa. I modi di produzione riducono oggettivamente il
|
||||
rapporto ' uomomacchina a relazione astratta fra «oggetti»: il club
|
||||
operaio sarà il luogo dove tale relazione dovrà ricaricarsi di
|
||||
significati. E' proprio la distanza dalla fabbrica del club operaio che
|
||||
permette tale recupero: lo straniamento semantico insisterà quindi sulle
|
||||
immagini della catena di produzione, astratta fino ad assumere i
|
||||
connotati di un insieme di puri segni geometrici. Il lavoro del «tecnico
|
||||
della forma» inizierà da qui: suo compite.. non sarà quello di rendere
|
||||
significanti quei segni, bensì di fàrli «scontrare» fra loro, di
|
||||
assumere il loro vuoto come materiale di una comunicazione volutamente
|
||||
ambigua, perché sospesa fra la pura ed ermetica affermazione di se
|
||||
stessa e l'indicazione – altrettanto ermetica – di una forma come
|
||||
tensione verso un inattuale principio di Ragione.
|
||||
|
||||
Più che nel club Rusakov, club Svoboda (detto «il sigillo per la
|
||||
fabbrica «Procellaria» '28-'29. Nel primo è notevole del '28, ciò è
|
||||
leggibile nel della libertà» ), o in quello (detto «dei cilindri» ), del
|
||||
l'ntroduzione di un invito esplicito a una lettura in movimento, in cui
|
||||
il percorso dell'sservatore, indirizzato secondo la direttrice
|
||||
avvolgente delle rampe che attraversano e spaccano.trasversalmente la '
|
||||
«mac china» formale, segue da vicino l'quilibrio di namico degli oggetti
|
||||
geometrici che si contrappongono nella loro assoluta disomogeneità 5 6.
|
||||
Nel secondo, la «distorsione», il priem, entra nella stessa definizione
|
||||
dei singoli elementi: i cilindri vetrati, che si intersecano e si
|
||||
raccordano solo nel «piatto» superiore che unifica la frase geometrica,
|
||||
contrastano con la loro articolazione il neutro parallepipedo da cui
|
||||
emergono. ( E ' la medesima esibizione di un montaggio di forme
|
||||
discontinue che gli allievi di Ladovskij e Doukacaev avevano
|
||||
sperimentato allo stato puro nel V chutemas, e che verrà ripreso da Ilya
|
||||
Golosov, nel club Zujev o nel progetto di tea tro per Sverdlovsk).
|
||||
|
||||
Ciò che caratterizza tali esperienze, comunque, è – come per le
|
||||
Kinopravda di Vertov ' il tentativo di estrarre un massimo di
|
||||
comunicazione dal montaggio di segni privi di s ignificati intrinseci.
|
||||
|
||||
L'avanguardia torna su se stessa, ripercorre filologicamente le tappe
|
||||
del proprio processo.
|
||||
|
||||
La teoria dell'ir rile vanza della dimensione semantica nel contesto
|
||||
poetico ha ormai dato la mano all'utopia del Significato. Il primato
|
||||
della parola-segno – o, in architettura, dell'oggetto-segno – si rivela
|
||||
come giustificazione di tecniche di montaggio formale che comportino una
|
||||
«tensione nella ricerca del significato». 5 7. E' esattamente quanto
|
||||
accade nel cinema di Dziga Vertov, nelle ermetiche aggregazioni di
|
||||
Mel'nikov e Leonidov, negli assemblages metaforici di El Lisickij.
|
||||
Degradandosi volontariamente a combinazione di vuoti segni, il
|
||||
linguaggio artistico recupera così l'nica stratificazione di semanticità
|
||||
ormai ammissibile, e proietta la questione del proprio senso al di là di
|
||||
se stesso, al di là dell'mmediato presente (proprio l'opposto di quanto
|
||||
teorizzato da Tatlin, Rodčenko e dalla Stepanova nel '20 ).
|
||||
|
||||
Ancora una volta l'arte, in quanto puro progetto, in qu anto
|
||||
anticipazione di una globalità pianificata che ' attende un significato,
|
||||
in quanto istanza che dichiara implicitamente la propria impossibilità
|
||||
oggettiva a riempire di senso le pro prie antlcIpazioni, cerca nel
|
||||
futuro le condizioni della propria sopravvivenza. E nello stesso momento
|
||||
in cui essa rinchiude l'intera questione del proprio valore in una
|
||||
ipotesi, essa segna le vie della propria estinzione. L'ipotesi vale in
|
||||
se stessa, recupera un proprio significato solo se sospende se stessa al
|
||||
di sopra del reale: le forme in tensione e in opposizione dei garages e
|
||||
dei clubs operai di Mel'nikov non alludono ad alcuna utopia, affermano
|
||||
solo se stesse, al di là di ogni attributo funzionale.
|
||||
|
||||
Sotto questo aspetto la vicenda dell'arte russa non si differenzia da
|
||||
quella dell'vanguardia nel suo complesso, altro che per la radicalità
|
||||
con cui essa si sviluppa nell'Unione Sovietica tra il '20 e il '30. Il
|
||||
p'ensiero negativo, questo culmine dell'laborazione dialettica borghese,
|
||||
sceglie ancora una volta il terreno dell'ipotesi fine a se stessa, per
|
||||
scongiurat e provvisoriamente un'eutanasia paventata come inevitabile.
|
||||
|
||||
Il dilemma, allo scadere degli anni '30, diviene angosciante. Rimanere
|
||||
fedeli – come fanno Tatlin, Mel'ikov, i fratelli Golosov o Leonidov -
|
||||
alla legge dell'ostranenie, dello «straniamento» dell'ggetto, non può
|
||||
che significare il ritorno allo «slittamento semantico», teorizzato dal
|
||||
giovane Šklovskij come artificio necessario all'strazione dell'oggetto
|
||||
stesso dall'utomatismo della percezione. (I traslati geometrici e le
|
||||
intersezioni articolate dei clubs operai di Mel'nikov, la riinvenzione
|
||||
continua dei modi di articolazione degli oggetti, l'so dello
|
||||
perimentalismo basato sull'associazione arbitraria delle interiezioni
|
||||
geometriche nel Dom Narkontiazproma di Leonidov, ne sono solo le prove
|
||||
più appariscenti). Ma con ciò si sancisce definitivamente la propria com
|
||||
pleta estraneità al progetto cui tutte le avanguardie avevano teso:
|
||||
l'organizzazione di un universo tipizzato, dominato dalle leggi
|
||||
dell'automatismo percettivo. La distanza, alla fine, da quello che
|
||||
Benjamin chiamerà l'uso «politico» della riproduzione tecnologica[^58].
|
||||
|
||||
Né può sfuggire che la protesta implicita nelle metafore di Mel'nikov è
|
||||
tutta calata nella tradizione della negazione romantica. L:immagine del
|
||||
nuovo universo della produzione
|
||||
- cui alludono, malgrado tutto, i suoi «montaggi» formali
|
||||
- ha come fine l'esorcizzazione di quello stesso universo, si, risolve
|
||||
in un 'ipotesi, data in partenza come ineffettuale, circa la
|
||||
possibilità di un dominio soggettivo e intellettuale su di esso.
|
||||
|
||||
Al di là delle autogiustificazioni programmatiche ciò ha un solo
|
||||
significato. L'arte – riproponendosi come tale scopre di poter
|
||||
sopravvivere solo tornando ac;l estraniarsi dalla «bandiera che sventola
|
||||
sulla cittadella». Anche per i formalisti, dopo il '30, non rimane che
|
||||
la poesia come atto privato, ermetico, improduttivo, àl limite
|
||||
incomunicabile.
|
||||
|
||||
La stessa teoria dell'irrilevanza semantica nel contesto formale implica
|
||||
la disponibilità delle strutture geometriche a significati
|
||||
predeterminati: ed è innegabile che gli artifici combinatori di Mel'ikov
|
||||
sono – al di là del loro macchinismo generieo – oggetti tanto più
|
||||
disponibili quanto più concentrati sulla specificità del loro autonomo
|
||||
costruirsi.
|
||||
|
||||
Un solo passo avanti e otterremo il Letatlin, l'uomomacchina volante
|
||||
elaborato da Tatlin, nel 19;3 0-'31, nel monastero Novodevicky di Mosca.
|
||||
Nel Letatlin c'è tutto: la mistica della macchina e l'stanza di un
|
||||
dominio «umano» su di essa, la tensione verso il futuro e il naufragio
|
||||
nell'arcaico, l'ansia produttiva e il recupero di un'incolmabile
|
||||
distanza dalla produzione 9. Ma c'è, principalmente, la scoperta
|
||||
dell'nattualità della stessa avanguardia. Per sopravvivere non c'è che
|
||||
tornare alle origini, accettare di giocare di nuovo, su un filo da
|
||||
equilibrista, una partita con la storia in bilico tra l'utile e il
|
||||
ridicolo. La distanza – per il Tatlin del '30 fra l'quilibrista e il
|
||||
clown è minima.
|
||||
|
||||
In questo tornare al banale di un'arte che nonostante tutto si ostina a
|
||||
volersi presentare come produttiva, è inutile leggere fasi biomorfiche
|
||||
della poetica tatliniana o profezi[^60]. bilanciate da un profondo
|
||||
disincantamento
|
||||
|
||||
Il gesto-buffonata dei primi budetljane si ripresenta con il Letatlin
|
||||
privato di aggressività. Comunicando inequivoca bilmente che il vuoto
|
||||
oggettivo che esso occupa è l'eco, la rappresentazione, l'evocazione del
|
||||
deserto scoperto nel '13 da Malevic: con la differenza che laddove il
|
||||
deserto di Malevic era un campo vuoto, da colmare di infinite forze
|
||||
potenziali, quello del Letatlin è il simbolo del definitivo «addio al
|
||||
mondo» dato dall'avanguardia. Un addio che è tuttavia tutto scontato
|
||||
nelle proprie premesse e che era già contenuto nel coerente rifiuto
|
||||
della cosiddetta «ala destra» del Costruttivismo o dei primi saggi
|
||||
dell'Opoj az a risolvere l'arte nella produzione.
|
||||
|
||||
E' proprio la «macchina inutile» tatliniana che rende evidente la
|
||||
fondamentale ambiguità dell'Avanguardia: una ambiguità che
|
||||
l'architettura ha avuto il'compito storico di coprire piuttosto che di
|
||||
rivelare.
|
||||
|
||||
Il Formalismo aveva visto giusto: il soggiacere al reale, alle cose,
|
||||
alle parole-cose del Futurismo, era in realtà un diabolico artificio per
|
||||
sfuggire al dominio del reale. Lo straniamento, la deformazione del
|
||||
dato, non è che l'ltimo progetto di dominio soggettivo del!'anima sul
|
||||
mondo attraverso le forme.
|
||||
|
||||
Assumendo i connotati della macchina – e di una macchina particolarmente
|
||||
carica di valori simbolici, come l'uomo volante – ed estraniando
|
||||
quest'ultima dalla concretezza della produzione, Tatlin torna
|
||||
all'origine. Il pathos cosmico del Suprematismo, nella sua tensione
|
||||
verso la conquista di una riconciliazione globale dell'uomo con
|
||||
l'universo, si trasforma
|
||||
- nel Letatlin progettato nell'RSS del primo piano quinquennale
|
||||
all'interno di una torre monastica[^61] – in un mònito ironico e
|
||||
disincantato ad un tempo, che sancisce,.insieme al totale recupero
|
||||
dell'estraneità dell'arte alla vita, la nullità di se stessa, in
|
||||
quanto groviglio di cuntraddizioni soggettive tanto prive di soluzioni
|
||||
quanto del tutto ineffettuali.
|
||||
|
||||
Il ritorno dell'arte a se stessa e il suo estinguersi reale,
|
||||
verificabile in tutte le più significative esperienze dell'architettura
|
||||
sovietica alle soglie degli anni Trenta, non presenta assolutamente
|
||||
nulla di «eroico», nulla di imposto dall'esterno. Il Kitsch staliniano è
|
||||
solo una cartina di tornasole che chiarisce un destino storico che
|
||||
accomuna l e avànguardie sovietiche a quelle occident aÌi, e che in
|
||||
quanto tale attende di essere ristudiato.
|
||||
|
||||
E' piuttosto significativo che nelle recenti rivalutazioni delle tesi
|
||||
«eroiche» del Costruttivismo russo, si eviti accura. tamente di
|
||||
osservare come 't utto quell'nticipare ideologicamente, metaforicamente,
|
||||
simbolicamente, il momento «necessario» dell'rganizzazione produttiva,
|
||||
del funzionamento del ciclo economico complessivo come «macchina
|
||||
globale, non trovasse altra giustificazione che in ragioni tutte immerse
|
||||
in una visione palingenetica ed etica del «mondo nuovo». In tutto
|
||||
quell'gitare il vessillo della «conoscenza», dell'indagine analitica,
|
||||
della ricerca formale come scavo nelle strutture logiche del reale,
|
||||
nessuna indagine oggettiva si è preoccupata di mettere in luce il
|
||||
significato ultimo dell'organizzazione e della razionalizzazione del
|
||||
lavoro in sé, come modi del controllo e del dominio del capitale sociale
|
||||
sui movimenti di classe. L 'ideologia del lavoro, offerta e riprodotta
|
||||
dagli intellettuali, proprio per la connessione tutta mistificata da
|
||||
essi istituita fra il volto sociale della classe operaia e la rior
|
||||
ganizzazione della divisione sociale del lavoro, fra,clàsse e piano
|
||||
produttivo, non può che assumere un ruolo celbrativo della
|
||||
«costruzione del Socialismo»: tanto da poter capire, in questa chiave,
|
||||
le insofferenze di un Gan di un Pasternak o di un Majakovskij nei
|
||||
confronti del lucido esperimento della NEP.
|
||||
|
||||
Ma è chiaro che non è solo l'alleanza tutta verbale fra avanguardie ' e
|
||||
Rivoluzione che provoca l'impasse. La distanza incolmabile fra
|
||||
intellettuali e processo rivoluzionario è proprio nell'impossibilità di
|
||||
quegli intellettuali a rovesciare integralmente in analisi politicà i
|
||||
loro strumenti di conoscenza, nella loro incapacità a rileggere
|
||||
criticamente il ruolo con solidato delle loro discipline. Scoprire il
|
||||
ruolo di strumento di valorizzazione del capitale, proprio di
|
||||
quell'organizzazione del piano da loro agitato come asse ideologico, ri
|
||||
scoprire marxianamente l'pposizione ineliminabile. fra capi tale e
|
||||
lavoro, rifiutarsi di agitare, nella prOleZlOne sociale dei rapporti di
|
||||
produzione, la mitologia della raggiunta sparizione della divisione
|
||||
sociale del lavoro: sono questi 1 compiti politici cui gli intellettuali
|
||||
russi si sottraggono storicamente. Cosi, da rendere lampante che la loro
|
||||
Rivoluzione aveva ben poco a che fare con quella bolScevica. Come per il
|
||||
Lukàcs di Storia e coscienza di classe, come per Karl Korsch, come per
|
||||
tutto il Linkskommunismus europeQ o per gli intellettuali «radicali»
|
||||
della Germania di Weimar, la rivoluzione è il compimento, per loro, del
|
||||
compito storico del proletariato: la restaurazione della categoria della
|
||||
totalità, la distruzione immediata e soggettiva della reificazione, il
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recupero dell'integralità dell'Uomo come Sp'irito hegeliano finalmente
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autorealizzato. Confondendo la Rivoluzione bolscevica con la Rivoluzione
|
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etica auspicata per tutto il corso dell'800 dagli intellettuali
|
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«dissidenti», l'intelligencija russa rivela come in tutta la sua volontà
|
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di costruzione del «mondo nuovo» per l'omo nuovo si celi il permanere
|
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dell'antico sogno dell'intellettuale europeo: porsi come guida morale
|
||||
dell'rganizzazione di classe. Perché nient'altro significa quel continuo
|
||||
affrontare il tema della costruzione del volto sociale del potere
|
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proletario, che far passare sopra generici slogans politici il preciso
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obiettivo di una ristrutturazione globale della divisione sociale del
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lavoro, in cui l'elaborazione intellettule continui ad assumere un
|
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ruolo privilegiato.
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Con il che si scopre che è proprio nelle autogiustificazione politiche
|
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dell'ASNOVA, dell'OSA, dell'ARU, nella riorganizzazione disciplinare
|
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compiuta nel Vchutemas e nel Vchutein, nei tentativi di definire
|
||||
formalmente l'assetto della «città socialista», che gli intellettuali,
|
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al di là di tutte le loro pur reali differenziazioni, offrono il loro
|
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formidabile appoggio all'ideologia del socialismo realizzato. Tanto, che
|
||||
è legittimo chiedersi se nella vicenda che vede quel socialismo
|
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fagocitare le ideologie che ne avevano facilitato la crescita, sia da
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vedersi una tragedia o non piuttosto una «necessaria ironia della
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storia».
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<!--
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vim: spelllang=it spell
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-->
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@ -0,0 +1,949 @@
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title: "Manfredo Tafuri, Renesansa"
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...
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<!-- # I problemi del Rinascimento -->
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> # Problemi renesanse
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<!-- ## a) Architettura e città -->
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> ## a) Arhitektura in mesto
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<!-- È importante insistere, a proposito della tematica umanistica inerente
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alla città, sul profondo carattere realistico che essa assume sin
|
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dall'inizio. Anzi, di fronte alle escatologie e alle aspettazioni
|
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millenarie del Medioevo, l'Umanesimo riafferma il carattere concreto,
|
||||
socialmente ed economicamente determinato, della vita urbana e degli
|
||||
sviluppi cittadini: la "città prospettica" del Brunelleschi e
|
||||
dell'Alberti è la città reale, con tutta la complessità delle sue
|
||||
stratificazioni storiche, nella quale i nuovi "oggetti" prospettici
|
||||
introducono un nuovo comportamento umano -- laico e razionale -- assai
|
||||
più che una proposta di ristrutturazione fisica globale. Nel *De re
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aedificatoria* l'Alberti accetta palesemente la dialettica fra
|
||||
l'edificio singolo, nel quale il razionalismo e lo storicismo umanistici
|
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possono manifestarsi in pieno, e la città, quadro dei vari interventi
|
||||
successivi. In ciò l'Alberti è assai più aristotelico di quanto farebbe
|
||||
supporre la sua famosa definizione della città come "grande casa". -->
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> Pomembno je poudariti globoko realistično naravo humanistične teme mesta
|
||||
> od samega začetka. Humanizem namreč spričo eshatologij in tisočletnih
|
||||
> pričakovanj srednjega veka potrjuje konkretni, družbeno in ekonomsko
|
||||
> pogojeni značaj mestnega življenja in razvoja mest: \"perspektivno
|
||||
> mesto\" Brunelleschija in Albertija je resnično mesto z vso
|
||||
> kompleksnostjo njegovih zgodovinskih razslojenosti, v katerem novi
|
||||
> perspektivni \"objekti\" uvajajo novo človeško vedenje - posvetno in
|
||||
> racionalno - veliko bolj kot predlog globalnega fizičnega
|
||||
> prestrukturiranja. V *De re aedificatoria* Alberti jasno sprejema
|
||||
> dialektiko med posamezno stavbo, v kateri se lahko humanistični
|
||||
> racionalizem in historizem v celoti izrazita, in mestom, ki je okvir
|
||||
> različnih zaporednih posegov. Pri tem je Alberti veliko bolj
|
||||
> aristotelski, kot bi lahko sklepali po njegovi slavni opredelitvi mesta
|
||||
> kot \"velike hiše\".
|
||||
|
||||
<!-- In realtà l'intervento architettonico viene destinato dall'Alberti alla
|
||||
razionalizzazione critica dei tessuti polistratificati: ed eguale
|
||||
compito hanno i singoli elementi modificabili della struttura urbana,
|
||||
dal perimetro murario alle nuove stende. Non è quindi una codificazione
|
||||
dell'urbanistica medievale, quella dell'Alberti, bensì un'ipotesi
|
||||
sull'uso delle convenzioni vigenti, trasformate dall'unico parametro
|
||||
completamente in possesso dell'architetto: l'indagine tipologica. È
|
||||
proprio quest'ultima che costituisce il trait-d'union delle
|
||||
teorizzazioni umanistiche che leggono l'architettura come fenomeno
|
||||
urbano. La casistica tipologica di Francesco di Giorgio e le invenzioni
|
||||
leonardesche a scala urbana vanno lette precisamente in questa chiave:
|
||||
come atti di realismo, quindi, decisamente antiutopistici. Sono la
|
||||
costanza metodologica nella formazione delle tipologie residenziali o
|
||||
degli edifici di uso pubblico, nella sperimentazione di Francesco di
|
||||
Giorgio, o l'individuazione di unità complesse di riorganizzazione delle
|
||||
strutture cittadine, tipica delle ricerche di Leonardo, che offrono basi
|
||||
realistiche per lo sviluppo delle città. Tali teorici accettano i
|
||||
fondamenti politici ed economici in fuse di riorganizzazione, comprese
|
||||
le rigide distinzioni di classe. Il loro compito di tecnici integrati al
|
||||
massimo livello nelle trasformazioni in corso impedisce loro di
|
||||
inventare ideologie urbane: lo strumento tipologico è usato come il più
|
||||
adeguato per una razionalizzazione avanzata. Ciò malgrado la crisi della
|
||||
committenza -- già in atto nella seconda metà del '400 -- provoca il
|
||||
fallimento persino di tali tecniche di razionalizzazione: i felici casi
|
||||
di Urbino e Pienza rimangono isolati e irripetibili. È solo a questo
|
||||
punto che, per reazione, il realismo umanistico si concentra da un lato
|
||||
nell'elaborazione dei modelli per le uniche iniziative concrete di nuovi
|
||||
impianti urbani -- nasce, come scienza autonoma, l'indagine sulle
|
||||
fortificazioni e le città militari --, ed evade, d'altro lato, nel sogno
|
||||
utopistico. La casistica urbana di Francesco di Giorgio è ancora
|
||||
estranea all'utopia: la regolarità dei tracciati geometrici per quanto
|
||||
giustificata con parametri eruditi e simbolici, ha il valore di un
|
||||
campione di laboratorio deformabile all'infinito al confronto con la
|
||||
complessa fenomenologia dei siti. La Sforzinda filaretiana, invece, è la
|
||||
testimonianza di un atteggiamento diverso. In quanto polemica
|
||||
dichiarazione di principio il trattato del Filarete tende a dimostrare
|
||||
la possibilità concreta di realizzazione di un organismo urbano
|
||||
unitario, la cui figura a stella è colma di riferimenti astrologici e
|
||||
simbolici; in quanto aspirazione cosciente del proprio carattere
|
||||
ideologico, la tipologia architettonica di Sforzinda accentua, in senso
|
||||
fantastico, la disarticolazione degli elementi grammaticali e la
|
||||
dimensione prospettica. Al limite fra la polemica e l'utopia, l'opera
|
||||
del Filarete segna l'inizio della crisi del "realismo" umanistico. Crisi
|
||||
che viene accentuata dall'uso celebrativo e simbolico della cultura
|
||||
prospettica tipica dell'ambiente romano, da Niccolò V in poi. Roma sacra
|
||||
come civitas Dei o Gerusalemme celeste: nulla di più lontano dalla
|
||||
repubblica razionale e mondana del Salutati o del Bruni. Né storicamente
|
||||
è poco importante che del programma albertiano non vengano realizzati a
|
||||
Roma che dei frammenti, o che, alla fine del sec\. XVI, il piano sistino
|
||||
tenda a compensare realismo politico e intenti celebrativi. -->
|
||||
|
||||
> V resnici je Albertijev arhitekturni poseg namenjen kritični
|
||||
> racionalizaciji večplastne strukture: enako nalogo opravljajo posamezni
|
||||
> spremenljivi elementi mestne strukture, od obodnih zidov do nove stende.
|
||||
> Albertijevo delo torej ni kodifikacija srednjeveškega urbanizma, temveč
|
||||
> hipoteza o uporabi obstoječih konvencij, preoblikovana z edinim
|
||||
> parametrom, ki ga je imel arhitekt na voljo: tipološko raziskavo. Prav
|
||||
> to je značilnost humanističnih teorij, ki arhitekturo razumejo kot
|
||||
> urbani pojav. Tipološko kazuistiko Francesca di Giorgia in Leonardove
|
||||
> izume v urbanem merilu je treba brati prav v tem ključu: kot dejanja
|
||||
> realizma, torej odločno antiutopična. Prav metodološka stalnost pri
|
||||
> oblikovanju stanovanjskih tipologij ali stavb za javno rabo v
|
||||
> eksperimentiranju Francesca di Giorgia ali opredelitev kompleksnih enot
|
||||
> reorganizacije mestnih struktur, značilna za Leonardove raziskave,
|
||||
> ponujata realistične podlage za razvoj mest. Takšni teoretiki sprejemajo
|
||||
> politične in ekonomske temelje reorganizacije združevanja, vključno s
|
||||
> strogimi razrednimi razlikami. Njihova naloga tehnikov, ki so na
|
||||
> najvišji ravni vključeni v potekajoče preobrazbe, jim preprečuje, da bi
|
||||
> izumljali urbanistične ideologije: tipološko orodje se uporablja kot
|
||||
> najprimernejše za napredno racionalizacijo. To se je zgodilo kljub temu,
|
||||
> da je kriza mecenstva, ki se je začela že v drugi polovici 15. stoletja,
|
||||
> povzročila neuspeh tudi teh racionalizacijskih tehnik: srečna primera
|
||||
> Urbina in Pienze ostajata osamljena in neponovljiva. Šele na tej točki
|
||||
> se je humanistični realizem kot reakcija na eni strani osredotočil na
|
||||
> izdelavo modelov za edine konkretne pobude za nove urbane sisteme -
|
||||
> raziskovanje utrdb in vojaških mest se je rodilo kot samostojna
|
||||
> znanost - in se na drugi strani izognil utopičnim sanjam. Po drugi
|
||||
> strani pa se izmika utopičnim sanjam. urbanistični kazuistiki Francesca
|
||||
> di Giorgia je utopija še vedno tuja: pravilnost geometrijskih
|
||||
> razporeditev, četudi utemeljena z eruditskimi in simbolnimi parametri,
|
||||
> ima vrednost laboratorijskega vzorca, ki se lahko v primerjavi s
|
||||
> kompleksno fenomenologijo krajev neskončno deformira. Filaretijeva
|
||||
> Sforzinda pa priča o drugačnem odnosu. Kot polemična načelna deklaracija
|
||||
> želi Filaretov traktat pokazati konkretno možnost uresničitve enotnega
|
||||
> urbanega organizma, katerega zvezdasta oblika je polna astroloških in
|
||||
> simbolnih referenc; kot težnja, ki se zaveda svoje ideološke narave,
|
||||
> Sforzindova arhitekturna tipologija v fantastičnem smislu poudarja
|
||||
> razdrobljenost slovničnih elementov in perspektivno razsežnost. Na meji
|
||||
> med polemiko in utopijo Filaretovo delo zaznamuje začetek krize
|
||||
> humanističnega \"realizma\". To krizo je poudarjala slavnostna in
|
||||
> simbolična uporaba perspektivne kulture, značilne za rimsko okolje od
|
||||
> Nikolaja V dalje. Sveti Rim kot civitas Dei ali nebeški Jeruzalem: nič
|
||||
> ne bi moglo biti bolj oddaljeno od racionalne in posvetne republike
|
||||
> Salutatija ali Brunija. Prav tako ni zgodovinsko nepomembno, da so v
|
||||
> Rimu uresničili le delčke Albertijevega programa ali da se je ob koncu
|
||||
> 16. stoletja načrt Sikstine nagibal k nadomestitvi političnega realizma
|
||||
> in slavnostnih namenov.
|
||||
|
||||
<!-- Ciò che conta è la soluzione di continuità che separa la politica
|
||||
urbanistica papale dall'avanzato programma di ristrutturazione aragonese
|
||||
per Napoli, da un lato, dal puro funzionalismo degli interventi
|
||||
olandesi, tedeschi o scandinavi, dall'altro. Contro la città-messaggio,
|
||||
contro la città-simbolo, si riafferma la città funzionale agli interessi
|
||||
dell'alta borghesia finanziaria: e non fa parte degli interessi di tale
|
||||
nuova oligarchia l'elaborazione a livello ideologico di auliche o
|
||||
emblematiche formae urbia di valore universale. La Strada Nuova
|
||||
genovese, la Fuggerei ad Augusta, i nuovi quartieri di Anversa o di
|
||||
Copenaghen, sono tutti interventi parziali, privi di ragioni polemiche
|
||||
nei confronti degli antichi tessuti, spesso realizzati con meccanismi
|
||||
economici già operanti da tempo ed in cui il problema della forma non è
|
||||
che tema secondario. E non basta: la razionalizzazione attuata a livello
|
||||
di settore e sulla base di una serie di meccanismi speculativi di
|
||||
accumulazione privata, non vuole proporsi come modello generalizzabile
|
||||
all'intera città. Né può dirsi che la struttura elaborata
|
||||
sperimentalmente nelle città coloniali in America, costituisca
|
||||
l'alternativa alla città europea. Gli schematici quadrilloges e le
|
||||
organizzazioni spaziali che si aprono al loro centro, riducono la città
|
||||
a mero supporto strutturale, del tutto disponibile ma privo di forma:
|
||||
anche in tema urbanistico il prestigio intellettuale della forma è
|
||||
annullato nei paesi coloniali, a favore della spietata logica dello
|
||||
sfruttamento. È in fondo ciò che accade anche nei paesi europei più
|
||||
avanzati rispetto alla formazione della moderna organizzazione del
|
||||
capitale: l'"eclissi del sacro", cui i paesi dello Controriforma tentano
|
||||
di opporsi con la mitizzazione di alcune città-simbolo -- da Roma a
|
||||
Granada alla Milano borromea -- è accettata in pieno nelle città
|
||||
riformate. Il problema, qui, caso mai, è quello di compensare il
|
||||
funzionalismo, e l'iniziativa pubblica e privata, con un nuovo rigorismo
|
||||
formale: è il tema affrontato al massimo livello da Elias Holl ad
|
||||
Augusta. Al confronto di tale dialettica fra mitologia ed empirismo le
|
||||
utopie del riformismo sociale del Moro (1516), dell'Agostini (1553), del
|
||||
Patrizi, del Doni (1548), di Valentin Andreae (1619), sono testimonianze
|
||||
di un profondo scetticismo sul possibile ruolo "progressivo"
|
||||
dell'intellettuale europeo. Le città del sole, le Gerusalemmi terrene,
|
||||
le società perfette e comunitarie, il comunismo economico e sessuale, il
|
||||
deismo -- temi costanti di tali sogni politici -- non sono proposte
|
||||
reali di razionalizzazione sociale: in essi va piuttosto riconosciuta
|
||||
l'ultima, drammatica testimonianza del razionalismo umanistico, che, di
|
||||
fronte al fallimento palese dei propri programmi sociali, sancisce con
|
||||
le sue escatologiche aspettazioni il declino dello propria stessa
|
||||
funzione civile. Declino che viene puntualmente registrato dalla più
|
||||
antiutopistica delle correnti teoriche del '500. I trattati sulla
|
||||
tecnica fortificatoria del Dürer (1527), del Lorini (1596), del Bellucci
|
||||
(1598), del Maggi (1546), del De Marchi (1599), dello Speckle (1589),
|
||||
del Perret (1604), ignorano sia i problemi eruditi della cultura
|
||||
vitruviana, che le astrazioni del riformismo utopistico. Al programma
|
||||
umanistico dello laica città dell'uomo si è ormai sostituita la realtà
|
||||
politica messa spietatamente in luce dal Machiavelli: al tramonto della
|
||||
città ideale risponde il cinico realismo delle "città-macchine di
|
||||
difesa" del Principe (Horst de la Croix, *Military Architecture and the
|
||||
Radial City Plan in XVI Century in Italy*, AB, XLII, 1960; P\. Marconi,
|
||||
*La cittadella come macrocosmo* Quad\. dell'Ist\. di Stor\.
|
||||
dell'Archit\., 1968, n\. 85--90, sulle persistenze simboliche
|
||||
nell'urbanistica rinascimentale). Il Bellucci potrà quindi ironizzare
|
||||
crudelmente sul ruolo degli architetti, invitandoli a limitare i propri
|
||||
studi alle sovrastrutture formali: è il teorico militare il nuovo
|
||||
scienziato dei fenomeni urbani. Il tramonto definitivo delle ideologie
|
||||
sovrastrutturali dell'Umanesimo è così sancito. Ai secoli successivi non
|
||||
rimarrà che accettare il ruolo di retroguardia riservato
|
||||
all'architettura nei confronti delle trasformazioni urbane, o coprirlo
|
||||
con il rigoglioso ma patetico fiorire di una evasiva civiltà
|
||||
dell'immagine. -->
|
||||
|
||||
> Pomembna je rešitev kontinuitete, ki papeško urbanistično politiko
|
||||
> ločuje od naprednega aragonskega programa prestrukturiranja Neaplja na
|
||||
> eni strani in čistega funkcionalizma nizozemskih, nemških ali
|
||||
> skandinavskih posegov na drugi. Proti sporočilu mesta, proti simbolu
|
||||
> mesta se je ponovno potrdilo mesto, funkcionalno za interese višje
|
||||
> finančne buržoazije: in razvoj dvornih ali emblematičnih formae urbia
|
||||
> univerzalne vrednosti na ideološki ravni ni bil del interesov te nove
|
||||
> oligarhije. Strada Nuova v Genovi, Fuggerei v Augsburgu, nove četrti v
|
||||
> Antwerpnu ali Københavnu so delni posegi, brez polemičnih razlogov glede
|
||||
> starega tkiva, pogosto izvedeni z že nekaj časa delujočimi ekonomskimi
|
||||
> mehanizmi, pri katerih je problem oblike le sekundarno vprašanje. A to
|
||||
> ni dovolj: racionalizacija, ki se izvaja na sektorski ravni in na
|
||||
> podlagi vrste špekulativnih mehanizmov zasebne akumulacije, naj ne bi
|
||||
> bila model, ki bi ga bilo mogoče posplošiti na celotno mesto. Prav tako
|
||||
> ne moremo trditi, da je struktura, ki so jo eksperimentalno razvili v
|
||||
> kolonialnih mestih v Ameriki, alternativa evropskemu mestu. Shematični
|
||||
> kvadrilogi in prostorske organizacije, ki se odpirajo v njihovem
|
||||
> središču, zmanjšujejo mesto na zgolj strukturno podporo, ki je v celoti
|
||||
> na voljo, vendar brez oblike: celo na področju urbanističnega
|
||||
> načrtovanja je intelektualni prestiž oblike v kolonialnih državah
|
||||
> ukinjen v korist neusmiljene logike izkoriščanja. To se v bistvu dogaja
|
||||
> celo v najnaprednejših evropskih državah v zvezi z oblikovanjem sodobne
|
||||
> organizacije kapitala: \"zaton svetega\", ki so se mu države
|
||||
> protireformacije skušale zoperstaviti z mitologizacijo določenih
|
||||
> mest-simbolov - od Rima do Granade in Borromejskega Milana -, je v
|
||||
> reformiranih mestih popolnoma sprejet. Če že, je problem v tem, kako
|
||||
> nadomestiti funkcionalizem ter javno in zasebno pobudo z novo formalno
|
||||
> strogostjo: s tem vprašanjem se je na najvišji ravni ukvarjal Elias Holl
|
||||
> v Augsburgu. V primerjavi s to dialektiko med mitologijo in empirijo so
|
||||
> utopije socialnega reformizma Mora (1516), Agostinija (1553), Patrizija,
|
||||
> Donija (1548) in Valentina Andreae (1619) dokaz globoke skepse glede
|
||||
> možne \"napredne\" vloge evropskega intelektualca. Sončna mesta,
|
||||
> zemeljski Jeruzalem, popolne in skupnostne družbe, ekonomski in spolni
|
||||
> komunizem, deizem - stalne teme teh političnih sanj - niso resnični
|
||||
> predlogi za družbeno racionalizacijo, temveč so zadnje, dramatično
|
||||
> pričevanje humanističnega racionalizma, ki ob očitnem neuspehu svojih
|
||||
> družbenih programov z eshatološkimi pričakovanji sankcionira zaton svoje
|
||||
> lastne civilne funkcije. Upad, ki so ga natančno zabeležili najbolj
|
||||
> antiutopični teoretski tokovi 16. stoletja. Razprave o tehnikah
|
||||
> utrjevanja, ki so jih napisali Dürer (1527), Lorini (1596), Bellucci
|
||||
> (1598), Maggi (1546), De Marchi (1599), Speckle (1589) in Perret (1604),
|
||||
> ne upoštevajo tako eruditskih problemov vitruvijske kulture kot
|
||||
> abstrakcij utopičnega reformizma. Humanistični program posvetnega mesta
|
||||
> človeka je zdaj zamenjala politična realnost, ki jo je neusmiljeno
|
||||
> izpostavil Machiavelli: na sončni zahod idealnega mesta odgovarja
|
||||
> cinični realizem prinčevih \"obrambnih strojnih mest\" (Horst de la
|
||||
> Croix, *Military Architecture and the Radial City Plan in XVI Century in
|
||||
> Italy,* AB, XLII, 1960; P. Marconi, *La cittadella come macrocosmo*
|
||||
> Quad. dell\'Ist. di Stor. dell\'Archit, 1968, št. 85-90, o simbolnih
|
||||
> vztrajnostih v renesančnem urbanizmu). Bellucci bi lahko potem kruto
|
||||
> ironiziral vlogo arhitektov in jih pozval, naj svoje študije omejijo na
|
||||
> formalne nadgradnje: vojaški teoretik je novi znanstvenik urbanih
|
||||
> pojavov. S tem je dokončno potrjen propad nadstrukturnih ideologij
|
||||
> humanizma. Naslednja stoletja ne bi imela druge izbire, kot da se
|
||||
> sprijaznijo z vlogo, ki jo je arhitektura imela v ozadju urbanih
|
||||
> preobrazb, ali pa jo zakrijejo z bujnim, a patetičnim razcvetom
|
||||
> izmikajoče se civilizacije podobe.
|
||||
|
||||
<!-- (Sull'utopismo rinascimentale cfr.: C\. Curcio, *Utopisti e riformatori
|
||||
sociali del '500*, Bologna, 1941; R\. Ruyer, *L'utopie et les utopies*,
|
||||
Paris, 1950; G\. Negry, J\. M\. Patrick, *The Quest for Utopia*, New
|
||||
York, 1952; G\. Münter, *Idealstädte, Ihre Geschichte vom 15ten zum
|
||||
17ten Jhdt.*, Berlin, 1957; L\. Firpo, *Lo stato ideale della
|
||||
Controriforma*, Bari, 1957; R\. Mucchielli, *Le mythe de la cité
|
||||
idéale*, Paris, 1958; Autori vari, *Les utopies à la Renaissance*,
|
||||
Bruxelles-Paris, 1963). -->
|
||||
|
||||
> (O renesančnem utopizmu glej: C. Curcio, *Utopisti e riformatori sociali
|
||||
> del \'500,* Bologna, 1941; R. Ruyer, *L\'utopie et les utopies*, Paris,
|
||||
> 1950; G. Negry, J. M. Patrick, *The Quest for Utopia,* New York, 1952;
|
||||
> G. Münter, *Idealstädte, Ihre Geschichte vom 15ten zum 17ten Jhdt.* ,
|
||||
> Berlin, 1957; L. Firpo, *Lo stato ideale della Controriforma*, Bari,
|
||||
> 1957; R. Mucchielli, *Le mythe de la cité idéale,* Paris, 1958; Autori
|
||||
> vari, *Les utopies à la Renaissance*, Bruxelles-Paris, 1963).
|
||||
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<!-- ## b) Architettura, scienca, tecnologia. -->
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> ## b) arhitektura, znanost, tehnologija.
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<!-- Il grande interesse per la tecnologia, diffuso nel tardo '300 e nel
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primo '400 in Toscana, il valore di verifica sperimentale delle leggi
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naturali attribuito dall'Umanesimo all'attività artistica, il valore
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conoscitivo della struttura dello spazio, proprio della visione
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prospettica, pongono, alle origini stesse della lunga storia del
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Classicismo, il tema dello relazioni fra arte e scienza. Anzi, poiché
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attraverso la prospettiva si viene ad avere la possibilità di ridurre ad
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unità, misurabile secondo un'unica scala, l'infinita varietà della
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natura, e poiché la scienza prospettica si occupa delle relazioni delle
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cose fra loro prescindendo dalle loro qualità individuali, ne discende
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che attraverso il nuovo codice visivo si predispone la realtà ad
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un'indagine quantitativa e razionale. Lo stesso infinito, materializzato
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nel punto di fuga, assume nella scienza prospettica un valore finito, è
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riportato ad un'esperienza umana. In tal senso la prospettiva, lungi dal
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riprodurre la realtà, la ricostruisce secondo leggi intellettuali
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informate a un profondo bisogno di conoscenza e di possesso. La
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conoscenza non è però totale se non implica una indagine qualitativa; il
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possesso, ugualmente, rimane astratto se non' implica l'intenzione di
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trasformare integralmente la Natura dopo averla razionalmente esplorata.
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L'esperienza pittorica di un Paolo Uccello e di un Piero della Francesca
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si preoccupa quindi di ritrovare l'accidente, la qualità particolare, in
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seno alla costruzione geometrica, universale, della forma: fino ad
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includere fra gli ingredienti di quella costruzione la luce o la
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proporzionalità nella gamma dei colori. L'architettura di Brunelleschi,
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e i disegni architettonici di Leonardo si rivolgono a trasformare
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l'ambiente civile e naturale; la prima introducendo una misurabilità
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concreta dello spazio nel continuum della città medievale, i secondi
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impostando il problema di un'estensione territoriale dell'attività di
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progettazione. Lo spazio e il tempo sono così soggetti ud un codice
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esemplato sull'ordine di un pensiero umano che -- coerentemente
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all'ideologia razionalizzatrice dell'alta borghesia e dei nuovi
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"principi" -- vuole identificare conoscenza del mondo e azione sul
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mondo. È in tale senso che scienza e arte vengono fatte coincidere. E
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non solo perché l'arte è vista come la più qualificata delle tecniche
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umane, ma anche perché attraverso il nuovo prestigio dato alla visione,
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l'arte è in grado di offrire norme di comportamento, guide concrete per
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appropriarsi razionalmente delle leggi del cosmo. Si può ancora
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obiettare che buono parte del valore gnoseologico attribuito alla forma
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sfocia, nel '400 e nel '500, nel recupero della magia. Ma nel
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Rinascimento la magia è premessa a tecniche di pieno possesso del reale,
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e sempre più interviene sperimentalmente sugli elementi naturali. La
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codificazione della prospettiva contenuta nel trattato *Della Pittura*
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dell'Alberti, i manuali di matematica e prospettiva di Piero (*De
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abaco*, *De perspectiva pingendi*, *Libellus de quinque corporibus
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regularibus*), il *De divina proportione* di Luca Pacioli, i trattati di
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Pomponio Gaurico (1504) e di Jean Pélerin, detto Le Viateur (1504),
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rendono concreti e generalizzabili i metodi di costruzione intellettuale
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dello spazio, ritrovando la circolarità delle esperienze scientifiche ed
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artistiche attraverso il reciproco scambio di astrazioni matematiche,
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teorie di armonia musicale, indagini sui modi della visione.
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L'unificazione dello spazio è premessa e simbolo dell'agognata
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unificazione ideale del mondo: le nuove scoperte geografiche, gli
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sviluppi della cartografia, il coordinamento delle iniziative di
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trasformazione urbana, conseguono -- anche se indirettamente -- alla
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nuova omogeneità dell'ambiente umano introdotto dagli artisti
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dell'Umanesimo. -->
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> Veliko zanimanje za tehnologijo, razširjeno v Toskani konec 14. in v
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> začetku 15. stoletja, vrednost eksperimentalnega preverjanja naravnih
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> zakonov, ki jo je humanizem pripisoval umetniški dejavnosti, spoznavna
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> vrednost strukture prostora, ki je lastna perspektivni viziji, že na
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> samem začetku dolge zgodovine klasicizma postavljajo temo odnosa med
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> umetnostjo in znanostjo. Ker imamo s perspektivo možnost, da neskončno
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> raznolikost narave zreduciramo na enoto, merljivo z enim samim merilom,
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> in ker se znanost o perspektivi ukvarja z medsebojnim odnosom stvari ne
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> glede na njihove individualne lastnosti, sledi, da je z novim vizualnim
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> kodom resničnost pripravljena na kvantitativno in racionalno
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> raziskovanje. Ista neskončnost, materializirana v izginjajoči točki,
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> dobi končno vrednost v znanosti o perspektivi in se vrne v človeško
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> izkušnjo. V tem smislu perspektiva ne reproducira realnosti, temveč jo
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> rekonstruira po intelektualnih zakonih, ki jih določa globoka potreba po
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> znanju in posedovanju. Vendar pa znanje ni popolno, če ne vključuje
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> kakovostnega raziskovanja; prav tako posest ostaja abstraktna, če ne
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> vključuje namena preoblikovati naravo v celoti, potem ko jo racionalno
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> razišče. Slikarska izkušnja Paola Uccella in Piera della Francesca se
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> torej ukvarja z iskanjem naključja, posebne kakovosti v geometrijski,
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> univerzalni konstrukciji oblike, tako da med sestavine te konstrukcije
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> uvršča tudi svetlobo ali sorazmernost barvne palete. Brunelleschijeva
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> arhitektura in Leonardove arhitekturne risbe so namenjene preoblikovanju
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> civilnega in naravnega okolja; prvi z uvedbo konkretne merljivosti
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> prostora v kontinuum srednjeveškega mesta, drugi pa s postavitvijo
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> problema teritorialne razširitve projektne dejavnosti. Prostor in čas
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> sta tako podvržena kodu, ki ga ponazarja red človeške misli, ki želi - v
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> skladu z racionalizacijsko ideologijo višjega srednjega razreda in novih
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> \"knezov\" - prepoznati vednost o svetu in delovanje na svetu. V tem
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> smislu se znanost in umetnost ujemata. Ne le zato, ker umetnost velja za
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> najbolj usposobljeno človeško tehniko, temveč tudi zato, ker je z novim
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> ugledom, ki ga je dobila vizija, sposobna ponuditi norme vedenja,
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> konkretna navodila za racionalno obvladovanje zakonov kozmosa. Še vedno
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> bi lahko ugovarjali, da je velik del gnoseološke vrednosti, pripisane
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> obliki, v 15. in 16. stoletju vodil k obnovi magije. V renesansi pa je
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> magija predpostavka za tehnike popolnega obvladovanja resničnosti in vse
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> bolj eksperimentalno posega v naravne elemente. Kodifikacija perspektive
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> v Albertijevem traktatu *Della Pittura,* Pierovih priročnikih o
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> matematiki in perspektivi (*De abaco*, *De perspectiva pingendi*,
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> *Libellus de quinque corporibus regularibus)*, *De divina proportione*
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> Luce Paciolija, traktatih Pomponia Gaurica (1504) in Jeana Pélerina,
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> znan kot Le Viateur (1504), konkretizira in posplošuje metode
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> intelektualne konstrukcije prostora ter z vzajemno izmenjavo
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> matematičnih abstrakcij, teorij glasbene harmonije in raziskovanja
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> načinov videnja ponovno odkriva krožnost znanstvene in umetniške
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> izkušnje. Poenotenje prostora je predpostavka in simbol želenega
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> idealnega poenotenja sveta: nova geografska odkritja, razvoj
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> kartografije, usklajevanje pobud za preoblikovanje mest, vse to sledi -
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> čeprav posredno - novi homogenosti človeškega okolja, ki so jo uvedli
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> umetniki humanizma.
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<!-- L'identificazione dì arte e scienza può però ancora comportare due
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diversi atteggiamenti operativi. Da un lato può stimolare la
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sperimentazione di tecniche razionalizzate nel contesto di
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un'architettura che ha per suo conto normalizzato e razionalizzato il
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linguaggio attraverso il ricorso al canone degli ordini e alla
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modularità delle porti e degli insiemi (ma allora bisognerà verificare
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quanto canoni e invenzioni tecnologiche non si contraddicano fra loro).
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Dall'altro può stimolare, al contrario, una fiducia assoluta nelle
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capacità autonome della forma visibile ad esplorare e costruire la scena
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delle vicende umane: ed allora piuttosto che a uno sperimentalismo
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tecnologico si dovrà ricorrere ad una tecnica di costruzione
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semplificata, basata anch'essa su una serie di strutture canoniche
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legate alla tipologia edilizia. Brunelleschi oscilla già fra questi due
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estremi; anche se la coscienza di introdurre un mutamento radicale in
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tutte le convenzioni preesistenti lo portano a preferire coerentemente
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la prima via nell'impresa della cupola fiorentina e nella cappella
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Pazzi. D'altronde, nella rivoluzione del cantiere da lui provocata, la
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moderna divisione del lavoro è condizione essenziale e ineliminabile. In
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quanto interprete e ideologo -- nello specifico settore della produzione
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edilizia -- delle strutture della nuova borghesia mercantile,
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Brunelleschi rompe decisamente il tradizionale ordinamento corporativo
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delle maestranze edili, accentrando l'intera responsabilità ideativa e
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l'intero programma realizzativo nelle mani di quel nuovo intellettuale
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che, con lui, diviene l'architetto. La razionalità e
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l'antitradizionalismo tecnologico della cupola fiorentina rivelano il
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loro ruolo storico; essi sono funzioni di una moderna divisione sociale
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del lavoro, condizione, insieme, del rinnovamento architettonico, di
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quello scientifico, di quello economico. Anche la tecnologia, dunque, è
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parte del nuovo universo intellettuale: l'Alberti sistemerà teoricamente
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tale assunto, mentre in tutta Europa e negli ambienti italiani legati
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agli antichi ordinamenti, le scuole delle maestranze tradizionali -- dai
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lombardeschi, ai Gaggini, ai Pahr -- si apprestano ad opporre adesso
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l'ultima resistenza corporativa in nome dell'unità artigianale del ciclo
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di produzione edilizia. La scienza contro l'empirismo artigianale,
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dunque. Ma anche l'empiria è parte del nuovo spirito scientifico, ed
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escluderla conduce direttamente al dogmatismo, porta la scienza a
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sclerotizzarsi nel suo opposto. È proprio questo il problema di
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Leonardo. E non solo per lo spregiudicato empirismo con cui egli
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sintetizza, nei suoi disegni architettonici, invenzioni tecniche ed
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esperimenti linguistici, ma anche perché quei disegni sono da lui
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considerati modi di conoscenza della realtà visibile, saggi teorici sul
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comportamento delle strutture, sezioni tridimensionali di
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riorganizzazione urbana. -->
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> Vendar pa identifikacija umetnosti in znanosti še vedno lahko privede do
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> dveh različnih operativnih pristopov. Po eni strani lahko spodbudi
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> eksperimentiranje z racionaliziranimi tehnikami v okviru arhitekture, ki
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> je sama normalizirala in racionalizirala jezik z uporabo kanona naročil
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> ter modularnosti pristanišč in sklopov (vendar bo treba preveriti, v
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> kolikšni meri si kanoni in tehnološki izumi ne nasprotujejo). Po drugi
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> strani pa bi lahko, nasprotno, spodbudila popolno zaupanje v avtonomno
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> zmožnost vidne oblike, da raziskuje in gradi prizorišče človeškega
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> dogajanja: in takrat bi se namesto tehnološkega eksperimentalizma morali
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> zateči k poenostavljeni gradbeni tehniki, ki bi prav tako temeljila na
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> vrsti kanoničnih struktur, povezanih s tipologijo stavb. Brunelleschi je
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> že takrat nihal med tema dvema skrajnostma, čeprav se je zaradi
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> zavedanja, da mora korenito spremeniti vse dosedanje konvencije, pri
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> gradnji florentinske kupole in Pazzijeve kapele dosledno odločal za prvo
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> pot. Poleg tega je bila sodobna delitev dela v revoluciji na gradbišču,
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> ki jo je sprožil, nujen in neizogiben pogoj. Brunelleschi je kot
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> razlagalec in ideolog - v posebnem sektorju gradbene proizvodnje -
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> struktur nove trgovske buržoazije odločno prekinil s tradicionalnim
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> korporativnim redom gradbenih delavcev ter celotno odgovornost za
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> načrtovanje in celoten gradbeni program prenesel v roke novega
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> intelektualca, ki je z njim postal arhitekt. Racionalnost in tehnološka
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> protitradicionalnost florentinske kupole razkrivata njuno zgodovinsko
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> vlogo; sta funkciji sodobne družbene delitve dela, pogoj arhitekturne,
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> znanstvene in gospodarske prenove. Tehnologija je bila torej prav tako
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> del novega intelektualnega univerzuma: Alberti bo to predpostavko
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> teoretično sistematiziral, medtem ko so se po vsej Evropi in v
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> italijanskih krogih, povezanih s starim redom, šole tradicionalnih
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> delavcev - od Lombardeschija do Gagginija in Pahra - zdaj pripravljale
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> na zadnji korporativni odpor v imenu obrtniške enotnosti cikla gradbene
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> proizvodnje. Torej znanost proti obrtniškemu empirizmu. Toda tudi
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> empirizem je del novega znanstvenega duha in njegovo izključevanje vodi
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> neposredno v dogmatizem, vodi v sklerotično nasprotje znanosti. Prav to
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> je Leonardov problem. Ne le zaradi nepristranske empiričnosti, s katero
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> v svojih arhitekturnih risbah sintetizira tehnične izume in jezikovne
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> eksperimente, temveč tudi zato, ker te risbe obravnava kot načine
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> spoznavanja vidne resničnosti, teoretične eseje o obnašanju struktur,
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> tridimenzionalne prereze urbanistične reorganizacije.
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<!-- Scienza e tecnologia, in Leonardo, sono ancora alleate, anche perché la
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sua intera produzione architettonica si limita al puro assaggio teorico.
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Se in Francesco di Giorgio e in fra' Giocondo tale alleanza gioca un
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ruolo primario, ben presto essa viene messa in crisi: da un lato la
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revisione bramantesca provoca una concentrazione degli interessi sulle
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leggi puramente formali del Classicismo, dall'altro le valenze
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tecnologiche trovano il loro più ampio campo di applicazione
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nell'architettura militare e nell'ingegneria a livello urbano e
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territoriale. Bramante, Peruzzi, Falconetto o il Mormanno sono gli
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scienziati delle leggi spaziali e delle articolazioni sintattiche: e
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scienziati in senso proprio, dato che è nel nuovo clima che essi
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determinano che nasce, fra l'altro, lo studio filologico dell'antico. Il
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Fieravanti e fra' Giocondo, prima, i teorici di architettura militare, i
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tecnici e gli ingegneri olandesi, in un secondo tempo, concentrano per
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intero la loro attenzione sui problemi relativi alla tecnica
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fortificatoria, alla bonifica e all'irrigazione delle campagne,
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all'attrezzatura delle città e delle regioni. -->
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> Znanost in tehnologija sta bili v Leonardovem delu še vedno povezani,
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> tudi zato, ker je bila njegova celotna arhitekturna produkcija omejena
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> zgolj na teoretični okus. Čeprav je to zavezništvo igralo glavno vlogo
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> pri Francescu di Giorgiu in Fra\' Giocondoju, je kmalu doživelo krizo:
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> po eni strani je Bramantejeva revizija povzročila koncentracijo
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> zanimanja za povsem formalne zakonitosti klasicizma, po drugi strani pa
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> so tehnološke vrednote našle najširše polje uporabe v vojaški
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> arhitekturi in inženirstvu na urbani in teritorialni ravni. Bramante,
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> Peruzzi, Falconetto in Mormanno so bili znanstveniki prostorskih zakonov
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> in sintaktičnih členitev: in znanstveniki v pravem pomenu besede, saj se
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> je v novem ozračju, ki so ga ustvarili, rodil filološki študij antike.
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> Fieravanti in fra Giocondo sta bila najprej teoretika vojaške
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> arhitekture, nizozemski tehniki in inženirji pa so se kasneje v celoti
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> posvetili problemom, povezanim s tehnikami utrjevanja, melioracijo in
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> namakanjem podeželja ter opremljanjem mest in regij.
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<!-- Sono certo questi ultimi a sfruttare tecnicamente gli apporti nuovi
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delle scoperte scientifiche: l'arte militare e l'elaborazione dei nuovi
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sistemi di difesa -- ricordiamo l'invenzione del frontone bastionato,
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fra i tanti -- inducono studi sempre più complessi sulle tecniche
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costruttive e su impianti spaziali che prescindono ormai completamente
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dalla codificazione classicista. In tale ambito le leggi dello spazio
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vengono classificate per generi. Coordinamento prospettico,
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archeologismo, sperimentazione su aggregazioni complesse di spazi
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semplici, sono applicati all'edilizia civile e religiosa; empirismo e
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funzionalismo sono riservati all'architettura militare. Chi, come il
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Sanmicheli, tenta una mediazione fra tali opposte ricerche è obbligato a
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misurarne l'evidente contradditorietà (solo il Delorme, in altra
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accezione, riesce ad approdare ad un razionalismo integrale: ma
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l'accurato isolamento della sua ricerca ha un esplicito significato
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storico). -->
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> Slednji so zagotovo izkoristili nove prispevke znanstvenih odkritij:
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> vojaška umetnost in razvoj novih obrambnih sistemov - med drugim
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> iznajdba bastionskega stebrička - sta privedla do vse bolj kompleksnih
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> študij gradbenih tehnik in prostorskih sistemov, ki so zdaj popolnoma
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> zanemarili klasicistično kodifikacijo. V tem okviru so zakoni prostora
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> razvrščeni glede na zvrsti. Usklajevanje perspektive, arheologija,
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> eksperimentiranje s kompleksnimi skupki preprostih prostorov se
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> uporabljajo v civilni in verski gradnji; empirizem in funkcionalizem sta
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> rezervirana za vojaško arhitekturo. Tisti, ki so tako kot Sanmicheli
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> poskušali posredovati med temi nasprotujočimi si študijami, so morali
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> meriti njihova očitna protislovja (le Delormu je v nekem drugem smislu
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> uspelo doseči integralni racionalizem: vendar ima natančna izolacija
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> njegovih raziskav izrazit zgodovinski pomen).
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<!-- Tutto ciò non tarda a far entrare in crisi l'umanistica identificazione
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di architettura e scienza. Se infatti lo spazio non può più essere
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interamente riassunto nella forma simbolica dello visione prospettica,
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se al di là dello spazio tutto misurabile e intellettuale delle leggi
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matematico-geometriche e del coordinamento armonico, esiste uno spazio
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empirico, ad case irriducibile, cade il postulato dell'assoluta
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omogeneità dello spazio stesso: vale a dire proprio il postulato che
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permetteva di considerare l'esperienza artistica come concreta indagine
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sulla struttura del reale. -->
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> Vse to je kmalu povzročilo krizo v humanistični identifikaciji
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> arhitekture in znanosti. Če prostora dejansko ni več mogoče v celoti
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> povzeti v simbolični obliki perspektivnega pogleda, če zunaj povsem
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> merljivega in intelektualnega prostora matematično-geometričnih zakonov
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> in harmoničnega usklajevanja obstaja empirični prostor, ki ga ni mogoče
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> reducirati na primere, pade sam postulat o absolutni homogenosti
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> prostora: z drugimi besedami, prav tisti postulat, ki je omogočil, da je
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> umetniško izkušnjo mogoče obravnavati kot konkretno raziskavo strukture
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> resničnosti.
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<!-- Sarebbe però sbagliato identificare le due concezioni in antitesi nel
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dibattito fra vitruvianesimo e scienze empiriche. Nel '500 la cultura
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vitruviana è ancora capace di raccogliere in sé una grande molteplicità
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di fermenti: se è vero che esiste un contrasto fra l'accademismo
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archeologico ed anacronistico del Trissino e l'empirismo di Alvise
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Cornaro, è anche vero che storicismo, archeologia, ideologia civile,
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interesso tecnologico, temi scientifici, trovano una sintesi nel
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commento di Daniele Barbaro ai dieci libri di Vitruvio (1556). La forma,
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per il Barbaro, è attività intellettuale e strumento di conoscenza.
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L'aristotelismo e lo scientismo della scuola padovana si riflettono nel
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passo in cui il patriarca eletto di Aquileia riconosce le dimensioni cui
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l'attività di progettazione può giungere nel trasformare integralmente
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la natura in cultura: Mirabil cosa è il potere a comune beneficio
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raunare gli huomini rozzi, e quelli ridurre al culto e alla disciplina,
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sicuri e tranquilli nelle città e nelle fortezze; poi, con maggior
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violenza fatta alla natura, tagliare le rupi, forzare i monti, empire le
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valli, seccare le paludi, fabbricare le navi, dirizzare i fiumi, munire
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i porti, gettare i ponti, e superare la stessa natura in quelle case,
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che noi vinti siamo levando pesi immensi, e satisfacendo in parte al
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desiderio innato della Eternità (D\. Barbaro, *I dieci libri di M\.
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Vitruvio...*, Venezia, 1556, p\. 8). L'architetto, umanista e
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scienziato, vince dunque, con la sua superiorità tecnica e
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intellettuale, sia i costumi degli uomini rozzi, che la rozzezza
|
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originaria della natura, sulla quale il suo intervento compie una
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violenza. Il superamento della natura è tema comune delle poetiche
|
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manieriste. Ma qui sembra di leggere un riflesso sia delle reali e
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concrete operazioni di trasformazione della campagna veneta, ad opera
|
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del patriziato precapitalista, sia della violenta opera di
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colonizzazione culturale e dello sfruttamento economico delle
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popolazioni indigene d'America, "ridotte con la violenza al culto e alla
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disciplina" nelle nuove città del Cortés e di Filippo V. La scienza
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inizia a rivelare, e proprio nella colonizzazione, i propri connotati di
|
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classe. -->
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> Vendar bi bilo napačno, če bi v razpravi med vitruvijanstvom in
|
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> empiričnimi znanostmi obe koncepciji opredelili kot antitezi. V 16.
|
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> stoletju je bila vitruvijevska kultura še vedno sposobna združevati
|
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> veliko število različnih fermentov: če je res, da obstaja nasprotje med
|
||||
> arheološkim in anahronističnim akademizmom Trissina in empirizmom Alvise
|
||||
> Cornaro, je prav tako res, da so historizem, arheologija, civilna
|
||||
> ideologija, tehnološki interes in znanstvene teme našli sintezo v
|
||||
> komentarju Daniela Barbaro k Vitruvijevim desetim knjigam (1556). Za
|
||||
> Barbaro je oblika intelektualna dejavnost in instrument znanja.
|
||||
> Aristotelizem in scientizem padovanske šole se odražata v odlomku, v
|
||||
> katerem izvoljeni akvilejski patriarh priznava razsežnosti, ki jih lahko
|
||||
> doseže oblikovalska dejavnost pri popolnem preoblikovanju narave v
|
||||
> kulturo: Občudovanja vredno je, da lahko v skupno korist vseh zberemo
|
||||
> neukročene ljudi in jih podredimo bogoslužju in disciplini, varne in
|
||||
> mirne v mestih in trdnjavah, nato pa z večjim nasiljem nad naravo sekamo
|
||||
> pečine, silimo gore, polnimo doline, sušimo močvirja, gradimo ladje,
|
||||
> usmerjamo reke, opremljamo pristanišča, gradimo mostove in premagujemo
|
||||
> samo naravo v tistih hišah, ki jih premagujemo z dvigovanjem ogromnih
|
||||
> bremen in delno zadovoljujemo prirojeno željo po Večnosti (D. Barbaro,
|
||||
> *I dieci libri di M. Vitruvio\...,* Benetke, 1556, str. 8). Arhitekt,
|
||||
> humanist in znanstvenik, zato s svojo tehnično in intelektualno premočjo
|
||||
> premaga tako običaje neotesanih ljudi kot izvorno grobost narave, na
|
||||
> katero je njegov poseg nasilen. Premagovanje narave je pogosta tema
|
||||
> manieristične poetike. Vendar se zdi, da tu beremo odsev dejanske in
|
||||
> konkretne preobrazbe beneškega podeželja, ki jo je izvedla
|
||||
> predkapitalistična aristokracija, ter nasilnega dela kulturne
|
||||
> kolonizacije in gospodarskega izkoriščanja avtohtonih prebivalcev
|
||||
> Amerike, ki so bili v novih mestih Cortésa in Filipa V. \"nasilno
|
||||
> podvrženi čaščenju in disciplini\". Znanost začne razkrivati svoje
|
||||
> razredne konotacije, in sicer prav pri kolonizaciji.
|
||||
|
||||
<!-- Ma la vastità delle trasformazioni territoriali preconizzata
|
||||
dall'Umanesimo non diviene realtà che in modo sporadico e con molte
|
||||
difficoltà. Bisognerà attendere le grandi opere di bonifica ce
|
||||
ristrutturazione urbana del '600 olandese per vedere soddisfatta tale
|
||||
dimensione della progettazione: né è indifferente che la sopravvivenza
|
||||
di un atteggiamento empirico e lo scarso peso dato al sistema
|
||||
classicista come tale, abbiano aiutato i paesi nordici ad accettare
|
||||
senza pregiudizi eccessivi l'apporto delle nuove scoperte tecniche e
|
||||
scientifiche. Il Classicismo, che nel '400 aveva autonomamente fatto
|
||||
compiere un balzo in avanti al pensiero scientifico, sta per essere
|
||||
superato da quella stessa divisione sociale del lavoro che esso aveva
|
||||
sancito. Sono gli sviluppi del razionalismo umanistico che scindono
|
||||
l'arte dalla scienza, nel momento stesso che quest'ultima si libera
|
||||
dalla magia. Dalla fine del sec\. XVI in poi all'arte si presenta una
|
||||
doppia alternativa: o l'abbandono del proprio ruolo privilegiato, nella
|
||||
ricerca di un rapporto di dipendenza dal nuovo pensiero scientifico, o
|
||||
l'accettazione di una funzione celebrativa della scienza, non senza
|
||||
inflessioni magiche ed esoteriche. Ma ancora la scienza non è tanto
|
||||
indipendente da stabilire di per sé nuovi valori o nuove norme di
|
||||
comportamento: all'arte e all'architettura sono ancora concessi molti
|
||||
margini di libertà. La crisi quindi, per tutto il '500 e i primi decenni
|
||||
del '600, è tutta sotterranea e di rado diviene fatto cosciente.
|
||||
Nell'interesse per la meccanica degli automi, per le macchine e gli
|
||||
strumenti idraulici, per i materiali organici o per le forme zoomorfe,
|
||||
evidente nelle decorazioni e nelle grotte di Giulio Romano, del
|
||||
Buontalenti, del Palissy, è chiaro il riferimento alle correnti che
|
||||
ormai studiano la natura iuxta propria principia: ma si tratta sempre di
|
||||
opere marginali, dominate da un clima misteriosofico e irreale, che
|
||||
cederà ben presto il passo alla pura tecnocrazia di un Domenico Fontana
|
||||
o di un Simon Stevin (1548--1620), il matematico olandese teorico della
|
||||
tecnica idraulica e dei nuovi sistemi di fortificazione. -->
|
||||
|
||||
> Toda obsežnost ozemeljskih sprememb, ki jih je predvideval humanizem, se
|
||||
> je uresničila le občasno in s številnimi težavami. Za izpolnitev te
|
||||
> razsežnosti načrtovanja bo treba počakati na velika dela melioracij in
|
||||
> prestrukturiranja mest v nizozemskem 17. stoletju: prav tako ni vseeno,
|
||||
> da sta ohranitev empiričnega odnosa in majhna teža, ki jo je imel
|
||||
> klasicistični sistem kot tak, pomagala nordijskim državam, da so brez
|
||||
> pretiranih predsodkov sprejele prispevek novih tehničnih in znanstvenih
|
||||
> odkritij. Klasicizem, ki je v 15. stoletju samostojno naredil velik
|
||||
> korak naprej v znanstveni misli, je kmalu prehitela družbena delitev
|
||||
> dela, ki jo je potrdil. Razvoj humanističnega racionalizma je ločil
|
||||
> umetnost od znanosti v trenutku, ko se je ta osvobodila magije. Od konca
|
||||
> 16. stoletja dalje se je umetnost znašla pred dvojno alternativo: ali se
|
||||
> je odpovedala svoji privilegirani vlogi in iskala odnos odvisnosti od
|
||||
> nove znanstvene misli, ali pa je sprejela slavilno funkcijo znanosti, ne
|
||||
> brez magičnih in ezoteričnih odtenkov. Toda znanost še ni bila dovolj
|
||||
> neodvisna, da bi lahko vzpostavila nove vrednote ali nova pravila
|
||||
> vedenja: umetnost in arhitektura sta še vedno imeli veliko svobode. Zato
|
||||
> je bila kriza v letih 1500 in prvih desetletjih 16. stoletja povsem
|
||||
> podzemna in je le redko postala zavestno dejstvo. V zanimanju za
|
||||
> mehaniko avtomatov, strojev in hidravličnih instrumentov, za organske
|
||||
> materiale ali zoomorfne oblike, ki je razvidno iz okrasja in grobnic
|
||||
> Giulia Romana, Buontalentija in Palissyja, se jasno kaže navezava na
|
||||
> tokove, ki danes preučujejo naravo iuxta propria principia: Vendar so to
|
||||
> vedno obrobna dela, v katerih prevladuje skrivnostno in nerealno
|
||||
> vzdušje, ki se bo kmalu umaknilo čistemu tehnokratizmu Domenica Fontane
|
||||
> ali Simona Stevina (1548-1620), nizozemskega matematika in teoretika
|
||||
> hidravlične tehnologije in novih sistemov utrdb.
|
||||
|
||||
<!-- La nuova scienza sperimentale di Keplero, di Galileo, più tardi di
|
||||
Huygens, non ha più bisogno, a rigore, di essere celebrata. Divenendo
|
||||
sperimentale, essa respinge un'astratta idealizzazione: si può celebrare
|
||||
adeguatamente solo ciò che è stabile e consolidato, non ciò che è
|
||||
disposto a rivoluzionare di continuo se stesso. Esiste purtuttavia, per
|
||||
l'architettura del '500, un compito non marginale, in relazione alla
|
||||
nascita del moderno atteggiamento scientifico. Quando ancora né le
|
||||
scoperte astronomiche né l'indagine sistematica sul comportamento dei
|
||||
gravi avevano iniziato a demolire i dogmi antropocentrici e geocentrici,
|
||||
c prima ancora che le analisi del Bruno, del Patrizi, del Telesio, dello
|
||||
Scaligero avessero sottoposto a critica radicale il concetto
|
||||
tradizionale di spazio, le ricerche architettoniche sulla dialettica
|
||||
degli spazi, sulle loro intersezioni e metamorfosi, sulle loro
|
||||
contrazioni anamorfiche, tipiche del Bramante, del Peruzzi, di
|
||||
Michelangelo, del Serlio, e, più tardi, del Delorme, del Palladio, del
|
||||
Montano, preparano ad accettare, mediante l'educazione visiva, la
|
||||
relatività e l'indeterminatezza che il pensiero scientifico introdurrà
|
||||
concretamente in tutti i livelli della vita associata. Tale apporto
|
||||
fondamentale del Manierismo non può essere passato sotto silenzio: in
|
||||
esso, più che nella pura scoperta della "ricchezza dell'ambiguità", è da
|
||||
cercare il suo contributo in senso civile. -->
|
||||
|
||||
> Nove eksperimentalne znanosti Keplerja, Galileja in pozneje Huygensa ni
|
||||
> treba več slaviti. Z eksperimentiranjem zavrača abstraktno idealizacijo:
|
||||
> ustrezno slavimo le tisto, kar je stabilno in utrjeno, ne pa tistega,
|
||||
> kar se želi nenehno spreminjati. Vendar pa je arhitektura 16. stoletja v
|
||||
> povezavi z rojstvom modernega znanstvenega odnosa nepomembna naloga. V
|
||||
> času, ko niti astronomska odkritja niti sistematične raziskave obnašanja
|
||||
> teles niso začele rušiti antropocentričnih in geocentričnih dogem in
|
||||
> preden so analize Bruna, Patrizija, Telesia in Scaligerja podvrgle
|
||||
> tradicionalni koncept prostora radikalni kritiki, so arhitekturne
|
||||
> raziskave dialektike prostorov, o njihovih presečiščih in metamorfozah,
|
||||
> o njihovih anamorfnih krčenjih, značilnih za Bramanteja, Peruzzija,
|
||||
> Michelangela, Serlia in pozneje Delorma, Palladia in Montana, nas z
|
||||
> vizualno vzgojo pripravljajo na sprejemanje relativnosti in
|
||||
> nedoločenosti, ki ju bo znanstvena misel konkretno uvedla na vse ravni z
|
||||
> njo povezanega življenja. Tega temeljnega prispevka manierizma ne moremo
|
||||
> zamolčati: bolj kot v čistem odkrivanju \"bogastva dvoumnosti\" moramo v
|
||||
> njem iskati njegov prispevek v civilnem smislu.
|
||||
|
||||
<!-- ## c) Architettura e ideologia. -->
|
||||
|
||||
> ## c) Arhitektura in ideologija.
|
||||
|
||||
<!-- Il profondo carattere ideo- logico dell'Umanesimo classicista si esprime
|
||||
attraverso due postulati di fondo, impliciti nell'architettura
|
||||
brunelleschiana e man mano resi principi teorici dal pensiero sull'arte
|
||||
e dalla speculazione filosofica: l'identità di Natura e Ragione da un
|
||||
lato, l'individuazione nella Classicità di una seconda e più perfetta
|
||||
Natura dall'altro. Il razionalismo e lo storicismo del Brunelleschi sono
|
||||
stati letti, insieme all'Umanesimo di Masaccio e Donatello, come i
|
||||
riflessi del nuovo spirito laico, concreto, rivolto a quantificare i
|
||||
valori qualitativi, dell'alta borghesia fiorentina del '300 e del primo
|
||||
'400 (A\. Hauser, *Storia sociale dell'arte*, Torino, 1956, II; F\.
|
||||
Antal, *La pittura fiorentina e il suo ambiente sociale nel Trecento e
|
||||
nel primo Quattrocento*, Torino, 1960). Ma giustamente il Garin ha
|
||||
sottolineato come fra eventi socio-politici ed economici e sviluppi
|
||||
artistici, esista, agli inizi del '400, una sfasatura: la stagione di
|
||||
massimo splendore della borghesia toscana è già al tramonto quando
|
||||
l'Umanesimo fiorentino inizia ad affermarsi (E\. Garin, *Medioevo e
|
||||
Rinascimento*, Bari, 1966^3). Questa non è una contraddizione: il
|
||||
Brunelleschi, come l'Alberti o il Salutati, è un intellettuale in senso
|
||||
moderno, anzi il primo architetto cui si possa attribuire tale
|
||||
appellativo (non è casuale che sia anche il primo a beneficiare di una
|
||||
biografia: quella dello pseudo-Manetti). In quanto tale egli non attende
|
||||
dall'esterno i programmi figurativi, ma li determina autonomamente,
|
||||
promuovendo un nuovo modo di vedere e vivere nel mondo, tramite la
|
||||
razionalità, l'universalità, le concreta laicità delle strutture
|
||||
prospettiche. La sua architettura è quindi ideologica in quanto si
|
||||
propone di intervenire e modificare il mondo degli uomini accogliendo la
|
||||
lezione della storia e selezionandone arbitrariamente gli apporti.
|
||||
Brunelleschi può colloquiare da pari a pari con l'antico, ma
|
||||
contemporaneamente, introducendo nella città medievale i suoi oggetti
|
||||
spaziali come riverberatori di valori razionali, si può permettere di
|
||||
riconoscere la propria continuità culturale con alcune espressioni del
|
||||
Romanico toscano. La storia, per lui, non è ancora un serbatoio di
|
||||
astratti canoni (G\. C\. Argan, *Brunelleschi*, Milano, 1955; L\.
|
||||
BenevoLo, *Storia dell'architettura del Rinascimento*, Bari, 1968; M\.
|
||||
Tafuri, *Teorie e storia dell'architettura*, Bari, 1968). Se
|
||||
Brunelleschi trova ancora una committenza borghese capace di recepire le
|
||||
sue proposte civili, il distacco fra intellettuali e realtà non tarderà
|
||||
a verificarsi. Lo storicismo già filologico e l'universalismo
|
||||
dell'Alberti sono le compensazioni ideologiche di una crisi culturale
|
||||
sentita in modo impellente. Non è casuale che le corti antitoscane di
|
||||
Milano o di Roma tentino di affossare i contenuti della rivoluzione
|
||||
umanistica, traducendone le pericolose istanze libertarie in retorici
|
||||
universalismi. La storia diviene ora fonte di nuovi principi di
|
||||
autorità. Il testo di Vitruvio, tradotto e commentato più volte dal
|
||||
tardo '400 in poi, assume il valore che ha Aristotele per la
|
||||
neoscolastica. A ciò si unisce la crisi della committenza. Il
|
||||
neofeudalesimo cinquecentesco nega all'architetto un ruolo promozionale,
|
||||
assegnandogli, come campo di libertà, l'astratto dominio delle forme.
|
||||
Ciò provoca la crisi delle relazioni fra architettura e natura, e quella
|
||||
delle relazioni fra prassi artistica e storia. In modo simile a quanto
|
||||
viene elaborato dal naturalismo antintellettualista e scettico di un
|
||||
Pomponazzi o di un Montaigne, anche in architettura l'equilibrio --
|
||||
perfettamente espresso dal bramantesco palazzo Caprini -- fra opera
|
||||
dell'uomo (razionalità architettonica) e opera naturale (rustico,
|
||||
decorativismo antropomorfico e zoomorfico) comincia ad alterarsi con le
|
||||
prime esperienze del Manierismo. La Natura non è più assimilata dalla
|
||||
Ragione; essa è ora ricca di valori misterici, simbolici, antirazionali.
|
||||
L'Ohrmuschelstil, il Rollwerk nordico, l'orrido di Giulio Romano, le
|
||||
decorazioni di Fontainebleau, i portali del Serlio, sono nel clima di un
|
||||
vitalismo architettonico a metà fra l'ironia, il puro edonismo
|
||||
sensistico e un informale anticlassicismo. Fermenti nuovi e
|
||||
atteggiamenti di contestazione scivolano verso il limbo della più
|
||||
antideologica evasione scenografica. Nello stesso tempo la Storia viene
|
||||
privata di valore ideale e ridotta a strumento di progettazione. I
|
||||
*Cinque ordini* del Vignola sono il documento principe di questa
|
||||
destoricizzazione del fare artistico, che è stato messo in relazione con
|
||||
l'antistoricismo della Controriforma e, ancor più, con quello delle
|
||||
corti neofeudali: prima fra tutte quella farnesiana (F\. Zeri, *Pittura
|
||||
e Controriforma*, Torino, 1957). Le basi intellettuali dell'architettura
|
||||
del Rinascimento, dallo storicismo all'ideologia neoplatonica che era
|
||||
stata alle basi delle teorie dell'imitazione e dell'unità dello spazio,
|
||||
vengono tacitamente messe da parte. Il funzionalismo puro del Cornaro
|
||||
polemizza apertamente con l'intellettualismo di stampo erudito e i
|
||||
precetti del Borromeo, scaturiti dalle discussioni del Concilio
|
||||
Tridentino, tendono a porre l'architetto di fronte a programmi
|
||||
prefissati cui dare solamente un'acconcia veste formale. All'ideologismo
|
||||
si sostituisce la teoria ciceroniana del decor, all'albertiana
|
||||
affermazione eroica dell'uomo il recupero della retorica aristotelica:
|
||||
il Gesù a Roma, il S\. Michele a Monaco, o le trasformazioni del S\.
|
||||
Pietro dopo Michelangelo ne sono le più evidenti testimonianze. In tale
|
||||
situazione gli architetti rispondono con due atteggiamenti fondamentali.
|
||||
Da un lato sono gli apocalittici, i contestatori frustrati, primo fra
|
||||
tutti Michelangelo: ma il loro dramma personale non trova sbocchi, la
|
||||
loro critica rimane pressoché improduttiva. Dall'altro sono gli
|
||||
integrati, coloro che accettano per naturale adesione la perdita del
|
||||
ruolo di avanguardia civile subita dall'architetto. Sono Antonio da
|
||||
Sangallo il Giovane, il Vignola, la scuola romana del tardo '500.
|
||||
L'unico a tentare di restituire un valore nuovo alla progettazione,
|
||||
all'interno delle richieste di una committenza particolare come quella
|
||||
dell'aristocrazia veneta, è Palladio. L'ideologia storicistica è infatti
|
||||
da lui portata alle estreme conseguenze, nella realistica demolizione di
|
||||
tutte le mitologie che su di essa si erano accumulate. -->
|
||||
|
||||
> Globok ideološko-logični značaj klasicističnega humanizma se izraža v
|
||||
> dveh osnovnih postulatih, ki sta bila implicitna v Brunelleschijevi
|
||||
> arhitekturi in sta postopoma postala teoretični načeli misli o umetnosti
|
||||
> in filozofske spekulacije: identiteta narave in razuma na eni strani ter
|
||||
> opredelitev druge, popolnejše narave v klasicizmu na drugi strani.
|
||||
> Brunelleschijev racionalizem in historizem se skupaj s humanizmom
|
||||
> Masaccia in Donatella bereta kot odsev novega posvetnega, konkretnega
|
||||
> duha florentinskega višjega srednjega razreda 14. in zgodnjega 15.
|
||||
> stoletja, usmerjenega v kvantifikacijo kakovostnih vrednot (A. Hauser,
|
||||
> *Storia sociale dell\'arte*, Torino 1956, II; F. Antal, *La pittura
|
||||
> fiorentina e il suo ambiente sociale nel Trecento e nel primo
|
||||
> Quattrocento,* Torino 1960). Vendar pa je Garin upravičeno opozoril, da
|
||||
> je na začetku 15. stoletja obstajal razkorak med družbenopolitičnimi in
|
||||
> gospodarskimi dogodki ter umetniškim razvojem: sezona največjega sijaja
|
||||
> toskanskega meščanstva je bila že ob sončnem zahodu, ko se je začel
|
||||
> uveljavljati florentinski humanizem (E. Garin, *Medioevo e
|
||||
> Rinascimento,* Bari, 1966\^3). To ni protislovje: Brunelleschi je bil
|
||||
> tako kot Alberti ali Salutati intelektualec v sodobnem smislu,
|
||||
> pravzaprav prvi arhitekt, ki so ga tako imenovali (ni naključje, da je
|
||||
> bil tudi prvi, ki je bil deležen biografije: psevdo-Manetti). Zato ne
|
||||
> čaka na figurativne programe od zunaj, temveč jih določa avtonomno, pri
|
||||
> čemer spodbuja nov način videnja in življenja v svetu z racionalnostjo,
|
||||
> univerzalnostjo in konkretno sekularnostjo perspektivnih struktur.
|
||||
> Njegova arhitektura je torej ideološka, saj predlaga poseganje v svet
|
||||
> človeštva in njegovo spreminjanje s sprejemanjem lekcij zgodovine in
|
||||
> arbitrarnim izbiranjem njenih prispevkov. Brunelleschi se je lahko
|
||||
> enakovredno pogovarjal z antiko, hkrati pa si je z uvajanjem svojih
|
||||
> prostorskih objektov v srednjeveško mesto kot odmevnikov racionalnih
|
||||
> vrednot lahko dovolil priznati lastno kulturno kontinuiteto z nekaterimi
|
||||
> izrazi toskanske romanike. Zgodovina zanj še ni bila zbirka abstraktnih
|
||||
> kanonov (G. C. Argan, *Brunelleschi,* Milano, 1955; L. BenevoLo, *Storia
|
||||
> dell\'architettura del Rinascimento,* Bari, 1968; M. Tafuri, *Teorie e
|
||||
> storia dell\'architettura,* Bari, 1968). Če je Brunelleschi še vedno
|
||||
> našel meščansko klientelo, ki je bila sposobna sprejeti njegove civilne
|
||||
> predloge, pa razkorak med intelektualci in resničnostjo ni bil dolg.
|
||||
> Albertijev že filološki historizem in univerzalizem sta bila ideološka
|
||||
> kompenzacija za kulturno krizo, ki jo je bilo nujno občutiti. Ni
|
||||
> naključje, da sta protoskanska sodišča v Milanu in Rimu poskušala
|
||||
> izničiti vsebino humanistične revolucije in njene nevarne libertarne
|
||||
> primere prevesti v retorični univerzalizem. Zgodovina zdaj postane vir
|
||||
> novih načel avtoritete. Vitruvijevo besedilo, ki je bilo od konca 15.
|
||||
> stoletja dalje večkrat prevedeno in komentirano, je dobilo vrednost, ki
|
||||
> jo je imel Aristotel za novosholastiko. K temu se je pridružila še kriza
|
||||
> pokroviteljstva. Neofevdalizem šestnajstega stoletja je arhitektu
|
||||
> odrekel promocijsko vlogo in mu kot polje svobode dodelil abstraktno
|
||||
> oblast nad oblikami. To povzroči krizo v odnosu med arhitekturo in
|
||||
> naravo ter v odnosu med umetniško prakso in zgodovino. Podobno kot je
|
||||
> antiintelektualistični in skeptični naturalizem Pomponazzija ali
|
||||
> Montaigna, se je tudi v arhitekturi s prvimi izkušnjami manierizma
|
||||
> začelo spreminjati ravnovesje, ki ga je odlično izražal Bramantejev
|
||||
> Palazzo Caprini, med delom človeka (arhitekturna racionalnost) in delom
|
||||
> narave (rustikalni, antropomorfni in zoomorfni dekorativizem). Narava ni
|
||||
> več asimilirana z Razumom; zdaj je bogata s skrivnostnimi, simbolnimi,
|
||||
> nerazumskimi vrednotami. Ohrmuschelstil, nordijski Rollwerk, grozljivost
|
||||
> Giulia Romana, okrasje Fontainebleauja, Serliovi portali so v ozračju
|
||||
> arhitekturnega vitalizma nekje med ironijo, čistim čutnim hedonizmom in
|
||||
> neformalnim antiklasicizmom. Nove fermentacije in stališča kontestacije
|
||||
> se pomikajo proti limbu najbolj antideološkega scenografskega izmikanja.
|
||||
> Hkrati je zgodovini odvzeta njena idealna vrednost in je zreducirana na
|
||||
> instrument oblikovanja. Vignolinih *pet redov* je glavni dokument te
|
||||
> dehistorizacije umetniškega ustvarjanja, ki je bila povezana z
|
||||
> antihistorizmom protireformacije in še bolj z antihistorizmom
|
||||
> neo-fevdalnih dvorov, predvsem dvora Farnese (F. Zeri, *Pittura e
|
||||
> Controriforma*, Torino, 1957). Intelektualni temelji renesančne
|
||||
> arhitekture, od historizma do novoplatonske ideologije, ki je bila
|
||||
> osnova teorij posnemanja in enotnosti prostora, so bili tiho opuščeni.
|
||||
> Cornarov čisti funkcionalizem je bil v odprtem nasprotju z znanstvenim
|
||||
> intelektualizmom, Borromejevi predpisi, ki so izhajali iz razprav
|
||||
> tridentinskega koncila, pa so arhitekta postavljali pred vnaprej
|
||||
> določene programe, ki jim je lahko dal le primeren formalni videz.
|
||||
> Ideologizem je zamenjala ciceronska teorija okrasja, Albertijevo junaško
|
||||
> afirmacijo človeka je zamenjala obnovitev aristotelske retorike: Jezus v
|
||||
> Rimu, Sveti Mihael v Münchnu ali preobrazbe Svetega Petra po
|
||||
> Michelangelu so najočitnejši primeri tega. Arhitekti se v takšnih
|
||||
> razmerah odzivajo z dvema temeljnima stališčema. Na eni strani so
|
||||
> apokaliptiki, razočarani protestniki, predvsem pa Michelangelo: vendar
|
||||
> njihova osebna drama ne najde izhoda, njihova kritika ostaja skoraj
|
||||
> neproduktivna. Na drugi strani so integrirani, tisti, ki seveda
|
||||
> sprejemajo izgubo vloge civilne avantgarde, ki jo je utrpel arhitekt. To
|
||||
> so Antonio da Sangallo mlajši, Vignola, rimska šola s konca 16.
|
||||
> stoletja. Edini, ki je poskušal oblikovanju povrniti novo vrednost v
|
||||
> okviru zahtev posebnih strank, kot je bila beneška aristokracija, je bil
|
||||
> Palladio. Zgodovinopisno ideologijo je pripeljal do skrajnih posledic in
|
||||
> realistično razrušil vse mitologije, ki so se nad njo nakopičile.
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||||
<!-- Un capitolo a parte va riservato alle relazioni fra l'architettura e
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l'ideologia della Riforma protestante. Anche qui si possono riconoscere
|
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due vie battute dagli architetti, che corrispondono alle due anime del
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||||
protestantesimo. Da un lato, lo scetticismo sui valori dell'uomo, il
|
||||
concetto della deperibilità della natura e del mondo, i fermenti
|
||||
sensualistici e irrazionalisti tipici degli scritti di Calvino e Lutero:
|
||||
ed ecco l'inquieto horror vacui del Knorpelwerk e l'orrido
|
||||
antiumanistico del Dietterlin. Dall'altro, l'accento posto
|
||||
sull'austerità, sul valore dell'introspezione e dell'intima esperienza
|
||||
stimolano il rigorismo di molti architetti protestanti: di Salomon de
|
||||
Brosse (autore, fra l'altro, del tempio di Charenton) in Francis, di
|
||||
Elias Holl ad Augsburg, di H\. de Keyser in Olande. Al patetismo delle
|
||||
immagini e alle persuasioni occulte della Chiesa di Roma, queste
|
||||
esperienze rispondono con un'ideologia purista, che, tuttavia, è anche
|
||||
l'ultima ancora di salvezza per alcuni intellettuali cattolici
|
||||
profondamente tormentati come "Ammannati del Collegio Romano o l'Herrera
|
||||
dell'Escorial e della cattedrale di Valladolid. Comunque, alle fine del
|
||||
'500 l'alto mandato morale e civile che l'Umanesimo aveva trasmesso
|
||||
all'architettura è del tutto compromesso, e gli sforzi tesi a riscatti
|
||||
individuali testimoniano il crollo dell'illusione quattrocentesca circa
|
||||
i ruolo autonomo ed attivo degli intellettuali intesi come classe-guida
|
||||
e, contemporaneamente, la crisi della vocazione cosmopolita
|
||||
dell'intellettuale italiano del Rinascimento. -->
|
||||
|
||||
> Posebno poglavje bi bilo treba nameniti razmerju med arhitekturo in
|
||||
> ideologijo protestantske reformacije. Tudi tu lahko prepoznamo dve poti
|
||||
> arhitektov, ki ustrezata dvema dušama protestantizma. Na eni strani
|
||||
> skepsa glede človeških vrednot, pojmovanje minljivosti narave in sveta,
|
||||
> senzualistični in iracionalistični fermenti, značilni za Kalvinove in
|
||||
> Luthrove spise: tu pa sta nemirna horror vacui Knorpelwerka in
|
||||
> antihumanistična groza Dietterlina. Po drugi strani pa je poudarek na
|
||||
> strogosti, vrednosti introspekcije in intimne izkušnje spodbudil
|
||||
> strogost številnih protestantskih arhitektov: Salomona de Brossa (med
|
||||
> drugim avtorja templja v Charentonu) v Franciji, Eliasa Holla v
|
||||
> Augsburgu, H. de Keyserja na Nizozemskem. Na patetičnost podob in
|
||||
> okultna prepričanja rimske Cerkve so se te izkušnje odzvale s puristično
|
||||
> ideologijo, ki pa je bila tudi zadnja rešilna bilka za nekatere globoko
|
||||
> izmučene katoliške intelektualce, kot sta bila Ammannati iz rimskega
|
||||
> kolegija ali Herrera iz katedrale Escorial in Valladolid. Vendar je bil
|
||||
> do konca 16. stoletja visok moralni in civilni mandat, ki ga je
|
||||
> humanizem prenesel na arhitekturo, popolnoma ogrožen, prizadevanja za
|
||||
> individualno odrešitev pa so pričala o propadu iluzije iz 15. stoletja o
|
||||
> avtonomni in dejavni vlogi intelektualcev, razumljenih kot vodilni
|
||||
> razred, in hkrati o krizi kozmopolitskega poslanstva italijanskega
|
||||
> renesančnega intelektualca.
|
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Load Diff
|
@ -0,0 +1,901 @@
|
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||||
title: "Manfredo Tafuri, *Teorije in zgodovina arhitekture*"
|
||||
...
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<!-- # Introduzione -->
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## Uvod
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<!-- Che la critica di architettura si trovi oggi in una situazione a dir
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poco "difficile" è un dato che crediamo non abbia bisogno di molte
|
||||
dimostrazioni. -->
|
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Dejstvo, da je arhitekturna kritika trenutno v milo rečeno "težkem"
|
||||
položaju, po našem mnenju ni treba posebej dokazovati.
|
||||
|
||||
<!-- Criticare significa infatti cogliere la fragranza storica dei fenomeni,
|
||||
sottoporli al vaglio di una rigorosa valutazione, rivelarne
|
||||
mistificazioni, valori, contraddizioni e intime dialettiche, farne
|
||||
esplodere l'intera carica di significati. Ma quando mistificazioni e
|
||||
geniali eversioni, storicità ed antistoricità, intellettualismi
|
||||
esasperati e disarmanti mitologie si intrecciano in modo così
|
||||
indissolubile, nella produzione artistica, come accade nel periodo che
|
||||
stiamo attualmente vivendo; il critico si trova costretto a instaurare
|
||||
un rapporto estremamente problematico con la prassi operativa, specie
|
||||
tenendo conto della tradizione culturale in cui egli si muove. -->
|
||||
|
||||
Kritika namreč pomeni, da je treba dojeti zgodovinski vonj pojavov, jih
|
||||
podvreči strogi presoji, razkriti njihove mistifikacije, vrednote,
|
||||
protislovja in intimno dialektiko ter razkrinkati ves njihov pomenski
|
||||
naboj. Toda ko se v umetniški produkciji tako neločljivo prepletajo
|
||||
mistifikacije in domiselne subverzije, zgodovinskost in
|
||||
antizgodovinskost, pretirani intelektualizem in razorožujoče mitologije,
|
||||
kot se to dogaja v obdobju, ki ga trenutno živimo, je kritik prisiljen
|
||||
vzpostaviti izjemno problematičen odnos z operativno prakso, zlasti ob
|
||||
upoštevanju kulturne tradicije, v kateri deluje.
|
||||
|
||||
<!-- Quando si combatte una rivoluzione culturale, infatti, esiste una
|
||||
stretta convivenza fra critica ed operazione. -->
|
||||
|
||||
V boju proti kulturni revoluciji sta kritika in delovanje v tesnem
|
||||
sožitju.
|
||||
|
||||
<!-- Tutte le armi del critico che abbracci la causa della rivoluzione si
|
||||
appuntano contro il vecchio ordine, ne scavano fino in fondo le
|
||||
contraddizioni e le ipocrisie, costruendo un bagaglio ideologico nuovo
|
||||
che può anche sfociare in una creazione di miti: dato che per ogni
|
||||
rivoluzione i miti sono le idee-forza necessarie ed indispensabili per
|
||||
forzare la situazione. Ma quando la rivoluzione -- e non v'è dubbio che
|
||||
le avanguardie artistiche del xx secolo abbiano combattuto per una
|
||||
rivoluzione -- ha ormai raggiunto i suoi scopi, il sostegno che la
|
||||
critica trovava prima nella sua compromissione totale con la causa
|
||||
rivoluzionaria viene a mancare. -->
|
||||
|
||||
Vse orožje kritika, ki se zavzema za revolucijo, je uperjeno proti
|
||||
staremu redu, koplje v njegova protislovja in hinavščine, ustvarja novo
|
||||
ideološko prtljago, ki lahko privede celo do ustvarjanja mitov, saj so
|
||||
miti za vsako revolucijo nujna in nepogrešljiva sila -- ideje, ki silijo
|
||||
v položaj. Toda ko revolucija -- in ni dvoma, da so se umetniške
|
||||
avantgarde 20\. stoletja borile za revolucijo -- doseže svoje cilje, se
|
||||
podpora, ki jo je kritika prej našla v svoji popolni zavezanosti
|
||||
revolucionarni stvari, izgubi.
|
||||
|
||||
<!-- Per non rinunciare al proprio specifico compito, là critica dovrà allora
|
||||
iniziare a rivolgersi alla storia del movimento innovatore, scoprendo in
|
||||
esso, questa volta, carenze, contraddizioni, compiti traditi,
|
||||
fallimenti, e, principalmente, dimostrarne la complessità e la
|
||||
frammentarietà. -->
|
||||
|
||||
Da se ne bi odrekla svoji posebni nalogi, se mora kritika začeti
|
||||
obračati k zgodovini avantgardnih gibanj in v njej tokrat odkrivati
|
||||
pomanjkljivosti, protislovja, izdane naloge, neuspehe, predvsem pa
|
||||
dokazovati njegovo kompleksnost in razdrobljenost.
|
||||
|
||||
<!-- I miti generosi della prima fase eroica, perso il loro carattere di
|
||||
idee-forza, divengono ora oggetto di contestazione. -->
|
||||
|
||||
Velikodušni miti prve junaške faze, ki so izgubili svojo idejno moč,
|
||||
postanejo predmet spora.
|
||||
|
||||
<!-- Nel nostro caso, alla presenza di un così violento esplodere di
|
||||
involuzioni, di fermenti di istanze nuove, che rendono multiforme e
|
||||
caotico il panorama della cultura architettonica internazionale alle
|
||||
soglie degli anni settanta, il problema più inquietante che si presenti
|
||||
ad una critica che non voglia affondare la testa nella sabbia, per
|
||||
vivere in un'evasiva pace i miti già consunti, è quello della
|
||||
storicizzazione delle contraddizioni attuali. Il che significa un
|
||||
coraggioso e spietato vaglio delle basi stesse del movimento moderno:
|
||||
anzi, una spietata indagine sulla legittimità di parlare ancora di
|
||||
movimento moderno come monolitico *corpus* di idee, di poetiche, di
|
||||
tradizioni linguistiche. La prima operazione da fare, quindi, è quella
|
||||
di non volgere sdegnosamente il capo al panorama dei faticosi, incerti,
|
||||
e se si vuole anche rinunciatari tentativi che gli architetti vanno
|
||||
accumulando. Parlare di evasioni, rinunce, ritirate e dilapidazioni di
|
||||
un patrimonio ben altrimenti utilizzabile, può essere doveroso. Ma non
|
||||
basta, Il critico che si fermasse a queste constatazioni talmente
|
||||
evidenti da risultare inutili o quasi, avrebbe già tradito il suo
|
||||
compito, che è quello, prima di ogni altra: cosa, di spiegare, di
|
||||
diagnosticare con esattezza, di fuggire il moralismo per scrutare nel
|
||||
contesto dei fatti negativi quali errori iniziali si vadano ora
|
||||
scontando, e quali valori nuovi si annidino nella difficile e sconnessa
|
||||
congiuntura che viviamo giorno per giorno. Il pericolo maggiore diviene,
|
||||
in tal caso, quello di rimanere impigliati nell'ambiguità da cui si
|
||||
tenta di estrarre una struttura logica, un senso da anteporre ad ogni
|
||||
operazione futura che si proponga lo scopo di raggiungere una diversa e
|
||||
non nostalgica costruttività. -->
|
||||
|
||||
V našem primeru je ob tako silovitem izbruhu involucij, fermentacij
|
||||
novih primerov, ki so na pragu sedemdesetih let prejšnjega stoletja
|
||||
naredili panoramo mednarodne arhitekturne kulture večplastno in
|
||||
kaotično, najbolj zaskrbljujoč problem, s katerim se sooča kritika, ki
|
||||
noče zakopati glave v pesek in živeti v izogibajočem miru z že
|
||||
obrabljenimi miti, zgodovinjenje trenutnih protislovij. To pomeni
|
||||
pogumno in neusmiljeno preverjanje samih temeljev modernega gibanja:
|
||||
pravzaprav neusmiljeno preverjanje upravičenosti tega, da o modernem
|
||||
gibanju še vedno govorimo kot o monolitnem *korpusu* idej, poetik in
|
||||
jezikovnih tradicij. Zato najprej ne smemo prezirljivo pogledati na
|
||||
panoramo utrujajočih, negotovih in, če hočete, odrekanj, ki jih kopičijo
|
||||
arhitekti. Govoriti o izmikanju, odrekanju, umikanju in zapravljanju
|
||||
dediščine, ki bi jo sicer lahko uporabili, je dolžnost. Če bi se kritik
|
||||
ustavil pri teh ugotovitvah, ki so tako očitne, da so neuporabne ali
|
||||
skoraj neuporabne, bi se že izneveril svoji nalogi, ki je predvsem
|
||||
pojasniti, natančno diagnosticirati, se izogniti moraliziranju, da bi v
|
||||
okviru negativnih dejstev natančno preveril, katere prvotne napake se
|
||||
zdaj odpravljajo in katere nove vrednote se skrivajo v težkem in
|
||||
razdrobljenem položaju, v katerem živimo iz dneva v dan. V tem primeru
|
||||
je največja nevarnost, da se ujamemo v dvoumnost, iz katere skušamo
|
||||
izluščiti logično strukturo, pomen, ki ga je treba postaviti pred vsako
|
||||
prihodnjo operacijo, katere cilj je doseči drugačno, ne nostalgično
|
||||
konstruktivnost.
|
||||
|
||||
<!-- Mai come oggi, forse, è stata necessaria al critico tanta
|
||||
*disponibilità* ad accogliere, senza il velo di falsanti pregiudizi, le
|
||||
proposte che si avanzano nella più assoluta incorenza. È mai come oggi,
|
||||
ancora, sono stati necessari un atteggiamento rigoristico, un profondo
|
||||
senso e una profonda conoscenza della storia, un'attenzione così vigile
|
||||
per dirimere, nel vasto contesto di movimenti, ricerche, o singoli
|
||||
progetti, le influenze dettate dalla moda, e persino dallo snobismo
|
||||
culturale, dalle intuizioni innovatrici. -->
|
||||
|
||||
Morda še nikoli prej kritik ni potreboval takšne *pripravljenosti, da
|
||||
bi* brez tančice lažnih predsodkov sprejel predloge, ki so predstavljeni
|
||||
v največji nedoslednosti. In še nikoli prej ni bila potrebna tako stroga
|
||||
drža, tako globok občutek in poznavanje zgodovine, tako budna pozornost,
|
||||
da bi v širokem kontekstu gibanj, raziskav ali posameznih projektov
|
||||
ločili vplive mode in celo kulturnega snobizma od inovativnih intuicij.
|
||||
|
||||
<!-- Se l'architetto può sempre trovare una propria coerenza immergendosi
|
||||
nelle contraddizioni proprie al suo "mestiere" di progettista, il
|
||||
critico che si compiacesse di una simile situazione di incertezza non
|
||||
sarebbe che uno scettico, o un imperdonabile superficiale. Nella ricerca
|
||||
delle possibilità insite nelle poetiche e nei codici dell'architettura
|
||||
contemporanea fatta da chi opera in concreto, è possibile recuperare una
|
||||
positività ed una costruttività culturali, anche se limitate, spesso, a
|
||||
problemi marginali. Ma per il critico che sia cosciente della situazione
|
||||
labile e *pericolosa* in cui versa l'architettura moderna, non sono
|
||||
concessi illusioni o artificiali entusiasmi: così come non gli sono
|
||||
concessi -- e questo è forse ancora più importante -- atteggiamenti
|
||||
apocalittici o disfattisti. -->
|
||||
|
||||
Če lahko arhitekt vedno najde lastno doslednost tako, da se zatopi v
|
||||
protislovja lastna njegovemu "poklicu" projektiranja, bi kritik, ki bi
|
||||
užival v podobnem položaju negotovosti, lahko bil zgolj skeptik ali
|
||||
nedopustno površen. Raziskovanje zmožnosti, ki so vpisane v poetike in
|
||||
kode sodobne arhitekture, ki jo opravljajo tisti, ki delujejo konkretno,
|
||||
je mogoče obnoviti kulturno pozitivnost in konstruktivnost, četudi
|
||||
pogosto omejeno na obrobne probleme. Toda kritiku, ki se zaveda
|
||||
negotovega in *nevarnega* položaja v katerem se je znašla moderna
|
||||
arhitektura, niso dovoljene nobene iluzije ali umetno navdušenje: prav
|
||||
tako -- in to je morda še pomembneje -- kot niso dovoljene defetistične
|
||||
ali apokaliptične drže.
|
||||
|
||||
<!-- Il critico è colui che è costretto, per scelta personale, a mantenere
|
||||
l'equilibrio su di un filo, mentre venti che mutano di continuo
|
||||
direzione fanno di tutto per provocarne la caduta. L'immagine non è
|
||||
affatto retorica: da quando il movimento moderno ha scoperto la propria
|
||||
multiformità reagendo con sgomento a tale scoperta, l'alleanza iniziale
|
||||
tra critica impegnata e architettura nuova, anzi l'identificazione della
|
||||
critica con un'operazione che insiste sulla medesima area di premesse e
|
||||
di problemi, si è necessariamente incrinata. Il confluire delle figure
|
||||
dell'architetto e del critico nella medesima persona fisica -- fenomeno
|
||||
che è quasi una norma per l'architettura, a differenza di altre tecniche
|
||||
di comunicazione visiva -- ha coperto tale frattura, ma non
|
||||
completamente: è più che frequente, ad esempio, uno sdoppiamento della
|
||||
personalità fra l'architetto che scrive e che teorizza, e lo stesso
|
||||
architetto che opera. -->
|
||||
|
||||
Kritik je tisti, ki mora po lastni izbiri ohranjati ravnotežje na nitki,
|
||||
medtem ko se vetrovi, ki nenehno spreminjajo smer, na vse pretege
|
||||
trudijo, da bi padel. Podoba nikakor ni retorična: odkar je moderno
|
||||
gibanje odkrilo svojo večplastnost in se z grozo odzvalo na to odkritje,
|
||||
se je prvotno zavezništvo med angažirano kritiko in novo arhitekturo
|
||||
oziroma identifikacija kritike z delovanjem, ki vztraja na istem območju
|
||||
predpostavk in problemov, nujno razpadlo. Združitev figur arhitekta in
|
||||
kritika v isto fizično osebo -- pojav, ki je za arhitekturo v nasprotju z
|
||||
drugimi tehnikami vizualne komunikacije skorajda normalni -- je ta prelom
|
||||
prekrila, vendar ne povsem: več kot pogosta je na primer razcepitev
|
||||
osebnosti med arhitektom, ki piše in teoretizira, ter arhitektom, ki
|
||||
dela.
|
||||
|
||||
<!-- È per questo che il *critico puro* comincia ad essere guardato come
|
||||
figura pericolosa: da qui il tentativo di etichettarlo con il marchio di
|
||||
un movimento, di una tendenza, di una poetica. Poiché la critica che
|
||||
vuol mantenere una distanza dalla prassi operativa non può che
|
||||
sottoporre quest'ultima ad una costante demistificazione per superare le
|
||||
sue contraddizioni o, almeno, per farle presenti con esattezza, ecco gli
|
||||
architetti tentare una *cattura* di quella critica, tentare, in fondo,
|
||||
una sua esorcizzazione. -->
|
||||
|
||||
*Zato so čistega kritika* začeli obravnavati kot nevarno figuro: zato so
|
||||
ga poskušali označiti z znakom gibanja, smeri, poetike. Ker kritika, ki
|
||||
želi ohraniti distanco do operativne prakse, ne more drugače, kot da
|
||||
slednjo nenehno demistificira, da bi premagala njena protislovja ali jih
|
||||
vsaj natančno predstavila, so tu arhitekti, ki poskušajo *zajeti* to
|
||||
kritiko in jo na koncu poskušajo pregnati.
|
||||
|
||||
<!-- Il tentativo di sottrarsi a tale cattura potrà sembrare dettato dalla
|
||||
paura solo agli stupidi o ai disonesti. Per la critica tornare ad
|
||||
assumere su di sé il compito che le è proprio -- quello della diagnosi
|
||||
storica oggettiva e spregiudicata e non quello del suggeritore o del
|
||||
"correttore di bozze" -- richiede al contrario una buona dose di
|
||||
coraggio, dato che, nello storicizzare la drammatica pregnanza del
|
||||
momento odierno, essa rischia di avventurarsi in un terreno minato. -->
|
||||
|
||||
Poskus izogibanja takšnemu zajetju se lahko zdi, da je strah narekoval
|
||||
le neumnim ali nepoštenim. Za kritike, ki se vrnejo k nalogi objektivne
|
||||
in nepristranske zgodovinske diagnoze namesto sugestije ali
|
||||
"popravljanja", je potreben velik odmerek poguma, saj z zgodovinjenjem
|
||||
dramskega pomena sedanjega trenutka tvegajo, da se bodo podali na minsko
|
||||
polje.
|
||||
|
||||
<!-- Perché è inutile nasconderselo, la minaccia che pende sul capo di chi
|
||||
voglia "capire" demolendo radicalmente ogni mito contemporaneo è la
|
||||
stessa che il Vasari oscuramente sentiva agli inizi della seconda metà
|
||||
del Cinquecento: ogni giorno di più si è invitati a rispondere alla
|
||||
tragica domanda sulla liceità storica della continuità con la tradizione
|
||||
del movimento moderno. -->
|
||||
|
||||
Ker je nesmiselno skrivati, je grožnja, ki visi nad glavo tistih, ki
|
||||
želijo "razumeti" z radikalnim rušenjem vsakega sodobnega mita, ista,
|
||||
kot jo je na začetku druge polovice 16\. stoletja nejasno občutil
|
||||
Vasari: vsak dan bolj smo vabljeni, da odgovorimo na tragično vprašanje
|
||||
o zgodovinski legitimnosti kontinuitete s tradicijo modernega gibanja.
|
||||
|
||||
<!-- Il solo fatto di porsi come problema se l'architettura contemporanea si
|
||||
trovi o meno ad una svolta radicale, ha valore di sintomo. Esso
|
||||
significa che ci sentiamo, insieme, dentro e fuori di una tradizione
|
||||
storica, immersi in essa e al di là di essa, ambiguamente coinvolti in
|
||||
una rivoluzione figurativa che, tutta fondata sulla permanente
|
||||
contestazione di ogni verità acquisita, vediamo con inquietudine
|
||||
rivolgere le proprie armi anche contro se stessa. -->
|
||||
|
||||
Že samo postavljanje vprašanja, ali je sodobna arhitektura na radikalnem
|
||||
prelomu ali ne, je simptom. To pomeni, da se hkrati počutimo znotraj in
|
||||
zunaj zgodovinskega izročila, potopljeni vanj in zunaj njega, dvoumno
|
||||
vpleteni v figurativno revolucijo, ki v celoti temelji na nenehnem
|
||||
izpodbijanju vsake pridobljene resnice in z zaskrbljenostjo opažamo, da
|
||||
obrača svoje orožje tudi proti sebi.
|
||||
|
||||
<!-- "Né l'arte, né la critica rivoluzionaria -- ha scritto Rosenberg
|
||||
contestando il falso radicalismo di Sir Herbert Read -- possono uscire da
|
||||
questa contraddizione in base a cui l'arte è tale quando si pone contro
|
||||
l'arte, ma: poi tende ad affermarsi come la sola autentica e sincera. La
|
||||
stessa contraddizione costringe la critica a considerare l'esplosività
|
||||
come un principio estetico da proteggere dalla minaccia di
|
||||
annichilimento che verrebbe da una „consapevole negazione“ dei principi.
|
||||
In lotta con se stessa, l'arte e la critica rivoluzionarie non possono
|
||||
evitare il ridicolo della situazione. Nella nostra epoca rivoluzionaria
|
||||
la vita dell'arte dipende ancora dalle contraddizioni della rivoluzione,
|
||||
e così l'arte e la critica debbono continuare ad accettarne
|
||||
l'assurdità"[^1]. Ma, forse, accettare solamente il ridicolo della
|
||||
situazione non è sufficiente.
|
||||
|
||||
[^1]: Harold Rosenberg, *The Tradition of the New*, Horizon Press 1959;
|
||||
trad. it.: *La tradizione del nuovo*, Feltrinelli, Milano 1964, p.
|
||||
65\. Nel medesimo saggio (*La rivoluzione e il concetto di
|
||||
bellezza*, pp. 57 sgg.), Rosenberg denuncia l'ambiguità delle
|
||||
tangenze fra rivoluzioni politiche e rivoluzioni artistiche
|
||||
riferendosi alle confusioni -- oggi peraltro notevolmente attenuate --
|
||||
create dalla cultura degli anni quaranta-cinquanta in America. Ma la
|
||||
sua diagnosi ci sembra contenere una verità ancora attuale quando
|
||||
egli afferma che da quegli equivoci "risulta una cattiva coscienza,
|
||||
una situazione di inganno e di autoinganno. Non è esagerato anzi
|
||||
affermare che la cattiva coscienza a proposito della rivoluzione è
|
||||
la malattia tipica dell'arte odierna" (p. 60). -->
|
||||
|
||||
"Niti umetnost niti revolucionarna kritika," je zapisal Rosenberg, ko je
|
||||
oporekal lažnemu radikalizmu sira Herberta Reada, "se ne moreta izogniti
|
||||
temu protislovju, po katerem je umetnost takšna, ko se postavi proti
|
||||
umetnosti, a: takrat se skuša uveljaviti kot edina pristna in iskrena.
|
||||
Isto protislovje sili kritike, da eksplozivnost obravnavajo kot estetsko
|
||||
načelo, ki ga je treba zaščititi pred nevarnostjo izničenja, ki bi jo
|
||||
prineslo "zavestno zanikanje" načel. Revolucionarna umetnost in kritika,
|
||||
ki se bori sama s seboj, se ne more izogniti smešenju situacije. V naši
|
||||
revolucionarni dobi je življenje umetnosti še vedno odvisno od
|
||||
protislovij revolucije, zato morata umetnost in kritika še naprej
|
||||
sprejemati njeno absurdnost"[^1]. Morda pa samo sprejemanje smešnosti
|
||||
situacije ni dovolj.
|
||||
|
||||
[^1]: Harold Rosenberg, *The Tradition of the New,* Horizon Press 1959;
|
||||
italijanski prevod: *La tradizione del nuovo,* Feltrinelli, Milano
|
||||
1964, str. 65\. V istem eseju (*The Revolution and the Concept of
|
||||
Beauty*, str. 57 in nasl.) Rosenberg obsoja dvoumnost stičnih točk
|
||||
med politično in umetniško revolucijo, pri čemer se sklicuje na
|
||||
zmedo, ki jo je -- zdaj že precej omiljeno -- ustvarila kultura
|
||||
štiridesetih in petdesetih let v Ameriki. Vendar se zdi, da njegova
|
||||
diagnoza vsebuje resnico, ki je še vedno aktualna, ko pravi, da iz
|
||||
teh nesporazumov "izhaja slaba vest, stanje prevare in samoprevare.
|
||||
Brez pretiravanja lahko rečemo, da je slaba vest o revoluciji
|
||||
tipična bolezen današnje umetnosti" (str. 60).
|
||||
|
||||
<!-- Gli stessi compiti della critica, infatti, sono mutati. Se il problema è
|
||||
quello di operare una sorta di selezione mutevole e senza appoggi
|
||||
aprioristici, al fine di individuare la struttura dei problemi che
|
||||
vengono confusamente affrontati e lasciati allo stato nascente dalle
|
||||
giovani generazioni e dai pochi maestri della "terza generazione" del
|
||||
movimento moderno culturalmente vivi, i termini di confronto adatti a
|
||||
fondare un'analisi storica non possono essere più, neanche essi, dati
|
||||
una volta per tutte. Anche la critica è costretta, come l'architettura,
|
||||
a rivoluzionare continuamente se stessa alla ricerca di parametri di
|
||||
volta in volta adeguati. -->
|
||||
|
||||
Pravzaprav so se spremenile same naloge kritike. Če gre za to, da se
|
||||
izvede nekakšna spremenljiva selekcija brez aprioristične podpore, da bi
|
||||
ugotovili strukturo problemov, s katerimi se zmedeno soočajo in jih
|
||||
puščajo v nastajanju mlajše generacije in tisti redki mojstri "tretje
|
||||
generacije" modernega gibanja, ki so kulturno živi, ni več mogoče enkrat
|
||||
za vselej določiti primerjalnih pogojev, primernih za utemeljitev
|
||||
zgodovinske analize. Tako kot arhitektura se je tudi kritika prisiljena
|
||||
nenehno revolucionirati v iskanju parametrov, ki so vsakič znova
|
||||
primerni.
|
||||
|
||||
<!-- Né è più possibile rifugiarsi in quella che, per tradizione, è stata la
|
||||
valvola di sicurezza della critica: il giudizio assolutorio o di
|
||||
condanna sull'opera in sé. -->
|
||||
|
||||
Prav tako se ni več mogoče zateči k temu, kar je tradicionalno
|
||||
predstavljalo varnostni ventil kritike: k oprostilni ali obsojajoči
|
||||
sodbi o samem delu.
|
||||
|
||||
<!-- È fin troppo chiara l'inutilità di un simile atteggiamento dogmatico da
|
||||
parte della critica. Con il che, non vorremmo equivocasse: non
|
||||
intendiamo affatto dire che il giudizio debba essere eliminato in una
|
||||
sorta di limbo relativistico ove *tout se tient*. Ciò su cui vogliamo
|
||||
piuttosto porre l'accento è la difficoltà in cui si trova immerso chi è
|
||||
costretto ad entrare quotidianamente in contatto non con opere bene o
|
||||
male finite, bensì con una ridda di irrisolte intenzioni, di spunti
|
||||
nuovi immessi nei più sconsolanti e tradizionali contesti, di reticenti
|
||||
intuizioni, di progetti volutamente irrealizzabili. -->
|
||||
|
||||
Nesmiselnost takšne dogmatične drže kritikov je preveč očitna. S tem ne
|
||||
želimo biti napačno razumljeni: nikakor ne mislimo, da bi bilo treba
|
||||
sodbo odpraviti v nekakšnem relativističnem limbu, kjer *tout se tient*.
|
||||
Bolj želimo poudariti težave, v katere se znajdejo tisti, ki so
|
||||
prisiljeni vsakodnevno prihajati v stik ne z dobro ali slabo dokončanimi
|
||||
deli, temveč z mešanico nerešenih namenov, novih idej, vpeljanih v
|
||||
najbolj razočarane in tradicionalne kontekste, zadržanih intuicij in
|
||||
projektov, ki so namerno neizvedljivi.
|
||||
|
||||
<!-- È possibile valutare in modo tradizionale tale sconcertante panorama, o
|
||||
non diviene piuttosto, a questo punto, compito specifico della critica
|
||||
comprenderne i significati intrinseci e far ordine in esso in una
|
||||
provvisoria sospensione del giudizio? -->
|
||||
|
||||
Ali je mogoče to motečo panoramo oceniti na tradicionalen način, ali pa
|
||||
na tej točki ne postane posebna naloga kritike, da razume njene notranje
|
||||
pomene in jo uredi v začasnem suspenzu sodbe?
|
||||
|
||||
<!-- Ad un esame spregiudicato dell'attuale situazione della cultura
|
||||
architettonica, le incongruenze e l'inafferrabilità stessa di tanta
|
||||
produzione odierna rendono evidente che ci troviamo di fronte ad un
|
||||
tacito e forse inconsapevole sforzo teso a decretare, da un lato la
|
||||
morte stessa dell'architettura, a rinvenire confusamente, dall'altro,
|
||||
una dimensione nuova ed imprevista dell'operare architettonico. -->
|
||||
|
||||
Nepristranski pregled trenutnega stanja arhitekturne kulture pokaže, da
|
||||
je zaradi neskladnosti in izmuzljivosti velikega dela današnje
|
||||
produkcije jasno, da se soočamo s tihim in morda nezavednim
|
||||
prizadevanjem, da bi na eni strani razglasili smrt arhitekture, na drugi
|
||||
strani pa zmedeno našli novo in nepredvideno razsežnost arhitekturnega
|
||||
dela.
|
||||
|
||||
<!-- È per questo che abbiamo parlato dell'opportunità di una disponibilità
|
||||
nuova da parte del critico: di una disponibilità rigorosa e controllata,
|
||||
certo, ma pur sempre commisurata ai compiti imposti dal momento
|
||||
storico[^2].
|
||||
|
||||
[^2]: Tale disponibilità è resa ancor più necessaria dal continuo
|
||||
variare dell'esperienza artistica in una permutazione di aree
|
||||
semantiche spesso sovrapposte fra loro. Per questo la crisi di ogni
|
||||
estetica definitoria, sancita dalla critica semantica storicizzata
|
||||
dal Plebe e ricondotta dal Garroni ad una "nozione plurale di arte",
|
||||
richiede ovviamente un modo di fare critica estremamente complesso,
|
||||
ed un'estetica -- caso mai -- come "indicativa di un senso aperto del
|
||||
campo artistico, esso stesso aperto e imprevedibile", come ha
|
||||
riconosciuto anche l'Anceschi. (Cfr. Armando Plebe, *Processo
|
||||
all'estetica*, La Nuova Italia, Firenze 1952; Emilio Garroni, *La
|
||||
crisi semantica delle arti*, Officina ed., Roma 1964, pp. 109 sgg.;
|
||||
Luciano Anceschi, *Progetto di una sistematica dell'arte*, Mursia,
|
||||
Milano 1962 e: *Critica, Filosofia, Fenomenologia* in: "Il Verri",
|
||||
1967, n. 18, pp. 13--24). All'interno di questo quadro la critica,
|
||||
persa la speranza di trovare sostegni precostituiti in un pensiero
|
||||
estetico rigorosamente filosofico, acquista responsabilità nuove e
|
||||
nuova autonomia. -->
|
||||
|
||||
Zato smo govorili o priložnosti za novo razpoložljivost kritika: gotovo
|
||||
strogo in nadzorovano, vendar še vedno sorazmerno z nalogami, ki jih
|
||||
nalaga zgodovinski trenutek[^2].
|
||||
|
||||
[^2]: Ta razpoložljivost je še toliko bolj potrebna zaradi nenehnega
|
||||
spreminjanja umetniških izkušenj na različnih pomenskih področjih,
|
||||
ki se pogosto prekrivajo. Zato kriza vsake definicijske estetike, ki
|
||||
jo sankcionira Plebejova historizirana semantična kritika in ki jo
|
||||
Garroni vrača k "pluralnemu pojmu umetnosti", očitno zahteva izjemno
|
||||
kompleksen način kritike in estetiko -- če sploh -- kot "pokazatelj
|
||||
odprtega občutka umetniškega polja, ki je samo odprto in
|
||||
nepredvidljivo", kot ugotavlja tudi Anceschi. (Prim. Armando Plebe,
|
||||
*Processo all'estetica*, La Nuova Italia, Firenze 1952; Emilio
|
||||
Garroni, *La crisi semantica delle arti,* Officina ed., Roma 1964,
|
||||
str. 109 in naslednje; Luciano Anceschi, *Progetto di una
|
||||
sistematica dell'arte,* Mursia, Milano 1962 in: *Kritika,
|
||||
filozofija, fenomenologija* in: "Il Verri", 1967, št. 18, str.
|
||||
13--24). V tem okviru je kritika, ki je izgubila upanje, da bo našla
|
||||
vnaprej določeno oporo v strogo filozofski estetski misli, dobila
|
||||
nove odgovornosti in avtonomijo.
|
||||
|
||||
<!-- A questo punto emerge inderogabile il problema di una rigorosa
|
||||
fondazione degli strumenti critici. -->
|
||||
|
||||
Na tej točki se pojavi problem strogega temelja kritičnih instrumentov.
|
||||
|
||||
<!-- In fondo, la critica dell'architettura moderna è stata obbligata a
|
||||
procedere, quasi fino ad oggi, su binari fondati su di una spregiudicata
|
||||
empiria: era questa l'unica via percorribile, forse, dato che sin troppo
|
||||
spesso l'arte del nostro secolo ha scavalcato le convenzioni
|
||||
ideologiche, i fondamenti speculativi, le stesse estetiche di cui il
|
||||
critico si trovava a disposizione. Tanto che una autentica critica
|
||||
dell'arte moderna si è avuta, specie fra il '20 e il '40, solo da parte
|
||||
di chi ha avuto il coraggio di non dedurre i propri metodi di analisi da
|
||||
sistemi filosofici precostituiti, ma dal diretto ed empirico contatto
|
||||
con i problemi del tutto nuovi della comunicazione visiva impostati
|
||||
dalle avanguardie. -->
|
||||
|
||||
Navsezadnje je bila kritika moderne arhitekture skoraj do danes
|
||||
prisiljena nadaljevati po poteh, ki temeljijo na brezobzirnem empirizmu:
|
||||
to je bila morda edina možna pot, saj je umetnost našega stoletja
|
||||
prepogosto zaobšla ideološke konvencije, spekulativne temelje in samo
|
||||
estetiko, ki jo je imel kritik na voljo. Tako zelo, da so avtentično
|
||||
kritiko moderne umetnosti, zlasti med dvajsetimi in štiridesetimi leti
|
||||
20\. stoletja, lahko izvajali le tisti, ki so imeli pogum, da svojih
|
||||
metod analize niso izpeljali iz že uveljavljenih filozofskih sistemov,
|
||||
temveč iz neposrednega in empiričnega stika s povsem novimi problemi
|
||||
vizualne komunikacije, ki jih je postavila avantgarda.
|
||||
|
||||
<!-- Non bisogna giudicare affrettatamente tale empirismo critico. Attraverso
|
||||
di esso Pevsner, Behne, Benjamin, Giedion, Persico, Giolli, Argan,
|
||||
Dorner o Shand hanno, nell'anteguerra, scavalcato i limiti degli
|
||||
strumenti di pensiero del loro tempo, assumendo, dalle poetiche
|
||||
dell'arte moderna, una capacità di leggere i fenomeni nuovi nel loro
|
||||
carattere di aperto processo, di perpetua mutabilità, di riscatto del
|
||||
casuale, del non razionale, del gestuale, al limite. -->
|
||||
|
||||
Tega kritičnega empirizma ne smemo presojati prehitro. Pevsner, Behne,
|
||||
Benjamin, Giedion, Persico, Giolli, Argan, Dorner ali Shand so v
|
||||
predvojnem obdobju z njo presegli omejitve miselnih orodij svojega časa
|
||||
in od poetike moderne umetnosti prevzeli sposobnost branja novih pojavov
|
||||
v njihovi naravi odprtega procesa, nenehne spremenljivosti, odrešitve
|
||||
naključnega, nerazumskega, gestualnega, na meji.
|
||||
|
||||
<!-- Su questa tradizione empirica la critica del dopoguerra ha potuto
|
||||
innestare, volta per volta, i contributi del realismo lukácsiano,
|
||||
dell'esistenzialismo e del relativismo, della fenomenologia husserliana,
|
||||
di alcuni recuperi bergsoniani, di un riletto puro-visibilismo di marca
|
||||
fiedleriana, del crocianesimo, e, più recentemente, della
|
||||
*Gestaltpsychologie*, della linguistica strutturale, della semantica,
|
||||
della semiologia, della teoria dell'informazione e dello strutturalismo
|
||||
antropologico. -->
|
||||
|
||||
Na to empirično tradicijo je povojna kritika lahko cepila prispevke
|
||||
Lukacijevega realizma, eksistencializma in relativizma, Husserlove
|
||||
fenomenologije, nekaterih Bergsonovih obnovitev, ponovnega branja
|
||||
čistega vizibilizma v slogu Fiedlerja, Croceanizma in v zadnjem času
|
||||
*Gestaltpsihologije*, strukturnega jezikoslovja, semantike, semiologije,
|
||||
teorije informacij in antropološkega strukturalizma.
|
||||
|
||||
<!-- Eclettismo critico dunque? Forse; ma non del tutto, almeno, negativo. -->
|
||||
|
||||
Torej kritični eklekticizem? Morda, vendar vsaj ne povsem negativno.
|
||||
|
||||
<!-- In parte quell'eclettismo ha dimostrato che i problemi posti
|
||||
dall'architettura moderna sono più avanzati rispetto a quelli di volta
|
||||
in volta affrontati dai metodi di lettura; in parte ha dimostrato
|
||||
l'indipendenza operativa della critica, tanto che gli stessi filosofi
|
||||
hanno ammesso di aver ricevuto da essa stimoli e problematiche
|
||||
inedite[^3]. -->
|
||||
|
||||
<!-- [^3]: Interessanti, al proposito, i risultati della tavola rotonda
|
||||
tenuta nella sede romana dall'INARCH nel marzo 1961 (interventi di G.
|
||||
Calogero, R. Assunto, R. Bonelli, A. Plebe), parzialmente
|
||||
riprodotta in: "L'Archiiettura cronache e storia", 1961, VII, n. 71,
|
||||
pp. 336--37. -->
|
||||
|
||||
Ta eklekticizem je deloma pokazal, da so problemi sodobne arhitekture
|
||||
naprednejši od tistih, ki jih obravnavajo metode razlage, deloma pa je
|
||||
pokazal operativno neodvisnost kritike, tako da so tudi sami filozofi
|
||||
priznali, da od nje prejemajo nove spodbude in probleme[^3].
|
||||
|
||||
[^3]: V zvezi s tem so rezultati okrogle mize, ki je potekala na rimskem
|
||||
sedežu INARCH marca 1961 (govorili so G. Calogero, R. Assunto, R.
|
||||
Bonelli, A. Plebe), deloma objavljeni v: "L'Archiiettura cronache e
|
||||
storia", 1961, VII, št. 71, str. 336--37.
|
||||
|
||||
<!-- Ma una volta intravista una crisi dell'operatività della critica (dato
|
||||
che non le è più possibile prendere una ed una sola posizione a favore
|
||||
di una ed una sola corrente dell'architettura moderna), una volta
|
||||
scoperta l'immanente dialettica dell'arte attuale, quell'empirismo e
|
||||
quell'eclettismo appaiono come pericoli, come strumenti che non
|
||||
assicurano più un rigore interno alla critica. -->
|
||||
|
||||
Toda ko se pokaže kriza v delovanju kritike (saj ni več mogoče, da bi
|
||||
zavzemala eno samo stališče v korist enega samega toka moderne
|
||||
arhitekture), ko se odkrije imanentna dialektika aktualne umetnosti, se
|
||||
empirizem in eklekticizem pokažeta kot nevarnosti, kot orodji, ki ne
|
||||
zagotavljata več notranje strogosti kritike.
|
||||
|
||||
<!-- È indicativo l'interesse che la critica di architettura ha manifestato
|
||||
negli ultimi tempi per le ricerche che hanno introdotto nelle scienze
|
||||
dell'uomo e nell'analisi delle comunicazioni linguistiche e visive,
|
||||
metodi analoghi a quelli delle scienze empiriche e sperimentali. -->
|
||||
|
||||
To kaže na zanimanje, ki ga je v zadnjem času izkazala arhitekturna
|
||||
kritika za raziskave, ki so v humanistiko ter analizo jezikovnega in
|
||||
vizualnega komuniciranja vnesle metode, podobne tistim iz empiričnih in
|
||||
eksperimentalnih znanosti.
|
||||
|
||||
<!-- Strutturalismo e semiolog1a sono oggi all'ordine del giorno, anche negli
|
||||
studi di architettura. E possiamo indicare subito gli apporti positivi
|
||||
da essi dati all'analisi della progettazione: anzitutto soddisfano
|
||||
l'esigenza di una sua fondazione scientifica, e ben sappiamo come
|
||||
l'oggettività sia un'esigenza tutta propria di momenti di profonda
|
||||
inquietudine ed incertezza. Ma in secondo luogo esse propongono un
|
||||
impegno sistematico di comprensione dei fenomeni che fa ragione delle
|
||||
poetiche dell'angoscia e della crisi, divenute, per consunzione, evasive
|
||||
e inoperanti. -->
|
||||
|
||||
Strukturalizem in semiologija sta danes na dnevnem redu celo v
|
||||
arhitekturnih praksah. In takoj lahko izpostavimo njihove pozitivne
|
||||
prispevke k analizi oblikovanja: najprej zadovoljijo potrebo po
|
||||
znanstveni podlagi, vsi pa vemo, da je objektivnost potreba, ki je
|
||||
povsem primerna za trenutke globokega vznemirjenja in negotovosti.
|
||||
Drugič pa predlagajo sistematično zavezanost razumevanju pojavov, ki
|
||||
odpravlja poetiko tesnobe in krize, ki sta zaradi potrošnje postali
|
||||
izmikajoči se in neučinkoviti.
|
||||
|
||||
<!-- La critica che non voglia abbandonarsi a inutili geremiadi deve
|
||||
fondamentalmente diagnosticare. Come metodi di diagnosi -- una volta
|
||||
riconosciute come tali, e non come dottrine alla moda o unitario
|
||||
*corpus* dogmatico -- strutturalismo e semiologia hanno già dimostrato la
|
||||
loro efficienza. -->
|
||||
|
||||
Kritika, ki se ne želi prepustiti nekoristnim jeremijam, mora temeljito
|
||||
diagnosticirati. Strukturalizem in semiologija sta kot diagnostični
|
||||
metodi -- ko sta bili prepoznani kot taki in ne kot modni doktrini ali
|
||||
enotni dogmatični *korpus -* že dokazali svojo učinkovitost.
|
||||
|
||||
<!-- Ma hanno, insieme, mostrato i loro pericoli, ed anche l'ideologismo che
|
||||
si cela dietro la loro apparente sospensione ideologica. Ancora una
|
||||
volta la critica è quindi chiamata a dare il proprio contributo, a
|
||||
scegliere a riportare nell'ambito di un fondato storicismo i materiali a
|
||||
lei offerti. -->
|
||||
|
||||
Hkrati pa so pokazale svoje nevarnosti in tudi ideologizem, ki se skriva
|
||||
za njihovo navidezno ideološko suspenzijo. Zato je kritika ponovno
|
||||
pozvana, da sama prispeva, da se odloči, da bo gradivo, ki ji je
|
||||
ponujeno, vrnila na področje dobro utemeljenega historizma.
|
||||
|
||||
<!-- Se è vero però, come ha scritto François Furet[^4], che il fascino
|
||||
esercitato dallo strutturalismo di Lévi-Strauss sull'intellighenzia di
|
||||
sinistra francese è dovuto al fatto che "semplicemente, e tratto per
|
||||
tratto la descrizione strutturale di un uomo divenuto oggetto ha preso
|
||||
il posto dell'avvento, nella storia, dell'uomo-dio", è anche vero che
|
||||
gran parte dell'arte moderna aveva anticipato tale ribaltamento da Dada
|
||||
ed alcuni aspetti del De Stijl e del Costruttivismo sovietico, fino allo
|
||||
stesso Le Corbusier, se letto opportunamente; e non si può certo dire
|
||||
che l'accettazione della fine del mito dell'antropocentrismo umanistico
|
||||
non sia sfociata, per quelle esperienze artistiche, in una nuova e più
|
||||
autentica collocazione dell'uomo rispetto al mondo da lui strutturato.
|
||||
-->
|
||||
|
||||
<!-- [^4]: François Furet, *Gli intellettuali francesi e lo strutturalismo*,
|
||||
in: "Tempo presente", 1967, n. 7, p. 14. -->
|
||||
|
||||
Če je res, kot je zapisal François Furet[^4], da je Lévi-Straussov
|
||||
strukturalizem očaral francosko levičarsko inteligenco zato, ker je
|
||||
"preprosto in postopoma strukturni opis človeka, ki je postal predmet,
|
||||
nadomestil prihod človeka-boga v zgodovini", je prav tako res, da je
|
||||
večina moderne umetnosti ta preobrat pričakovala, od dadaizma in
|
||||
nekaterih vidikov De Stijla in sovjetskega konstruktivizma do Le
|
||||
Corbusiera, če se pravilno bere; in zagotovo ni mogoče reči, da
|
||||
sprejetje konca mita humanističnega antropocentrizma za te umetniške
|
||||
izkušnje ni povzročilo novega in pristnejšega mesta človeka v odnosu do
|
||||
sveta, ki ga je strukturiral.
|
||||
|
||||
[^4]: François Furet, *Gli intellettuali francesi e lo strutturalismo*,
|
||||
v: Tempo presente, 1967, št. 7, str. 14.
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||||
<!-- In qualche modo potremmo considerare Lévi-Strauss come il Parmenide di
|
||||
questa filosofia (*malgré soi*) di neoeleatico sapore: la struttura e
|
||||
l'ordine contro il disordine della storia, la permanenza dell'Essere
|
||||
contro la fenomenologia del divenire, la stabilità dei meccanismi comuni
|
||||
cui viene ridotto l'uomo, contro la sartriana ragione dialettica (ma già
|
||||
si avvertono le avvisaglie dei paradossi demolitori dei neo-Zenoni): Per
|
||||
ora ci interessa capire il significato di alcune notevoli tangenze fra
|
||||
la *vogue* strutturalista, ed alcuni fenomeni che avvengono all'interno
|
||||
della cultura artistica e architettonica, in particolare. Tangenze, per
|
||||
giustificare le quali non è necessario ricorrere all'ipotesi di
|
||||
influenze dirette, quasi sicuramente inesistenti. Anzi, lo stesso fatto
|
||||
che tale diretto scambio non sia dimostrabile, diviene a questo punto
|
||||
un'autonoma ragione di interesse, dimostrando l'esistenza di un
|
||||
orizzonte comune creato da un comune atteggiamento nei confronti
|
||||
dell'attuale condizione dell'uomo. -->
|
||||
|
||||
Na neki način bi lahko Lévi-Straussa imeli za Parmenida te filozofije
|
||||
(*malgré soi)* neohelvetijskega okusa: struktura in red proti neredu
|
||||
zgodovine, stalnost Biti proti fenomenologiji postajanja, stabilnost
|
||||
skupnih mehanizmov, na katere je zreduciran človek, proti sartrovskemu
|
||||
dialektičnemu razumu (vendar lahko že vidimo znake rušilnih paradoksov
|
||||
neozenonov): Za zdaj nas zanima razumevanje pomena nekaterih izjemnih
|
||||
stičišč med strukturalistično *modo* in nekaterimi pojavi, ki se
|
||||
pojavljajo zlasti v umetniški in arhitekturni kulturi. Tangence, za
|
||||
utemeljitev katerih se ni treba zatekati k hipotezi o neposrednih
|
||||
vplivih, ki skoraj zagotovo ne obstajajo. Nasprotno, prav dejstvo, da ta
|
||||
neposredna izmenjava ni dokazljiva, postane na tej točki avtonomen
|
||||
razlog za zanimanje, ki kaže na obstoj skupnega obzorja, ustvarjenega s
|
||||
skupnim odnosom do trenutnega stanja človeka.
|
||||
|
||||
<!-- Ha particolare rilevanza, in questa sede, notare che sia lo
|
||||
strutturalismo etnologico nella sua originaria accezione, che
|
||||
"l'archeologia delle scienze umane" di Foucault, che l'orgia
|
||||
anti-umanistica della Pop Art, che le ricerche di una *nuova
|
||||
oggettività* da parte di un Kahn e delle correnti da lui derivate,
|
||||
nell'architettura, insistono tutte su di una medesima area ideale (e
|
||||
avremmo voluto dire ideologica, se questo termine non avesse assunto,
|
||||
per tali ricerche, il sapore di un polemico paradosso). Scoprire che
|
||||
quell'area ideale è la proposizione di un sapere e di un fare
|
||||
antistorici può spaventare o sconcertare. Ma saremo assai meno
|
||||
sconcertati se cercheremo di andare più in là, di scavare più a fondo
|
||||
nei fenomeni, di non lasciarci trasportare da remore ideologiche
|
||||
inadeguate. -->
|
||||
|
||||
Pri tem je še posebej pomembno opozoriti, da tako etnološki
|
||||
strukturalizem v prvotnem pomenu, Foucaultova "arheologija humanističnih
|
||||
ved", antihumanistična orgija poparta in Kahnovo iskanje *nove
|
||||
objektivnosti* v arhitekturi vztrajajo na istem idealnem področju (in
|
||||
radi bi rekli ideološkem, če ta izraz ne bi dobil okusa polemičnega
|
||||
paradoksa za takšne raziskave). Odkritje, da je to idealno območje
|
||||
predlog protizgodovinskega znanja in načina delovanja, je lahko
|
||||
strašljivo ali neprijetno. Vendar bomo veliko manj razočarani, če bomo
|
||||
poskušali iti dlje, se poglobiti v pojave in se ne bomo pustili
|
||||
odpeljati neustreznim ideološkim pomislekom.
|
||||
|
||||
<!-- L'arte moderna non si è presentata sin dal suo primo apparire, nei
|
||||
movimenti di avanguardia europei, come una vera e propria sfida alla
|
||||
storia? Non ha forse tentato di distruggere non solo la storia, ma
|
||||
addirittura se stessa come oggetto storico? Dada e De Stijl non sono poi
|
||||
così antitetici se riletti da questo particolarissimo punto di vista.
|
||||
-->
|
||||
|
||||
Ali se ni moderna umetnost že od svojega prvega pojava v evropskih
|
||||
avantgardnih gibanjih predstavljala kot pravi izziv zgodovini? Ali ni
|
||||
poskušala uničiti ne le zgodovine, temveč celo sebe kot zgodovinski
|
||||
objekt? Dada in De Stijl nista tako nasprotna, če ju ponovno beremo s
|
||||
tega posebnega vidika.
|
||||
|
||||
<!-- Ma c'è di più. Fra il mito dell'Ordine di Louis Kahn, nel suo ermetico
|
||||
affondare nei materiali offerti dalla storia per destoricizzare fino
|
||||
all'eccesso la progettazione architettonica, e la mistica neoplastica,
|
||||
tesa a distruggere opposizioni e drammi in una pacificazione messianica,
|
||||
esiste assai meno distanza di quanto non lascerebbe supporre un diretto
|
||||
confronto fra opere, poniamo, come i laboratori Salk e la casa Schröder.
|
||||
-->
|
||||
|
||||
Vendar je še več. Med mitom reda Louisa Kahna, ki se hermetično pogreza
|
||||
v materiale, ki jih ponuja zgodovina, da bi do skrajnosti destoriciziral
|
||||
arhitekturno oblikovanje, in neoplastičnim misticizmom, katerega cilj je
|
||||
uničiti nasprotja in drame v mesijanski pomiritvi, je veliko manjša
|
||||
razdalja, kot bi lahko sklepali iz neposredne primerjave med deli, kot
|
||||
sta delavnici Salk in Schröderjeva hiša.
|
||||
|
||||
<!-- L'antistoricismo tradizionale delle avanguardie trova quindi una sua
|
||||
conferma nelle stesse esperienze che si pongono il compito di superarlo.
|
||||
E vi è un perché. Se è vero che il "mito è contro la storia" come
|
||||
dimostra Barthes, e che esso compie la sua mistificazione nella
|
||||
dissimulazione dell'artificiale (e dell'artificialità ideologica) dietro
|
||||
la maschera di una pretesa "naturalità"[^5], un momento così
|
||||
intensamente rivolto ad evadere tramite *nuovi miti* l'impegno della
|
||||
comprensione del presente, come quello attuale, non può che far divenire
|
||||
*moda* e *mito* persino le ricerche che, con rinnovato rigore e vigore,
|
||||
tentano di impostare una lettura sistematica ed oggettiva del mondo,
|
||||
delle cose, della storia, delle convenzioni umane. -->
|
||||
|
||||
<!-- [^5]: Ci riferiamo, ovviamente, al Roland Barthes delle *Mythologies*. -->
|
||||
|
||||
Tradicionalni antihistorizem avantgarde tako najde svojo potrditev prav
|
||||
v izkušnjah, ki so si zadale nalogo, da ga presežejo. Za to obstaja
|
||||
razlog. Če je res, da je "mit proti zgodovini", kot dokazuje Barthes, in
|
||||
da svojo mistifikacijo doseže z disimulacijo umetnega (in ideološke
|
||||
umetnosti) za masko domnevne "naravnosti"[^5], lahko trenutek, ki je
|
||||
tako intenzivno usmerjen v to, da se z *novimi miti* izogne zavezanosti
|
||||
razumevanju sedanjosti, kot je sedanja, povzroči le, da postanejo *moda*
|
||||
in *mit* celo raziskave, ki s ponovno strogostjo in močjo skušajo
|
||||
vzpostaviti sistematično in objektivno branje sveta, stvari, zgodovine,
|
||||
človeških konvencij.
|
||||
|
||||
[^5]: Pri tem imamo seveda v mislih Rolanda Barthesa *mitologij*.
|
||||
|
||||
<!-- Nella cultura architettonica, in particolare (ma il discorso vale per
|
||||
tutte le tecniche di comunicazione Visiva) la ricerca di un più avanzato
|
||||
criticismo sembra compromettere le basi stesse dello spirito critico.
|
||||
-->
|
||||
|
||||
Zlasti v arhitekturni kulturi (enako velja za vse tehnike vizualne
|
||||
komunikacije) se zdi, da iskanje naprednejše kritike ogroža same temelje
|
||||
kritičnega duha.
|
||||
|
||||
<!-- "Se una crisi è in atto -- scriveva Argan nel 1957 --, questa non è la
|
||||
crisi del criticismo che, e non da ieri, ha messo in difficoltà le
|
||||
grandi ideologie e concezioni e sistemi. Né questa deve essere, per se
|
||||
stessa, causa di sgomento: il criticismo è fatto di crisi, non è
|
||||
altrimenti pensabile che come critica e superamento dei suoi risultati
|
||||
stessi. L'esito di questa crisi non è prevedibile: la critica non
|
||||
ammette salvezze o condanne predestinate. Tuttavia la salvezza -- la
|
||||
salvezza dello spirito di critica che l'arte e la cultura moderna hanno
|
||||
ereditato dall'Illuminismo -- sarà probabile, se la critica sarà critica
|
||||
di esperienze e non di ipotesi: se sarà infine, anche nell'arte, critica
|
||||
storica."[^6] Ebbene, a distanza di dieci anni circa dalla data in cui
|
||||
Argan pronunciava la sua lucida diagnosi possiamo dire che mai come oggi
|
||||
l'arte e l'architettura sono state più dominate dall'ineffabilità
|
||||
dell'ipotesi e tanto poco creatrici di esperienze. Né, va aggiunto, la
|
||||
critica ha assunto mai, forse, un carattere così poco storicistico quale
|
||||
quella che accompagna il proliferare di quell'architettura. -->
|
||||
|
||||
<!-- [^6]: Giulio Carlo Argan, *La crisi dei valori* (1957), ora in:
|
||||
*Salvezza e caduta dell'arte moderna*, Il Saggiatore, Milano 1964, p.
|
||||
38. -->
|
||||
|
||||
"Če obstaja kriza -- je leta 1957 zapisal Argan --, to ni kriza kritike,
|
||||
ki ne od včeraj postavlja velike ideologije, koncepte in sisteme v
|
||||
težave. Tudi to samo po sebi ne bi smelo biti razlog za preplah: kritika
|
||||
je sestavljena iz kriz, ni je mogoče misliti drugače kot kritiko in
|
||||
premagovanje lastnih rezultatov. Izida te krize ni mogoče predvideti:
|
||||
kritika ne dopušča odrešitve ali vnaprejšnje obsodbe. Vendar pa bo
|
||||
rešitev -- rešitev duha kritike, ki sta ga moderna umetnost in kultura
|
||||
podedovali od razsvetljenstva -- verjetna, če bo kritika kritika izkustva
|
||||
in ne hipotez: če bo končno, tudi v umetnosti, zgodovinska kritika."[^6]
|
||||
No, približno deset let po Arganovi jasni diagnozi lahko rečemo, da v
|
||||
umetnosti in arhitekturi še nikoli ni tako prevladovala neizrekljivost
|
||||
hipoteze in tako malo ustvarjalca izkušnje. Prav tako je treba dodati,
|
||||
da kritika nikoli ni imela tako nezgodovinskega značaja kot tista, ki
|
||||
spremlja širjenje te arhitekture.
|
||||
|
||||
[^6]: Giulio Carlo Argan, *La crisi dei valori* (1957), zdaj v:
|
||||
*Odrešitev in padec moderne umetnosti,* Il Saggiatore, Milano 1964,
|
||||
str. 38.
|
||||
|
||||
<!-- Da quanto abbiamo potuto brevemente accennare sino ad ora, risulta che
|
||||
il critico che voglia rendere storiche le esperienze dell'architettura
|
||||
contemporanea e che intenda recuperare la loro storicità dal seno del
|
||||
passato, si trova in buona parte controcorrente, in una posizione di
|
||||
contestazione. -->
|
||||
|
||||
Iz tega, kar smo lahko na kratko omenili do zdaj, je razvidno, da se
|
||||
kritik, ki želi iz izkušenj sodobne arhitekture narediti zgodovinske in
|
||||
ki hoče njihovo zgodovinskost iztrgati iz primeža preteklosti, v veliki
|
||||
meri znajde proti toku, v spornem položaju.
|
||||
|
||||
<!-- Fino a che punto tale contestazione coinvolge la storicità del movimento
|
||||
moderno? E fino a che punto il distacco dal flusso della prassi è indice
|
||||
di una profonda crisi della *critica operativa* o non si dischiude, per
|
||||
la critica, un nuovo modo di operatività? Ed ancora, quali sono le
|
||||
relazioni che la storia e la critica possono legittimamente porre con le
|
||||
scienze nuove e le teorie delle comunicazioni, mantenendo le loro
|
||||
specifiche prerogative, i loro specifici ruoli ed i loro specifici
|
||||
metodi? -->
|
||||
|
||||
V kolikšni meri ta spor vključuje zgodovinskost modernega gibanja? In v
|
||||
kolikšni meri ločitev od toka prakse kaže na globoko krizo *operativne
|
||||
kritike* ali pa ne odpira novega načina delovanja kritike? In še enkrat,
|
||||
kakšne odnose lahko zgodovina in kritika legitimno vzpostavita z novimi
|
||||
znanostmi in komunikacijskimi teorijami, pri tem pa ohranita svoje
|
||||
posebne pravice, svoje posebne vloge in svoje posebne metode?
|
||||
|
||||
<!-- Sono queste, fondamentalmente, le domande alla base di questo libro: nel
|
||||
quale, forse, più che risposte definitive andranno cercate delle
|
||||
impostazioni e delle soluzioni provvisorie; convinti, come siamo, che le
|
||||
metodologie della storia vanno strettamente legate ai compiti che la
|
||||
storia stessa, nella problematicità del suo svolgersi, propone a chi
|
||||
rifiuti di farsi assorbire sia dalle mitologie quotidiane, che dalle
|
||||
mitologie -- analoghe e contrarie -- della catarsi, che si vorrebbe far
|
||||
scaturire da un silenzioso sprofondare nell'annullamento della "ragione
|
||||
storica". -->
|
||||
|
||||
To so v bistvu vprašanja, na katerih temelji ta knjiga in v katerih je
|
||||
morda namesto dokončnih odgovorov treba iskati začasne pristope in
|
||||
rešitve; prepričani smo, da morajo biti metodologije zgodovine tesno
|
||||
povezane z nalogami, ki jih zgodovina sama v problematičnosti svojega
|
||||
razvoja ponuja tistim, ki se nočejo prepustiti vsakdanjim mitologijam in
|
||||
mitologijam -- analognim in nasprotnim -- katarze, ki bi jih radi izvlekli
|
||||
iz tihega pogrezanja v ničnost "zgodovinskega razuma".
|
||||
|
||||
<!-- # Gli strumenti della critica -->
|
||||
|
||||
## Instrumenti kritike
|
||||
|
||||
<!-- Se nel S. Carlino borrominiano non è possibile scindete nettamente la
|
||||
struttura tipologica da quella simbolica, tecnologica o geometrica,
|
||||
nella Casa dei Filippini il sistema funzionale emerge come valore
|
||||
primario mentre quello simbolico e quello tecnologico divetrigono
|
||||
episodici. Le relazioni che legano i vari sistemi fra loro mutano del
|
||||
tutto, poi, nell’architettura contemporanea, dove il concettoa di "
|
||||
codice " si può applicare solo avendo ben chiaro che esso si applica
|
||||
quasi esclusivamente ai metodi di progettazione. -->
|
||||
|
||||
<!-- In altre parole ciò che è specifico dell’architettura è il modo di porre
|
||||
in relazione fra loto le varie strutture che confluiscono in essa. È
|
||||
questo, non casualmente, il problema delle teorie architettoniche, da
|
||||
Vitruvio a tutta la trattatistica ottocentesca. -->
|
||||
|
||||
<!-- Interpretare l’architettura, nella sua struttura complessa e non nella
|
||||
sua pura apparenza visiva, dà poi la chiave per ricondurre ad unità e ad
|
||||
organicità quella struttura. Ma per fare ciò è chiaro che diviene
|
||||
necessario chiarire in che modo sia possibile riinserire le utopie del
|
||||
passato nella realtà presente; in che modo éd entro quali limiti ci sia
|
||||
concesso recuperare gli otiginari significati storici di architetture
|
||||
che sono entrate a far parte delle moderne strutture urbane e
|
||||
territoriali, in che modo i miti attuali permettano la decifrazione dei
|
||||
miti, dei valori e dei disvalori dei fenomeni architettonici nella
|
||||
storia. -->
|
||||
|
||||
<!-- # I compiti della critica -->
|
||||
|
||||
## Naloge kritike
|
||||
|
||||
<!-- Se l'analisi strutturale riuscirà ad assolvere un simile compito, la
|
||||
demistificazione operata dalla critica avrà un formidabile sostegno
|
||||
teorico e tecnico. Se si chiuderà nell'esercitazione astorica non sarà
|
||||
più neppur lecito parlare ancora di "critica". -->
|
||||
|
||||
<!-- Né può dirsi che i compiti ora enunciati riducano la critica ad azione
|
||||
terroristica e nichilistica. Sartre affermava che il compito della
|
||||
letteratura è quello di "chiamare alla libertà esibendo la propria'
|
||||
libertà". Se oggi l'architettura non riesce a chiamare nessuno alla
|
||||
libertà, se la sua stessa libertà è illusoria, se tutte le sue istanze
|
||||
affondano in una palude di "immagini" al massimo "divertenti", non v'è
|
||||
alcuna ragione per non assumere una posizione di decisa contestazione
|
||||
nei confronti dell'architettura medesima, oltre che del contesto
|
||||
generale che ne condiziona l'esistenza. -->
|
||||
|
||||
<!-- La critica, in tal modo, pone ostacoli avanzati all'architetto,
|
||||
sfidandolo a superarli. Ma si badi bene: tali ostacoli non sono
|
||||
"inventati" dal critico, bensì scaturiscono dalla storicizzazione
|
||||
continua che egli fa del presente. -->
|
||||
|
||||
<!-- In quanto profondamente storicizzata, la critica può recuperare inoltre,
|
||||
per l'architettura, la sua dimensione specifica: quella del futuro. Ed è
|
||||
chiaro che riconducendo nell'alveo storico i fenomeni dell'architettura
|
||||
contemporanea, la critica si trova a dover contestare l'antistoricismo
|
||||
che, nelle pagine che precedono, abbiamo riconosciuto come il grande
|
||||
problema irrisolto dell'arte moderna. -->
|
||||
|
||||
<!-- Non è affatto detto che opponendo una demitizzazione storica al mito
|
||||
dell'antistoria la critica possa risolvere questa fondamentale aporia
|
||||
del nostro secolo: anzi, è dimostrabile che un'astratta istanza di
|
||||
storicizzazione della progettazione conduce direttamente a battute
|
||||
d'arresto e a contraddizioni a dir poco dispersive. Ancora una volta
|
||||
bisogna saper accettare una realtà e un dibattito in termini dialettici.
|
||||
È del resto veramente illusorio e del tutto ingiustificabile pretendere
|
||||
di "dominare" in qualche modo una situazione culturale così labile e
|
||||
frantumata come quella attuale. Poiché le contraddizioni formano ormai
|
||||
una loro realtà autonoma, la critica deve saper riconoscere il proprio
|
||||
ruolo particolare e limitato, (ma indispensabile), al loro interno. -->
|
||||
|
||||
<!-- In tal senso possiamo far nostra Ja constatazione che Weiss mette in
|
||||
bocca al "divino marchese" alla fine del suo *Marat- Sade*: "in questi
|
||||
dialoghi nostra era intenzione | alcune antitesi porre in opposizione |
|
||||
e queste per piu volte far scontrare | e i dubbi a questo modo
|
||||
illuminare"; né importa che il critico -- come il Sade di Weiss — debba
|
||||
poi dichiarare che nella presente situazione egli si vede obbligato a
|
||||
"disperare di trovar la soluzione". -->
|
||||
|
||||
<!-- Nella storia non esistono "soluzioni". Ma si può sempre diagnosticare
|
||||
che l'unica via possibile è l'esasperazione delle antitesi, lo scontro
|
||||
frontale delle posizioni, l'accentuazione delle contraddizioni. E questo
|
||||
non per un particolare sado-masochismo, ma nell'ipotesi di un mutamento
|
||||
radicale che ci faccia ritenere superati, insieme all'angosciosa
|
||||
situazione presente, anche i compiti provvisori che abbiamo tentato di
|
||||
chiarire a noi stessi con questo volume. -->
|
||||
|
||||
## Instrumenti kritike
|
||||
|
||||
Končni cilj kritične metode je penetracija "razum zgodovine" (gl. tudi
|
||||
naslov, *teorije in zgodovina*).
|
19
index.md
19
index.md
|
@ -2,22 +2,21 @@
|
|||
title: "bavbavhaus.net"
|
||||
...
|
||||
|
||||
> Odkrivanje zatona arhitektov kot aktivnih ideologov, spoznanje o
|
||||
> ogromnih tehnoloških zmožnostih racionalizacije mesta in ozemlja skupaj
|
||||
> z vsakodnevnimi ugotovitvami o njihovi brezkoristnosti ter zastaranje
|
||||
> Odkrivanje zatona arhitektov kot aktivnih ideologov, spoznanje o ogromnih
|
||||
> tehnoloških zmožnostih racionalizacije mesta in ozemlja skupaj z
|
||||
> vsakodnevnimi ugotovitvami o njihovi brezkoristnosti ter zastaranje
|
||||
> specifičnih metod projektiranja še preden so njihove hipoteze lahko
|
||||
> preverjene v realnosti za arhitekte tvorijo tesnobno vzdušje, ki na
|
||||
> obzorju ponuja vpogled na zelo konkretno ozadje, zastrašujoče kot
|
||||
> največje zlo ... [@tafuri1969peruna, 77]
|
||||
> preverjene v realnosti za arhitekte tvorijo tesnobno vzdušje, ki na obzorju
|
||||
> ponuja vpogled na zelo konkretno ozadje, zastrašujoče kot največje zlo ...
|
||||
> [@tafuri1969peruna, 77]
|
||||
|
||||
[[bavbavhaus.net|index.md]] je poskus *hekanja* prokrastinacije in
|
||||
produktivne subsumpcije neusmerjenega raziskovanja ter zapisovanja pod
|
||||
splet hiperpovezav okoli teme arhitekture in kapitalističnega razvoja.
|
||||
[bavbavhaus.net](index.md) je poskus *hekanja* prokrastinacije in poskus
|
||||
produktivne subsumpcije neusmerjenega raziskovanja ter zapisovanja pod splet
|
||||
hiperpovezav okoli teme arhitekture in kapitalističnega razvoja.
|
||||
|
||||
---
|
||||
lang: sl
|
||||
references:
|
||||
########################################################################
|
||||
- type: article-journal
|
||||
id: tafuri1969peruna
|
||||
author:
|
||||
|
|
|
@ -187,68 +187,6 @@ podrejen kapitalu.
|
|||
|
||||
:::
|
||||
|
||||
::: horizontal
|
||||
|
||||
Delo se v dejanskem produkcijskem procesu *realiter* spreminja v
|
||||
kapital, toda ta sprememba [je] pogojena s prvotno menjavo med
|
||||
denarjem in delovno zmožnostjo [Arbeitsvermögen]. Šele s to
|
||||
*neposredno* spremembo dela v *upredmeteno* delo, ki ne pripada
|
||||
delavcu marveč kapitalistu, se denar spremeni v kapital, tudi tisti
|
||||
del [denarja], ki je dobil formo produkcijskih sredstev, delovnih
|
||||
pogojev. Pred tem je denar samo *na sebi* kapital, pa najsi eksistira
|
||||
v svoji lastni formi ali pa v formi blag (produktov), ki imajo neko
|
||||
podobo, v kateri lahko služijo kot produkcijska sredstva novih blag.
|
||||
To določeno *razmerje* do dela šele spremeni denar ali blago v
|
||||
kapital, delo pa, ki s tem svojim razmerjem do produkcijskih pogojev,
|
||||
razmerjem, ki mu ustreza določeno obnašanje v dejanskem produkcijskem
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||||
procesu, spreminja denar ali blago v kapital, tj. delo, ki nasproti
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delovni zmožnosti osamosvojeno *upredmeteno* delo ohranja in veča v
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njegovi vrednosti, je *produktivno* delo. Produktivno delo je samo
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neki skrajšan izraz za celotno razmerje in za način, v katerem delovna
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zmožnost figurira v kapitalističnem produkcijskem procesu.
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Razlikovanje od *drugih* vrst dela pa je izredno pomembno, ker izraža
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prav tisto oblikovno določenost dela, na kateri sloni celoten
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kapitalistični produkcijski način in kapital sam.
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*Produktivno delo* je torej takšno delo -- v sistemu kapitalistične
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produkcije -- ki producira presežno vrednost za svojega employer
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[delodajalca] ali, je delo, ki spreminja objektivne delovne pogoje v
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kapital, njihovega posestnika pa v kapitalista, torej delo, ki
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producira svoj lasten produkt kot kapital [@marx1994economic, 130-131;
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slovenski prevod odlomka iz @marx1977historicni, 133-134].
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In the real production process labour is converted *in reality* into
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capital, but this conversion is conditioned by the original exchange
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between money and labour capacity. It is only through this *direct*
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conversion of labour into *objectified* labour which belongs not to
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the worker but to the capitalist that the money is converted into
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capital, including the part which has taken on the form of the
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means of production, the conditions of labour. Previously money
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was only capital in *itself*, whether it existed in its own form or in
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the form of commodities (products) which possessed a shape
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enabling them to serve as the means of production for new
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commodities.
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It is only this particular relation to labour which
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converts money or commodity into capital, and that labour is
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*productive labour* which -- by means of this relation it has to the
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conditions of production, to which there corresponds a particular
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position in the real production process -- converts money or
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commodity into capital, i.e. preserves and increases the value of
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the *objective labour* which has attained an independent position
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vis-à-vis labour capacity. Productive labour is only an abbreviation
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for the whole relation in which, and the manner in which, labour
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capacity figures in the capitalist production process. It is however
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of the highest importance to distinguish between this and *other*
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kinds of labour, since this distinction brings out precisely the
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determinate form of labour on which there depends the whole
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capitalist mode of production, and capital itself.
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*Productive labour*, therefore, is labour which -- in the system of
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capitalist production -- produces surplus value for its EMPLOYER or
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which converts the objective conditions of labour into capital, and
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their owners into capitalists, hence labour which produces its own
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product as capital [@marx1994economic, 130-131].
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:::
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<!-- MEW 26/1, 371-372 -->
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> Kapitalistični produkcijski način zato tudi ni le produkcija blag. Je
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@ -3,7 +3,7 @@ title: "Jacques Rancière, Koncept kritike in kritika politične ekonomije"
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...
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Pri Rancièrjevem besedilu zasledujemo nit, ki jo izpostavi Primož
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Krašovec v [[*Tujost kapitala*|krasovec_tujost_kapitala.md]]. In sicer
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Krašovec v [*Tujost kapitala*](krasovec_tujost_kapitala.md). In sicer
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naj bi Rancière odločilno pokazal, da pri dilemi med teorijo fetišizma
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in tezo o avtonomiji kapitala ne gre nujno za "igro ničelne vsote" ter
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da je mogoče razviti antihumanistično teorijo fetišizma
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@ -21,7 +21,7 @@ neznanstven ostanek pri Marxu. A zdi se, da gre za "znanstven" napredek
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iz kritike ideologije, koncepta, ki se ga Althusser oklepa.
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# Kritika politične ekonomije v *Pariških rokopisih 1844*
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## Kritika politične ekonomije v *Pariških rokopisih 1844*
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*Uvod v koncept kritike*. Rancière skuša določiti "podobo kritične
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teorije, ki deluje v *Pariških rokopisih 1844*". In sicer, pravi, gre za
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@ -75,7 +75,7 @@ vzgibi -->
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<!-- 5. Kritični diskurz in znanstveni diskurz -->
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# Kritika in znanost v *Kapitalu*
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## Kritika in znanost v *Kapitalu*
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@ -102,7 +102,7 @@ kapitalistična produkcijska razmerja sama. (Krašovec 62-63)
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153: [kaj je določujoče razmerje ...]
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# Opombe za sklep
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## Opombe za sklep
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lang: sl
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@ -161,8 +161,8 @@ Kapitalistični stroji in industrija.
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preddelavci, delavci s stroji, "feeders", tehniki
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- posebnost kapitalizma je, da tehnološki razvoj poteka hitreje in bolj
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kontinuirano (tu je neka povezava z
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[[marx_digresija_o_produktivnem_delu.md]]).
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kontinuirano (tu je neka povezava s [produktivnim
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delom](marx_digresija_o_produktivnem_delu.md)).
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- Marx je dober, ker brzda svoje konzervativne impulze. Njegov refleks
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ni, da se vrača v zlato dobo obrti.
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@ -190,6 +190,15 @@ Kapitalistični stroji in industrija.
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- vpr: kdaj stroji postanejo prijazni? (ko se začnejo vpeljevat v
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gospodinjstva)
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## Michael Heinrich, *Kritika politične ekonomije*
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Podobno z delom ima tudi *kapitalistični produkcijski proces* dvojni
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značaj: je enotnost konkretnega *delovnega procesa* in *procesa
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uvrednotevanja* -- producira izdelke in presežno vrednost
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[@heinrich2013kritika, 99].
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(346--361)
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@ -250,5 +259,19 @@ references:
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publisher: ŠKUC
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||||
issued: 1990
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language: sl
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- type: book
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id: heinrich2013kritika
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author:
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- family: Heinrich
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given: Michael
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title: "Kritika politične ekonomije: uvod"
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translator:
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||||
- family: Dobnikar
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||||
given: Mojca
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||||
publisher-place: Ljubljana
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||||
publisher: Sophia
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||||
issued: 2013
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||||
language: sl
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# vim: spelllang=sl
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...
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Reference in New Issue